Archivi tag: G7

Trump il ‘’Salvini’’ americano … 

Trump, l’uomo del ‘’prima gli americani’’!

Parrucchinogiallo, con la scusa di ‘’violazioni della proprietà intellettuale americana da parte di Pechino’’ , fa scattare tasse del 25% su prodotti di importazione cinese per un valore di circa 50 miliardi di dollari. Come non pensare al fatto che, per esempio, gli americani fanno costruire gli iPhone ai cinesi,  in quanto la loro manodopera è ottima e costa una ‘’cippa’’,  poi li incolpano di ‘’furto’’ di proprietà intellettuale! In pratica i cinesi devono produrre oggetti tecnologici a basso costo per gli americani ma non imparare a fare gli stessi oggetti per il loro mercato. Geniale vero? Certo che i cinesi sono un problema serio per l’economia altrui. Sanno fare cose complicate e imparano pure a farle. Che ingiustizia.  Certo che sono meno complicati i rapporti con l’Africa. In Africa americani ed europei fanno estrarre il coltran ai bambini di 4 anni nelle miniere e chi si è visto si è visto! I bimbi muoiono per l’enorme lavoro? E chi se ne frega! Noi abbiamo le pile per i nostri smartphone a prezzi bassissimi. E… soprattutto non si sognino di venire qui a rompere le scatole!

Ma torniamo ai cinesi che non sono ‘’esattamente come gli africani’’ … Pechino non è certo rimasta a ‘’guardare con le mani in mano’’ e, ieri sera, è arrivata la risposta a Trump: la Cina imporrà una tariffa aggiuntiva del 25% su 659  prodotti americani per un valore di altrettanti  50 miliardi di dollari. Lo fa sapere una nota del Ministero delle finanze di Pechino, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg. Le tariffe scatteranno il 6 luglio e includono prodotti sia agroalimentari come: semi di soia, mais, grano, sorgo, carne di manzo e di maiale, pesce, formaggi, sia automobili. Per altri beni come medicine, materiale medico e prodotti energetici la data in cui verranno introdotte nuove tariffe sarà comunicata più avanti.

La Cina ha minacciato quindi di rispondere con rappresaglie di identica entità e Trump ha promesso di ‘’alzare la posta in gioco’’ identificando dazi su altri cento miliardi di beni cinesi accanto a crescenti restrizioni sugli investimenti di Pechino negli Stati Uniti.

Parrucchinogiallo ovviamente non si limita a boicottare la Cina ma se la prende anche con altri. Non dimentichiamo che all’ultimo G7 si è alzato, da cafone qual’è, e se ne è andato senza firmare né salutare nessuno e questo perchè  il premier canadese, Justin Trudeau, aveva criticato i dazi statunitensi imposti anche ai ‘’paesi amici’’ su acciaio e alluminio motivandoli con la scusa della ‘’sicurezza nazionale’’! Per la cronaca i maggiori esportatori di acciaio e alluminio negli Usa sono Canada e Unione Europea. (Noialtri italiani stiamo comunque perdendo l’ILVA e quindi ormai non facciamo nemmeno più parte del ‘’gioco’’, senza l’ILVA contiamo sulla scacchiere decisionale come il due di picche!)

Donald Trump: ”Prima gli americani”! Vi ricorda qualcuno?

Trump, non contento di penalizzare acciaio ed alluminio, con la scusa assurda della ‘’sicurezza nazionale’’  ha anche minacciato gli alleati di ulteriori dazi sulle auto di importazione, che colpirebbero anzitutto marchi tedeschi e giapponesi. Noialtri, ci siamo portati avanti con in lavori e siamo già andati a produrre auto negli USA! 🙁 

Insomma la terza guerra mondiale probabilmente non sarà fatta con le armi ma con il commercio. Visto come stanno andando le cose si direbbe che la tendenza di molti politici, e del popolo che li ha eletti, sia quella di ‘’rinchiuderci nei nostri giardini’’, di chiudere le frontiere a tutto ed a tutti. 

Autarchia! D’altronde noi avevamo Mussolini che diceva sempre: ‘’Ci infliggono le sanzioni? E chi se ne frega! Abbiamo tre mari, abbiamo tanto pesce che a chi lo vuole lo possiamo regalare’’! Peccato che oggi ce ne sia un pò pochino e che sfamare a pesce 50 milioni di persone sia un ‘’tantino difficile’’! 

