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Non riusciamo a spendere i quattrini che l’Europa …

Pensierino del mattino…
Non riusciamo a spendere i quattrini che l’Europa ci mette a disposizione. Come mai? Noialtri si arranca sempre. Ci riempiamo la bocca di parole e poi abbiamo una burocrazia arcaica che frena ed è ostile al cambiamento.
Viviamo il cambiamento come un ”salto nel buio”. Ovviamente, se questa è la nostra sensazione un motivo ci sarà no? Il motivo dipende forse dal fatto che non ci fidiamo di chi vuole cambiare?
Facciamo l’esempio dello smaltimento dell’amianto.

Vivo a Trino e, in questa zona, il problema ”amianto” è serio ed sentito molto dalla popolazione eppure…

Eppure mi pare non esista, al momento, un piano organico per poter accedere ai finanziamenti europei.
Esiste una mappatura aggiornata e dettagliata delle strutture coperte da amianto?
E questa mappatura è suddivisa tra industriali e civili?
Esiste un piano costi quantificato per eliminare queste coperture?
Esistono e sono quantificate le tempistiche per farlo?
Mah …

Eppure, qui a Trino non mancano certo i tecnici che potrebbero trovarsi ad un tavolo, discutere il problema, trovare le soluzioni ed accedere al piano di Contribuzione Europeo.
Il Comune dovrebbe spalleggiare e sostenere i tecnici, rimborsando loro le spese sostenute, ed eventualmente dare a loro, se ne avessero le competenze/strutture, gli appalti per lo smaltimento.
Bisogna imparare a far interagire associazioni, tecnici, burocrazia e politica.
I politici in fondo non sono altro che dei PR che dovrebbero esser capaci di mettere in contatto le competenze locali, se ne sono all’altezza, per risolvere problemi che danneggiano la collettività.
Ma poi, se qualcuno mette a disposizione della collettività le proprie competenze dovrebbe esser premiato in qualche modo … o no?
In questo modo tutto avverrebbe alla luce del sole e premierebbe: primo, chi si è occupato, dedicando tempi e sforzi per risolvere la questione, secondo, la collettività tutta che si ritroverebbe finalmente con dei tetti con non uccidono!
Ci ritroveremmo con degli ex capannoni industriali sanificati e magari, perché no, coperti di pannelli solari.
Cosa questa che attirerebbe, più di quanto lo faccia nello stato attuale in cui versa, eventuali aziende produttive che volessero installarsi nella ex zona industriale. Il tutto senza ”mangiare” ulteriore terreno.

Eppure… non è certo da ieri che esiste il problema, come mai non è stato affrontato con i piedi per terra e ci si è limitati a sporadici annunci?

Noialtri preferiamo forse continuar a fare le anguille che si dibattono … invece di affrontare le cose nella ‘’realtà quotidiana’’?
Detto questo, le bacchette magiche non esistono ed i tempi per fare sono lunghi. Ma la visione di un piano deve essere a lungo termine.
A breve si fanno solo sterili annunci.

Alla prossima

Elena

Ricandidatura di Mattarella. Tutti contenti o … no?

Pensierino del mattino …
I nostri politicanti hanno rieletto Mattarella e han lasciato Draghi a fare quel che loro non san fare.
Lasciano a Draghi la responsabilità di mettere in piedi quelle famose riforme, che devono esser fatte da una vita in ‘sto Paese, ma che sono tanto penalizzanti in termini di consenso/voti.

Quindi, dato che i politici vivono di ‘’consenso’’ metteranno i bastoni tra le ruote a Draghi in tutti i modi o, per meglio dire, a seconda di come ‘’tira il vento’’.

Gli daranno la colpa per qualsiasi cosa a noi ‘’popolo’’ non piaccia scagionando di conseguenza se stessi. Come fanno i ragazzini del liceo tanto per capirci. Come sono ‘’maturi’’ eh?

In ogni caso al momento litigano al loro interno per garantirsi la leadership nei loro rispettivi partiti.
Se si garantiscono la leadership si garantiscono pure un ‘’posto sicuro’’ per loro e per i loro accoliti alle prossime elezioni.

