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Fiat, FCA, Stellantis e… adesso? Trino e la discarica nucleare e… adesso?

Pensierino del mattino…

Leggo che a Torino, a #Mirafiori, la sede dello stabilimento che dava lavoro ad una marea di operai e che sembrava dover garantire lavoro per sempre, oggi non sa più quale sarà il suo futuro.
Gli operai, con sempre maggiore apprensione, si chiedono quale sarà il loro destino, quali sono esattamente le ‘’strategie’’ di Stellantis sull’auto elettrica? Produrranno vetture ‘’cinesi’’? Mah…
Gli operai, giustamente in ansia, si sentono traditi dalla politica.

Prendersela con la politica è facile, ma dovremmo ammettere che anche la ‘’famiglia’’, e parlo di quei due geni di John e Lapo Elkann, non è che abbiano poi fatto delle scelte strategiche visionarie.

Da rampolli viziatelli quali sono, quando si sono resi conto che la Fiat stava per fallire, su pressione delle banche hanno assunto Marchionne, che ha fatto benissimo quello per cui era stato assunto. In primis gli interessi della famiglia, il cui obiettivo era quello di garantirsi i dividendi, punto.
Gli operai e i posti di lavoro erano l’ultimo dei pensieri per costoro.
Eppure Joh e Lapo sono ‘’giovani, hanno mezzi economici, avrebbero dovuto avere ‘’visione’’… invece? Invece ‘’ciccia’’!

La politica, in tutte queste vicissitudini, è sempre stata ‘’colpevolmente assente’’. Han scoperto la Golden share da poco. Ecco perché i francesi ci ‘’mangiano in testa’’. Non sono cattivi i francesi, siamo noi che siamo pirla. E’ diverso.

D’altronde, visto che in Italia non esiste una politica industriale pianificata con cura e con visione ecco che capitano ‘’cose strane’’, tipo la Fiat se la comprano i francesi.

Oppure, per esempio, nel Bel Paese può capitare che il sindaco di un Paesino di poco più di 6000 anime decida, diciamo ‘’autonomamente’’, di candidare il proprio paesello, nonostante fior fiore di geologi abbiano detto quanto la zona non sia idonea, per costruirci un catafalco di 150 ettari di discarica di tutti i rifiuti nucleari d’Italia.
Facendoci digerire che il nucleare è bello, sano e innoquo.
Anche se fan ‘’finta di non capire’’, ma gli fa comodo così, che il problema NON è il nucleare ma la discarica di rifiuti nucleari in un luogo inadatto!

E la politica che cosa fa? Visto che la cosa le fa comodo, senza la minima visione a lungo termine, risponde con un: ‘’Ti rivaluto il territorio e faccio in modo che se ‘’prima’’ non era idonea, adesso lo diventerà’’.
Risolvendo che cosa esattamente? Che in Europa faranno bella figura dicendo: ‘’Visto come siamo bravi? Abbiamo risolto il problema della discarica nucleare’’.
Per un pò di anni ci saranno quattrini che ‘’girano’’ ma… poi? Come sarà la situazione tra 60/70 anni?

Trino fatica a far dimenticare a potenziali nuovi ‘’cittadini’’ che in zona c’è una centrale nucleare in dismissione, per avere il cementificio Buzzi, che da si lavoro ma ‘’forse’’, nel sentir comune, inquina anche un pò, per essere vicinissima a Casale, sede dell’Eternit che, per quanto riguarda ‘’amianto’’ non scherza. In futuro sarà anche famosa per avere l’unica discarica nucleare d’Italia? Ottime zone per far crescere dei bambini vero?

Eppure Trino è ad un passo dalle colline del Monferrato, l’aria non è pestifera come quella delle città che, pian piano si stanno svuotando. La gente vuole vivere in posti tranquilli, il lavoro è cambiato e si può lavorare ormai da casa, cosa obbliga quindi la gente a vivere in città caotiche quando potrebbe venire a stare in un posto dove le case costano poco e lo spazio è assicurato e ti muovi in bicicletta senza il rischio di morire?
Trino diventerà sicuramente appetibile in futuro come zona residenziale. Siamo sicuri che il deposito di scorie nucleari contribuirà a renderla interessante?
In base ad una mia esperienza personale direbbe di no. Ho una carissima amica, ex docente universitaria, l’avevo quasi convinta a trasferirsi da Torino a Trino, decantandogli quanto si stia bene e quanto sia un posto tranquillo a misura d’uomo e che, grazie ad una moltitudine di associazioni, anche culturalmente movimentata ma, in seguito a questa ‘’rogna’’ del deposito mi ha detto di aver cambiato idea.

