Dunque, il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti (PD), è finito nella bufera in merito all’indagine denominata ‘’Angeli e Demoni’’.
Tutti pensano che quest’uomo sia coinvolto nella squallida storia degli ‘’affidi’’ illeciti. Bambini a cui, assistenti sociali e psicologi, pare facessero il lavaggio del cervello per rinnegare i genitori biologici ed essere quindi dati in affido ad altre famiglie, che avrebbero usufruito di contributi economici per tali affidi.
Ovviamente Lega e M5S impapocchiano la faccenda ed accusano il sindaco ed il ‘’PD tutto’’ di far parte di questa squallida storia.
Allora mettiamo le cose in chiaro, il sindaco del PD in questione NON è un mostro ma è accusato, secondo il Procuratore Mescolini, di abuso d’ufficio e falso. Gli viene contestato di aver violato le norme sull’affidamento dei locali dove si svolgevano le sedute terapeutiche, ma NON è in nessun modo coinvolto in crimini contro i minori!
Quindi avete capito di che cosa si tratta? ’Sto sindaco dà il via libera all’uso di locali per scopi sociali ad un’associazione che si occupa di bambini maltrattati. Che cosa ne sa lui che cosa combinano ‘sti qui? Bambini maltrattati purtroppo ce ne sono e di sicuro il sindaco ha agito in buona fede.
In Italia ci sono milioni di locali liberi che potrebbero essere utilizzati per una marea di cose, associazionismo compreso, ma che, per cavilli e burocrazia, non vengono mai assegnati ai richiedenti e vengono lasciati marcire inutilizzati! ’Sto sindaco, ha pensato di fare una cosa positiva prendendosi la responsabilità di dare questi locali a questa associazione, e per questo motivo è accusato di ‘’abuso d’ufficio’’, e molto probabilmente pure di ‘’falso’’ visto che magari ha detto, per poterli assegnare, che i locali erano a ‘’norma’’.
Ma da qui … a commettere ‘’crimini’’ contro i bambini … ce ne passa non credete?
Ma gli ”avvoltoi ”si sono buttati a pesce su questa ”storiaccia” e Lega e M5S fanno le ‘’passerelle’’ contro il PD, con il ‘’consenso’’ del ‘’popollo’’ che non sa, non capisce ma … applaude.
Che pena …
Alla prossima
Elena