Noi ‘’popollo’’ assistiamo a ‘ste tragedie con sempre meno speranza.

Inutile aggiungere che i ‘’giochi veri’’ siano altrove. Nessuno nega, che ci siano delle pressioni a livello internazionale per prediligere una situazione politica piuttosto che un’altra, ma, non possiamo negare, che se il ‘’manico’’ fosse buono, capace e determinato, le ingerenze ‘’esterne’’ sarebbero minori.

Ma quando si è dei ‘’pirla/incapaci’’ si può solo subire.

Dire che ‘’noi popolo’’, che poi siamo quelli che tutti i giorni tirano la carrette siam ‘’delusi’’ è dir poco …

Alla prossima

Elena

Il Parlamento decreta il Mattarella Bis …

Pensierino del mattino …

Questa rielezione del Presidente Sergio Mattarella ha dimostrato la ‘’centralità della politica’’, sono loro infatti che hanno deciso, con 759 voti, il ‘’Mattarella Bis’’. Peccato che di questa ‘’centralità’’, ‘sti geni della lampada’’ non sappiano che cosa farsene.

La destra ha fallito su tutta la linea, prima la candidatura farlocca di Berlusconi, poi sono ‘’saltati’’, uno dopo l’altro, tutti i nomi proposti da Salvini.

Nel centro destra la Meloni scalpita ed avrebbe i voti per sostituire la leadership di Salvini ma … dispone di una classe dirigente per riuscirci? Naaa …

Il centro sinistra si arroga il lavoro di aver costruito, tassello dopo tassello, la ‘’situazione giusta’’ per rieleggere Mattarella (pover’uomo) ma … è mai possibile che il centro-sinistra non sia stato capace di proporre un solo candidato con il profilo adatto? Mah … tattica o, più terra terra, mancanza di ‘’materiale’’?

I 5 stelle poi, vanno a vento e sono terrorizzati dal rischio di elezioni anticipate. Senza contare che stanno ancora a contendersi la leadership interna, Conte e Di Maio stanno facendo un braccio di ferro che non porterà molto lontano.

Quindi? Quindi, visto che i nostri Parlamentari non sanno che pesci prendere, a prescindere, avrebbero dovuto votare Mattarella Bis al primo scrutinio e continuare a lavorare invece di perdere tempo con tutta ‘sta melina. Come se il Paese non avesse problemi di sorta. Non possiamo perdere tempo! Abbiamo l’acqua alla gola! Grrrrr …

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Per ora, comunque, sono riusciti ad azzoppare la leadership di Draghi e a rovinare la pensione a Mattarella.
Mah …

Alla prossima

Elena

Draghi … tutti lo vogliono ovunque …

Ma … ha costui forse il dono dell’ubiquità? Non credo.

Siamo ridotti proprio male. Vogliamo Draghi dappertutto, sia come Presidente del Consiglio che come Presidente della Repubblica. Non c’è nessun altro! Non c’è un politico degno della stima nostra e, in fondo, anche di quella dei grandi elettori, (°) i quali si muoveranno e voteranno solo ed esclusivamente secondo la direzione imposta dal padrone del partito. Ricordiamoci, tra l’altro, che l’unico partito NON padronale in Italia è il PD.

Non vi sembra triste la situazione? Possibile mai che non ci sia nessuno degno di ricoprire quelle cariche oltre a Draghi? Ma che cosa ci è successo?

D’altronde … se abbiamo ”sdoganato” per anni leccapiedi, ballerine ed incapaci/inadatti in Parlamento, il cui unico merito era quello di ”piacere tanto” al padrone del partito di che stupirci? Non che non ci siano persone preparate ma di solito sono senatori a vita avanti negli anni.

Ribadisco: ”il suffragio DEVE essere UNIVERSALE, LE CANDIDATURE NO! Chi siede su quegli scranni DEVE saper portate ”valore aggiunto” non filosofeggiare e barcamenarsi a seconda di come ”tira il vento” . Questo atteggiamento permette a lui/lei di continuare a sedere su queli scranni senza disturbare troppo il manovratore ma … a noi? A noialtri servono individui simili? Naaaa … oggi a furia di far fare politica a tutti, ci ritroviamo nella situazione assurda e patetica di prendere in considerazione un personaggio come Berlusconi.
Mah …

Alla prossima

Elena

.-.-.-.-.
(°) tra l’altro una domanda legittima e che dovremmo porci è: ”I ”grandi elettori”, rappresentano ”noi popollo” o rappresentano ”loro stessi”? Con ‘sta legge elettorale tenderei a propendere per la seconda e voi?