Comunque, per farla breve, la domanda è: ‘’Se i geologi dicono che la la zona NON è idonea lo diventerà a causa di una politica che ‘’vive alla giornata’’?

Si direbbe di si…

Alla prossima

Elena

No al Deposito – Livorno è con TriNO ..

Ieri sera, 23 febbraio 2024, a Livorno Ferraris c’è stata davvero una bella partecipazione.

Quando possiamo andiamo anche noi, mio marito e la sottoscritta ad ascoltare, che ci fa solo bene. Vero è che quando si invecchia la sera è piacevole stare al calduccio sul divano a guardare un bel film, ma se si ”delega” sempre tutto agli altri, si finisce… come si finisce.

Noi ”popolo” abbiamo il dovere di partecipare e di conseguenza di informarci. A furia di delegare stiamo perdendo ”democrazia” e ci stiamo consegnando in mano a dei presunti ”uomini/donne forti” che di forte non hanno proprio nulla.

Ma torniamo a noi…
Ieri erano presenti oltre al sindaco anche i consiglieri sia di maggioranza che di minoranza.

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L’incontro è finito all’una ma ne è valsa la pena. Persino il mio cane ascoltava con attenzione.
La politica deve imparare a fare la politica e non sostituirsi ai tecnici. Decisioni che richiedono specifiche capacità scientifiche NON le si possono lasciare ai ‘’politici’’.

Tutti sappiamo che il deposito va fatto, tutti sappiamo che l’’Europa ‘’preme’’ affinché ‘sto benedetto deposito si faccia, tutti sappiamo che la Meloni sarebbe felice di ‘’risolvere’’ ‘sta rogna e di far bella figura, sul genere: ‘’Avete visto quanto so brava’’?

Ma questo NON significa che, pur di farlo, la politica scenda in campo e faccia tutti i truschini possibili ed immaginabili, affinché noialtri si digerisca passivamente questa auto-candidatura, in una zona che presenta problemi sia di faglia in movimento che di falda acquifera troppo in superficie.

Questa decisione non ha niente di democratico e se noi non riusciamo a percepirlo, allora abbiamo dei problemi e anche gravi.
Pane è stato si votato da parecchi trinesi ma non ha mai detto a quei trinesi che lo han votato che cosa aveva intenzione di fare.
Tra l’altro è legittimo o no, da parte nostra, pensare che questa sua auto-candidatura sia anche il frutto dell’amore e/o sintonia che questo Signore porta per il suo partito?

Non facciamoci mettere i piedi in testa per favore. Alla prossima manifestazione dobbiamo essere in tantissimi. La politica capisce solo i ‘’numeri’’. Sono i ‘’numeri’’ a farla vivere e a farla ‘’muovere’’.
Se noi passivamente accettiamo questa auto-candidatura, nascondendoci dietro al pessimistico: ‘’Tanto fanno quello che vogliono’’… ebbene sappiate che NON è vero.
Se i numeri sono ‘’alti’’ la politica si piega.

Vivono di ‘’voti’’ e, se sospettano che per questo motivo, non glieli daremo più ‘sti voti, tornerà sui suoi passi.
Ma dobbiamo essere in tanti e convinti!
Quindi?
Quindi forza!

Nonostante si sia imboccata una strada che è ormai solo in mano alla politica, non buttiamo la spugna.

Chi si arrende ha già perso.

Alla prossima

Elena

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A questo link alcune foto della serata, fatte da me quindi fanno un pò pena, ma tanto per rendere l’idea. Tra l’altro il link, per qualche strano motivo non è attivo, quindi per vedere le foto, è necessario copiarlo ed incollarlo sul vostro browser. Grazie.

https://www.facebook.com/media/set/?vanity=elena.saita&set=a.10224474781033284

Trino – Consiglio Comunale – autocandidatura per il deposito nazionale scorie nucleari.

