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L’uomo … le migrazioni … il clima …

L’uomo emigra da sempre e lo per un sacco di motivi: Fame, guerre, carestie, lavoro, etc …

Il fatto è che quando era un ‘’cacciatore raccoglitore’’ il problema non esisteva, visto che il pianeta era enorme e gli uomini erano ‘’quattro gatti’’. 

Oggi però le cose sono diverse.

Se oggi la migrazione è di tipo prettamente economico e/o a causa di guerre, tra un pò di anni, magari anche solo nel 2050, sarà dovuto quasi esclusivamente ai drastici cambiamenti climatici.

Se le acque continueranno ad alzarsi, causa l’aumento delle  temperature ed il conseguente scioglimento dei ghiacci, il film ’’Waterworld’’ non sarà più ‘’fantascienza’’ ma la dura realtà.

Paesi come il Vietnam del Sud finirebbero sott’acqua, assieme a 20milioni di persone. Shangai, la capitale economica della Cina farebbe la stessa fine. In India Mumbai verrebbe inondata e in Tailandia il 10% della terra abitabile sparirebbe sott’acqua. 

Disegno realizzato dal grafico digitale Jay Simons – dove si ipotizza l’Italia del futuro.

La Gran Bretagna finirebbe sommersa, nella zona Sud, dove c’è Londra, mentre la Pianura Padana sparirebbe, Venezia per prima. 

 

Stiamo parlando di più di 50 milioni di persone – i nostri nipoti tanto per intenderci –  che, entro il 2050, non sapranno dove andare.

Se le cose non cambieranno drasticamente e alla veloce, questo numero salirà a 190 milioni entro fine secolo.

Ecco … dove finirà tutta ‘sta gente? Fatevi una domanda e datevi una risposta. Da non sottovalutare come risposta quella di guerre fratricide per poter sopravvivere su terreni sempre più risicati. 

Questi non sono certo dati miei ma di  Scott Kulp, autore del ‘’paper Climate Central’’ .

Ora, mi rivolgo a tutti quelli che criticano e sfottono Greta Thunberg, chiedendo loro per favore di realizzare che le scelte che dobbiamo fare tutti quanti, oggi,  sono quelle di evitare a tutti i costi di contribuire all’innalzamento della temperatura. 

E, per prima cosa, affrancandoci il prima possibile dai combustibili fossili in tutti i modi possibili, senza stare a fare piagnistei sul dove smaltiremo poi i pannelli solari e le eventuali batterie. 

Una cosa per volta signori, prima togliamoci le castagne dal fuoco! 

Alla prossima

Elena