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Il ”pericoloso” culto dell’uomo forte…

Il silenzio è ”oro”?

Se il Presidente della Repubblica chiama al telefono il padre di Ilaria Salis, la Meloni preferisce star zitta ma tutti sappiamo quale sia il suo pensiero. E cioè che Ilaria Salis sia una comunista cattiva che sarà giudicata in Ungheria e che il suo ‘’problema’’ non deve guastare gli ottimi rapporti con Orban, con il quale Lei (Meloni) sta intessendo la sua strategia per le elezioni europee.

La Giorgia nazionale ignora che il governo britannico che Lei tanto ammira, non abbandonerebbe MAI un suo cittadino nelle mani di un paese come l’Ungheria. Un Paese che non rispetta i diritti civili. Fosse anche il peggior delinquente del mondo deve essere giudicato in Gran Bretagna.

Se Mattarella, nel Giorno della memoria, ricorda che il culto del capo con eccessivi poteri è pericoloso, la Meloni sta zitta e va avanti con la legge sul Premierato che ridimensionerà il potere del Presidente della Repubblica a vantaggio del Premier.

Se Mattarella difende la libertà di stampa, lei tace ma manda avanti le sue truppe ad occupare la RAI.

Le interviste alla Meloni, quelle che vediamo ai TG, non so se avete notato, non hanno mai il diritto di replica. Lei parla e gli altri stanno zitti. Comodo eh?

Se i tecnici chiedono che i fondi per la sanità devono essere destinati a rimuovere gli squilibri territoriali e permettere anche ai meno abbienti di ricevere assistenza in tempi celeri. Lei continua a spingere parte di Sanità pubblica verso quella privata, lasciando in questo modo in braghe di tela, circa 4 milioni di persone.

Comunque costoro sono stati eletti democraticamente, il che la dice lunga sulle nostre capacità meningee.
Costoro pian pianino, forti della maggioranza Parlamentare, stanno smantellando diritti sanciti dalla Costituzione
Per quanto riguarda la Sanità poi, stiamo diventando come negli USA dove, se hai quattrini vieni curato, se non li hai… bè sei sei scemo e non trovi un lavoro decente non è mica colpa dalla Nazione no?

D’altronde la democrazia ha un vulnus intrinseco, funziona bene solo dove c’è cultura.

Se a votare andassero: Anastasia, Genoveffa e Cenerentola, vincerebbero sicuramente le prime due ma… non è detto che Cenerentola avesse torto.