Trino – Ieri sera, 11 gennaio 2024, nella Biblioteca Brunod, si è svolto il Consiglio Comunale, in forma di Adunanza aperta, in merito al deposito Nazionale di scorie nucleari che ‘’potrebbe’’ esser fatto a Trino, grazie alla auto-candidatura del sindaco Daniele Pane.

La riunione era prevista per le 21.00 ma già alle 20,00 i posti disponibili erano esauriti ed i carabinieri presenti impedivano di entrare.
Per tale ragione un grande numero di cittadini hanno seguito l’incontro in diretta streaming dal Salone Rusticone. Incontro che è iniziato allo 21.00 ed è terminato all’1.30 del 12 gennaio.

Il fatto di esser stati al Rusticone, in fondo è stato anche un bene, visto che, in tal modo, abbiamo potuto commentare liberamente e sottolineare, anche con un pò di sarcasmo, alcuni passaggi dei vari argomenti, cosa che, in Biblioteca Brunod, non avremmo certamente potuto fare.
Notoriamente i cittadini, durante i Consigli, non hanno ‘’voce in capitolo’’.

Ci tengo a ricordare che questo incontro ‘’aperto’’ c’è stato solo ed esclusivamente grazie alla pressante richiesta dei Consiglieri di Minoranza. Viceversa, la faccenda sarebbe passata del tutto in ‘’sordina’’.

Grazie infinite ai tecnici tutti che ci han fornito una serie di informazioni in merito alla fattibilità o meno del sito e all’avvocato Mosca che ha affrontato il problema dal punto prettamente giuridico, ma che è stato illuminante.

I tecnici in questione erano 6 tre ‘’pro’’ e tre ‘’contro’’.

Per la minoranza, contraria alla costruzione della discarica nucleare hanno parlato:

• Carlo Giraudi, ex dipendente ENEA⁠
• Avv. Gian Maria Mosca
• Dario Zocco, ex direttore del Parco del Po.

Per la maggioranza, favorevole alla costruzione della discarica:

• Nicola Ippolito, responsabile tecnico-scientifico della Divisione nucleare del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
• Stefania Uras, vice direttore della funzione Deposito Nazionale e Parco Tecnologico di Sogin
• Michele Rosati, responsabile Area Qualifica di Sito e Geologia Applicata di Sogin.

Fermo restando il fatto che i tecnici ‘’pro’’ premessero sul fatto che la sicurezza, in caso di tale costruzione, sarebbe stata comunque massima, e che non si sarebbe lesinato sui costi di costruzione per renderla tale, e ci mancherebbe pure che la facessero a ‘’tirar via’’! Ciò non toglie che Trino non abbia mai fatto parte dei siti considerati sicuri a tale scopo. Ci sarà pure un motivo no? E secondo tecnici di motivi ce ne sono tantissimi! Quindi di che cosa stiamo parlando?

Per farla breve, la minoranza ha presentato una mozione che impegnasse il Comune a NON Presentare l’auto-candidatura, prevista per oggi, prendendo in tal modo una decisione autonoma che coinvolgerà le future generazioni per i prossimi 400 anni.

Ovviamente la mozione è stata respinta, quindi oggi il sindaco Pane e la sua giunta faranno quel che vogliono. Probabilmente invieranno ‘sta famosa PEC per l’auto-candidatura nel nome di una millantata sicurezza! Tanto… hanno la maggioranza e chi li ferma costoro?
Ne avesse mai parlato prima di ‘sta faccenda! Era forse nel suo programma elettorale? Macché!

Uno dei principali motivi addotti dal Sindaco per quanto riguarda la costruzione della discarica è che in questo Paese non si decide mai! Ma dai? Poco populista come affermazione vero?
Diciamo che un’affermazione simile la si giustifica quando la fa il ‘’cittadino comune’’ , non certo un Sindaco! Vi ha pure ricordato il fatto che, durante il rischio di alluvione, ha preso decisioni in autonomia per il bene della collettività.
Ma dai? Si è candidato per fare il sindaco, con tutti gli annessi e connessi, mica per scaldare una sedia!

