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Putin, la Signora Navalnaya e ‘’la macchina del fango’’…

La Signora Navalnaya, moglie di Alexey Navalny, l’unico vero oppositore di Putin, infatti per questo motivo non è più tra noi, ha immediatamente puntato il dito proprio su Putin, accusandolo della morte del compagno.

navalnaya

La Signora ha anche poi dichiarato di voler assumere l’eredità politica e di continuare la battaglia del consorte. Si è detta quindi pronta a prendere il testimone lasciato dal marito.

Ed ecco che, come per magia, è entrata nel mirino della propaganda russa: sui social e sui media filogovernativi si moltiplicano fake news che la dipingono come “la vedova allegra” tra amanti e spiagge.

Questa signora invece vive da due anni con i suoi due figli in Europa, lontana dalla sua città natale, Mosca.
E lo fa per ovvi motivi. Se fosse in Russia sarebbero già tutti morti.
Eppure… il fatto di vivere all’estero è, per la propaganda russa, un grave peccato.

Le vengano affibbiati amanti in serie. Sono fake news ovviamente, ma stuzzicano la morbosità popolare e si espandono a macchia d’olio. Questo nonostante siano state regolarmente smontate dai diretti interessati.

La Signora è più che mai nel mirino della propaganda russa, e questo nel tentativo di screditarla, come nuovo volto dell’opposizione, anche perché ormai sono vicine le elezioni presidenziali di marzo e Putin ha fretta di zittirla.
 
L’obiettivo del Cremlino, come in altri casi, è quello di isolarla dal popolo russo.
Come riferisce nel dettaglio La Repubblica, alla cosiddetta “vedova allegra” sono stati affibbiati amanti che si sono presi la briga di smentire la relazione architettata ad arte. 

E’ il caso del miliardario russo Evgenij Chichvarkin, esule in Gran Bretagna dal 2008 ma finanziatore dei progetti di Navalny. 
Il Min Cul Pop russo, sostiene che il giorno della morte di Navalny, Yulia si divertisse in spiaggia con l’amante, ma la foto che la ritrae con Chichvarkin, amico di famiglia, risale all’agosto del 2021, quando erano a Jurmala, in Lettonia.

Insomma, la propaganda russa ha iniziato a coprirla di fango e ci si mette di buona lena a denigrarla pure il ‘’delfino lacchè’’ Medvedev’’.

Le Fake news si moltiplicano in rete sui social e sono purtroppo tantissimi ad abboccare. Gente che, per qualche strano motivo, crede ancora che la Russia sia la ‘’Grande Madre Comunista’’, che sia il ‘’sol dell’avvenire’’.

Come diceva Umberto Eco: ‘’I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli’’.

Non mi sento offesa dalle parole di Eco, sono ben conscia dei miei limiti, ma comunque prima di abboccare e sparare a zero, condividendo becere fake news, provo a chiedermi: ‘’A chi giova’’?

E comunque, d’altronde si sa, la ‘’rete’’ serve a prendere ‘’pesci’’ no?

Alla prossima

Elena

Russia: paradiso terrestre o squallida Mafia al potere?

