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Fiat, FCA, Stellantis e… adesso? Trino e la discarica nucleare e… adesso?

Pensierino del mattino…

Leggo che a Torino, a #Mirafiori, la sede dello stabilimento che dava lavoro ad una marea di operai e che sembrava dover garantire lavoro per sempre, oggi non sa più quale sarà il suo futuro.
Gli operai, con sempre maggiore apprensione, si chiedono quale sarà il loro destino, quali sono esattamente le ‘’strategie’’ di Stellantis sull’auto elettrica? Produrranno vetture ‘’cinesi’’? Mah…
Gli operai, giustamente in ansia, si sentono traditi dalla politica.

Prendersela con la politica è facile, ma dovremmo ammettere che anche la ‘’famiglia’’, e parlo di quei due geni di John e Lapo Elkann, non è che abbiano poi fatto delle scelte strategiche visionarie.

Da rampolli viziatelli quali sono, quando si sono resi conto che la Fiat stava per fallire, su pressione delle banche hanno assunto Marchionne, che ha fatto benissimo quello per cui era stato assunto. In primis gli interessi della famiglia, il cui obiettivo era quello di garantirsi i dividendi, punto.
Gli operai e i posti di lavoro erano l’ultimo dei pensieri per costoro.
Eppure Joh e Lapo sono ‘’giovani, hanno mezzi economici, avrebbero dovuto avere ‘’visione’’… invece? Invece ‘’ciccia’’!

La politica, in tutte queste vicissitudini, è sempre stata ‘’colpevolmente assente’’. Han scoperto la Golden share da poco. Ecco perché i francesi ci ‘’mangiano in testa’’. Non sono cattivi i francesi, siamo noi che siamo pirla. E’ diverso.

D’altronde, visto che in Italia non esiste una politica industriale pianificata con cura e con visione ecco che capitano ‘’cose strane’’, tipo la Fiat se la comprano i francesi.

Oppure, per esempio, nel Bel Paese può capitare che il sindaco di un Paesino di poco più di 6000 anime decida, diciamo ‘’autonomamente’’, di candidare il proprio paesello, nonostante fior fiore di geologi abbiano detto quanto la zona non sia idonea, per costruirci un catafalco di 150 ettari di discarica di tutti i rifiuti nucleari d’Italia.
Facendoci digerire che il nucleare è bello, sano e innoquo.
Anche se fan ‘’finta di non capire’’, ma gli fa comodo così, che il problema NON è il nucleare ma la discarica di rifiuti nucleari in un luogo inadatto!

E la politica che cosa fa? Visto che la cosa le fa comodo, senza la minima visione a lungo termine, risponde con un: ‘’Ti rivaluto il territorio e faccio in modo che se ‘’prima’’ non era idonea, adesso lo diventerà’’.
Risolvendo che cosa esattamente? Che in Europa faranno bella figura dicendo: ‘’Visto come siamo bravi? Abbiamo risolto il problema della discarica nucleare’’.
Per un pò di anni ci saranno quattrini che ‘’girano’’ ma… poi? Come sarà la situazione tra 60/70 anni?

Trino fatica a far dimenticare a potenziali nuovi ‘’cittadini’’ che in zona c’è una centrale nucleare in dismissione, per avere il cementificio Buzzi, che da si lavoro ma ‘’forse’’, nel sentir comune, inquina anche un pò, per essere vicinissima a Casale, sede dell’Eternit che, per quanto riguarda ‘’amianto’’ non scherza. In futuro sarà anche famosa per avere l’unica discarica nucleare d’Italia? Ottime zone per far crescere dei bambini vero?

Eppure Trino è ad un passo dalle colline del Monferrato, l’aria non è pestifera come quella delle città che, pian piano si stanno svuotando. La gente vuole vivere in posti tranquilli, il lavoro è cambiato e si può lavorare ormai da casa, cosa obbliga quindi la gente a vivere in città caotiche quando potrebbe venire a stare in un posto dove le case costano poco e lo spazio è assicurato e ti muovi in bicicletta senza il rischio di morire?
Trino diventerà sicuramente appetibile in futuro come zona residenziale. Siamo sicuri che il deposito di scorie nucleari contribuirà a renderla interessante?
In base ad una mia esperienza personale direbbe di no. Ho una carissima amica, ex docente universitaria, l’avevo quasi convinta a trasferirsi da Torino a Trino, decantandogli quanto si stia bene e quanto sia un posto tranquillo a misura d’uomo e che, grazie ad una moltitudine di associazioni, anche culturalmente movimentata ma, in seguito a questa ‘’rogna’’ del deposito mi ha detto di aver cambiato idea.

Comunque, per farla breve, la domanda è: ‘’Se i geologi dicono che la la zona NON è idonea lo diventerà a causa di una politica che ‘’vive alla giornata’’?

Si direbbe di si…

Alla prossima

Elena

I giovani, il malessere, la paura del domani…

Pensierino del mattino …

I giovani e la paura del domani.