Italia – si fa fatica ad essere ottimisti …

Pensierino del mattino …

Tutta la gente che scende in piazza a manifestare contro il Green Pass, lo fa perché è contraria al Green Pass o perché non ha niente altro da fare? Se non ha niente altro da fare, significa che NON lavora. Ovvio che se NON lavori, di tempo ne hai un sacco, e se NON lavori sei pure parecchio scontento. Quindi, la domanda che dovremmo farci è: ”Perché NON hanno un lavoro”? Perché sono pigri e non vogliono lavorare oppure perché il lavoro NON c’è’’? In tal caso hai voglia a cercar di contenere lo ”scontento” generale.

Mica sono tutti ”fortunelli” come il Di Maio che, da tranquillo nessuno è diventato, grazie a Grillo e al M5S: vice Primo Ministro, Ministro dell’Economia e dello Sviluppo Economico e ora è Ministro degli Esteri.
Non sa nemmeno l’inglese ma … che importa? Si sa ”muovere bene’’, veste elegante, è sempre sorridente e a noialtri tanto basta. Adesso il fanciullo scrive anche libri. Tanto … ha un sacco di tempo. Il suo obiettivo è finire questa legislatura per poter avere, un giorno la pensione. Pure lui si ‘’arrangia’’ come può.

Travaglio ieri a Otto e Mezzo si chiedeva come mai Draghi non avesse dato in Parlamento il documento di programmazione di bilancio che il Parlamento stesso dovrebbe approvare.
A me veniva voglia di rispondere a Travaglio che tanto, anche se lo avessero ricevuto, non lo avrebbero capito. Avrebbero dovuto interpellare i ‘’tecnici’’ assunti apposta, che ci avrebbero messo una vita a spiegare ai nostri parlamentari di che cosa si stava parlando. Poi, una volta ‘’capito’’ – si fa per dire – sarebbero iniziate le discussioni, tirando l’acqua ognuno per il proprio ‘’mulino’’ e/o bandierina, perdendo completamente di vista l’obiettivo di far evolvere il nostro Paese.
In fondo se Draghi è seduto su quella sedia è perché la ‘’politica’’ ha fatto acqua da tutte le parti. E non è che con il M5S, quello che avrebbe dovuto aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno … le cose siano poi migliorate tanto.
Morale della favola? Data la situazione … ho tanta paura che il Green Pass sia solo un motivo come un altro per manifestare la propria paura, il proprio scontento, la propria ansia.
Continuano a dire che va tutto bene … che l’economia si sta riprendendo … ma i posti di lavoro sono sempre meno e sempre più precari.
Possiamo accettare di vivere con un’ elemosina mensile? Naaaa … non dimentichiamo che la Nostra Costituzione, all’articolo nr. 1 recita: ‘’L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione’’.
Sarà l’età che avanza … ma faccio fatica ad essere ‘’ottimista’’ …