Questa mattina sul quotidiano, Domani, han pubblicato l’elenco dei beni congelati ai miliardari del regime russo.
Si tratta del frutto di una inchiesta internazionale fatta dal quotidiano assieme alla ong tedesca Civil Forum for Asset Recovery (Cifar) e al network di giornalismo investigativo European Investigation Collaborations (Eic)
Oligarchi come: Mazepin, Rotenberg, Bazhaev e molti altri che, con il presidente sono ‘’pappa e ciccia’’, possiedono in Italia un sacco di cose.
D’altronde costoro hanno quattrini a palate, bisognerà pure che li investano no? E dove li investono? Seguono forse i dettami di Lenin?
Reinvestono quindi per creare lavoro per i loro amati concittadini russi che non è che stiano poi tanto bene, o lo fanno per rendersi la vita più ‘’serena’’?
In barba al ‘’Paese comunista’’ non si direbbe che costoro reinvestissero i loro quattrini per il benessere della collettività russa… anzi! Tanto per cambiare si rinnovavano lo Yackt!
A costoro, 24 cittadini russi, sono stati ‘’congelati’’ beni come: yacht e imbarcazioni varie, aerei, aziende, opere d’arte, proprietà immobiliari – tra cui 38 ville, oltre 100mila metri quadrati di terreni, automobili di lusso, macchinari industriali e centinaia di migliaia di euro depositati su vari conti correnti.
Tra i beni messi sotto sigillo c’è il Forte Village di Santa Margherita di Pula, Cagliari, lussuoso resort intestato a Musa Bazhaev, imprenditore attivo nel settore minerario;
un complesso immobiliare ad Alassio, Savona, riconducibile al parlamentare Rifat Shaykhutdinov;
una prestigiosa villa a Formia, Latina, di Svetlana Balanova, capo di uno dei più grandi gruppi editoriali russi (National Media Group).
Le autorità italiane hanno anche congelato beni riconducibili allo storico amico di Vladimir Putin, Boris Rotenberg, azionista della Gazprom Drilling e co-proprietario del gruppo Sgm: a lui sono stati bloccati immobili (valore di 3,6 milioni di euro) in Costa Smeralda e il 50 per cento della Aurora 31 Srl, società proprietaria dell’omonimo albergo situato a Roma, a pochi metri da via Veneto (il resto delle quote era stato già congelato nel 2014 al fratello Arkady). Entrambe le proprietà attribuite a Boris Rotenberg sono formalmente intestate alla società cipriota Logotax Developments Limited.
Tutta gente che ‘creava lavoro’’ per la collettività russa vero? Ma per favore …

A grandi linee il sistema di potere russo è come quello della Mafia.

A grandi linee il sistema di potere russo è come quello della Mafia.

In quello che molti considerano un ‘’Eden’’ il PIL pro capite si colloca al 72esimo posto al mondo. Tra l’altro la loro è una ricchezza concentrata nelle mani di pochissime persone al potere. Persone che fan parte della ‘’cerchia’’ di Putin. Questa ricchezza ed è fondata su gas e petrolio, un “tesoretto” in rapida scadenza se noialtri riuscissimo ad accelerare la nostra transizione energetica.
Non dimentichiamo, tra l’altro, che Putin, pappa e ciccia con Assad, ha bombardato la Siria, e in particolare Aleppo, con oltre 51mila morti.
A me fanno ridere quelli che demonizzano il ‘’sistema americano’’? Perché… quello ‘’russo’’ è forse ‘’meglio’’?
L’unica cosa giusta sarebbe quella di fare ‘sta benedetta Europa, altro che.

Alla prossima

Elena

Un anno di guerra …

Stiamo abituandoci? Fa parte ormai del ”quadro generale” a cui siamo assuefatti?

La ‘’manovra militare speciale’’ doveva durare pochissimo invece è un anno che si combatte. Disgraziatamente gli Ucraini si difendono! Che fastidio eh?

La propaganda russa in patria trasmette film e documentari sulla seconda guerra mondiale, tanto per scaldar gli animi. La propaganda continua a martellare che bisogna fermare l’isteria dell’occidente che vuole annientare la Grande Madre Russia.
Putin vende al suo ‘’popollo’’, a cui lava le meningi, grazie ad un sistema di comunicazioni da MinCulPop, questa guerra di invasione da parte sua, come una guerra esistenziale per difendere l’identità russa.
Ma … possiamo consentire l’impunità a uno che invade e non riconosce i diritti internazionali? Sovranità, indipendenza, integrità territoriale dove le mettiamo? Buttiamo tutto nell’immondizia?

Comunque il matto adesso minaccia tutti di una escalation mettendo in ballo armi atomiche.

La Cina si propone di ‘’mediare’’ ma pure per loro ‘’diritto internazionale’’ significa poco, gli USA non vogliono perdere la loro egemonia strategica, quindi?

