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RENZI E I VOLI PINDARICI SULL’ART. 18

Domanda per Renzi :

Facciamo un esempio: ll titolare di una azienda ”avanti negli anni” e fornito di moglie altrettanto avanti negli anni, frigida e grassoccia …  vuole andare a letto con la sua bella e giovane segretaria … continua a darle pacche sul sedere … sprofonda lo sguardo nella scollatura … le sta attorno in maniera fastidiosa …le sfiora i seni approfittando della vicinanza …  alla fine, visto che lei ”non gliela da” … lui la licenzia per scarso rendimento!

Lei, la segretaria in questione, grazie all’articolo 18 oggi in vigore, va dal giudice e racconta la faccenda. Se il giudice ritiene lei abbia ragione, obbliga l’assetato di sesso al reintegro della fanciulla.

Se aboliamo l’articolo 18, così come è impiantato oggi,  quello che prevede il reinserimento in questi casi,  come la mettiamo?

Diciamo che sappiamo tutti benissimo che alla segretaria in oggetto tornare a lavorare in quel posto,  con un capo di ”M” NON farà certo piacere.  Ma che genere di indennizzo riceverà nel caso non volesse rientrare nell’odiato posto di lavoro? Esistono forse leggi ”punitive” nel nostro paese per chi abusa del proprio potere? Ma va …

art18

Oggi si propone di abolire l’art. 18 e di sostituirlo con un indennizzo previsto dalla legge!  Tipo?  … 3 mesi di stipendio?

Quindi, male che vada, con l’abolizione dell’art. 18  e l’inserimento di un indennizzo fissato per legge, il datore di lavoro … erogatore di pacche sul culo e complimenti ”pesanti”, al massimo rischia di doverti dare 3 mesi di stipendio! Non è poi  un gran che …

Da noi si inizia a ”parlare” solo ora di:  mobbing … stalking … sexual harrassment … guarda caso tutte parole di origine anglosassone! Paesi, quelli anglosassoni, dove esistono sentenze ‘punitive”,  che tradotto in parole semplici significa quantità industriali di denaro da sborsare per chi ”sgarra” e abusa della propria posizione privilegiata.

Ma che abbiano un concetto di ”abuso di potere” più ampio di quello che possediamo noialtri costoro? Si direbbe di si.

Facciamo un altro esempio semplice: l’ente erogatore di energia della città in cui vivi  ti manda una fattura sovrastimata … tu telefoni, ammesso che tu riesca a prender la linea, e gli dici che si sono sbagliati. Loro, o per meglio dire il povero/a  impiegato del call centre  ti risponde che provvederanno. E qui bisogna spezzare una lancia a favore dei ”dipendenti” dei ”call centre”! Ma vi pare che persone che hanno un contratto di tre mesi  si debbano affannare come dei matti per risolvere problemi incancreniti?  Ma è umanamente impossibile!  Se la faccenda è troppo complicata … secondo me,  ”perdono” la pratica, e chi si è visto si è visto! Quindi nella bolletta successiva che ricevete non è cambiato nulla!  Tu cittadino arrabbiato non paghi per ripicca … e loro ti fanno un’ingiunzione!

Che protezione abbiamo noi poveri cristi di cittadini nei confronti di questi ”colossi” che abusano del loro potere? Perché questo è abuso di potere!

Nessuna!  Tu cittadino, a tue spese, devi assumere un avvocato che ti costa un sacco di soldi, e se poi alla fine dei fini, dopo anni di contenzioso ti rimborsano. Sai quanto ti danno? L’importo della bolletta e non ti fanno pagare – bontà loro –  le spese processuali! Ovvio che se perdi la causa in tribunale devi sborsare invece un fracco di soldi che ovviamente  non possiedi. Quindi rischi anche di andare in galera!

Ma vi pare questa una cosa da paese ”civile”?

Allora caro Renzi, se abolisci l’articolo 18 DEVI inserire al suo posto delle sentenze PUNITIVE PECUNIARIE che abbiano l’obiettivo di scoraggiare atteggiamenti discriminatori.  E questo a vantaggio di tutti i dipendenti …

Il limitarsi a dire che lo si elimina per sostituirlo con tre mesi di stipendio a quello/a che è stato licenziato … come ”principio” è un po’ troppo ”timido” e tu, onestamente, timido NON mi sembri proprio!

Oggi come oggi l’art. 18 è una questione di ”principio” … proprio vero …

 

Alla prossima

 

Elena