Sono vecchietta, ho 68 anni compiuti e la mia vita, bene o male, l’ho vissuta in modo tutto sommato, sereno.
Non si navigava nell’oro, c’eran tante difficoltà, la tv era una cosa da ricchi, così come le automobili, ma, eravamo tutti sulla ‘’stessa barca’’ e quindi grandi differenze tra noi ragazzini, alla fin dei fini, non ce n’erano.
Pur non essendo un genio ho avuto la fortuna di essere assunta, nella stessa città in cui sono nata, Torino, negli uffici della più grande industria italiana dell’epoca, dove ho fatto la mia piccola carriera. Quando ho smesso di lavorare ero ‘’Segretaria Assistente di Direzione’’ , niente di che ma, stipendio e tipo di lavoro mi permettevano di vivere dignitosamente.
La domanda che mi pongo è: ‘’Possono i giovani di oggi, con lo stesso mio impegno, avere le mie stesse possibilità’’?
Non credo proprio.
Prima di tutto, ai miei tempi, angosce relative a guerre, a pandemie, a cambiamenti climatici, a inquinamento, alle crisi economiche non pesavano sulle nostre teste come spade di Damocle.
Spade di Damocle che pesano invece sui giovani di oggi, sempre più spaventati e sempre meno capaci di trovare una ‘’via d’uscita’’ che riesca a salvare ‘’capre e cavoli’’. Mi riferisco a Pianeta ed Umanità.
La domanda che mi pongo è: ‘’noialtri vecchietti, che abbiamo avuto una vita, rispetto a loro ‘’serena’’, li aiutiamo fare il ‘’salto’’?
Li aiutiamo a cambiare il mondo in ‘’meglio’’ oppure tendiamo a criticare la loro indifferenza e la loro abulia, che altro non sono se non ‘’una paura folle’’ che blocca loro qualsiasi iniziativa?
Invece di aiutarli tendiamo a criticarli. Noialtri è vero che non avevamo le guerre, ma siamo cresciuti con chi la guerra l’aveva fatte. Alcuni, come i nostri nonni, persino due. Ci hanno passato questi nonni e questi genitori gli ‘’anticorpi’’ per certi orrori.

Possiamo dire che gli stessi ‘’anticorpi’’ siano nelle generazioni di oggi?
O di quelle cresciute con il Grande Fratello? Che dal 2000, mi dicono sia ancora in produzione! Non credo il GF sia stato particolarmente ‘’vantaggioso’’ a livello di crescita personale per le generazioni che l’hanno seguito e vissuto come un modello da imitare.

Noialtri la TV l’abbiamo conosciuta con il Maestro Manzi, quel Signore che insegnava a leggere e scrivere ai nostri nonni. La TV considerata un mezzo per ‘’crescere’’.
Poi è arrivato Silvio Berlusconi e la TV è diventata… cosa esattamente? Ai posteri l’ardua sentenza.

Comunque, resta il fatto che le generazioni odierne siano spaventate. Il modello passato non funziona più e sarebbe più che ora di ‘’fare il salto’’.
Per ‘’salto’’ intendo cambiare completamente il modo con cui si fa economia oggi. Una sorta di economia da ‘’rapina’’ in cui le multinazionali dettano legge ed hanno quattrini per condizionare le scelte strategiche di paesi interi.

Gli agricoltori per esempio oggi scioperano prendendosela con chi? Con l’Europa che non gli permette di avvelenare il terreno con i pesticidi!

Ma… sarebbe quello il problema degli agricoltori? Non sarà che le Multinazionali li stiano strangolando pagando le loro produzioni tanto poco da affamarli? Ma ‘’nessuno’’ ha il potere di bloccare le Multinazionali! Quindi diamo la colpa all’Europa che si spende per NON continuare ad inquinare il Pianeta e depauperare i terreni produttivi, come invece li obbligano a fare le Multinazionali!

Abbiamo lottato tanto nel passato per eliminare i re assoluti e gli Imperatori ma… oggi? Oggi ‘’Novelli Imperatori’’ controllano il mondo intero, sotto forma di poche Multinazionali che, tutte collegate tra loro decidono le sorti del Mondo intero.

Possiamo davvero permetterlo? Possiamo permettere che in nome della sola economia, mascherandola, una volta da ‘’sacrosanto ritorno all’Impero’’, una volta da Supremazia religiosa, ci siano nel 2024 guerre di invasione e genocidi?

Se non saremo capaci di ‘’fare il salto’’ il mondo andrà verso un futuro distopico che porterà solo disgrazia.

Eppure qualche cosa mi dice che i giovani l’han capita questa antifona e che vorrebbero davvero fare qualche cosa di diverso. Noialtri ci avevamo provato con il ‘’mettere dei fiori nei nostri cannoni’’, ma poi: età che avanza, pigrizia e routine avevano preso il sopravvento e avevamo concluso poco.

Saremo in grado di collaborare con le nuove generazioni, guardando al futuro, con un occhio più simile al loro? Oppure ci culleremo nella nostra miopia dettata da un’età che ci consiglia di: ‘’goderci in santa pace gli ultimi anni’’?

Visto e considerato che Greta Thumberg, l’attivista ambientale è sotto processo a Londra, con l’accusa di avere arrecato disturbo alla quiete pubblica, dopo avere protestato durante una importante fiera dell’industria petrolifera e del gas nella capitale britannica, lo scorso ottobre, si direbbe che la nostra ‘’miopia’’ aumenti invece che diminuire.