Quindi? In che pasticcio ha infilato il mondo il mafioso Putin? Perché, siamo onesti, il sistema russo, attualmente è un sistema mafioso.
C’è Putin e poi ci sono gli oligarchi suoi amici, gente che ha quattrini per fare delle guerre … infatti ecco cosa fanno!
Noi detestiamo, a parole, la malavita organizzata ma poi, siamo disposti a chiudere gli occhi quando ci fa comodo?
Alla prossima

Elena

Pace – Manifestiamo sulle nostre pagine FB

Ok, manifestiamo per la pace direttamente sulle nostre pagine fb.

In questo modo non siamo soggetti ad ”etichette” di sorta.
Nè etichette politiche nè quelle legate a movimenti ma solo ad una volontà personale.
Sarebbe un pò come scendere in Piazza a manifestare, cosa che richiede: organizzazione, quattrini e una enorme energia.
L’ho fatto tante volte con il Popolo Viola e vi assicuro che l’impegno è estenuante, ne va addirittura della tenuta in famiglia.
Suggerirei di cambiare i nostri profili fb e soprattutto di chiedere a Putin che si ritiri a vita privata.
Tutto il mondo preferirebbe il dialogo alla guerra, è lapalissiano.
Tutti noi però condanniamo l’aggressione armata di Putin nei confronti dell’Ucraina.
Esser contro la guerra non significa ’’porgere l’altra guancia’’. Quindi gli armamenti che stiamo inviando all’Ucraina sono indispensabili per permetterle di difendersi.
Inutile fare tanti discorsi ipocriti, se venisse qualcuno a casa vostra per rubare quello che a fatica avete messo assieme, come reagireste?
Se venissero a stuprare vostra moglie e i vostri figli come reagireste?
Non ditemi che vi mettereste a discutere perchè non ci credo.
Quindi il ‘’porgere l’altra guancia’’ trova il tempo che trova, per cui, smettiamo tutte le ipocrisie e cerchiamo di fare in modo che il popolo russo venga informato della ‘’reale realtà’’ ! Che sarebbe a dire: ‘’tutto il mondo ama ed è dispostissimo a dialogare con la Russia e con i fratelli russi ma NON con il dittatore Putin’’.

Quindi, per farla breve, il messaggio è: ‘’Russi, fate fuori ‘sto matto’’ e poi discuteremo di tutto di più. Siamo tutti sulla stessa barca in questo mondo e dobbiamo darci una mano gli uni con gli altri.

Alla prossima

Elena

Manifestare per la Pace

Da molte parti arriva la richiesta per fare una grande manifestazione per la pace. Faccenda questa sempre utile, considerati i chiari di luna che stiamo vivendo ma …

Ma lo spirito di questa manifestazione, non si capisce bene quale sia esattamente.

Ho il sospetto che per alcuni sia limitato a quello di ottenere ‘’visibilità’’ per il proprio movimento/partito, oppure se sia quello unico di ‘’condannare’’ USA e NATO per la situazione e la minaccia in cui Putin ci costringe a vivere.

Tutti a questo mondo possono sbagliare ma, resta il fatto che la Russia di Putin vive esclusivamente grazie alle sue immense materie prime.
Che l’industrializzazione non ha toccato la Russia, che costoro dormono sugli allori di petrolio e gas. Come d’altronde fanno gli Arabi, ma quelli sono quattro gatti e sono pieni di schiavi. I russi sono pieni di quattrini da far schifo ma non sono capaci di fare un gran che. Avete mai comprato un abito russo? Un’auto? Una borsa? Un paio di scarpe? La cucina russa è famosa nel mondo? Non credo … loro importano tutto.
Questo drammatico momento storico richiede sicuramente la partecipazione e la contrarietà alla guerra da parte di tutti noi, ma …non dimentichiamo però il ‘’vaso di Pandora’’ che Putin ha scoperchiato! E non parlo solo della folle ‘’minaccia atomica’’ ma parlo proprio dell’invasione armata in terre non sue per annettersele.
Chi condanna gli Usa, mi faccia per favore, l’elenco dei Paesi invasi e da lei annessi please.