Alla prossima

Elena

La Sanità in Calabria … la gestisce la ”Ndrangheta

Nel commissariamento più lungo e inutile della storia, nessuno è innocente. Non i commissariati che hanno causato il disastro. Non i commissari che l’hanno aggravato. Il presidente reggente che urla ‘’la Calabria ai calabresi’’! Tace però il fatto che furono i calabresi a provocare il commissariamento.
Con le 11 aziende sanitarie, i 20 mini-ospedali con meno di cento posti letto, la dozzina di presìdi sanitari a rischio crollo, i reparti con rapporti medici/pazienti 20/1 (nemmeno nelle terapie intensive tedesche). E con gli oltre 2 miliardi di debiti, peraltro senza contabilità scritta. ‘’Ci hanno detto che la contabilità la fanno per tradizione omerica’’!
Questo quanto raccontò Tremonti dopo un consiglio dei ministri.
Prima con il rampante governatore destrorso Scopelliti (finito in carcere) e poi con militari, prefetti e manager mandati da Roma, il commissariamento avrebbe dovuto riportare i conti a posto. Tagliando ospedali (diciotto chiusi), posti letto (-60%) e personale (3800 dipendenti in meno). Operazioni per le quali non servono premi Nobel. Più difficile è farla funzionare, la sanità.
Dei tre nuovi ospedali promessi da Scopelliti con un tafazziano project financing, in cui i privati mettevano 134 milioni e ne incassavano 382, non restano che i rendiconti.
Se tutto va bene, se ne riparla nel 2023. Nel frattempo, mancano 1100 posti letto. Il 12% delle famiglie calabresi denuncia problemi economici per ragioni sanitarie, il doppio della media nazionale. L’aspettativa di vita in salute è 15 anni più bassa che in Trentino. Il punteggio dei livelli essenziali di assistenza, che misurano posti letto e liste di attesa, è 139. La sufficienza è 160, raggiunta solo un anno negli ultimi dieci.
Un calabrese su cinque si cura in altre regioni. ‘’Anche per un’unghia incarnita andiamo a Milano’’, sospirava un assessore in una riunione al ministero. Un esodo che costa 300 milioni l’anno, 148 euro pro capite. Il che spiega perché, a dispetto dei tagli, i conti non tornano. Il deficit del 2019 è 221 milioni, superiore a quello che determinò il commissariamento.
È il paradosso della sanità calabrese: taglia i servizi, non gli sprechi. «Approccio clientelare patologico», scrive l’ex commissario Massimo Scura nel libro Sanità malata (Pellegrini). La sanità in Calabria sposta 150mila voti su 1 milione (il primo partito, il Pd, ne prende 118mila), muove tre quarti della spesa pubblica e rappresenta il 10% del Pil. Dai tempi del leggendario Francesco Macrì, ras dell’ospedale di Taurianova soprannominato Ciccio Mazzetta perché si vantava di aver «sistemato» più gente di tutti nella regione, trasversalismo politico, interessi privati, lobbismo sindacale e criminalità si confondono.
Altrimenti non si spiegherebbero le fatture pagate anche cinque volte, perché non registrate. I bilanci dell’azienda sanitaria di Reggio Calabria mai presentati dal 2013. I pagamenti ritardati dieci anni e gonfiati per venti volte da sanzioni, interessi, spese legali. I documenti notificati a indirizzi di posta elettronica certificata di cui nessuno ha le password. Gli uffici legali delle aziende sanitarie che non si oppongono al 90% delle cause civili. I decreti ingiuntivi protocollati da uffici privi di personale da cinque anni. I contratti per acquistare i macchinari delle Tac chiusi quattro anni in cassaforte. Le cliniche e i laboratori privati convenzionati che lavorano il quadruplo degli ospedali pubblici. Il 53% del personale dell’azienda sanitaria di Reggio con diritto di limitazione o esclusione dai turni. I 136 milioni di danni erariali segnalati solo negli ultimi tre anni dalla Finanza. Le due aziende sanitarie sciolte per infiltrazioni mafiose. I medici stipendiati in carcere dopo la condanna all’ergastolo per ‘ndrangheta.
Il resto è cronaca, dal valzer di commissari all’ostilità, ‘’perché non abbiamo bisogno di missionari africani’’, a Gino Strada. Che dieci anni fa aprì un ambulatorio di Emergency dove si curano italiani e immigrati. Medicina di territorio, con un bus per chi non ha l’auto.

(Articolo di Giuseppe Salvaggiulo- La Stampa)

Che dire? Grazie ’Ndrangheta! D’altronde … perchè quindi stupirsi se chi studia e diventa ‘’valore aggiunto’’ emigra!

Alla prossima

Elena

Che guaio questa mano …

La cosa antipatica è che con ‘sta mano monca non riesco nemmeno a pettinarmi. Non posso assolutamente ruotare il polso per via dei chiodi e delle viti che mi hanno messo dentro.
Ora che l’edema si è ridotto le viti sono più esposte e puntano sulla pelle del polso. Il polso ha poca ciccia e quindi ‘ste viti fanno in fretta a ‘’bucare’’ ed uscire allo scoperto.
Ci sono alcuni movimenti che proprio non posso fare perché sento le punte delle viti che spingono … sembrano degli aghi che ti bucano.
L’infermiera che viene ogni due giorni a farmi la medicazione mi ha detto: ‘’Mi raccomando se le viti dovessero sbucar fuori vada subito dal chirurgo che l’ha operata’’! Peccato che io debba andare in Italia e starci fino al 14 … come caspita faccio se dovessero bucare la pelle?
Che ‘’OO’’! Grrrr …

Alla prossima

Elena

storia della mano:

https://cosamipassaperlatesta.myblog.it/2020/05/26/il-giardinaggio-e-pericoloso/

https://cosamipassaperlatesta.myblog.it/2020/05/28/per-la-serie-le-disgrazie-non-vengono-mai-sole/

Italia … perchè facciamo sempre tutto all’ultimo momento?