Comunque il Sindaco sostiene siano anni che ‘sto sito deve esser fatto e nessuno decide! Quindi in soldoni: ‘’Visto che il Governo, che ha a disposizione 51 siti idonei, non ha è in grado per decidere dove farlo, pena riduzione bacino elettorale, ecco che io, Daniele Pane, salvo l’’capra e cavoli’’ e mi offro volontario per ospitarlo! Togliendo al Governo le castagne dal fuoco.

Imputando tale decisione al fatto che tanto ‘’noi siamo abituati a gestire il nucleare’’, visto che avevamo qui la Centrale e che abbiamo già delle scorie stoccate quindi… e che c’è vo? Facciamo quella nazionale. 150 ettari di discarica radioattiva!

Quindi cari torinesi, che vi piaccia o meno, in cambio di un pò di compensazioni e del famoso ‘’polo tecnologico’’ che, in termini di ritorno economico e numero di posti di lavoro, non è stato mai quantificato da nessuno, molto probabilmente Trino si auto-candiderà per avere la discarica nazionale di rifiuti radioattivi.

Per cui d’ora in poi Trino sarà famosa oltre che per aver una centrale nucleare in dismissione, per aver i tetti in amianto dell’Eternit, per avere il più grande cementificio d’Europa, per esser sottoposta a cicliche inondazioni e, solo il Signore sa cosa potrebbe succedere con ‘sto clima, per aver specchi d’acqua che attirano quantità industriali di zanzare (non è vero ma i retaggi mentali sono duri a svanire) anche per avere la discarica nazionale di rifiuti radioattivi!

Certamente un invito a venir a passarci le vacanze e a venir a mangiare un piatto del suo magnifico carnaroli vero?

Che dire? Mah…

Alla prossima

Elena

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a questo link alcune foto della serata – molto probabilmente non è attivo, non ho idea del perchè, comunque basta copiare ed incollare sul browser: diretta streaming:
Qui invece la registrazione della serata: https://www.youtube.com/watch?v=w4Hb5XcElNI&t=11653s

Propongono di abolire l’abuso d’Ufficio … ma…

Pensierino del mattino sulla proposta di legge per abolire dal Codice Penale il reato di ‘’ABUSO D’UFFICIO’’.

Vi pare che le nostre carceri siano forse piene di ‘’colletti bianchi’’? Macché! Costoro in carcere sono rari appunto come le ”mosche bianche”!
In compenso, tutti sappiamo invece che le nostre carceri sono piene di extracomunitari e di drogati.
Come mai?
Semplice! Costoro spesso non riescono ad ottenere il permesso di soggiorno. Nonostante fuggano da fame, guerre e carestie non hanno sempre il diritto di cercarsi qui una vita. Una burocrazia ottusa non dà loro la possibilità di alzare la testa.
Però, una volta che arrivano qui, devono per forza di cose mangiare e magari pagarsi un tetto sulla testa.
Quindi?
Quindi dovrebbero lavorare. Magari con una legge che garantisca loro una paga oraria decente. Ma qui casca l’asino, perché in Italia se non hai il permesso di soggiorno NON Puoi lavorare! E non ti danno il permesso di soggiorno perché NON lavori! Un cane che si morde la coda…
Cosa impedisce a costoro di lavorare? Quella legge chiamata Bossi-Fini che, nonostante l’orrore non è ancora stata annullata!
Va da se che uno che deve mangiare ma NON può lavorare ha solo due possibilità: chiedere l’elemosina o delinquere.
Per farla breve, quelli bravissimi chiedono l’elemosina e/o finiscono nelle mani di un mafioso caporalato che li sfrutta come schiavi, quelli ‘’cattivi’’ invece spacciano droga e quindi finiscono in carcere.
Per una fetta di politica comunque costoro vengono ad imbastardire la razza e, addirittura alcuni politici paventano la terribile sostituzione etnica! (Teniamoci i ‘’Salvini’’ e facciamo annegare i ‘’Bolt’’)
Comunque se si volesse veramente accelerare e scaricare di un peso assurdo la somministrazione della giustizia, sempre impelagata in rogne relative a spaccio, alla piccola delinquenza comune, ai casini generati dalla mancata emissione di permessi di soggiorno, bisognerebbe eliminare la Bossi-Fini, invece che cosa fanno i nostri geni della lampada?
Aboliscono l’Abuso d’Ufficio!
Che acume vero? Mah…

