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la Svizzera … e il salario garantito a tutti !

Mentre noi stiamo a ”scannarci” per eleggere un sindaco … oggi gli svizzeri votano, se è il caso oppure no, di dare a ”tutti” gli abitanti del Paese uno ”stipendio universale”! 

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Tutti quanti! Che abbiano o meno un lavoro, compresi  gli stranieri residenti da almeno 5 anni.

Il referendum di iniziativa popolare è stato organizzato da un gruppo che non appartiene a nessun partito politico. Così almeno sostengono … ma mi piacerebbe sapere ”cosa e chi” sta dietro a tutto questo, se  non esiste davvero una qualche ”strumentalizzazione” a monte.  A ”chi”  potrebbe, ad esempio,  far comodo dare un ”obolo” a tutti? In modo da tenerci tranquilli e quindi non creare ”tensioni sociali”?    Mah …

Tornando all’argomento: lo stipendio dovrebbe essere di 2.500 franchi svizzeri  (2.260 euro) al mese a persona più 650 franchi svizzeri al mese per ogni bambino.  Non ”saltate sulle sedie” dall’entusiasmo, ricordate che la Svizzera è ”ricca”, ha più banche che abitanti e che il costo della vita da loro è molto più alto del nostro.

Comunque, ammesso e non concesso che gli svizzeri votino a favore,  il che non è dato per scontato,  tempo fa infatti  hanno rifiutato di avere più giorni di ferie pagate! Il che la dice lunga sulla loro ”mentalità’!

Questo ”stipendio”,  se dovesse esser promosso, sarà ”ovviamente” compensato con un aumento generalizzato delle imposte e delle tasse e molto probabilmente con riduzioni su prestazioni sanitarie … scolastiche … abitative … etc… etc …

D’altronde se la ”coperta” è quella … bisogna tirare un po’ dappertutto.

Uno dei promotori del referendum, Ralph Kundig, sostiene che dare un  ”salario a tutti” è indispensabile a fronte della perdita progressiva dell’occupazione ”umana” causata dall’ automatizzazione crescente, lo stesso ”vangelo” di Grillo.

Quindi diamo un salario di sopravvivenza a tutti … tutti uguali … d’altronde se il futuro apparterrà  alle ”multinazionali’ e ne rimarrà solo ”una/o” come gli Highlanders … avremo, ad esempio,  una sola casa produttrice di abbigliamento … una sola casa produttrice di auto … una sola casa produttrice di ”celle abitative”…  alla fine vivremo tutti nello stesso modo sul pianeta. Avremo tutti gli stessi vestiti … guideremo tutti la stessa auto … vivremo tutti negli stessi alloggiamenti.

iurVe lo ricordate il ”cattivone” in Highlander?

Mò … ‘sta a vedere … che alla fin dei fini i  ”marxisti”  sono gli svizzeri e le Multinazionali!

E chi lo avrebbe mai detto?

 

Alla prossima

 

Elena

 

Le Multinazionali … fanno morire i mercati?

A chi caspita vendono le Multinazionali?

La Bayer ha fatto un’offerta per acquistare la Monsanto! 62 miliardi di dollari in contanti per comprare la Monsanto! Mica briscole! Si direbbe la Bayer abbia soldi per fare le guerre nel vero senso della parola!

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Dopo questo ”sforzo economico”,  dovrà naturalmente fare dei ”risparmi” per rientrare nei costi sostenuti, quindi ”ristrutturazioni” ! La parola ”ristrutturazione”, lo abbiamo imparato a nostre spese,  significa prevalentemente ”riduzione del personale”!

Inizio a pensare che gli investimenti che vengono fatti nella ”robotica” mirino a sostituire quella ”esosa” categoria di umani che vogliono sì lavorare ma che ”pretendono” di esser pagati … di far le ferie … di avere la ”mutua” … di far la ”pipì” mentre sono sul posto di lavoro e … udite udite, dopo una ”vita di lavoro” ‘sti umani vorrebbero pure avere una ”pensione”!

Insomma mi vien da pensare che per le multinazionali i ”robot”  siano la soluzione migliore, meglio ancora dei cinesi! Non chiedono niente e lavorano 24 ore su 24! Gli schiavi perfetti!

La domanda che mi faccio è: ”ma se nessuno essere umano lavora … quindi se nessun essere umano ha denaro per acquistare  … le multinazionali,  a chi cavolo venderanno  i prodotti che producono?

Mah … misteri della scienza …

Alla prossima

 

Elena

 

La ricchezza in mano a pochi produce solo disastri!

Oggi non esiste a livello mondiale rappresentanza politica degna di tale nome … ci pensano le leggi elettorali ad evitare la rappresentanza del popolo minuto.  Chi entra in politica  o rappresenta i ”poteri” che lo hanno messo su quello scranno … e ai quali deve ”riconoscenza”! Oppure … entra in politica per il proprio interesse e, una volta arrivato su quello scranno,  si vende al migliore offerente!