Le frontiere per gli uomini non le abbiamo mai aperte … adesso inizieremo a chiuderle anche per le merci … e poi chissà? Forse anche per la finanza, il che non sarebbe un male visto che non siamo nemmeno capaci di imporle regole comuni.  Ognuno farà con quello che ha … in fondo se non siamo capaci di gestire un futuro tanto complicato meglio tornare all’unica cosa che conosciamo no? Il passato!  Si chiama ‘’decrescita felice’’ e si direbbe siano in molti ad auspicarla.  

Tutti vogliono tornare a vivere nei boschi … il dramma è che tutti lo vorrebbero fare con l’automobile, il cellulare, l’energia elettrica e l’acqua in casa … bè quello forse non sarà possibile. 

Alla prossima

Elena 

Non vorrei essere nei panni di Tsipras …

Siamo agli ”sgoccioli” … sul tavolo ci sono due proposte: quella greca, che per Atene contiene il massimo delle concessioni possibili e che i creditori giudicano insufficiente, e quella dei creditori che invece si può ”limare” ancora.

GRECIA-VACANZE-DORATE

Chiedere troppo alla Grecia potrebbe rallentarne il ritorno alla crescita, ma non chiedere niente o non abbastanza avrebbe conseguenze sull’insieme della zona euro – così dicono sia François Hollande che il nostro Padoan. Confronto a ‘sti due Jacques De La Palice era nessuno!

Angelona Merkel invece dice che si lavora a ritmi febbrili, con forti pressioni per trovare un accordo …  mentre il suo ”terribile” ministro delle Finanze, Wolfgang Schauble, è pessimista! Cribbio sarà la ”sedia a ribelle” ma è proprio un ”gufo” questo Signore!

La volontà di tutti quanti è trovare un accordo prima del G7  (quando c’era la Russia si chiamava G8) che si terrà in Baviera, in modo da disinnescare la minaccia di Atene che potrebbe non pagare la rata da 300 milioni di euro al Fondo Monetario Internazionale in assenza di un’intesa. Cosa che – ovviamente –   l’eurozona vuole evitare a tutti i costi! Allo stesso tempo, però, i paesi creditori non intendono cedere troppo nel negoziato. Ad esempio, è escluso che si parli di un taglio del debito, ha sottolineato Schauble! E figuriamici se è d’accordo per una cosa simile!

Draghi, da brava persona,  ha ”aperto” ad Atene, sottolineando che l’obiettivo dovrebbe tenere conto della bassa crescita – se non nulla – della Grecia. Come dargli torto?  Cosa si può pretende da ”uno” che non ha nemmeno più lacrime per piangere?

Distanze restano ancora sulle pensioni, con Tsipras che resiste a qualunque tipo di ulteriore taglio agli stipendi e propone invece di alzare l’età pensionabile?  Che non vuole attuare gli impegni presi dal Governo precedente che consentivano addirittura  licenziamenti di massa. D’altronde Tsipras è stato eletto proprio perché le ”evitasse” queste soluzioni …

Capito che roba? Dopo il regime dittatoriale dei Colonnelli … dal 1974 tra Nuova Democrazia e Pasok hanno governato la Grecia come le ”cicale” e adesso sono costretti ad allinearsi a tutti i costi.

Siamo tutti d’accordo ora che le riforme necessarie, un paese,  le deve fare quando le ”vacche sono grasse” e NON quando sono ”magre”?  Ma …  come mi ha insegnato mia nonna: ”piangere sul latte versato” non serve! Fatto sta che la Grecia adesso si trova nella condizione: ”O mangi ‘sta minestra o salti dalla ”finestra”!

La realtà è che quando hanno preso in prestito il denaro dai Paesi Europei avevan promesso che avrebbero fatto ”tagli draconiani” … ne hanno fatti molti  … e ovviamente … invece di ”ripartire” sono ”affondati” sempre di più. I ”tagli” fatti in periodo di recessione sono inevitabilmente un ”cane che si morde la coda”. Se la gente non ha soldi … non spende e tutto si ferma.

Come far ripartire questa Europa disperata? Mah …

L’unica cosa che so …  e che non vorrei essere Tsipras per tutto l’oro del mondo!

Alla prossima

 

Elena