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Processionarie in giardino … che guaio! 

Giorni fa abbiamo realizzato, con orrore,  che un altro nido di processionarie è saldamento ancorato sul cedro che si trova davanti al nostro balcone.

E’ il terzo nido con cui abbiamo a che fare quest’anno. Il primi due li abbiamo tolti abbastanza facilmente in quanto non troppo lontani da terra, ma questo è proprio impossibile visto che è su un rametto in alto in alto … alla punta estrema dell’albero.  

Che cosa sono le processionarie? Credo che tutti le conoscano ma meglio precisare di che cosa stiamo parlando, per meglio capire la faccenda.

Nido di processionarie prossime ad uscire …

La processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) è un insetto che abita sui pini, sugli abeti e sui cedri e può diventare una piaga vera e propria. 

Oltre ai problemi che crea agli alberi, le larve si nutrono infatti degli aghi dei pini indebolendo la pianta e rendendola vulnerabile ad attacchi come funghi, cocciniglie, blastofagi …  ma, non divaghiamo e concentriamoci sulle processionarie.

Le processionarie sono dei lepidotteri che provocano orticaria e reazioni cutanee allergiche gravissime sia per noi umani che per gli animali. I peli, chiamati tricomi, che ricoprono la processionaria del pino, sono urticanti non solo per contatto diretto ma anche quando il vento che li sparge in giro. 

Sono pericolosi in particolare per bambini e animali che, essendo per natura curiosi,  corrono un rischio più elevato di entrare in contatto con la processionaria. Se un cane ingerisce o ha un contatto diretto con le processionarie quasi sempre muore tra atroci dolori. 

Cane la cui lingua è necrotizzata a causa di contatto con processionarie.

La processionaria del pino scende quando il clima diventa caldo e si avvicina la primavera, vale a dire, tra febbraio ed aprile. È allora che le vediamo sfilare una dietro l’altra come se si trattasse di una processione, ed è proprio da questo fatto che deriva il loro nome, e … dove vanno questi mostri? 

Ecco i mostricciattoli pericolosi in processione … 🙁

Vanno ad infilarsi sotto terra in attesa di diventare crisalidi e di uscire poi come farfalle notturne, che vivranno solo due giorni con l’unico obiettivo di accoppiarsi e volare nuovamente sui pini che si trovano lì attorno dove ogni farfalla depositerà qualche cosa come circa 300 uova. Immaginatevi il disastro! 

Ora i sistemi per eliminare i nidi sono tanti, il più semplice è meccanico. Con una cesoia si taglia il ramo che contiene il nido, una volta tolto dall’albero con cautela lo si mette sul terreno, lo si cosparge di una sostanza infiammabile e gli si dà fuoco, uccidendo in tal modo i bruchi. Noi questo lo abbiamo già fatto con due nidi.  Adesso però questo nuovo nido è irraggiungibile e, data l’altezza,  la faccenda diventa più complicata. 

Uno dei sistemi più utilizzati nel caso non si possano raggiungere è quello della ‘’trappola’’.

Questa è la trappola che abbiamo messo sperando funzioni.

Ricapitoliamo, le processionarie, dopo esser uscite dal nido, quando le temperature si fanno più miti, scendono in processione e si infilano sotto terra La trappola consiste quindi in un collare che si mette attorno all’albero, il collare blocca la discesa a terra e costringe le processionarie in una sorta di ‘’tonnara’’ che le condurrà in un contenitore contenente della terra dove, credendosi al sicuro, si infileranno in attesa di diventare crisalidi e poi farfalle.

Ciclo vitale delle processionarie.

Invece una volta entrate tutte lì dentro noi ‘’furbetti’’ potremmo distruggere più facilmente.

Non è questione di ‘’cattiveria’’ sono veramente degli animali nocivi. Il fatto è che noialtri ‘’umani’’ abbiamo incasinato tutto l’esistente.

Ci sarà pure un motivo per cui le processionarie la stanno facendo da padrone no? Dato che sono cocciuta di natura, mi sono messa a leggere in giro un pò di informazioni in proposito e, secondo la maggioranza degli studiosi, si direbbe il fenomeno sia legato all’innalzamento delle temperature, che al di là di tutte le considerazioni sulle cicliche variazioni atmosferiche del Pianeta, è anche dovuto, cosa ormai acclarata, al nostro inquinamento. 

Questi animali vivono sulle conifere, tutti sappiamo che le conifere sono alberi che vegetano meglio in montagna, dove le temperature invernali sono notoriamente basse per un lungo periodo.  Quindi il freddo stesso ha mantenuto per anni la popolazione delle processionarie sotto controllo. Oggi, evidentemente, il freddo che fa non è più sufficiente per uccidere le larve. 