Molti sono contrari all’invio di armi in Ucraina e continuano a dire: ‘’dialoghiamo’’! Ma … dialogare con chi esattamente? Vi pare che un dittatore fuori di senno come Putin possa dialogare come una qualsiasi persona civile? Naaaa … lui vuole l’Ucraina! Punto! Gli serve. Era sua quando c’erano gli Zar e lui la rivuole.
Meno male che noi non siamo rimasti fermi all’Impero Romano … altrimenti, sai che pretese avremmo!

Comunque, per farla breve, la CGIL ha organizzato la ‘’sua’’ manifestazione per la pace – ho ascoltato, mentre guidavo tornando a casa su Radio radicale, Landini e, devo ammetterlo, mi sono commossa fino alle lacrime. Adoro Landini, ci ritrovo il Peppone di Guareschi. Purtroppo però dalle parole ai fatti la strada è sempre più complicata di quel che si immagina.

La Comunità di Sant’Egidio invece ne ha prevista un’altra per il 23, 24 e 25 ottobre, dal titolo “Il grido della pace” e che si svolgerà a Roma tra la Nuvola e il Colosseo. Vi parteciperà anche papa Francesco con leader religiosi mondiali e capi di stato.

Voglio dire, noi parliamo tanto di pace, di unità e di collaborazione, poi non riusciamo nemmeno a fare una manifestazione per la pace assieme senza litigare!

Come, la ‘’mia sinistra’’ è ‘’più sinistra della tua’’, così il mio ‘’concetto di pace’’ è più ‘’concetto di pace del tuo’’.

Che dire? No comment …

Alla prossima

Elena

L’importanza delle parole e di come ci lasciamo ‘’impapocchiare’’ …

Pensierino del mattino …

L’importanza delle parole e di come ci facciamo ‘’impapocchiare’’ …

Termini come: ‘’Trattamento speciale, Azione speciale, Reinsediamento, Azione esecutiva, Comunità ebraiche autonome, Trasporto, Trasferimento, Campi di lavoro’’.

Questa terminologia era utilizzata dalla Gestapo (Servizio segreto e Polizia politica dal ‘’33 ’45), dalle SS e da tutta la propaganda nazista riferendosi allo sterminio di 6 milioni di ebrei. Nessuno parlava mai direttamente di sterminio delle comunità ebraiche. Sull’argomento si utilizzavano i ‘’giri di parole’’ sopra riportati.
Quindi, non parlando mai direttamente di ‘’sterminio’’ l’ariano popolo tedesco aveva l’impressione che, in fondo in fondo, gli ebrei morissero durante i reinsediamenti o nei campi di lavoro, semplicemente perché erano ‘’pigri’’ e ‘’deboli’’.

Oggi c’è n’è un altro che utilizza ‘’giri di parole’’.
Per quale motivo lo fa? Solo per tranquillizzare la propria popolazione, oppure anche per gettare sabbia negli occhi al resto del Mondo?
Costui chiama ‘’Operazione speciale in Ucraina’’ anzichè ‘’guerra di invasione’’, quel che sta combinando in Ucraina.

Indovinate un pò di chi si tratta?

Alla prossima

Elena

Bucha e gli orrori imposti dai trogloditi …

Che cosa è successo a Bucha? I soldati russi hanno compiuto un massacro di civili? Si o no? Si vedono immagini terrificanti che mostrano fosse comuni e corpi in strada con le mani legate. Donne stuprate …

Zelensky sostiene che questi siano crimini contro l’umanità e che Putin dovrebbe essere incriminato per questi atti.
Putin invece, ci racconta che queste immagini sono solo manipolazioni e che nulla di tutto ciò è vero.
In questo modo quasi sicuramente convince il suo ”popolo”, abituato ad una infomazione ”monodirezionale” ma … convince anche noi?