Alla prossima

Elena

Non riusciamo a spendere i quattrini che l’Europa …

Pensierino del mattino…
Non riusciamo a spendere i quattrini che l’Europa ci mette a disposizione. Come mai? Noialtri si arranca sempre. Ci riempiamo la bocca di parole e poi abbiamo una burocrazia arcaica che frena ed è ostile al cambiamento.
Viviamo il cambiamento come un ”salto nel buio”. Ovviamente, se questa è la nostra sensazione un motivo ci sarà no? Il motivo dipende forse dal fatto che non ci fidiamo di chi vuole cambiare?
Facciamo l’esempio dello smaltimento dell’amianto.

Vivo a Trino e, in questa zona, il problema ”amianto” è serio ed sentito molto dalla popolazione eppure…

Eppure mi pare non esista, al momento, un piano organico per poter accedere ai finanziamenti europei.
Esiste una mappatura aggiornata e dettagliata delle strutture coperte da amianto?
E questa mappatura è suddivisa tra industriali e civili?
Esiste un piano costi quantificato per eliminare queste coperture?
Esistono e sono quantificate le tempistiche per farlo?
Mah …

Eppure, qui a Trino non mancano certo i tecnici che potrebbero trovarsi ad un tavolo, discutere il problema, trovare le soluzioni ed accedere al piano di Contribuzione Europeo.
Il Comune dovrebbe spalleggiare e sostenere i tecnici, rimborsando loro le spese sostenute, ed eventualmente dare a loro, se ne avessero le competenze/strutture, gli appalti per lo smaltimento.
Bisogna imparare a far interagire associazioni, tecnici, burocrazia e politica.
I politici in fondo non sono altro che dei PR che dovrebbero esser capaci di mettere in contatto le competenze locali, se ne sono all’altezza, per risolvere problemi che danneggiano la collettività.
Ma poi, se qualcuno mette a disposizione della collettività le proprie competenze dovrebbe esser premiato in qualche modo … o no?
In questo modo tutto avverrebbe alla luce del sole e premierebbe: primo, chi si è occupato, dedicando tempi e sforzi per risolvere la questione, secondo, la collettività tutta che si ritroverebbe finalmente con dei tetti con non uccidono!
Ci ritroveremmo con degli ex capannoni industriali sanificati e magari, perché no, coperti di pannelli solari.
Cosa questa che attirerebbe, più di quanto lo faccia nello stato attuale in cui versa, eventuali aziende produttive che volessero installarsi nella ex zona industriale. Il tutto senza ”mangiare” ulteriore terreno.

Eppure… non è certo da ieri che esiste il problema, come mai non è stato affrontato con i piedi per terra e ci si è limitati a sporadici annunci?

Noialtri preferiamo forse continuar a fare le anguille che si dibattono … invece di affrontare le cose nella ‘’realtà quotidiana’’?
Detto questo, le bacchette magiche non esistono ed i tempi per fare sono lunghi. Ma la visione di un piano deve essere a lungo termine.
A breve si fanno solo sterili annunci.

Alla prossima

Elena

Ricandidatura di Mattarella. Tutti contenti o … no?

Pensierino del mattino …
I nostri politicanti hanno rieletto Mattarella e han lasciato Draghi a fare quel che loro non san fare.
Lasciano a Draghi la responsabilità di mettere in piedi quelle famose riforme, che devono esser fatte da una vita in ‘sto Paese, ma che sono tanto penalizzanti in termini di consenso/voti.

Quindi, dato che i politici vivono di ‘’consenso’’ metteranno i bastoni tra le ruote a Draghi in tutti i modi o, per meglio dire, a seconda di come ‘’tira il vento’’.

Gli daranno la colpa per qualsiasi cosa a noi ‘’popolo’’ non piaccia scagionando di conseguenza se stessi. Come fanno i ragazzini del liceo tanto per capirci. Come sono ‘’maturi’’ eh?

