Di Maio, candidato Premier del M5S, promette:
– reddito di cittadinanza
– pensione di cittadinanza
– taglio Irpef di 1.800 euro medi annui
– dimezzamento dell’Irap per le imprese e ‘’semplificazioni’’ varie …
Cittadino qualunque: ‘’Già qui capire dove prenderete il denaro, non è proprio chiarissimo …’’
Di Maio: ‘’Spostiamo 40 miliardi di tax expenditures, molte delle quali davvero dannose. E abbiamo le mani libere per farlo’’!
Cittadino qualunque: ’’Chissà perchè gli ‘’altri’’ non ci hanno mai pensato … visto che secondo Lei è una cosina elementare … mah …’’
Di Maio prosegue dicendo:
‘’Bisogna rovesciare la prospettiva, la prima vittima della crisi è stata la spesa per investimenti produttivi che vanno indirizzati verso i settori che possono trasformare il Paese in una ‘’Smart Nation’’!
Solo con stimoli forti all’economia si riduce il debito: il nostro obiettivo è tagliarlo di 40 punti in due legislature”!
Cittadino qualunque: ‘’Ok parole stupende … ma … quali sarebbero ‘sti ‘’stimoli forti’’?
Di Maio: ‘’Ma sono investimenti in settori ad ‘alto moltiplicatore’ e il taglio delle tasse, così da liberare le energie degli imprenditori’’!
Cittadino qualunque: ‘’Un esempio per favore’’?
Di Maio non risponde ma continua dicendo: ‘’In ambito europeo senza un principio di condivisione dei rischi non si può costruire un destino comune. Purtroppo, basta vedere il dibattito sulle banche e i crediti deteriorati per capire che non si va in questa direzione’’.
Cittadino qualunque: ‘’Bè … se da noi i soldi in banca scompaiono … non è che i tedeschi siano poi così felici di ripianare le nostre perdite non crede’’? Ma mi dica come faremo a risanare le nostre banche’’?
Di Maio non risponde ma prosegue dicendo: ‘’Con il reddito di cittadinanza e la riforma dei centri per l’impiego, garantiremo un sistema in cui la ‘’precarietà’’ diventerà ‘’flexsecurity’’ e l’impresa avrà sempre a disposizione addetti formati e competitivi’’.
Cittadino qualunque: ”Quindi i disoccupati e i precari diventeranno dei ‘’flexsecurity’’ ma sempre disoccupati e precari saranno. Se per essere reinseriti nei nuovi posti di lavoro dovranno seguire programmi di formazione specifici … chi paga i corsi di formazione per ‘sti ‘’flexsecurity’’?
Di Maio non specifica ma continua dicendo:
‘’Su Ilva va garantito il diritto alla salute!
Cittadino qualunque: ‘’belle parole, ma allora perchè hanno bloccato la costruzione dei capannoni che avrebbero evitato alle polveri sottili di raggiungere Taranto’’?
Di Maio continua: ‘’Servono bonifiche immediate, alle quali lavoreranno gli operai adeguatamente formati”.
Cittadino qualunque: ‘’Ma … i capannoni non andavano bene? E poi, chi paga la formazione a ‘sti operai per poter esser capaci di fare le ‘’bonifiche’’?
Di Maio non risponde ma continua dicendo: ‘’Un miliardo investito nelle bonifiche genera fino a 13 mila posti di lavoro’’!
Cittadino Qualunque: ‘’Ok va bene e dopo che l’hanno bonificata l’Ilva cosa ne facciamo? Perchè ci sarebbe gente che vorrebbe comprarla, sono indiani d’accordo a noi piacciono poco … ma continueremmo a tenere un’industria siderurgica nel nostro paese …”.
Di Maio: Dopo averla ‘’bonificata’’ la chiudiamo e in quel sito facciamo nascere un centro di ricerche e sperimentazione di tecnologie green … perchè Taranto deve puntare su turismo e innovazione”!
Cittadino qualunque: ‘’Ma … e gli operai dell’Ilva … dove li mettiamo’’?
E i dialogo tra”sordi” continua. Il ”compitino” imparato a memoria e scritto da collaboratori volenterosi arriva, assieme ai roboanti vocaboli, all’elettore che, non capendo bene di che cosa si stia parlando … spera che stavolta, con costoro, sia la ”volta buona”!
Alla prossima
Elena