Alla prossima

Elena

La Sanità in Calabria … la gestisce la ”Ndrangheta

Nel commissariamento più lungo e inutile della storia, nessuno è innocente. Non i commissariati che hanno causato il disastro. Non i commissari che l’hanno aggravato. Il presidente reggente che urla ‘’la Calabria ai calabresi’’! Tace però il fatto che furono i calabresi a provocare il commissariamento.
Con le 11 aziende sanitarie, i 20 mini-ospedali con meno di cento posti letto, la dozzina di presìdi sanitari a rischio crollo, i reparti con rapporti medici/pazienti 20/1 (nemmeno nelle terapie intensive tedesche). E con gli oltre 2 miliardi di debiti, peraltro senza contabilità scritta. ‘’Ci hanno detto che la contabilità la fanno per tradizione omerica’’!
Questo quanto raccontò Tremonti dopo un consiglio dei ministri.
Prima con il rampante governatore destrorso Scopelliti (finito in carcere) e poi con militari, prefetti e manager mandati da Roma, il commissariamento avrebbe dovuto riportare i conti a posto. Tagliando ospedali (diciotto chiusi), posti letto (-60%) e personale (3800 dipendenti in meno). Operazioni per le quali non servono premi Nobel. Più difficile è farla funzionare, la sanità.
Dei tre nuovi ospedali promessi da Scopelliti con un tafazziano project financing, in cui i privati mettevano 134 milioni e ne incassavano 382, non restano che i rendiconti.
Se tutto va bene, se ne riparla nel 2023. Nel frattempo, mancano 1100 posti letto. Il 12% delle famiglie calabresi denuncia problemi economici per ragioni sanitarie, il doppio della media nazionale. L’aspettativa di vita in salute è 15 anni più bassa che in Trentino. Il punteggio dei livelli essenziali di assistenza, che misurano posti letto e liste di attesa, è 139. La sufficienza è 160, raggiunta solo un anno negli ultimi dieci.
Un calabrese su cinque si cura in altre regioni. ‘’Anche per un’unghia incarnita andiamo a Milano’’, sospirava un assessore in una riunione al ministero. Un esodo che costa 300 milioni l’anno, 148 euro pro capite. Il che spiega perché, a dispetto dei tagli, i conti non tornano. Il deficit del 2019 è 221 milioni, superiore a quello che determinò il commissariamento.
È il paradosso della sanità calabrese: taglia i servizi, non gli sprechi. «Approccio clientelare patologico», scrive l’ex commissario Massimo Scura nel libro Sanità malata (Pellegrini). La sanità in Calabria sposta 150mila voti su 1 milione (il primo partito, il Pd, ne prende 118mila), muove tre quarti della spesa pubblica e rappresenta il 10% del Pil. Dai tempi del leggendario Francesco Macrì, ras dell’ospedale di Taurianova soprannominato Ciccio Mazzetta perché si vantava di aver «sistemato» più gente di tutti nella regione, trasversalismo politico, interessi privati, lobbismo sindacale e criminalità si confondono.
Altrimenti non si spiegherebbero le fatture pagate anche cinque volte, perché non registrate. I bilanci dell’azienda sanitaria di Reggio Calabria mai presentati dal 2013. I pagamenti ritardati dieci anni e gonfiati per venti volte da sanzioni, interessi, spese legali. I documenti notificati a indirizzi di posta elettronica certificata di cui nessuno ha le password. Gli uffici legali delle aziende sanitarie che non si oppongono al 90% delle cause civili. I decreti ingiuntivi protocollati da uffici privi di personale da cinque anni. I contratti per acquistare i macchinari delle Tac chiusi quattro anni in cassaforte. Le cliniche e i laboratori privati convenzionati che lavorano il quadruplo degli ospedali pubblici. Il 53% del personale dell’azienda sanitaria di Reggio con diritto di limitazione o esclusione dai turni. I 136 milioni di danni erariali segnalati solo negli ultimi tre anni dalla Finanza. Le due aziende sanitarie sciolte per infiltrazioni mafiose. I medici stipendiati in carcere dopo la condanna all’ergastolo per ‘ndrangheta.
Il resto è cronaca, dal valzer di commissari all’ostilità, ‘’perché non abbiamo bisogno di missionari africani’’, a Gino Strada. Che dieci anni fa aprì un ambulatorio di Emergency dove si curano italiani e immigrati. Medicina di territorio, con un bus per chi non ha l’auto.

(Articolo di Giuseppe Salvaggiulo- La Stampa)

Che dire? Grazie ’Ndrangheta! D’altronde … perchè quindi stupirsi se chi studia e diventa ‘’valore aggiunto’’ emigra!

Alla prossima

Elena

Tra il ministro della Giustizia Bonafede e il Pubblico Ministero Nino Di Matteo …

… è saltato fuori uno dei tanti ‘’pastrocchi’’ italiani … tanto per cambiare. Ecco che cosa è successo.