Mah… alla prossima

Elena

Propongono di abolire l’abuso d’Ufficio … ma…

Pensierino del mattino sulla proposta di legge per abolire dal Codice Penale il reato di ‘’ABUSO D’UFFICIO’’.

Vi pare che le nostre carceri siano forse piene di ‘’colletti bianchi’’? Macché! Costoro in carcere sono rari appunto come le ”mosche bianche”!
In compenso, tutti sappiamo invece che le nostre carceri sono piene di extracomunitari e di drogati.
Come mai?
Semplice! Costoro spesso non riescono ad ottenere il permesso di soggiorno. Nonostante fuggano da fame, guerre e carestie non hanno sempre il diritto di cercarsi qui una vita. Una burocrazia ottusa non dà loro la possibilità di alzare la testa.
Però, una volta che arrivano qui, devono per forza di cose mangiare e magari pagarsi un tetto sulla testa.
Quindi?
Quindi dovrebbero lavorare. Magari con una legge che garantisca loro una paga oraria decente. Ma qui casca l’asino, perché in Italia se non hai il permesso di soggiorno NON Puoi lavorare! E non ti danno il permesso di soggiorno perché NON lavori! Un cane che si morde la coda…
Cosa impedisce a costoro di lavorare? Quella legge chiamata Bossi-Fini che, nonostante l’orrore non è ancora stata annullata!
Va da se che uno che deve mangiare ma NON può lavorare ha solo due possibilità: chiedere l’elemosina o delinquere.
Per farla breve, quelli bravissimi chiedono l’elemosina e/o finiscono nelle mani di un mafioso caporalato che li sfrutta come schiavi, quelli ‘’cattivi’’ invece spacciano droga e quindi finiscono in carcere.
Per una fetta di politica comunque costoro vengono ad imbastardire la razza e, addirittura alcuni politici paventano la terribile sostituzione etnica! (Teniamoci i ‘’Salvini’’ e facciamo annegare i ‘’Bolt’’)
Comunque se si volesse veramente accelerare e scaricare di un peso assurdo la somministrazione della giustizia, sempre impelagata in rogne relative a spaccio, alla piccola delinquenza comune, ai casini generati dalla mancata emissione di permessi di soggiorno, bisognerebbe eliminare la Bossi-Fini, invece che cosa fanno i nostri geni della lampada?
Aboliscono l’Abuso d’Ufficio!
Che acume vero? Mah…

Alla prossima

Elena

Il Mes e la Meloni … praticamente ”cane e gatto”!

Pensierino del mattino …

Praticamente la Meloni considera tutti i Paesi della Comunità Europea come dei grandissimi deficienti, mantre Lei e Lei sola difende gli interessi nazionali!
Quali sarebbero esattamente ‘sti interessi nazionali? Mah…
‘Sto Mes lei non lo vuole ratificare! Sorge spontanea la domanda: ‘’Ma come mai tutti gli altri lo hanno fatto’’? Che siano tutti delle teste di ‘’…..’’ ?
Ratificare il Mes non significa usarlo. Quindi? Come mai ‘sta cocciutaggine? Come mai questa levata di scudi contro l’Europa? Come mai insistere sul fatto che l’Italia non sia ‘’appiattita’’ nei confronti dell’Europa?
A ‘’chi’’ da fastidio l’Europa e … per quale motivo?
Morale della favola il risultato è che la decisione sul Mes è rimandata.
Eppure l’economia italica non è che sia poi ‘’rose e fiori’’.
In Europa, negli ultimi 20 anni, gli stipendi italiani si sono abbassati del 2% mentre nel resto dell’Europa sono aumentati.
Se gli stipendi sono bassi come fanno ad aumentare i consumi?
Secondo voi con gli stipendi italiani la gente va nei negozi a comprare scarpe, borse e vestiti? Va dal parrucchiere due volte la settimana? Va al ristorante con la famiglia? Naaa…
Ma mi raccomando, diamo la colpa all’Europa e rimaniamo nei nostri vecchi e sicuri giardinetti. Dove evasione fiscale e fatture in nero tengono in piedi l’economia. Dove la malavita organizzata fa affari e dà lavoro.
Abbiamo visto quanto ‘’lontani’’ ci ha portati ‘sto sistema no? Ecco … continuiamo imperterriti su questa folle strada.

Alla prossima

Elena

Strumenti di guerra finanziaria e … ‘’capricci liceali’’.

Dai siamo onesti, a noialtri ‘’popollo’’, quando ci parlano di ‘’QE’’ , ‘’PEPP’’, ‘’MES’’, ‘’RECOVERY FOUND’’, nella stragrande maggioranza cadiamo dalle nuvole. Ci perdiamo … la nostra mente vaga nel nulla.

Proviamo a fare uno sforzo, io per prima, e cerchiamo di capirci qualche cosa dai.