Noialtri, dobiamo ammettere che abbiamo, in seguito alla ‘’pandemia informatica’’, un concetto di ‘’libera informazione’’ pieno di dubbi.
Quando si iniziano ad avere dei ‘’dubbi’’ si inizia, giustamente, a prendere le informazioni ricevute con le cosiddette ‘’’pinze’’.
Un modo questo per prendere le distanze emotive e cercare di ragionare con la propria testa.
Ma è altrettanto vero che, nel momento in cui si hanno dei dubbi, chi afferma che tali informazioni siano dei ‘’fake’’ ha un pò la strada spianata nel contribuire a farci aumentare questi dubbi e, magari perchè no, pure a cambiare opinione.
Specie, se ‘’emotivamente e/o per credo politico’’ noi si tenda in una direzione piuttosto che in un’altra.
Ma vedendo le immagini di Bucha e pensando che sono state scattate da fotografi di tutto il mondo, inizio a pensare purtroppo che siano vere. Non credete? Non si possono prezzolare e/o tappare la bocca a ‘’tutti’’ i giornalisti, vi pare?
Onestamente … c’è qualcuno che sia convinto che tutta l’informazione di cui disponiamo oggi, sia alla stregua di quella che viene diramata in Russia?
Naaaaa …
Quindi direi che quel che è successo a Bucha sia tristemente vero. E girare la testa dall’altra parte non ha senso.
La questione del dare o meno le armi all’Ucraina non è ‘’tenere le parti’’ degli USA e voler fomentare la guerra a tutti i costi. E’ tenere le parti di chi non vuole vedersi invaso dal più forte e dal meno democratico.
‘Sto cacchio di pianeta pieno di guai deve anche sopportare una cosa simile?
Deve forse sottomettersi al troglodita Paese che lo minaccia di ritorsioni atomiche?
Devono le Nazioni adattarsi al ‘’sistema’’ russo volenti o nolenti?
Dove la libertà degli individui è quella che decide il Patriarca di Mosca Kirill? L’ortodosso che sostiene che questa sia, non una guerra, bensì una ”giusta crociata” contro i regimi degli infedeli che sostengono i diritti degli omosessuali?

Se credete che questo sia giusto … bé io non sono affatto d’accordo e, viva Iddio, posso, per ora, ancora permettermi di dirlo.

Alla prossima

Elena

Gli amici di Putin …

Stamattina voglio iniziare subito con un’affermazione che mi sta a cuore, e che credo stia a cuore alla maggior parte delle persone con un pò di ”sale in zucca”.

Eccola qui l’affermazione: ”La guerra non serve! E’ uno strumento obsoleto, inutile e dannoso per tutti! Solo i cretini e/o i pazzi non lo capiscono! Infatti Putin non lo capisce … ”.

Ok, adesso, detto questo, ecco che cosa è successo l’altro ieri ad Andrey Igorevich Melnichenko, proprietario della EuroChem Group e della compagnia carbonifera Suek.

Ah, tra l’altro, bisogna precisare una cosa. Questi ”proprietari/industriali” russi non sono persone che si sono fatte il ”mazzo” per arrivare dove sono. Macchè!
Nella Russia di un tempo, era tutto statalizzato, tutto centralizzato, non esisteva nemmeno la necessità di fare dei Bilanci Certificati. Nella mentalità comunista lo Stato è perfetto a pescindere, ergo … che necessità c’è di controllare?

Detto questo, quando il regime si dissolse nel 1999, ecco che nessuno sapeva di chi era cosa.
Ma ecco come costoro hanno risolto il problema.

Dei personaggi … chiamiamoli ”forti”, si sono letteralmlente seduti sulle poltrone in questione ed hanno detto: ”Questa società da oggi è mia”!

Diciamo che è un pò come se da noi un Matteo Messina Denaro si sedesse sulla poltrona del Presidente e/o Amministratore Delegato dell’ENI e dicesse: ”Questa società da oggi è mia”.

Ecco questo è il management russo, avvallato da Putin.

