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Elezioni europee – facciamo il punto della situazione … 

Il 26 maggio ci sono state le elezioni europee e, per fortuna, nonostante lo spauracchio dei partiti ‘’sovranisti’’ l’Europa ha ‘’tenuto’’. Il destino dell’Europa d’altronde è quello di diventare un unico paese.  In un mondo così ‘’complicato’’ noialtri assieme acquisteremo il posto che ci spetta nel mondo e potremmo contrastare, con peso, le decisioni unilaterali prese da USA, Russia e Cina. Da soli, chiusi ed isolati nei ‘’nostri giardinetti’’ saremmo solo ‘’terra di conquista’’! 

Elezioni Europee 2019: risultati e composizione Parlamento Europeo

Ecco come sarà composto il nuovo Parlamento Europeo, dopo le elezioni europee  2019 svoltesi nei 28 paesi membri dell’unione europea.

Scopriamo nel dettaglio i risultati dei singoli paesi dell’EU e quali partiti hanno vinto le elezioni europee:

Francia, Italia, Regno Unito, Lussemburgo e Belgio vincono i partiti sovranisti. Non dimentichiamo però che, con la Brexit,  i deputati eletti inglesi dovrebbero andarsene, quindi i sovranisti perderanno ulteriori voti. Tra l’altro sarà un ”pasticcio” quando usciranno, perché salteranno tutti gli equilibri e molto probabilmente si dovranno fare ”altre elezioni”! Grrrr … adoravo gli inglesi ma adesso ho cambiato un pò idea. 

Ma torniamo al voto dei Paesi e come hanno votato …

Portogallo, Spagna, Malta, Svezia hanno vinto i Socialisti e i Democratici. 

Irlanda, Germania, Austria, Lituania, Lettonia e Finlandia e negli stati centrali e centro meridionali dell’unione vincono i partiti popolari.

Danimarca, Estonia e Repubblica Ceca hanno vinto i liberali. 

Polonia vince il partito diritto e giustizia, di ispirazione conservatrice e moderatamente euroscettica.

Elezioni-Europee-2019

Vediamo nel dettaglio come sarà composto il prossimo Parlamento Europeo rispetto ai risultati definitivi.

• PPE(democratici-cristiani) 180 seggi

• S&D (Gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici ) 145/146 seggi

• ADLE(Alleanza dei Democratici e Liberali per l’Europa) 109 seggi

• VERDI/ALE (I Verdi / Alleanza libera europea) 69 seggi

• ECR (Conservatori e Riformisti europei) 59 seggi

• ENL(Europa delle Nazioni e delle Libertà) 58 seggi

• EFDD(Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia diretta) 54 seggi

• EUL/NGL(Sinistra unitaria europea / Sinistra verde nordica) 39 seggi

• NI(Non iscritti – Membri non apparentati ad alcun gruppo politico) 8 seggi

• ALTRI PARTITI 29/30 seggi

Il PPE dispone di 180 seggi ed è il partito con il maggior numero di rappresentanti. A seguire ci sono i socialisti ed i democratici con 146 seggi.

Alla luce di quanto sopra si evince che Popolari e socialisti sono ancora i primi ma non raggiungono la maggioranza. I Liberali di ALDE risultano quindi  essere l’ago della bilancia di queste Elezioni Europee 2019.

Nonostante i successi in Italia, Francia e Regno Unito i sovranisti in EU si aggiudicano soltanto 59 seggi mentre l’ exploit dei verdi nei paesi nordici ed in Germania è la novità principale di queste elezioni europee.

Per avere la maggioranza in Europa sono necessari 376 voti. Vedremo come si organizzeranno. La cosa importante è che abbiano vinto di grande misura i paesi europeisti. Bene! 

Alla prossima

Elena 

Fonte: Controcampus.it

Il 26 maggio si vota per ”casa nostra”!

Il 26 maggio si vota per la nostra ‘’Casa Europa’’!

Stiamo affrontando sfide enormi, una globalizzazione senza regole, il risorgere di nazionalismi, tensioni internazionali, ridefinizione delle relazioni Unione Europea e Regno Unito, migrazioni, disoccupazione, prospettive per il futuro dei nostri giovani, cambiamenti climatici, trasformazione digitale, crescita costante delle diseguaglianze economiche e sociali. 

La risposta non è battere in ritirata e chiuderci nei nostri ‘’giardinetti’’ ma rilanciare l’ideale degli Stati Uniti d’Europa. Costruire, senza perdere più tempo, una vera e propria Sovranità Europea! 

Ma possibile mai che si continui ad essere ancorati al proprio ‘’paesello’’? Ho una carissima amica italiana che quando le chiedono da quale Paese provenga risponde serenamente: ‘’Dall’Europa’’! E’ ha ragione da vendere! 

Urge accelerare il processo di integrazione europea da fare anche se sarà necessario coinvolgere i Paesi membri in tappe e tempi diversi avviando un percorso costituente, comunque necessario. 

È già accaduto nel 1957 con i sei Paesi fondatori; è successo nel 1998 con la creazione dell’euro … quindi andiamo AVANTI! 