Durante la trasmissione ”Non é l’Arena su La7”, maiivista ma so che esiste perché leggo i giornali, c’è stato tra il Pubblico Ministero, Nino Di Matteo, e il Guardasigilli Alfonso Bonafede un ‘’botta e riposta’’.

Il Magistrato Nino Di Matteo e il Ministro della Gustizia Alfonso Bonafede del M5S.

Il magistrato, conosciuto in quanto si è occupato degli scomodi processi che vanno sotto il nome di: ”Trattativa tra Stato e Mafia” ,  ha detto al telefono : “Bonafede mi chiese se ero disponibile ad accettare il ruolo di capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria o, in alternativa, quello di direttore generale degli affari penali. Chiesi 48 ore di tempo di tempo per dare una risposta, ma, quando ritornai, avendo deciso di accettare la nomina a capo del Dap, il ministro mi disse che ci aveva ripensato e nel frattempo avevano nominato Basentini’’.

Di Matteo ricorda che, nelle ore intercorse tra la proposta del ministro della Giustizia e la sua decisione, alcune informazioni che il Gom della polizia penitenziaria aveva trasmesso alla procura nazionale antimafia ma anche alla direzione del Dap, quindi penso fossero conosciute dal Ministro, avevano descritto la reazione di importantissimi capimafia, legati anche a Giuseppe Graviano e ad altri stragisti all’indiscrezione che io potessi essere nominato a capo del Dap. Quei capi-mafia, racconta, dicevano “se nominano Di Matteo e’ la fine”.

Io sarò anche un ”cane sciolto” ma dico sempre quello che penso! A parte il fatto che Di Matteo, secondo me, non ne può più! E prima il Quirinale gli chiede di distruggere le intercettazioni Napolitano/Mancino … e poi il CSM lo mette in croce con una azione disciplinare, perchè dato che è ‘’scomodo’’ gli rompono le ‘’OO’’ in tutti i modi da tutte le parti … e poi gli dicono di non ficcare più il becco nel processo ‘’Trattativa Stato mafia’’ perché lui non fa parte della DDA, che di punto in bianco ne è diventata la sola responsabile, togliendo di fatto a Di Matteo, che conosceva la ”rava e la fava”, di intervenire!
Penso che chiunque sarebbe scocciato! O no? E che caspita! L’uomo è mica di ghiaccio!
Continuiamo a sputar veleno su chi cerca di far chiarezza va … Poi ci stupiamo se nel nostro paese ci sono: Mafia, ‘Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita! Ma va la …
E comunque … ciliegina sulla torta! Pochi giorni fa si è dimesso Basentini, quello scelto da Bonafede al posto di Di Matteo, e sapete perché? Per le polemiche sulle scarcerazioni, da lui effettuate, dei boss mafiosi. Li hanno fatti uscire perché non si ammalassero di coronavirus … poverini …

Quindi a quelli che cascano dal pero e dicono: ‘’Ma adesso Di Matteo se ne esce con ‘sta faccenda della nomina di Basentini ‘’? Vorrei ricordare loro che se se n’ è uscito ‘’adesso’’ è perché è ‘’adesso’’ che sono usciti dal carcere, andando ai domiciliari, 376 boss mafiosi! Mi raccomando, fate uscire i boss invece che gli immigrati a cui una legge delle ”OO” impedisce di fare i lavapiatti e li obbliga di fatto a fare i galoppini della droga! Grrrrr …
Invece, tanto per fare un esempio, anche Cataldo Franco stava scontando l’ergastolo ma è andato ai domiciliari perché è malato e avevano paura che si prendesse il coronvanirus! Il Cataldo è quello che ha tenuto sequestrato il bambino Giuseppe di Matteo per anni, facendogli fare la fame prima di scioglierlo nell’acido tanto per rinfrescarci la memoria! Mandiamolo a casa il Cataldo va … poverino …

Mò, dopo il casino sollevato, il Ministro della Giustizia Bonafede corre per metter delle ‘’pezze’’.