In ogni caso al momento litigano al loro interno per garantirsi la leadership nei loro rispettivi partiti.
Se si garantiscono la leadership si garantiscono pure un ‘’posto sicuro’’ per loro e per i loro accoliti alle prossime elezioni.

Noi ‘’popollo’’ assistiamo a ‘ste tragedie con sempre meno speranza.

Inutile aggiungere che i ‘’giochi veri’’ siano altrove. Nessuno nega, che ci siano delle pressioni a livello internazionale per prediligere una situazione politica piuttosto che un’altra, ma, non possiamo negare, che se il ‘’manico’’ fosse buono, capace e determinato, le ingerenze ‘’esterne’’ sarebbero minori.

Ma quando si è dei ‘’pirla/incapaci’’ si può solo subire.

Dire che ‘’noi popolo’’, che poi siamo quelli che tutti i giorni tirano la carrette siam ‘’delusi’’ è dir poco …

Alla prossima

Elena

Il Parlamento decreta il Mattarella Bis …

Pensierino del mattino …

Questa rielezione del Presidente Sergio Mattarella ha dimostrato la ‘’centralità della politica’’, sono loro infatti che hanno deciso, con 759 voti, il ‘’Mattarella Bis’’. Peccato che di questa ‘’centralità’’, ‘sti geni della lampada’’ non sappiano che cosa farsene.

La destra ha fallito su tutta la linea, prima la candidatura farlocca di Berlusconi, poi sono ‘’saltati’’, uno dopo l’altro, tutti i nomi proposti da Salvini.

Nel centro destra la Meloni scalpita ed avrebbe i voti per sostituire la leadership di Salvini ma … dispone di una classe dirigente per riuscirci? Naaa …

Il centro sinistra si arroga il lavoro di aver costruito, tassello dopo tassello, la ‘’situazione giusta’’ per rieleggere Mattarella (pover’uomo) ma … è mai possibile che il centro-sinistra non sia stato capace di proporre un solo candidato con il profilo adatto? Mah … tattica o, più terra terra, mancanza di ‘’materiale’’?

I 5 stelle poi, vanno a vento e sono terrorizzati dal rischio di elezioni anticipate. Senza contare che stanno ancora a contendersi la leadership interna, Conte e Di Maio stanno facendo un braccio di ferro che non porterà molto lontano.

Quindi? Quindi, visto che i nostri Parlamentari non sanno che pesci prendere, a prescindere, avrebbero dovuto votare Mattarella Bis al primo scrutinio e continuare a lavorare invece di perdere tempo con tutta ‘sta melina. Come se il Paese non avesse problemi di sorta. Non possiamo perdere tempo! Abbiamo l’acqua alla gola! Grrrrr …

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Per ora, comunque, sono riusciti ad azzoppare la leadership di Draghi e a rovinare la pensione a Mattarella.
Mah …

Alla prossima

Elena

Draghi … tutti lo vogliono ovunque …

Ma … ha costui forse il dono dell’ubiquità? Non credo.

Siamo ridotti proprio male. Vogliamo Draghi dappertutto, sia come Presidente del Consiglio che come Presidente della Repubblica. Non c’è nessun altro! Non c’è un politico degno della stima nostra e, in fondo, anche di quella dei grandi elettori, (°) i quali si muoveranno e voteranno solo ed esclusivamente secondo la direzione imposta dal padrone del partito. Ricordiamoci, tra l’altro, che l’unico partito NON padronale in Italia è il PD.

Non vi sembra triste la situazione? Possibile mai che non ci sia nessuno degno di ricoprire quelle cariche oltre a Draghi? Ma che cosa ci è successo?

D’altronde … se abbiamo ”sdoganato” per anni leccapiedi, ballerine ed incapaci/inadatti in Parlamento, il cui unico merito era quello di ”piacere tanto” al padrone del partito di che stupirci? Non che non ci siano persone preparate ma di solito sono senatori a vita avanti negli anni.