Che cos’è il ‘’Qe’’?
Il Quantitative Easing (Draghi) che spesso viene associato all’Eurozona, non è una nostra esclusività, le banche centrali di tutto il mondo possono utilizzarlo in caso di necessità. E’ un sistema che, per far fronte a emergenze economiche/finanziarie, ha creato un maxi programma di acquisti. Si tratta di una politica non convenzionale tramite la quale un istituto centrale acquista titoli, come ad esempio quelli governativi, con lo scopo di calmierarne il costo degli interessi. In questo modo fa risparmiare agli stati interessati e/o alle aziende emettitrici quantità industriali di interessi da pagare, liberando in questa maniera, risorse per investimenti e spesa pubblica, rendendo quindi più facile e meno costoso l’accesso al credito per gli stati e per le aziende.

Che cos’è il PEPP?
Mò cerchiamo di capire che cos’è ’sto ‘’Pepp’’ …
Dunque, Pepp, acronimo inglese di ‘’Pandemic Emergency Purchase Programme’’ il cui significato è quello di un programma di acquisto per l’emergenza pandemica, che continua ed affianca il QE che sta andando, pian piano a termine.
Il Pepp, è uno strumento ‘’temporaneo’’ di acquisto titoli che avrebbe dovuto terminare a fine anno, ma che è stato prorogato sino a giugno 2021, sperando che per quel periodo il CoVid19 sia ormai solo un brutto ricordo.
Si rivolge, anche lui, non solo ai titoli pubblici ma anche alle obbligazioni di aziende private facilitandone il finanziamento.
La Banca centrale europea ha aumentato recentemente di 600 miliardi il suo Pepp, (Lagarde) portando il totale a 1.350 miliardi. Mica ciuffoli!
Con questo nuovo programma di acquisto titoli, la Banca Centrale Europea ha cercato di garantire un flusso di danaro al sistema finanziario e a ogni singolo membro della zona euro.

Che cos’è il MES?
Un altro strumento economico/finanziario è il MES ( Meccanismo Europeo di Stabilità) attivo dal 2012 – che può concedere prestiti ai Paesi in difficoltà. IL MES viene finanziato dai singoli Stati membri con una ripartizione percentuale in base alla loro importanza economica. Il danaro prima veniva prestato in cambio di riforme specifiche, miranti ad eliminare o almeno a mitigare l’effetto dei ‘’punti deboli’’ dell’economia del Paese richiedente.
Prevedeva in particolare interventi in tre aree:
• Consolidamento fiscale, con tagli alla spesa pubblica per ridurre i costi della Pubblica amministrazione e migliorarne l’efficienza, e parallelamente aumentare le entrate attraverso privatizzazioni o riforme fiscali;
• Riforme strutturali, con l’adozione di misure di stimolo alla crescita, alla creazione di posti di lavoro e alla competitività;
• Riforme del settore finanziario, con misure destinate a rafforzare la vigilanza bancaria o, se necessario, a ricapitalizzare le banche.
Oggi come oggi, causa CoVid19, il danaro del MES verrebbe dato a tasso zero con restituzione tra 10 anni e SOLO per miglioramenti sulla Sanità, senza chieder nulla in cambio a chi è stato più colpito dalla pandemia. Nel caso Italia, il prestito a noi erogato sarebbe più alto di quello che l’Italia versa al fondo stesso. Quindi … vedete un pò voi, personalmente li prenderei eccome.

Recovery Found o Fondo di recupero
Inizialmente proposto ed elaborato dai francesi, il Recovery Fund è un fondo con il compito di emettere i ‘’Recovery Bond’’, con garanzia condivisa nel bilancio dell’Unione Europea.
Sugli eurobond e anche sul Recovery Fund i membri settentrionali dell’Unione si sono espressi contro qualsiasi forma di condivisione del debito mentre quelli meridionali si sono mostrati più aperti in tal senso visto anche lo stato dei loro conti pubblici.
Forse adesso hanno trovata una ‘’quadra’’ in una proposta recente che consiste nella ‘’condivisione del rischio comune’’ SOLO guardando al futuro, senza una condivisione del ‘’debito passato’’.
Questa proposta presentata dall’esecutivo comunitario è al momento soltanto una proposta visto che, per entrare in vigore, dovrà ricevere il via libera di tutti i 27 Paesi membri. Speriamo in bene …

Io credo di essermi chiarita un pò le idee …
Purtroppo, quando non si capisce al volo, quasi sempre si rinuncia a capire, trovando più comodo rifugiarsi nei ‘’vecchi cari luoghi comuni’’ e negli ‘’slogan semplificatori’’ forniti belli e pronti da qualche partito che si professa, ovviamente, vicino al ‘’popolo’’ e contro la ‘’crudele Europa’’. (La ‘’perfida Albione’’ se ne è già andata … purtroppo)
Il fatto è che però se noi ‘’popolo’’ non capiamo, non si risolverà mai nulla, non spingeremo mai nella giusta direzione. Se restiamo ancorati paurosamente ai vecchi schemi sorpassati non faremo altro che boicottarne i nuovi, e lo faremo in maniera ‘’bovina’’. (Con tutto il rispetto per la categoria).
Ovvio che, uno sputo sul palmo ed una stretta di mano, erano più facili da capire, ma oggi le cose sono più complicate, quindi sforziamoci di comprendere un pò di più la realtà che ci coinvolge.