Fanno le ‘’corse’’ per preparare un decreto-legge, per poter rificcare in galera quelli che già sono usciti e che non avrebbero dovuto farlo. Tipo boss mafiosi, tanto per intenderci. Intanto la lista di quelli che hanno fatto domanda è aumentata.
Se Di Matteo non avesse sollevato la questione nessuno si sarebbe mosso.
Se il ‘’popollo’’ non è informato tutto fila liscio. Se invece il ‘’popollo’’ viene a sapere le cose, mica si può fare la figura dei pirla no? E quindi di corsa a metter delle pezze per non perdere elettorato!

Di sicuro Bonafede è in ‘’Bonafede’’ ma … bisognerebbe anche esser ‘’svegli’’ e monitorare, non aspettare che un Magistrato scomodo ricordi quello che sta accadendo.

Comunque per la serie: ‘’non lasciamoli soli’’ #iostocondimatteo,  ma non certo con i ”destri” che ora cavalcano il caso mettendosi dalla parte del Magistrato scomodo. Ci manca solo più che lo ”gnomolaccatodibiaccamarroneintesta” (alias Berlusconi)  faccia il paladino di Di Matteo! Per favore … non siamo ridicoli su …

Alla prossima

Elena

Coronavirus, ci unisce o … ci divide?  

Questo virus che ci sta mettendo in ginocchio a 360° ci rende tutti uniti e solidali contro il ‘’nemico invisibile’’? Mah … ho qualche dubbio in proposito. 

Il Ministro Speranza, mai nome per un Ministro della Sanità fu più indicato, ci ha detto che l’Italia, se va bene, sarà chiusa fino a Pasqua, il che significa, Domenica 12 aprile Pasquetta compresa. 

Quindi scordatevi le gite ‘’fuori porta’’ , scordatevi la serena convivialità tra parenti ed amici, stando seduti magari in un prato in campagna, mangiando frittate, uova sode e panini con il salame. Niente da fare! 

Le previste restrizioni fino al 3 aprile saranno quindi prolungate al periodo pasquale. Pure i riti religiosi saranno a ‘’porte chiuse’’. 

Nell’ambito di altre ‘’restrizioni’’ per noi ‘’popollo’’,  non si esclude il fatto che pure quelli che vanno a correre per tenersi in forma dovranno smettere di farlo. Anche perché troppi, tra loro, stanno usando lo ‘’sport’’ come un semplice pretesto per andare in girundula. 

Detto questo, la cosa che mi sconforta di più però è che in questa situazione, complicata e sconcertante, c’è sempre ‘qualcuno’’ che lancia accuse a destra e a manca. 

Tutti siamo a conoscenza delle accuse, di ‘’cattiva gestione’’,  relative al ‘’superficiale trattamento’’ del 38enne che si era presentato all’Ospedale Civico di Codogno (Lombardia) e che, secondo le ricostruzioni, hanno contribuito alla diffusione del virus in Italia.  

Ma … davvero pensiamo che se avessero tenuto quel ragazzo in ospedale la situazione sarebbe cambiata completamente? Il virus circolava già da tempo e mettere alla berlina la scelta dei medici di Codogno, accusandoli di essere gli unici colpevoli per aver contribuito alla diffusione del virus, mi sembra un pò esagerata. Non voglio difendere nessuno ma mi pare assurdo avventarsi con odio su medici che, sicuramente per inesperienza rispetto al problema, non si erano comportati come avrebbero dovuto. 

Con il ‘’senno di poi’’ tutto diventa facile, specialmente le critiche!

Se la diatriba fatta sui mezzi di informazione poi, peggio ancora, mira a risvolti politici, come quello ,più che giusto,  del ritorno della gestione sanitaria al Governo e non alle Regioni … lo si deve affrontare nelle sedi preposte e non in questo modo! 

Per quanto riguarda invece le recenti accuse di ben 249 casi di assenteismo del Cardarelli di Napoli,  il direttore generale dell’Ospedale, Dr. Longo,  ha specificato quanto segue:  ‘’Ci sono 17 medici malati del dipartimento di emergenza ed accettazione, ovvero quello che in prima battuta si trova a contatto con i pazienti infetti. Tra loro ve ne sono 4 affetti da patologie di lunga data, croniche e gravi, e altri 4 positivi al tampone. Sottraendo questi 8 casi di dottori impossibilitati a lavorare, quelli formalmente assenti sono quindi 9.  Un numero come si vede ben inferiore a quello di 249 che aveva aperto il caso di assenteismo di massa. Il Direttore ha detto anche di aver avviato le dovute contestazioni per agire nelle sedi opportune contro chi ha diffuso la falsità.