Ribadisco: ”il suffragio DEVE essere UNIVERSALE, LE CANDIDATURE NO! Chi siede su quegli scranni DEVE saper portate ”valore aggiunto” non filosofeggiare e barcamenarsi a seconda di come ”tira il vento” . Questo atteggiamento permette a lui/lei di continuare a sedere su queli scranni senza disturbare troppo il manovratore ma … a noi? A noialtri servono individui simili? Naaaa … oggi a furia di far fare politica a tutti, ci ritroviamo nella situazione assurda e patetica di prendere in considerazione un personaggio come Berlusconi.
Mah …

Alla prossima

Elena

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(°) tra l’altro una domanda legittima e che dovremmo porci è: ”I ”grandi elettori”, rappresentano ”noi popollo” o rappresentano ”loro stessi”? Con ‘sta legge elettorale tenderei a propendere per la seconda e voi?

Italia – si fa fatica ad essere ottimisti …

Pensierino del mattino …

Tutta la gente che scende in piazza a manifestare contro il Green Pass, lo fa perché è contraria al Green Pass o perché non ha niente altro da fare? Se non ha niente altro da fare, significa che NON lavora. Ovvio che se NON lavori, di tempo ne hai un sacco, e se NON lavori sei pure parecchio scontento. Quindi, la domanda che dovremmo farci è: ”Perché NON hanno un lavoro”? Perché sono pigri e non vogliono lavorare oppure perché il lavoro NON c’è’’? In tal caso hai voglia a cercar di contenere lo ”scontento” generale.

Mica sono tutti ”fortunelli” come il Di Maio che, da tranquillo nessuno è diventato, grazie a Grillo e al M5S: vice Primo Ministro, Ministro dell’Economia e dello Sviluppo Economico e ora è Ministro degli Esteri.
Non sa nemmeno l’inglese ma … che importa? Si sa ”muovere bene’’, veste elegante, è sempre sorridente e a noialtri tanto basta. Adesso il fanciullo scrive anche libri. Tanto … ha un sacco di tempo. Il suo obiettivo è finire questa legislatura per poter avere, un giorno la pensione. Pure lui si ‘’arrangia’’ come può.

Travaglio ieri a Otto e Mezzo si chiedeva come mai Draghi non avesse dato in Parlamento il documento di programmazione di bilancio che il Parlamento stesso dovrebbe approvare.
A me veniva voglia di rispondere a Travaglio che tanto, anche se lo avessero ricevuto, non lo avrebbero capito. Avrebbero dovuto interpellare i ‘’tecnici’’ assunti apposta, che ci avrebbero messo una vita a spiegare ai nostri parlamentari di che cosa si stava parlando. Poi, una volta ‘’capito’’ – si fa per dire – sarebbero iniziate le discussioni, tirando l’acqua ognuno per il proprio ‘’mulino’’ e/o bandierina, perdendo completamente di vista l’obiettivo di far evolvere il nostro Paese.
In fondo se Draghi è seduto su quella sedia è perché la ‘’politica’’ ha fatto acqua da tutte le parti. E non è che con il M5S, quello che avrebbe dovuto aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno … le cose siano poi migliorate tanto.
Morale della favola? Data la situazione … ho tanta paura che il Green Pass sia solo un motivo come un altro per manifestare la propria paura, il proprio scontento, la propria ansia.
Continuano a dire che va tutto bene … che l’economia si sta riprendendo … ma i posti di lavoro sono sempre meno e sempre più precari.
Possiamo accettare di vivere con un’ elemosina mensile? Naaaa … non dimentichiamo che la Nostra Costituzione, all’articolo nr. 1 recita: ‘’L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione’’.
Sarà l’età che avanza … ma faccio fatica ad essere ‘’ottimista’’ …