In fondo ‘sta pandemia di Covid-19 ha fatto crollare diversi tabù, inclusi i principi ‘’rigoristi’’ della politica economica tedesca. Vogliamo approfittarne si o no? Vogliamo prendere ’sti soldi che ci vengono offerti a tassi irrisori o addirittura negativi o continuiamo a ‘’pettinare le bambole’’?

Vogliamo lasciare che bambini incoscienti ed immaturi facciano i capricci sulle ‘’virgole’’ e sui loro ‘’slogan cavalli di battaglia’’ o vogliamo predisporre un piano decente ed efficace per USARE FINALMENTE E BENE questo danaro di cui abbiamo un bisogno enorme per poter rialzare la testa? Prendere anche solo questo danaro per migliorare la Sanità e creare ‘’economia Green’’ sarebbe già un motivo sufficiente. Creare lavoro affrancandoci nel contempo dai combustibili fossili! Ma … cosa stiamo aspettando?
Alla prossima

Elena

Gli Euro Bond, l’Europa Federale e la Zona di libero scambio …

Il finanziamento delle contromisure economiche alla pandemia, per la zona Europea dell’euro, deve essere bilanciato con quanto stanno facendo le altre macrozone economiche mondiali:  USA e Cina.
Visto che gli Stati Uniti investono duemila miliardi di dollari, l’Europa dell’euro dovrebbe investire più o meno la stessa cifra, che divisa per il numero degli abitanti significa che l’Italia, per rimanere competitiva, avrebbe bisogno di investire circa 150/200 miliardi di euro. Naturalmente il livello del debito attuale non lo permetterebbe e, soprattutto, i tassi di interesse da pagare sarebbero insostenibili.
Un’emissione di Bond o emessi dalla Bce, o meglio di bond speciali emessi dagli Stati a tasso simbolico e sottoscritti dalla BCE avrebbe un altro impatto.
Al di là delle modalità che sono da definire quello che blocca il solo parlare di questi tipi di intervento sembra essere il veto tedesco con l’affermazione che la Costituzione tedesca vieta al Parlamento di prendere impegni contrari ai principi della Costituzione stessa.
Dato che questo divieto esiste in tutte le Costituzioni di qualunque Paese ne deriva che, secondo la stretta “logica” tedesca, nessuna Europa si possa fare se non con la Costituzione tedesca, quindi è impossibile farla a meno che tutti gli altri Paesi non adottino la loro Costituzione!!!
Invece di mettere intorno ad un tavolo le migliori menti giuridiche d’Europa, e ce ne sono, e far preparare la Costituzione Europea, portandola poi davanti ad una vera Assemblea costituente per l’approvazione, il continuare a dire la nostra Costituzione non ce lo permette, se non si chiama “Imperialismo” non so come chiamarlo, a meno di non definirlo stupidità ed ipocrisia.
La Germania ha sottoscritto i Trattati Europei che prevedono, come direttive fondatrici, la libera circolazione delle Merci, dei Capitali e delle Persone.
Ad oggi per le merci si sono trovate regole comuni e si può affermare che, più o meno, circolano libere.
Per i Capitali la non uniformità dei sistemi fiscali rende la circolazione non ancora completa e comunque concorrenziata (esistono paradisi fiscali e leggi attira capitali da per tutto).
Per le persone si è realizzata una specie di libertà di circolazione “turistica”, quando si guarda agli aspetti dello Stato sociale e alla fiscalità ci si limita a trattati bilaterali tra Stati, non esistono diritti e doveri uniformi, non dico uguali. Come si possa circolare, lavorare, investire “liberamente”, in mezzo ad una selva di regole diverse qualcuno me lo dovrebbe spiegare.
Quando si sottoscrivono impegni cosi ampi che riguardano i cittadini il primo sforzo dovrebbe essere quello di uniformare le regole fondamentali dei diversi Paesi cioè le Costituzioni e perciò approvare la “Costituzione Europea”, se non lo facciamo vuol dire che abbiamo creato solo una “Zona di Libero Scambio Commerciale”.
Questo è il problema, noi parliamo di Europa Federale, ma la Germania, L’Olanda, la Finlandia ecc. vedono solo una Zona di Libero Scambio e non capiscono perché modificarla, a loro va bene così!
Antonio Carlucci

Siamo liberi o schiavi ?  

… pensierino del mattino …‘

Ci hanno martellato le meningi talmente tanto, e per talmente tanto tempo, che non siamo più capaci di gestire le informazioni che ci piovono addosso. Informazioni che ci arrivano in maniera opprimente e continua a 360°!

Vero è che leggiamo mille cose, ma … quante riusciamo ad approfondirne? Mah …

Ma poi … è colpa nostra? Siamo noi che siamo diventati scemi all’improvviso o ci hanno fatti diventare scemi? 

Da quando la ‘’comunicazione’’ si è trasformata da:  pura informazione, pur se su ‘’linee’’ diverse, ad un ‘’mezzo per vendere’’, l’informazione ha iniziato a fare guai e perso la propria dignità.