Credo però che un altro elemento sia responsabile della sovrapopolazione delle processionarie, e cioè la mancanza di nemici naturali.

Sapete quali sono i loro principali nemici? Le cinciarelle! Le tenere cinciarelle sono infatti immuni al veleno di questi mostri e le mangiano con voracità. Il dramma è che di cinciarelle ce ne sono sempre di meno. E sapete perché? Perché quei ‘’maiali volanti’’ delle gazze, delle ghiandaie e dei corvi le stanno decimando!

Eccole qui le tenere cinciarelle, nemiche agguerrite delle processionarie.

Purtroppo i corvidi di cui fanno parte appunto le gazze, le nocciolaie, le ghiandaie, il corvo imperiale il corvo comune e lo storno, sono golosi delle uova degli altri uccellini!  Quindi … va da se che il numero di quei gentili piccoli uccelletti diminuisca a vista d’occhio.

Corvo, Ghiandaia, Gazza. Quelli che chiamo i ”maiali volanti” … 🙁

Un tempo i contadini uccidevano i corvidi lasciando vivere le rondini, i passeracei e gli uccelli insettivori che si nutrivano appunto degli insetti dannosi all’agricoltura. 

Oggi purtroppo le campagne sono praticamente disabitate, le lavorazioni  agricole sono così ‘’snaturate’’ rispetto ad un tempo che un contadino da solo si occupa di estensioni immense ma perde il contatto con le piccole realtà. E poi gli anticrittogamici chimici la fanno da padrone. 

Addirittura molti ‘’umani’’ hanno distrutto i nidi delle rondini in quanto ‘’sporcano’’.  Noi ‘’umani’’’ abbiamo sistematicamente eliminato anche i pacifici colombi perchè ‘’sporcavano’’ le nostre belle città e ora nelle nostre città ci vivono corvi di dimensioni inquietanti e il canto degli uccellini si fa sempre più raro … e sempre in ore più strane. 

Nemmeno i cacciatori uccidono i corvidi che sono talmente cattivi da mangiare che non sono appetibili. Quindi questi animali non hanno praticamente nemici naturali. 

E tutti sappiamo che, senza nemici naturali, molti animali nocivi prosperano.

Morale? Morale il creatore del Mondo doveva essere un ‘’sadico’’! Perché da che mondo è mondo la vita di qualcuno è legata, se va bene, allo sfruttamento di qualcun altro … se va male alla sua morte! 

Che fare? Mah … 

Alla prossima

Elena 

Fosse Ardeatine – non dimentichiamo …

Roma 24 marzo 1944 – Un massacro organizzato ed eseguito da Herbert Kappler, all’epoca comandante della polizia militare tedesca a Roma.

Nel ”massacro” è assistito dai capitani: Erich Priebke e dal capitano Karl Hass.

Questa carneficina fu perpretata per per punire l’attentato fatto dai partigiani in via Rasella il giorno prima, dove una bomba aveva ucciso 33 tedeschi.
Vennero scelti tra i carcerati tutti i condannati politici ma,  essendo in numero insufficiente, venne fatto un ulteriore rastrellamento nel ghetto ebraico. Il numero non bastava nemmeno così quindi …  ne ”trovarono altri” fino a raggiungere il numero di 335 persone. I tedeschi non mancavano certo di ”inventiva” !
Il giorno dopo questi 335 ostaggi vennero portati alle miniere di pozzolana del quartiere Ardeatino, nella periferia romana e, metodicamente con un colpo alla testa vennero tutti uccisi.

Questi i corpi quando vennero ritrovati …

Herbert Kappler fu arrestato dagli inglesi e consegnato alle autorità italiane nel 1947 e venne condannato all’ergastolo. Nel 1977 malato di cancro venne portato in ospedale da dove evase. Morì l’anno dopo a casa sua in Germania all’età di 70 anni, circondato dai suoi cari.
Erich Priebke e Karl Hass vennero catturati dalla polizia italiana ed entrambi furono condannati all’ergastolo. A causa della loro età non furono messi in prigione ma vennero messi agli ”arresti domiciliari”.
Hass morì nel 2004 a 91 anni … Priebke nel 2013 a 100 anni compiuti.

Le fosse Ardeatine oggi …

Si direbbe quasi una ”ingiustizia divina” quella di far vivere così a lungo persone che hanno ucciso con la propria mano altri uomini molto molto più giovani!

La guerra è terribile … riduce gli uomini in animali,  in Europa la guerra non c’è da molti anni … cerchiamo di rimanere ”uniti”.

Alla prossima

 

Elena