Ma torniamo al nostro manager … il signor Melnichenko è un pò inca….o perché noi italiani, gli abbiamo sequestrato il suo amato superyacht ‘’Sailing Yacht A’’ del valore di circa 530 milioni di euro, e che era nel porto di Trieste per manutenzione, presso la Fincantieri.

Il ‘’SyA’’ chiamato così ”affettuosamente” è lo yacht a vela più grande e costoso al mondo.
12.558 tonnellate, 143 metri di lunghezza, 25 di altezza tre alberi e 8 ponti, con una parte in vetro sullo scafo in modo tale che gli ospiti, sdraiati comodamente e bevendo una coppa di champagne, possano ammirare la fauna marina.

la barchetta che non paga tasse

Ovviamente la ”barchetta” in questione batte bandiera delle Bermuda e figura nella disponibilità di una ‘’società’’ registrata nelle isole dell’Oceano Atlantico. Questo ovviamente al fine di non pagare giuste tasse che andrebbero a beneficio dell’ignaro popolo russo.

Al di là delle follie stile ‘’Casamonica’’ di costui, non dimentichiamo che questo ”Signore” è uno dei fedelissimi ‘’amici di Putin’’. Uno di quelli che lo mantiene al potere da 22 anni!

Adesso, se tanto mi dà tanto, significa che Putin in qualche modo, avvalli sia questo stile di vita che questa maniera di evadere le tasse, non credete?

Quindi … la vogliamo smettere di osannare un tizio che di ‘’comunista’’ non ha proprio niente? Grrrrr …

Alla prossima

Elena

Salvini, la lega e … i fondi russi!

Se vi interessa conoscere la situazione dei fondi ‘’Russia-Lega’’ che imbarazzano tanto il Ministro degli Interni, nonché vice Primo Ministro italiano ecco qui una ‘’sintesi’’ di facile lettura, tratta dal Sole24ore.

Nonostante Salvini continui a dire di non conoscere Savoini, i due sono sempre assieme …

Negli ultimi giorni si parla di un accordo che avrebbe consentito alla Lega, il partito del vicepremier Matteo Salvini, di incassare l’equivalente di 65 milioni di dollari di fondi dalla Russia. 

Il retroscena è emerso da un audio pubblicato il 10 luglio da una testata statunitense, Buzzfed, anche se le dinamiche descritte nella conversazione erano già state svelate da un’inchiesta del settimanale Espresso nel febbraio 2019.

L’intermediario principale dell’operazione è stato identificato in Gianluca Savoini , un esponente delle Lega che viene considerato come un emissario del partito in Russia.

Il caso è esploso prima con scandalo politico, ravvivando l’accusa di legami opachi fra il Carroccio e Mosca, per poi assumere una rilevanza penale. La Procura di Milano ha aperto formalmente un indagine a carico di Savoini per corruzione internazionale e, ora, sta valutando l’avvio di una rogatoria per fare chiarezza sui flussi finanziari che si sarebbero dovuti registrare fra la Russia e il partito che esprime uno dei due vicepremier nel governo italiano.

Ma cosa si è scoperto, esattamente, con l’audio? 

L’audio diffuso da Buzzfeed, in un articolo firmato dal giornalista italiano Alberto Nardelli, è stato registrato al Metropol Hotel di Mosca. I suoi contenuti erano già stati anticipati lo scorso febbraio da un’inchiesta di due reporter dell’Espresso, Giovanni Tizian e Stefano Vergine, poi autori di un libro-inchiesta sullo stesso argomento. La conversazione coinvolge un totale di sei persone: tre italiani e tre russi.

L’unica voce riconoscibile con sicurezza è quella di Savoini, presidente dell’associazione Lombardia-Russia e ‘’sherpa’’ della Lega a Mosca. 