I mezzi di comunicazione, tutti sappiamo, devono ‘’vendere’’ se vogliono sopravvivere! Ma qui casca l’asino, se qualcuno ‘’DEVE SOPRAVVIVERE’’ va da se che inizi ad esser meno LIBERO … o no? Se un tempo era sufficiente appoggiarsi ad una ‘’linea politica’’, magari anche spontaneamente condivisa,  oggi la questione è più complicata. Quel che rimane è che la ‘’libertà’’ la danno i mezzi economici. I giornali oggi non hanno più contributi pubblici quindi devono ‘’vivere’’ di acquisti cartacei e/o di abbonamenti in rete e/o di ‘’like’’ sempre in rete.  

Va da se quindi che l’informazione sia condizionata alla vendita di prodotti, merci, politica, idee, soluzioni, e noi ‘’assorbiamo’’ visceralmente tutto, senza esser più capaci di utilizzare il caro vecchio ‘’cum grano salis’’.

Più le informazioni sono eclatanti, drammatiche, reiterate, più si incrociano e si confondono tra loro in realtà e bugie, in  dicerie e conferme, in conferme e smentite, in ipotesi, in assiomi e teoremi .. e più ci piacciono. Il Grande Fratello dell’informazione! Ah… che bello! 

Informazioni queste che fanno presa più sulle nostre ‘’viscere’’ che sul nostro ‘’cervello’’ ormai atrofizzato.

Ma ribadisco, non è affatto colpa nostra. Ci hanno fatti diventare così! 

Ho una teoria tutta mia su quello che la pubblicità ha fatto, negli anni, alla nostra cognizione. La teoria è semplice e consiste nel fatto che: per essere un ‘’ottimo acquirente’’ devi, per forza di cose, essere anche un pò ‘’scemo’’! 

Volete un esempio che considero ‘’eclatante’’? Eccolo qui:  ‘’Vi ricordate l’epoca in cui a noi donne hanno fatto indossare, era un ‘’must’’ della moda femminile, delle scarpe con una punta senza senso? Scarpe che finivano con una punta alla ‘’Aladino’’ che si alzava persino e che nulla avevano a che fare con il piede femminile? Ebbene in giro c’erano solo scarpe simili. Per anni mi sono rifiutata di acquistarle e sono vissuta con le mie vecchie scarpe, o con calzature da ginnastica. 

Ma dico … noialtre mica facciamo la punta ai piedi con i temperini no? Quindi? Perché caspita ci fate comprare scarpe simili? Eppure … tutte le mie amiche le avevano! E non parlo di ‘’donne poco evolute’’ ma di medici, avvocati e commercialisti. 

Come mai? Semplice! Quella era la ‘’moda’’ e quindi bisognava adeguarsi! 

Trovo questo comportamento assurdo! Possibile che noialtri si sia diventati così ‘’semplici’’? 

Eppure … se il compratore perfetto non deve farsi troppe ‘’domande’’ ma limitarsi ad acquistare cosa è ‘’meglio per lui’’, va da se che il ‘’compratore in oggetto’’ abbia perso un pò della sua ‘’sacra autonomia mentale’’.

L’ha persa perché così vuole la società consumistica. 

La cosa che mi preoccupa è che un essere simile, come reagirà alla pioggia di informazioni, per esempio sul ‘’coronavirus’’?

Reagirà  usando il ‘’proprio cervello’’ o … sarà condizionato dalle ‘’informazioni’’ che gli vengono fornite? E le informazioni che gli vengono fornite da che ‘’parte stanno’’?

Ho la sensazione che in un mondo in cui l’ ’informazione democratica’’, quella alla portata di tutti … stia diventando invece una pericolosa fonte di indottrinamento.

Saremo noi capaci di sfruttare il nostro ‘’cum grano salis’’ e riconoscere le informazioni giuste? Mah … 

Alla prossima

Elena 

Un mondo di debiti …

Ciao a tutti quanti, come state? 

Io sono un pò ‘’provata’’ sia dalle vacanze di Natale sia dalla precaria salute della mia mamma che, vivendo sola in Italia,  è fonte di viaggi e di preoccupazioni da parte mia. 

Invecchiando la salute non è che ‘’migliori’’ quindi spetta a me, sua unica figlia, occuparmi di lei. Ho scelto di vivere all’estero e mi sento in colpa nei suoi confronti. Lei è rimasta in Italia e non vuole assolutamente muoversi, non solo dalla sua città, ma addirittura dal suo quartiere, visto che conosce praticamente tutti ed ha visto crescere i sessantenni di oggi. Come obbligarla a venire in un Paese dove parlano una lingua diversa dalla sua? Lei, la mia mamma, questo fatto non lo contempla nemmeno. 

Non volevo annoiarvi con questo argomento ma …  con un altro.

Stamattina leggendo il giornale sono rimasta colpita dall’ammontare dei ‘’debiti’’ che esistono nel mondo di oggi.

Un tempo, avere debiti era fonte di problemi e preoccupazioni da parte delle famiglie. Anche le aziende ‘’indebitate’’ non è che stessero poi tanto serene. Non essere in grado di ‘’onorare’’ un debito era una ‘’macchia’’ pesante sulla propria coscienza.

Oggi invece si ‘’vive’’ sui debiti.