A casa nostra io e mio marito spesso becchettiamo perché non troviamo nell’archivio di casa, dei documenti o delle pratiche di cui abbiamo bisogno.
Iniziano in questi casi delle diatribe su questo tono:

– ‘’L’hai messa via tu!
– ‘’No tu’’!
– ‘’Non metti mai niente a posto’’!
– ‘’No! Sei tu che hai una mente contorta e le cose che devono stare in un dossier le metti invece altrove’’ …
– ‘’No sei tu che prendi le cose e non le rimetti dove le hai prese ‘’ …

Insomma non è che siamo il ‘’festival dell’organizzazione. Il fatto è che siamo in due e a nessuno dei due piace molto occuparsi dell’archivio di casa. Detto questo però, alla fin dei fini, troviamo tutto quel che ci serve, anche perché, come dice il proverbio, la ‘’casa non perde ma … nasconde’’! Ovvio che, se fossimo più organizzati, troveremmo le cose in molto meno tempo e ci innervosiremmo molto meno.
Questo, comunque, è un problema ‘’casalingo’’ ma … un Governo non può permettersi di gestire le cose come facciamo noi due.
I problemi non sono mica pochi in questo periodo. Siamo vittime della più grande pandemia mondiale che si ricordi … l’economia del nostro paese, che già non stava un gran che bene prima, adesso è in caduta libera, quindi servono provvedimenti non urgenti ma urgentissimi! La macchina dovrebbe ”filare come l’olio”! Invece?
Invece, finalmente dopo mesi di confinamento e chiusure, il 18 maggio riapriremo le attività. E qui molti penseranno: ”Meno male, si riparte”!
Ma … attenzione … gli accordi presi tra Governo e Regioni prevedono che queste ultime si organizzino, in autonomia, in base alle ‘’linee guida’’ che il Governo ha inserito nel decreto per le nuove regole della Fase 2.
Le scelte delle Regioni saranno anche condizionate dalle ‘’pagelle sanitarie’’ , stilate dal Ministero della Sanità.
E qui ‘’casca l’asino’’ perché le ‘’linee guida’’ NON sono ancora arrivate alle Regioni e le pagelle sanitarie dell’Istituto superiore della sanità e Inail per: ristoranti, aziende balneari, parrucchieri, etc … sono giudicate troppo restrittive quindi bisogna rivedere il tutto.
Oggi, venerdì 15 maggio alle ore 12,  il Governo deve trovare assolutamente una ‘’sintesi’’. Ma … non dimentichiamo che oggi è il 15 e le aperture sono previste per il 18.
Siamo, come al solito, arrivati all’ultimo momento. Che razza di ‘’sintesi’’ volete che trovi il Governo? Ne troverà una alla ‘’carlona’’!
Ma qual’è il problema di noi italiani con l’organizzazione ? Vero è che noi a casa nostra avremmo bisogno di un’archivista svizzero! Che sia necessaria la stessa cosa per far funzionare la ‘’macchina’’ Italia?

Cribbio, una volta gli svizzeri facevano solo i ”mercenari” … forse, da noi,  bisognerebbe lasciargli  fare anche la ”pianificazione strategica” !
Mah …

Alla prossima

Elena

 

fonte: sole24ore

Coronavirus e … l’approccio tedesco al problema.

Pensierino del mattino …

I tedeschi usciranno da ‘sto casino con le ossa meno rotte di noialtri. 

Come mai? 

Bè … se come sembra,  l’età media dei contagiati in Germania è compresa tra i 30 e 60 anni, significa che i controlli e le relative cure vengono fatti solo in questa fascia di età.

‘’Come mai’’? Chiederete voi? Semplice! E’ la fascia di età produttiva.

Quelli più avanti negli anni, inutile curarli, tanto muoiono comunque;  se non di coronavirus, di una qualche altra patologia. Quelli con meno di 30 anni, inutile curarli, tanto sono giovani e forti e quindi guariranno da soli. 

Quindi concentriamo le forze e gli sforzi sanitari sulla fascia produttiva. 

Evitando, in questo modo, di spendere cifre folli, che metteranno sicuramente in ginocchio il paese, e di non mandare in crisi il sistema sanitario.

Quando si ripartirà (ammesso e non concesso che si riparta) la Germania avrà, proprio per questo suo approccio alla situazione,  le ossa meno rotte di noialtri, degli spagnoli e dei francesi, che tutto sommato hanno, come noi,  ancora un pò di ritegno morale.

D’altronde … la mentalità tedesca, in questo caso, è molto più vicina a quella inglese ed americana.

Questa è una rara foto di Toro Seduto. Spesso mi chiedo: ”Ma … se avessero vinto gli indiani, il mondo sarebbe migliore”?

Se vogliamo fare l’Europa, dobbiamo forse noi avvicinarci alla loro mentalità  o … sarebbero loro a dover avvicinarci alla nostra?

Mah … che domande eh? 

Alla prossima

 

Elena

L’Italia è entrata in ‘’recessione’’ e non solo ‘’tecnica’’ …

… si direbbe anche ”reale” e ”mentale”!