Ora è emerso che uno degli altri due connazionali è Gianluca Meranda, un avvocato che ha partecipato all’evento come consulente di una banca d’affari. Meranda ha scritto una lettera a Repubblica, dove conferma la sua partecipazione (in rappresentanza di una società ‘’interessata all’acquisto di prodotti petroliferi di origine russa’’) ma nega qualsiasi affiliazione politica o interesse per il finanziamento ai partiti. Nell’audio, Savoini spiega l’ambizione di stringere ulteriormente i rapporti fra l’Europa e la Russia, chiamando in causa il fronte nazionalista che si è venuto a saldare in occasione del voto delle Europee del 23-26 maggio fra la stessa Lega e altri partiti dell’area come il Freiheitliche Partei Österreichs (Austria) e il Rassemblement national (Francia).

Poi si parla di un accordo, quello che ha scatenato le controversie e le indagini. La trattativa consisteva nel dirottare sulle casse della Lega 65 milioni, a margine di un’operazione che avrebbe condotto una grossa azienda petrolifera russa a vendere alla Eni petrolio per 1,5 miliardi di dollari (Eni ha già negato qualsiasi coinvolgimento). La transazione sarebbe stata poi intermediata da una banca russa, andando a finanziare la campagna elettorale della Lega.

Che cosa ha provocato lo scandalo? 

I riflessi del caso sono soprattutto di ordine giudiziario e politico. 

In termini giudizari, la Procura di Milano ha aperto formalmente un’indagine con l’ipotesi di reato di corruzione internazionale. I magistrati sostengono di aver già avuto accesso da mesi agli audio svelati da Buzzfeed, concentrandosi sui rapporti Lega-Russia dai tempi della prima inchiesta de l’Espresso.

Ora i pubblici ministeri Gaetano Ruta e Sergio Spadaro, coordinati dal procuratore aggiunto Fabio De Pasquale, stanno vagliando l’ipotesi di avviare una rogatoria internazionale a Mosca (semplificando, una richiesta di assistenza internazionale) per verificare se il trasferimento di fondi abbia avuto davvero luogo.

È probabile, però, che l’impatto maggiore sia di carattere politico. Il vicepremier Matteo Salvin e diversi esponenti della Lega hanno scaricato Savoini, liquidandolo come un millantatore che ha agito in totale autonomia rispetto agli interessi del Carroccio.

L’incongruenza, rilanciata dallo stesso Buzzfeed, è che esistono diverse testimonianze fotografiche e verbali del rapporto fra Savoini e la Lega, a partire dalla sua presenza durante una visita ufficiale di Salvini a Mosca.

Incalzato dai cronisti sul tema, il vicepremier ha risposto con irritazione che Savoini ‘’non era stato invitato’’.

Al di là degli episodi, i rapporti fra i due coprono un periodo di almeno due decenni e sono puntellati da forme anche strette di collaborazione.

Savoini, elenca ancora Buzzfeed, ha svolto il ruolo di portavoce di Salvini, organizzato viaggi in Russia per delegazioni della Lega e presenziato a diversi incontri fra politici italiani e diplomatici russi, inclusa la recente visita di Putin al premier italiano Giuseppe Conte.

Non c’è nulla di inedito nella fascinazione della destra europea per la Russia di Putin. Ma anche il caso di un flusso di finanziamenti fra il Cremlino e l’Europa conta alcuni precedenti.

Un esempio quasi identico alla vicenda-Savoini è quello che ha affossato la carriera di Heinz-Christian Strache, segretario del Freiheitliche Partei Österreichs, incastrato da un video che lo vedeva intento a promettere favori alla finta nipote di un oligarca russo in cambio di finanziamenti.

Strache si è dovuto dimettere, innescando una crisi del governo di centrodestra di Vienna (che si appoggiava al sostegno del FpÖ) e la convocazione di nuove elezioni a sttembre. 

Marine Le Pen, leader del partito di ultradestra Raggruppamento nazionale, ha ricevuto nel 2014 un totale di 11 milioni di euro in prestiti da banche russe, una delle quali vicina al governo di Mosca.

Il banchiere britannico Arron Banks, grosso sostenitore della Brexit, è finito sotto indagine per l’origine «sospetta» degli 8 milioni di sterline donate alla campagna per il Leave in occasione del referendum. 