Vi sembra questo il modo di affrontare questa terribile guerra? Invece di essere tutti solidali e cercare di uscire dal tunnel a testa alta, facendo tutto il possibile per salvare le persone … continuiamo ad azzannarci a vicenda sostenendo di essere uno meglio dell’altro! Il solito: ‘’Io avrei gestito la cosa meglio dite’’! 

E’ tristissimo realizzare come, anche in situazioni gravi come quella che stiamo vivendo, ci sia sempre ‘’qualcuno’’ pronto a ‘’mettere zizzania’’! 

Qui siamo ‘’uniti’’ solo quando cantiamo sul balconi … e poi ancora! Pure questo dipende da ‘’chi’’ organizza i Flash Mob! Mah … 

Alla prossima

Elena 

Siamo liberi o schiavi ?  

… pensierino del mattino …‘

Ci hanno martellato le meningi talmente tanto, e per talmente tanto tempo, che non siamo più capaci di gestire le informazioni che ci piovono addosso. Informazioni che ci arrivano in maniera opprimente e continua a 360°!

Vero è che leggiamo mille cose, ma … quante riusciamo ad approfondirne? Mah …

Ma poi … è colpa nostra? Siamo noi che siamo diventati scemi all’improvviso o ci hanno fatti diventare scemi? 

Da quando la ‘’comunicazione’’ si è trasformata da:  pura informazione, pur se su ‘’linee’’ diverse, ad un ‘’mezzo per vendere’’, l’informazione ha iniziato a fare guai e perso la propria dignità.

I mezzi di comunicazione, tutti sappiamo, devono ‘’vendere’’ se vogliono sopravvivere! Ma qui casca l’asino, se qualcuno ‘’DEVE SOPRAVVIVERE’’ va da se che inizi ad esser meno LIBERO … o no? Se un tempo era sufficiente appoggiarsi ad una ‘’linea politica’’, magari anche spontaneamente condivisa,  oggi la questione è più complicata. Quel che rimane è che la ‘’libertà’’ la danno i mezzi economici. I giornali oggi non hanno più contributi pubblici quindi devono ‘’vivere’’ di acquisti cartacei e/o di abbonamenti in rete e/o di ‘’like’’ sempre in rete.  

Va da se quindi che l’informazione sia condizionata alla vendita di prodotti, merci, politica, idee, soluzioni, e noi ‘’assorbiamo’’ visceralmente tutto, senza esser più capaci di utilizzare il caro vecchio ‘’cum grano salis’’.

Più le informazioni sono eclatanti, drammatiche, reiterate, più si incrociano e si confondono tra loro in realtà e bugie, in  dicerie e conferme, in conferme e smentite, in ipotesi, in assiomi e teoremi .. e più ci piacciono. Il Grande Fratello dell’informazione! Ah… che bello! 

Informazioni queste che fanno presa più sulle nostre ‘’viscere’’ che sul nostro ‘’cervello’’ ormai atrofizzato.

Ma ribadisco, non è affatto colpa nostra. Ci hanno fatti diventare così! 

Ho una teoria tutta mia su quello che la pubblicità ha fatto, negli anni, alla nostra cognizione. La teoria è semplice e consiste nel fatto che: per essere un ‘’ottimo acquirente’’ devi, per forza di cose, essere anche un pò ‘’scemo’’! 

Volete un esempio che considero ‘’eclatante’’? Eccolo qui:  ‘’Vi ricordate l’epoca in cui a noi donne hanno fatto indossare, era un ‘’must’’ della moda femminile, delle scarpe con una punta senza senso? Scarpe che finivano con una punta alla ‘’Aladino’’ che si alzava persino e che nulla avevano a che fare con il piede femminile? Ebbene in giro c’erano solo scarpe simili. Per anni mi sono rifiutata di acquistarle e sono vissuta con le mie vecchie scarpe, o con calzature da ginnastica. 