Le recenti  informazioni emesse dall’IIF (Institute of International Finance) hanno dato vita al grafico che incollo qui sotto. 

Fonte: Grafinomix Sole24ore

Non lo trovate inquietante il fatto che tutto il mondo sia indebitato? Stiamo parlando di 253mila miliardi di dollari di debiti! Il 322% del PIL mondiale! Chi è indebitato con chi? Cribbio a me, solo a pensarci, viene il mal di fegato. 

Il fatto è che, considerati i tassi di interesse praticati dalla banche oggi, la tendenza all’indebitamento molto probabilmente continuerà a salire. 

Nel corso del 2020 andranno in scadenza bond da rifinanziare per un controvalore di 19mila miliardi di dollari, di cui il 30% nell’area dei Paesi emergenti (soprattutto Cina, India e Brasile). Nei mercati “maturi”, i Paesi che saranno chiamati al più ampio rifinanziamento del debito saranno Usa, Giappone e Germania. Speriamo che continuino a rifinanziare ‘sti debiti, senza batter ciglio, altrimenti la situazione potrebbe precipitare. 

D’altronde, se il futuro deve essere ‘’verde’’, se dobbiamo affrancarci dai combustibili fossili a brevissimo termine, per salvare il pianeta oltre che noi stessi, il denaro per chi ha nuove e buone idee deve essere a disposizione no? 

E quindi avanti con i debiti. Possiamo solo augurarci che questi danari vengano usati per il benessere futuro e non per un’economia ‘’mordi e fuggi’’. 

Che dire? Coraggio e … speriamo in bene.

Alla prossima

Elena 

‘Ndrangheta … altra ”pastoia” italica!

Ci lamentiamo di non essere capaci, a livello mondiale, di mettere ‘’regole’’ comuni per gestire la tassazione delle Multinazionali che, forti del fatto della inesistenza appunto di tali regole, eludono serenamente, privando la collettività tutta di ingenti somme di danaro che finiscono in una sorta di ‘’buco nero’’, inutilizzabile per popolo e Stati, ma che arricchiscono sempre i soliti ‘’quattro gatti’’. 

Tra le ‘’Multinazionali classiche’’ ne opera una che non rispetta niente e nessuno e di cui siamo, anche se non certo volontariamente, i detentori/esportatori. La ‘’Multinazionale’’ in oggetto si chiama ’Ndrangheta!

Recenti calcoli la mettono tra le ‘’Aziende’’ che hanno più disponibilità economica. Risulta infatti essere più ricca della tedesca Deutsche Bank e dotata di un fatturato superiore a quello di Mc Donald’s!

La ‘Ndrangheta è al di sopra di tutte le leggi esistenti.  Ha le ”sue” regole e le ”sue” punizioni e i mercati da lei gestiti sono in crescita esponenziale. 

Tra questi il mercato della cocaina che, a differenza dell’eroina, ha non solo fidelizzato il cliente, ma ampliato enormemente la platea utilizzatrice,  abbassando il prezzo del consumo al dettaglio in maniera costante.  

Cocaina = danaro a palate! Visto la Bossi Fini e il ”decreto sicurezza” che non vengono annullati, la manovalanza di disperati non manca di certo in questo paese. Se tu sei un immigrato senza un permesso, che non ti viene dato manco se piangi, e quindi non puoi nemmeno fare il lavapiatti in un ristorante … che cosa ti rimane per campare? Chi è che ti offre lauti guadagni facendo nel contempo, attirare su di te, povero disgraziato, l’ira di ”italiani” che non si fanno tante domande ma che si limitano a fare uno più uno?

Costoro hanno quantità industriali di denaro che reinvestono, per ripulirlo, ovunque possano farlo. Ovvio che gente simile non investe certo a ‘’lungo termine’’ con una visione al futuro e per il bene della collettività ma, ovviamente, per un ben più misero obiettivo, che si può condensare nella definizione di economia ‘’mordi e fuggi’’.  In un periodo di ‘’transizione’’ come quello odierno, caratterizzato dalla ‘’mondialità’’ appunto delle Multinazionali, dalla loro possibilità di ‘’delocalizzare’’ produzioni e/o sedi fiscali,  ove più fa ‘’comodo loro’’, dalla crescita di alcuni Paesi a scapito dell’Europa, detentrice fino a pochi anni fa di un notevole potere economico/produttivo e dal tentativo di affrancamento dai combustibili fossili per passare a fonti eco-sostenibili, l’enorme disponibilità di danaro, da parte della malavita organizzata, frena ulteriormente una corretta ripresa a favore della collettività.  

Come ne usciremo? Io di certo non lo so … visto che sono solo una ‘’mamma casalinga’’, ma qualche domanda me la farei, e qualche soluzione la cercherei fossi il Presidente e/o Primo Ministro di un Paese civile. 

Nel nostro ‘’piccolo’’ abbiamo combattuto le ‘’Brigate Rosse’’ e … fatto strano, anche ‘’vinte! 

