Archivi tag: agli

PD Trino – Riflessioni sull’incontro di ieri in sede con il Dott. Davide Mattiello

La prima cosa che mi ha veramente stupita è che non ci fosse il ‘’pienone’’ che davo per scontato.
Ero abituata agli incontri organizzati a Torino da Benvenuti in Italia dove la partecipazione era veramente tanta.

mattiello

D’altronde a Torino Davide Mattiello lo conoscono in tanti e sanno dell’impegno che questo Signore mette in quel che crede.
Davide Mattiello è un ‘’missionario’’ della politica, crede nella giustizia e nella correttezza, odia i populismi e il suo credo politico lo porta, oltre che al magnifico uso del linguaggio, cosa nel quale data la sua cultura, eccelle davvero, all’effettivo lavoro sul campo.
Non si diventa Presidente di Libera, quindi il braccio destro di Don Ciotti, se non si è capaci di agire sul territorio, se non si è degli ottimi organizzatori.
La visione che il Dott. Mattiello ha dell’Europa è la stessa che abbiamo in tanti, cioè gli Stati Uniti d’Europa.
Un insieme di Paesi che abbiano in comune non solo un esercito, sarebbe da ipocriti dire che non serve, ma che abbiano assieme soprattutto la stessa politica fiscale e sociale.
Non è ammissibile che, nell’Europa odierna ci siano Paesi che facciano dumping agli stessi Paesi membri.

Gli Stati Uniti d’Europa sono l’unica speranza che noi europei abbiamo per stare assieme, rispettando i diritti dell’uomo e non facendoci imporre nulla da superpotenze il cui obiettivo è il prevalere sugli altri sia dal punto di vista economico che di quello militare.
Superpotenze queste che non concepiscono nemmeno il concetto di ‘’democrazia’’ . Provate a spiegare la ‘’democrazia’’ ad un cinese, vi guarderebbe come se foste dei folli.
Stessa cosa per quanto riguarda i russi, che, non per volerli sminuire, ma altro non sono se non i discendenti di Gengis Khan e di qualche vichingo.
Ma a parte le battute di spirito che trovano il tempo che trovano… torniamo all’incontro di ieri.
Davide Mattiello è candidato al Parlamento Europeo per il PD nella circoscrizione Nord Ovest che comprende Piemonte, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta.
Sono anni che nessun candidato Piemontese entra nel Parlamento Europeo, semplicemente perché i lombardi, che sono di più, votano per i lombardi.
Ora io chiedo a tutti coloro che leggono di votare per Davide Mattiello. La sua visione e il suo impegno saranno sicuramente un mattone in più per costruire l’Europa di cui abbiamo bisogno.
Smettiamola di mandare in parlamento candidature civetta come quella della Meloni, che sicuramente attirerà voti ma che tutti sappiamo non potrà mettere il sedere su quella sedia, visto che mira a fare il Premier eletto dal popolo! Cercando di far cambiare la Costituzione pro domo sua.
Smettiamola di mandare in Europa i ‘’trombati’’ delle politiche e/o dei delinquenti, perché costoro altro non sono se non dei nominati che faranno gli interessi di CHI li ha seduti lì e non hanno certo una visione politica di nessun tipo.
Per fare politica ci vuole passione, visione e sacrificio!
Vi sembra che uno, ad esempio, come Sgarbi possa essere annoverato tra questi aggettivi? Naaaaa…
Ci vogliono per fare politica anche i quattrini, cosa che Mattiello non ha e nemmeno il PD.
Oggi i quattrini li ha la ‘’destra’’ visto che il suo elettorato è foraggiato da quella categoria che di quattrini ne ha tanti visto che non paga le tasse.
La destra è anche ‘’padrona’’ dei media e questo fa si che i loro messaggi populisti siano facilmente assimilabili da noi popollo troppo impegnato a tirare la carretta per sopravvivere.
Smettiamola di non andare a votare, perché continuando in questo modo consegneremo non solo l’Italia ma anche tutta l’Europa nella mani di una destra che va esattamente all’opposto di quello che servirebbe per il benessere futuro delle nuove generazioni.
In Italia si rischia che, con un solo 30% di voti, costoro cambieranno la Costituzione e ridurranno sempre di più i diritti dell’uomo.
Diritti fondamentali come salute, istruzione, giustizia.
La democrazia è giusta solo se partecipano tutti!
Se a votare ci vanno Genoveffa, Anastasia e Cenerentola, sicuramente vincono le prime due ma… non è detto che Cenerentola avesse torto!