Alla prossima

Elena

La Sanità in Calabria … la gestisce la ”Ndrangheta

Nel commissariamento più lungo e inutile della storia, nessuno è innocente. Non i commissariati che hanno causato il disastro. Non i commissari che l’hanno aggravato. Il presidente reggente che urla ‘’la Calabria ai calabresi’’! Tace però il fatto che furono i calabresi a provocare il commissariamento.
Con le 11 aziende sanitarie, i 20 mini-ospedali con meno di cento posti letto, la dozzina di presìdi sanitari a rischio crollo, i reparti con rapporti medici/pazienti 20/1 (nemmeno nelle terapie intensive tedesche). E con gli oltre 2 miliardi di debiti, peraltro senza contabilità scritta. ‘’Ci hanno detto che la contabilità la fanno per tradizione omerica’’!
Questo quanto raccontò Tremonti dopo un consiglio dei ministri.
Prima con il rampante governatore destrorso Scopelliti (finito in carcere) e poi con militari, prefetti e manager mandati da Roma, il commissariamento avrebbe dovuto riportare i conti a posto. Tagliando ospedali (diciotto chiusi), posti letto (-60%) e personale (3800 dipendenti in meno). Operazioni per le quali non servono premi Nobel. Più difficile è farla funzionare, la sanità.
Dei tre nuovi ospedali promessi da Scopelliti con un tafazziano project financing, in cui i privati mettevano 134 milioni e ne incassavano 382, non restano che i rendiconti.
Se tutto va bene, se ne riparla nel 2023. Nel frattempo, mancano 1100 posti letto. Il 12% delle famiglie calabresi denuncia problemi economici per ragioni sanitarie, il doppio della media nazionale. L’aspettativa di vita in salute è 15 anni più bassa che in Trentino. Il punteggio dei livelli essenziali di assistenza, che misurano posti letto e liste di attesa, è 139. La sufficienza è 160, raggiunta solo un anno negli ultimi dieci.
Un calabrese su cinque si cura in altre regioni. ‘’Anche per un’unghia incarnita andiamo a Milano’’, sospirava un assessore in una riunione al ministero. Un esodo che costa 300 milioni l’anno, 148 euro pro capite. Il che spiega perché, a dispetto dei tagli, i conti non tornano. Il deficit del 2019 è 221 milioni, superiore a quello che determinò il commissariamento.
È il paradosso della sanità calabrese: taglia i servizi, non gli sprechi. «Approccio clientelare patologico», scrive l’ex commissario Massimo Scura nel libro Sanità malata (Pellegrini). La sanità in Calabria sposta 150mila voti su 1 milione (il primo partito, il Pd, ne prende 118mila), muove tre quarti della spesa pubblica e rappresenta il 10% del Pil. Dai tempi del leggendario Francesco Macrì, ras dell’ospedale di Taurianova soprannominato Ciccio Mazzetta perché si vantava di aver «sistemato» più gente di tutti nella regione, trasversalismo politico, interessi privati, lobbismo sindacale e criminalità si confondono.
Altrimenti non si spiegherebbero le fatture pagate anche cinque volte, perché non registrate. I bilanci dell’azienda sanitaria di Reggio Calabria mai presentati dal 2013. I pagamenti ritardati dieci anni e gonfiati per venti volte da sanzioni, interessi, spese legali. I documenti notificati a indirizzi di posta elettronica certificata di cui nessuno ha le password. Gli uffici legali delle aziende sanitarie che non si oppongono al 90% delle cause civili. I decreti ingiuntivi protocollati da uffici privi di personale da cinque anni. I contratti per acquistare i macchinari delle Tac chiusi quattro anni in cassaforte. Le cliniche e i laboratori privati convenzionati che lavorano il quadruplo degli ospedali pubblici. Il 53% del personale dell’azienda sanitaria di Reggio con diritto di limitazione o esclusione dai turni. I 136 milioni di danni erariali segnalati solo negli ultimi tre anni dalla Finanza. Le due aziende sanitarie sciolte per infiltrazioni mafiose. I medici stipendiati in carcere dopo la condanna all’ergastolo per ‘ndrangheta.
Il resto è cronaca, dal valzer di commissari all’ostilità, ‘’perché non abbiamo bisogno di missionari africani’’, a Gino Strada. Che dieci anni fa aprì un ambulatorio di Emergency dove si curano italiani e immigrati. Medicina di territorio, con un bus per chi non ha l’auto.

(Articolo di Giuseppe Salvaggiulo- La Stampa)

Che dire? Grazie ’Ndrangheta! D’altronde … perchè quindi stupirsi se chi studia e diventa ‘’valore aggiunto’’ emigra!

Alla prossima

Elena