Abbiamo fatto finta di combattere il ‘’Terrorismo Nero’’ …

Ma … la ‘’malavita organizzata’’ invece? Com’è che non riusciamo nemmeno a ‘’scalfirla’’? Eppure Polizia, Carabinieri, Finanza, sono costantemente sulle loro tracce e direi che il loro mestiere lo sappiano fare eccome … ma, per qualche ‘’strano motivo’’ la soluzione al problema si perde in ‘’meandri’’ che somigliano sempre più ai ‘’Panama Papers’’ … 

Mah …

Alla prossima

Elena 

Pensierino del mattino: La destra che avanza e la sinistra che stenta, come mai?

Mi domando per quale motivo la ‘’destra’’ stia facendo la ‘’parte del leone’’ un pò dappertutto.

Secondo il mio misero parere è semplicemente perché abbiamo paura. 

Quando si ha paura ci si affida a ‘’qualcuno’’ che ci appare forte, che prende decisioni per noi, che ci ispira fiducia che ci tranquillizza e rinunciamo, altrettanto tranquillamente,  a libertà, a democrazia,  a giustizia, solo per stare con quelli ‘’forti’’ che promettono di  proteggerci. 

Quelli ‘’forti’’ promettono di  proteggerci eliminando quelli che, nel sentir comune, ci ‘’disturbano’’, siano essi individuati di volta in volta nell’ Europa, nella concorrenza economica o nei poveri migranti disperati.  Deleghiamo i ‘’forti’’ per risolvere in maniera semplicistica, e quindi inutile, i nostri problemi. L’importante è stare dalla parte del ‘’vincente’’ di quello che ha promesso di ‘’proteggerci’’ e di farci star bene. 

La paura che abbiamo è atavica e risiede in un semplice fatto. Nel fatto che, al di là dell’economia che stenta, noi oggi sul pianeta Terra,  siamo quasi 8 miliardi di persone!  Quindi sappiamo benissimo che, se le cose non cambiano drasticamente, e non abbiamo idea di cosa fare per farle cambiare,  non ci sarà più da mangiare per tutti. Altro che mancanza di lavoro. 

Quindi … quindi ecco che torna l’atavico istinto di conservazione, quello che mettiamo saggiamente da parte quando attaccato all’osso c’è abbastanza ciccia per tutti e che, per sfamarsi, è sufficiente aspettare il proprio turno. 

Quando sappiamo che la ciccia scarseggia e che: o mangio io o mangi tu … allora la democrazia va a farsi benedire e tornano gli istinti primordiali. 

Ecco che cos’è la destra che avanza. Potremmo chiamarla una sorta di ‘’involuzione della specie’’ ? 

La democrazia funziona quando le società crescono economicamente ed intellettualmente, quando i cittadini sono in grado di vedere un futuro positivo, viceversa si rinuncia volentieri alla libertà per aggrapparsi al dittatorello di turno. 

Ma attenzione scegliere la ‘’destra’’ non è detto che ‘’risolva’’ il problema di base … anzi, la storia ci insegna che lo peggiora e anche tanto.

Mò parliamo di ‘’sinistra’’, della ‘’nostra’’ sinistra che, se non la smette di fare i ‘’distinguo’’ al suo interno, non riuscirà mai a convincere l’elettore a rivotarla. 

Noi elettori di ‘’sinistra’’ ci siamo anche un pò fiaccati i maroni di continuare ad assistere a beghe tra le varie correnti del PD.

Se Renzi vede nel PD esistente il ‘’male assoluto’’ e che solo ‘’lui’’ è il portatore della ‘’luce’’ … che si fondi il ‘’suo’’ partito, magari con Calenda come braccio destro,  e lasci ad altri la gestione e la linea politica di quello che rimane. Se è così bravo ad attirare consensi ma perché non lo fa con un partito suo? Sono più che sicura che avrebbe un ottimo risultato. 

Ha forse paura di fare la fine di Liberi ed Uguali? O di ‘’Potere al popolo’’? Non credo.  Comunque  un partito Renziano, sarebbe sempre meglio di questo ”tira e molla” che sta facendo disamorare anche l’elettore di sinistra più convinto.

Renzi, al di là dei suoi fedelissimi, non ha conquistato tutta la base, viceversa il PD non sarebbe in queste condizioni. Quindi non dovrebbe pretendere di diventare il ‘’capo di tutti’’ quando, evidentemente, le sue idee NON sono quelle di tutti … o no? Purtroppo un leader deve anche sapere ‘’unire’’ e non è una dote scontata a prescindere. 

Il mio PD era quello di Bersani … quello a cui gli ortotteri hanno sbattuto la porta in faccia, per aprirla poi ad uno come Salvini, il che la dice lunga su costoro. In questo PD non mi riconosco  più, anche se ‘’a pelle’’ so bene che solo una sinistra forte potrebbe portarci fuori dal baratro in cui ci siamo infilati a piedi giunti a furia di dare ascolto alle ‘’sirene’’. 

In ogni caso, beghe interne a parte, la sinistra tutta deve andare UNITA alle europee se non vogliamo trovarci l’Europa piena di euroscettici e di sovranisti! Gente che rallenterebbe ulteriormente e forse anche drammaticamente quello che deve essere un processo ‘’naturale’’ di unificazione dell’Europa. 

Incrociamo le dita e speriamo in bene …

Alla prossima

Elena