Ma dico … noialtre mica facciamo la punta ai piedi con i temperini no? Quindi? Perché caspita ci fate comprare scarpe simili? Eppure … tutte le mie amiche le avevano! E non parlo di ‘’donne poco evolute’’ ma di medici, avvocati e commercialisti. 

Come mai? Semplice! Quella era la ‘’moda’’ e quindi bisognava adeguarsi! 

Trovo questo comportamento assurdo! Possibile che noialtri si sia diventati così ‘’semplici’’? 

Eppure … se il compratore perfetto non deve farsi troppe ‘’domande’’ ma limitarsi ad acquistare cosa è ‘’meglio per lui’’, va da se che il ‘’compratore in oggetto’’ abbia perso un pò della sua ‘’sacra autonomia mentale’’.

L’ha persa perché così vuole la società consumistica. 

La cosa che mi preoccupa è che un essere simile, come reagirà alla pioggia di informazioni, per esempio sul ‘’coronavirus’’?

Reagirà  usando il ‘’proprio cervello’’ o … sarà condizionato dalle ‘’informazioni’’ che gli vengono fornite? E le informazioni che gli vengono fornite da che ‘’parte stanno’’?

Ho la sensazione che in un mondo in cui l’ ’informazione democratica’’, quella alla portata di tutti … stia diventando invece una pericolosa fonte di indottrinamento.

Saremo noi capaci di sfruttare il nostro ‘’cum grano salis’’ e riconoscere le informazioni giuste? Mah … 

Alla prossima

Elena 

Whirpool – quali sono i motivi per cui se ne va dall’ Italia?

…Whirpool – quali sono i motivi per cui se ne va dall’ Italia?

Operai di Napoli in sciopero. In una zona di Camorra se la Whirpool se ne va il lavoro lo daranno i camorristi. Quali saranno quindi i ”risvolti” nella società civile? Fatevi una domanda e datevi una risposta!

Mah … secondo me non sono poi così difficili da capire. Ecco che cosa dice il Forex Tradind Italia:

– Lo stipendio medio in Polonia, è di 774,54 euro netti al mese (3.307,90 zlotly polacco),
– Lo stipendio medio in Italia è di 1.550 euro netti al mese.
Quindi?

Quindi, va da se che le Multinazionali vadano dove più fa loro comodo. Questo vale sia per la produzione, dove ovviamente sceglieranno un posto dove il costo del lavoro – quindi gli stipendi degli operai – è  più basso;  o per le ”tasse”, dove ovviamente sceglieranno un ”paradiso fiscale”.

A questo punto però sorge spontanea la domanda:

”Ma … gli ”Stati” che cosa fanno per evitare questi scempi”? Perché di ”scempi” si tratta! Quando una fabbrica chiude significa famiglie su lastrico!

Che cosa fa la ”politica” per mantenere i posti di lavoro? E qui c’è da pensare perchè le risposte tendono ad essere di due tipi e diametralmente opposte:

– La prima, sarebbe quella di chiudersi a riccio e di praticare l’autarchia;
– la seconda quella di unirsi ed uniformare i sistemi.

Cose difficilissime entrambe. Il fatto drammatico è che la politica ”dovrebbe” esser in grado di mettere ”regole ferree” impedendo, ad esempio alle Multinazionali di diventare degli Higlanders che dettano legge, ma non ne sono capaci!

Gli Stati ormai si ”inchinano” ai Novelli Imperatori … li coccolano e gli lasciano fare quel che vogliono. Eppure … nel passato … agli Imperatori ed ai re assoluti, gli si tagliava la testa! Ci sono state rivoluzioni per impedire che il ”potere” rimanesse nelle mani di pochi. Oggi  vengono messe  a ”capo” dei Governi,  delle marionette o colluse, o talmente idiote da poter esser facilmente manipolate. L’importante comunque è che costoro ”piacciano” alle Multinazionali o che per lo meno non le infastidiscano.

Povera misera ”politica” asservita all’economia in toto!

Alla prossima

Elena