Quindi… per favore, scrivete il nome di Davide Mattiello alle prossime elezioni europee.

Grazie

Alla prossima

Elena

Salta il tetto agli stipendi dei dipendenti di Camera e Senato …

… ma solo per questa legislatura, che praticamente è finita. Chiariamo meglio…

Con il primo dell’anno alla Camera dei deputati (e per analogia anche in Senato) si è dissolto il tetto agli stipendi dei dipendenti introdotto nel 2014 dal Governo Renzi.
Il taglio avrebbe dovuto diventare strutturale e produrre ben 23,4 milioni di euro di risparmi solo a Montecitorio, ma la pioggia di ricorsi dei dipendenti che ha inondato la Commissione giurisdizionale interna ha fatto sì che si tornasse al vecchio sistema.
E così in ossequio agli orientamenti della Corte costituzionale, che in queste materie ammette ‘’solo’’ interventi temporanei, saltano tetti e sottotetti di reddito e tornano i vecchi scaglioni di anzianità con progressioni sino a fine carriera. Festeggia anche la Regione Lazio, dove salta (almeno per il momento) il prelievo sui vitalizi dei consiglieri, ed in Sicilia. Anche qui con l’anno nuovo è saltato il tetto dei 240mila euro imposto ai dipendenti dell’Ars.

stipendi-300x272

La legge voluta da Renzi è saltata adesso, perchè?

Perchè i tagli deliberati dalla Camera a settembre 2014 sono andati a sbattere  contro la Commissione giurisdizionale per il personale della stessa Camera che – accogliendo i ricorsi di un sindacato e di diversi dipendenti – ha stabilito che se proprio doveva esserci un taglio avrebbe dovuto esser solo temporaneo, valido cioè per soli tre anni. Ecco perché il 31 dicembre 2017, senza una proroga, le riduzioni sono saltate e si tornerà ai magnifici stipendi di cui godono costoro, dal barbiere all’economo!
La Commissione giurisdizionale per il personale aveva decretato che la temporaneità delle riduzioni coincidesse con la scadenza della legislatura. Il che significa che “il nuovo eventuale tetto dovrà essere stabilito dall’Ufficio di Presidenza della prossima: l’attuale è, di fatto, impedito a farlo da questa pronuncia”.
Circostanza che rende inesatto dire che “la Camera ripristina gli stipendi”, come si è letto dappertutto. A deciderlo infatti spetterà ai prossimi organismi politici che la guideranno. Cioè, tanto per capirci, a CHI vincerà le prossime elezioni.
Quindi ‘’calma e gesso’’ e non cavalchiamo la notizia come al solito senza ragionare. A marzo 2018, chi vincerà le elezioni potrà ripristinare o reintrodurre nuovamente i tetti.
Non dimentichiamo che il popolo tra Gesù e Barabba non ebbe dubbi su chi scegliere! Ma tutti sappiamo che fu una scelta un pò becera no?

Alla prossima

Elena

 

.-.-.-.-.
Questi erano i ‘’tetti’’:

per la qualifica più alta, quella dei consiglieri, era adottato un tetto allo stipendio già introdotto per la pubblica amministrazione, di 240 mila euro al netto degli oneri contributivi. A seguire, gli stenografi con 170 mila euro, i documentaristi con 160 mila, i segretari e i coadiutori con 115 mila, i collaboratori tecnici con 106 mila e infine gli assistenti parlamentari, cioè i commessi, che avevano un tetto pari a 99 mila euro.  Inoltre, provate un pò ad informarvi autonomamente in che cosa consiste il concorso per un ”valletto” alla Camera o al Senato. Se volete ve lo anticipo io, deve avere delle conoscenze molto, ma molto più alte di tanti deputati e senatori.  Senza contare quello che devono sapere i ”famosi tecnici” che scrivono le leggi per degli incapaci che non hanno nemmeno gli strumenti per leggerle!

.-.-.-.-.-.-

ps: conosco personalmente un bravissimo notaio che non è riuscito a superare l’esame per diventare ”valletto” alla camera … vedete un pò voi … 🙂
fonte: http://www.lastampa.it/2018/01/06/italia/cronache/via-i-tagli-a-stipendi-e-vitalizi-ecco-la-rivincita-della-casta-iplElz54Q3visc0YIRtf1K/pagina.html