Tutti gli studi segnalano una crescita per quest’anno prossima allo zero. Lo conferma il crollo della produzione industriale, il calo dell’export, la diminuzione degli ordini e il blocco dei cantieri, Tav in primis ovviamente.

Per allungare il brodo e perdere ulteriore tempo, l’ex carabiniere Danilo Toninelli, continua a far fare analisi costi benefici con commissioni di ‘’amici’’ in maniera tale che il risultato delle analisi sia quello che ‘’vogliono loro’’. Viva la trasparenza e la democrazia! 

E’ un pò come se ad una commissione composta da ‘’vegani’’ venisse chiesto il parere sull’inserimento della carne di manzo nelle mense scolastiche. 

D’altronde … come fanno i grillini a rinunciare al bacino elettorale dei No Tav? Non possono permetterselo no? Quindi continuano a ‘’fare melina’’.  Tanto … non abbiamo mica bisogno di lavoro in ‘sto Paese vero? 50.000 posti di lavoro in più o in meno … cosa cambia? Se il Piemonte rimane ‘’isolato’’ sempre di più … dove il problema? I No tav non vogliono ‘sta ferrovia, i No Tav, votano M5S, ergo … 

Ad aggravare la situazione italiana mancano le misure per arginare questo ‘’trend’’  in caduta perché, sia ben chiaro, né il reddito di cittadinanza né la quota 100, possono esser considerate misure di crescita.  

Anche se ‘’loro’’ sostengono che queste misure debbano considerarsi fondamentali ‘’investimenti per la crescita’’.  Ma d’altronde … se nelle analisi costi/benefici, ad esempio sul/sulla TAV, considerano il mancato incasso delle accise sulla benzina e dei pagamenti autostradali come un ammanco di entrate … che cosa pretendere? Ovvio che il reddito di cittadinanza, quindi welfare a spese della collettività,  diventa per gli ‘’ortotteri’’ investimento per la crescita no?  

Non detassiamo le piccole e medie imprese, non alleggeriamo loro la ‘’burocrazia’’ , non aiutiamole a convertirsi in qualche cosa di diverso,  per aiutarle in modo che possano continuare a ‘’vivere’’ ed essere più competitive sul mercato e dare di conseguenza più lavoro … macché … costoro invece distribuiscono denaro a pioggia ed assumono a tempo determinato dipendenti pubblici, come i ‘’navigator’’. Tanto valeva che avessero continuato ad assumere guardie forestali no? Mah … 

Da una parte fingono di volersi affrancare dai combustibili fossili per salvare il pianeta,  dall’altra preferiscono il trasporto su gomma anziché su rotaie … ma tant’è! Inutile discutere. 

Il duo Salvini/DiMaio però non può far vedere al loro elettorato che siamo in caduta libera, specie in vista di elezioni. Quindi continuano a dire che ‘’tutto va bene madama la marchesa’’! Specie in prossimità di nuove elezione come quelle di domenica in Sardegna, quelle a marzo in Basilicata e il quelle del 26 maggio in Piemonte, e ancor più importanti in Europa. Quindi continuano a far finta che tutto sia sotto controllo e di non dover fare ‘’manovre correttive’’ al bilancio. 

Sperano di posticipare la realtà fino al ‘’dopo elezioni europee’’. A settembre però devono far saltare fuori 40 miliardi per scongiurare l’aumento dell’Iva!

E’ proprio inutile farsi belli con la tax-flat per ‘’pochi intimi’’ se poi aumenti l’Iva su tutto e per tutti no?  

Senza contare che devono far saltare fuori anche i 19 miliardi per sostenere il reddito di cittadinanza, che non è ancora partito e che già costa una fortuna,  e la quota 100.

Dove li prenderanno ‘sti soldi? Alla sanità? Alla scuola? Alla Giustizia? A noialtri cittadini? Fatevi una domanda e datevi una risposta ma comunque …  rassegnatevi! 

Non solo costoro non hanno la bacchetta magica come hanno cercato di farci credere, sono anche poco, ma proprio poco preparati ad affrontare la realtà. 

Tria, il Rag. Filini italiano,  in tutto questo è tra l’incudine ed il martello, i bambini capricciosi, hanno promesso di tutto di più e mò Tria deve fare quadrare i conti … ma vuoi mettere essere Ministro delle Finanze? Se Parigi valeva allora bene una ‘’messa’’ figuriamoci se far la figura del pirla in Europa oggi crea dei problemi! 

Siamo nelle mani di ‘’bambini capricciosi’’ … pensate un pò che fortuna che abbiamo.

Alla prossima

Elena