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Fiat, FCA, Stellantis e… adesso? Trino e la discarica nucleare e… adesso?

Pensierino del mattino…

Leggo che a Torino, a #Mirafiori, la sede dello stabilimento che dava lavoro ad una marea di operai e che sembrava dover garantire lavoro per sempre, oggi non sa più quale sarà il suo futuro.
Gli operai, con sempre maggiore apprensione, si chiedono quale sarà il loro destino, quali sono esattamente le ‘’strategie’’ di Stellantis sull’auto elettrica? Produrranno vetture ‘’cinesi’’? Mah…
Gli operai, giustamente in ansia, si sentono traditi dalla politica.

Prendersela con la politica è facile, ma dovremmo ammettere che anche la ‘’famiglia’’, e parlo di quei due geni di John e Lapo Elkann, non è che abbiano poi fatto delle scelte strategiche visionarie.

Da rampolli viziatelli quali sono, quando si sono resi conto che la Fiat stava per fallire, su pressione delle banche hanno assunto Marchionne, che ha fatto benissimo quello per cui era stato assunto. In primis gli interessi della famiglia, il cui obiettivo era quello di garantirsi i dividendi, punto.
Gli operai e i posti di lavoro erano l’ultimo dei pensieri per costoro.
Eppure Joh e Lapo sono ‘’giovani, hanno mezzi economici, avrebbero dovuto avere ‘’visione’’… invece? Invece ‘’ciccia’’!

La politica, in tutte queste vicissitudini, è sempre stata ‘’colpevolmente assente’’. Han scoperto la Golden share da poco. Ecco perché i francesi ci ‘’mangiano in testa’’. Non sono cattivi i francesi, siamo noi che siamo pirla. E’ diverso.

D’altronde, visto che in Italia non esiste una politica industriale pianificata con cura e con visione ecco che capitano ‘’cose strane’’, tipo la Fiat se la comprano i francesi.

Oppure, per esempio, nel Bel Paese può capitare che il sindaco di un Paesino di poco più di 6000 anime decida, diciamo ‘’autonomamente’’, di candidare il proprio paesello, nonostante fior fiore di geologi abbiano detto quanto la zona non sia idonea, per costruirci un catafalco di 150 ettari di discarica di tutti i rifiuti nucleari d’Italia.
Facendoci digerire che il nucleare è bello, sano e innoquo.
Anche se fan ‘’finta di non capire’’, ma gli fa comodo così, che il problema NON è il nucleare ma la discarica di rifiuti nucleari in un luogo inadatto!

E la politica che cosa fa? Visto che la cosa le fa comodo, senza la minima visione a lungo termine, risponde con un: ‘’Ti rivaluto il territorio e faccio in modo che se ‘’prima’’ non era idonea, adesso lo diventerà’’.
Risolvendo che cosa esattamente? Che in Europa faranno bella figura dicendo: ‘’Visto come siamo bravi? Abbiamo risolto il problema della discarica nucleare’’.
Per un pò di anni ci saranno quattrini che ‘’girano’’ ma… poi? Come sarà la situazione tra 60/70 anni?

Trino fatica a far dimenticare a potenziali nuovi ‘’cittadini’’ che in zona c’è una centrale nucleare in dismissione, per avere il cementificio Buzzi, che da si lavoro ma ‘’forse’’, nel sentir comune, inquina anche un pò, per essere vicinissima a Casale, sede dell’Eternit che, per quanto riguarda ‘’amianto’’ non scherza. In futuro sarà anche famosa per avere l’unica discarica nucleare d’Italia? Ottime zone per far crescere dei bambini vero?

Eppure Trino è ad un passo dalle colline del Monferrato, l’aria non è pestifera come quella delle città che, pian piano si stanno svuotando. La gente vuole vivere in posti tranquilli, il lavoro è cambiato e si può lavorare ormai da casa, cosa obbliga quindi la gente a vivere in città caotiche quando potrebbe venire a stare in un posto dove le case costano poco e lo spazio è assicurato e ti muovi in bicicletta senza il rischio di morire?
Trino diventerà sicuramente appetibile in futuro come zona residenziale. Siamo sicuri che il deposito di scorie nucleari contribuirà a renderla interessante?
In base ad una mia esperienza personale direbbe di no. Ho una carissima amica, ex docente universitaria, l’avevo quasi convinta a trasferirsi da Torino a Trino, decantandogli quanto si stia bene e quanto sia un posto tranquillo a misura d’uomo e che, grazie ad una moltitudine di associazioni, anche culturalmente movimentata ma, in seguito a questa ‘’rogna’’ del deposito mi ha detto di aver cambiato idea.