In quello stesso periodo Banks contrattava per investimenti in diamanti e oro mediati dall’ambasciata russa a Londra.

E ora che succede? 

Salvini e la Lega sono nel mirino dell’opposizione, che chiede maggior chiarezza sull’episodio e invita il vicepremier ad ammettere (o spiegare) la sua vicinanza a Savoini.

L’ex premier Matteo Renzi, oggi senatore del Partito democratico, ha dichiarato che la richiesta di rubli a Mosca offrirerebbe gli estremi per una accusa di ‘’alto tradimento’’ nei confronti di Salvini.

Per ora il partito, come abbiamo visto sopra, si affretta a negare qualsiasi legame decisivo con l’indagato. La Lega potrebbe costituirsi parte civile nell’inchiesta della Procura milanese, ritenendosi danneggiata dall’episodio e dall’identificazione con i comportamenti di Savoini.

Non è detto, però, che il distanziamento improvviso dall’esponente giochi a favore del Carroccio. La Lega ha sempre manifestato la sua affinità con la Russia di Putin, indicata come uno dei modelli di riferimento per il collocamento internazionale della Lega. Il voltafaccia a Savoini, lo sherpa del Carroccio a Mosca, potrebbe essere percepito come un rinnegamento della propria linea politica e dei rapporti con Mosca.

Ma soprattutto la ”cosa evidente” è che alla Lega dell’Europa non importi un ”fico secco” e che cerchi in tutti i modi, alleati anche ”opachi” come Putin,  pur di impedirle di contare nello scacchiere internazionale.  Il ”salvatore della Patria” quello che ”combatte i disgraziati migranti sui barconi ”… svende il Paese ad uno come Putin.

Alla prossima

 

Elena

Cosa vuole fare esattamente Salvini con l’Europa?

… stamattina pensavo quale sia l’obiettivo che si sono prefissati i ‘’Duedell’Avemaria’’ nei confronti dell’Europa e mi è venuto in mente che sia un obiettivo estremamente semplice.
Vogliono uscire dall’Europa  Punto! E lo vogliono fare facendo prendere tale decisione a noi ‘’popollo’’! O per meglio dire : Salvini vuole uscire dall’Europa e Di Maio, come al solito: ‘’non capisce ma … si adegua’’.
Sapete come faranno? Continueranno a tirare la corda con l’Europa, poi,  facendo finta di  voler ‘’salvare capra e cavoli’’ proporranno di ‘’usare i nostri risparmi’’ per ‘’tappare i buchi’’ e poterci rimanere, chiedendo a noialtri di ‘’farci carico’’ di tale sacrificio e di tale decisione.
Ecco … immaginatevi ora quale sarà la ‘’reazione di pancia’’ di noi ‘’popollo’’! I nostri risparmi non si toccano l’Europa si arrangi!
Et voilà … il gioco è fatto!
Fuori dall’Europa!  E saremo proprio ”noi popollo” a decidere! Magari con un referendum ”taroccato” o con,  peggio ancora, una votazione sulla ”Piattaforma Rousseau”!

D’altronde, a noialtri ormai, per ‘’pilotarci’’ bastano i ‘’Salvini’’ ed i ‘’DiMaio’’!
Che dire? Non c’è più niente da dire!  

Lascio l’elaborazione del pensiero alla cartina sotto riportata che, purtroppo, parla abbastanza chiaramente di noi ”popollo” . Un popolo che vorrebbe la ”democrazia diretta”, magari in rete.  

Noi italiani, in questa ”mappa dell’ignoranza”, risultiamo in cima alle classifiche! Va da se che il ”primo” che ci racconti una bugia, che suoni bene alle nostre orecchie, che sia insomma quella che ”vogliamo” sentire … venga da noialtri ”osannato”. Noi non ci facciamo domande sulla ”fattibilità” di quella ”bugia” non ne siamo capaci … ergo … 🙁

Alla prossima

 

Elena