E Salvini ignoratelo per favore che altro non sa fare se non squallida propaganda diretta alle pance peggiori, ma che non ci condurrà da nessuna parte. Anzi! Ci condurrà in una sola direzione, quella pericolosa dell’esclusione da tutto, se non peggio!

Adesso è saltato fuori con un’altra delle sue ‘’idee umane’’. Se una nave soccorre un migrante in mare pagherà qualche cosa come 5.000 euro di multa per ogni migrante! E la gestione dei ‘’porti’’, sempre per questioni di sicurezza, passa dal Ministro delle Infrastrutture a quello degli Interni! Domanda: ‘’Vi sembra un essere umano normale costui’’ o ricorda le SS naziste? Vogliamo mettere l’Italia, o peggio l’Europa in mano a gente simile? Altro che ‘’sanzioni’’ ci meriteremmo! 

Quest’uomo vive nel passato. E il mondo non torna indietro nemmeno per prendere la rincorsa!

Il motto ‘’abbiam tre mari abbiamo tanto pesce che a chi lo vuole lo possiamo regalar’’! Non andava nemmeno bene nel ’35! Figuriamoci adesso!

 Italiani il mondo va avanti … non torniamo INDIETRO!

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Ecco qui di seguito una lista per capire un pò di più quali sono i partiti europei e i quali di questi partiti i nostri ”partiti tradizionali” si sono inseriti per affinità di idee.

I nove gruppi al momento presenti in Europa – situazione al gennaio 2019 tratto da Money.

  1. EPP (Partito Popolare Europeo): gruppo di centrodestra, fortemente europeista e che si basa sul cristianesimo democratico e il conservatorismo liberale.
  2. S&D/PSE (Partito Socialista Europeo): gruppo di centrosinistra anch’esso marcatamente europeista, che si fonda sui valori della socialdemocrazia e del progressismo. Bersani ci aveva provato a mettere tutta la sinistra italiana assieme ma non ci è riuscito. 
  3. ALDE (Liberali e Democratici per l’Europa): gruppo centrista ed europeista, di estrazione liberale e moderata.
  4. VERDI: altro storico gruppo che, oltre all’ambientalismo, punta molto anche sul regionalismo.
  5. ECR (Conservatori e Riformisti Europei): euroscettici e anti-federalisti, sono un gruppo di centrodestra fortemente conservatore.
  6. GUE (Sinistra Unitaria Europea): gruppo di sinistra anche questo euroscettico, che si basa sull’eurocomunismo e l’eco-socialismo.
  7. EFDD (Gruppo Europa della Libertà e Democrazia Diretta): gruppo di destra, euroscettico e dichiaratamente populista.
  8. ENF (Europa delle Nazioni e delle Libertà): gruppo di estrema destra, euroscettico e promotore del conservatorismo nazionale.
  9. NI (Non iscritti): gruppo in cui convergono tutti quei deputati che non sanno dove ‘’posare le loro ossa’’ un po’ l’equivalente del Gruppo Misto nel Parlamento italiano.

Visto che quest’anno in Europa approderà pure Casa Pound (VERGOGNA!) va da se che starà con i più destri, populisti e sovranisti di tutti. 

Dove si collocano i nostri partiti? 

  1. Lega: attualmente fa parte di ENF con il carroccio che è una delle forze principali insieme alla Le Pen in Francia; per avere più peso, Salvini però spera di poter riunire sotto un unico gruppo tutta la destra fondendosi così con ECR ed EFDD.
  2. Movimento 5 Stelle: nella scorsa legislatura i grillini si sono iscritti a EFDD, salvo poi provare a smarcarsi passando con ALDE senza però successo; al momento hanno annunciato che è loro intenzione formare un nuovo gruppo in Europa unendo così altre forze euroscettiche che però non vogliono apertamente schierarsi a destra o a sinistra. Lo sappiamo tutti che loro non sono né di destra né di sinistra … ma mi raccomando non dite loro che sono di ”centro” se no si offendono. La verità è che non sanno nemmeno loro che cosa sono. Lì dentro c’è di tutto! C’è lo scontento, e cribbio se ce ne sono di scontenti! La furbata del M5S è proprio quella di aver raccolto lo scontento. Ma mò dovrebbero anche dimostrare di saper fare qualche cosa …
  3. Partito Democratico: la collocazione storica è quella dei Socialisti . Bersani aveva provato ad ”unire” la sinistra italiana per le elezioni europee ma anche li ”ciccia” non ci è riuscito.
  4. Forza Italia: non ci sono dubbi sul posizionamento nel Partito Popolare Europeo.
  5. Fratelli d’Italia: se la Meloni insieme a Fitto dovessero farcela a superare la soglia di sbarramento, hanno già annunciato la loro adesione a ECR.
  6. Sinistra: la collocazione è quella del GUE, ma anche qui l’ostacolo del 4% è impegnativo.
  7. Più Europa: i radicali si sono sempre schierati con ALDE.

Alla prossima

Elena 

Fonti: 

Appello per l’Europa, Roma, 8 aprile 2019

Partiti in Europa … quali sono e chi c’è dentro?