Comunque, per farla breve, la domanda è: ‘’Se i geologi dicono che la la zona NON è idonea lo diventerà a causa di una politica che ‘’vive alla giornata’’?

Si direbbe di si…

Alla prossima

Elena

No al Deposito – Livorno è con TriNO ..

Ieri sera, 23 febbraio 2024, a Livorno Ferraris c’è stata davvero una bella partecipazione.

Quando possiamo andiamo anche noi, mio marito e la sottoscritta ad ascoltare, che ci fa solo bene. Vero è che quando si invecchia la sera è piacevole stare al calduccio sul divano a guardare un bel film, ma se si ”delega” sempre tutto agli altri, si finisce… come si finisce.

Noi ”popolo” abbiamo il dovere di partecipare e di conseguenza di informarci. A furia di delegare stiamo perdendo ”democrazia” e ci stiamo consegnando in mano a dei presunti ”uomini/donne forti” che di forte non hanno proprio nulla.

Ma torniamo a noi…
Ieri erano presenti oltre al sindaco anche i consiglieri sia di maggioranza che di minoranza.

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L’incontro è finito all’una ma ne è valsa la pena. Persino il mio cane ascoltava con attenzione.
La politica deve imparare a fare la politica e non sostituirsi ai tecnici. Decisioni che richiedono specifiche capacità scientifiche NON le si possono lasciare ai ‘’politici’’.

Tutti sappiamo che il deposito va fatto, tutti sappiamo che l’’Europa ‘’preme’’ affinché ‘sto benedetto deposito si faccia, tutti sappiamo che la Meloni sarebbe felice di ‘’risolvere’’ ‘sta rogna e di far bella figura, sul genere: ‘’Avete visto quanto so brava’’?

Ma questo NON significa che, pur di farlo, la politica scenda in campo e faccia tutti i truschini possibili ed immaginabili, affinché noialtri si digerisca passivamente questa auto-candidatura, in una zona che presenta problemi sia di faglia in movimento che di falda acquifera troppo in superficie.

Questa decisione non ha niente di democratico e se noi non riusciamo a percepirlo, allora abbiamo dei problemi e anche gravi.
Pane è stato si votato da parecchi trinesi ma non ha mai detto a quei trinesi che lo han votato che cosa aveva intenzione di fare.
Tra l’altro è legittimo o no, da parte nostra, pensare che questa sua auto-candidatura sia anche il frutto dell’amore e/o sintonia che questo Signore porta per il suo partito?

Non facciamoci mettere i piedi in testa per favore. Alla prossima manifestazione dobbiamo essere in tantissimi. La politica capisce solo i ‘’numeri’’. Sono i ‘’numeri’’ a farla vivere e a farla ‘’muovere’’.
Se noi passivamente accettiamo questa auto-candidatura, nascondendoci dietro al pessimistico: ‘’Tanto fanno quello che vogliono’’… ebbene sappiate che NON è vero.
Se i numeri sono ‘’alti’’ la politica si piega.

Vivono di ‘’voti’’ e, se sospettano che per questo motivo, non glieli daremo più ‘sti voti, tornerà sui suoi passi.
Ma dobbiamo essere in tanti e convinti!
Quindi?
Quindi forza!

Nonostante si sia imboccata una strada che è ormai solo in mano alla politica, non buttiamo la spugna.

Chi si arrende ha già perso.

Alla prossima

Elena

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A questo link alcune foto della serata, fatte da me quindi fanno un pò pena, ma tanto per rendere l’idea. Tra l’altro il link, per qualche strano motivo non è attivo, quindi per vedere le foto, è necessario copiarlo ed incollarlo sul vostro browser. Grazie.

https://www.facebook.com/media/set/?vanity=elena.saita&set=a.10224474781033284