Un esempio ”primitivo” ? La mafia ti siede su quella poltrona  … ma poi pretende che tu faccia quel che ti chiede.

Un esempio ”moderno”? Le multinazionali/poteri forti o novelli imperatori … ti siedono su quella poltrona … ma poi pretendono che tu faccia quel che ti chiedono.

iu 08.09.39

Noialtri miseri normali cittadini da ”chi” siamo rappresentati? Da nessuno! Bene che vada qualcuno propone per noialtri il reddito di cittadinanza, giusto per ”tener buoni” noialtri miseri … un po’ come il  ”pane e il circo” durante l’Impero Romano. Ma possiamo veramente buttare la spugna in questa maniera? Possiamo veramente assuefarci ad essere dei semplici cittadini-schiavi?

La concorrenza è l’anima dell’economia … oggi dov’è finita la concorrenza? Ci sono quattro gatti che detengono tutto!  Si continua ad ”ottimizzare” … il che in ”soldoni” significa semplicemente ridurre posti di lavoro,  delocalizzare e schiavizzare!  E poi? Chi compra quel che i ”novelli imperatori” producono a costo basso grazie ai sacrifici dei più vulnerabili? Che poi sarebbero degli schiavi moderni?  Possibile che ‘sti deficienti non si rendano conto che se la gente non lavora non consuma? E che alla fine ‘sti schiavisti non avranno nessuno a cui vendere quel che producono?  Delocalizzare per risparmiare sulla manodopera significa che l’operaio che produce in questa situazione, guadagna talmente poco che non può permettersi di comprare quel che produce!

In compenso l’operaio che potrebbe acquistare … visto che sarebbe pagato un po’ di più …  non ha più i soldi perché non ha più il lavoro visto che la sua fabbrica ha ”delocalizzato”! Quindi? Ve lo portate nella tomba quel che producete care multinazionali? A chi lo vendete?

Ricordatevi che questo sistema forse mantiene ancora in vita agiata voialtri … ma … i vostri nipoti? Come vivranno? Di questo passo si può solo implodere … con ripercussioni drammatiche! Compresi voialtri quattro gatti pieni di soldi da far schifo!

Grrrr …

Alla prossima

 

Elena

 

 

 

LA BANCA DEL SEME NORVEGESE …

Una banca del ”seme” un po’ speciale …

Nell’isola norvegese di Spitsbergen, situata a circa 1.300 chilometri dal Polo Nord, esiste una ”banca del seme” molto speciale! In una caverna scavata nella roccia e a 130 metri sul livello del mare,  sono conservati circa 770.000 differenti tipi di semi! Semi che arrivano da tutto il mondo: dall’Irlanda, dagli USA,  dal Canada, dalla Svizzera, dalla Colombia, dal Messico, dalla Siria …

Questa ”banca” è stata costruita nel 2008 e la località è stata scelta in quanto considerata sicura rispetto ad eventuali movimenti tettonici. La miniera locale di carbone provvede l’energia necessaria per mantenere la temperatura a -18 gradi celsius. In caso di malfunzionamento ci vorrebbero comunque parecchie settimane prima che la temperatura arrivi a -3 C mettendo il crisi la sicurezza dei semi stoccati.

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Come mai una ”banca simile”? La risposta ”ufficiale” è che si conservano i semi per motivi di sicurezza. Nel caso di una guerra atomica almeno i sopravvissuti potrebbero contare su semi ”sani”, che potrebbero garantire la sopravvivenza ai sopravvissuti.

La risposta ”vera” purtroppo è che con tutte le manipolazioni genetiche (OGM) fatte dalle multinazionali i semi sono diventati dei veri e propri ”terni al lotto”!  Essendo stati ormai rilasciati in ”natura” da tempo … hanno iniziato a far danni, compromettendo anche quelli naturali, che ormai non sono più affidabili. Gli OGM o sono completamente  ‘sterili” , quindi inutilizzabili da parte dei contadini per la semina seguente, o non garantiscono il prodotto originale. Potrebbero addirittura essere nocivi  per la nostra salute.

Fino a poco tempo fa, i contadini di tutto il mondo, dedicavano una parte del prodotto raccolto alla semina. Punto! Erano ”semi normali e sani”  e la raccolta era assicurata! Questo avveniva perché il ”seme/prodotto” si era evoluto in maniera naturale, ed erano stati necessari migliaia di anni di incroci naturali per ottenere qualche cosa che fosse buono per la nostra salute.

In laboratorio  hanno semplicemente ”forzato” la natura! Hanno prodotto artificialmente semenze resistenti ai pesticidi, o producendo, bene che vada, piante magari con lo stelo più corto e robusto … capaci quindi di sopportare meglio il peso dei frutti, che poi si sono rivelati però di scarso contenuto nutritivo, oppure piante resistenti al freddo ma che non sopravvivono a temperature più elevate, o resistenti alla siccità ma che alle prime piogge marciscono. Insomma hanno combinato un sacco di guai e noi ne faremo le spese.

Già oggi ci lamentiamo che i nostri figli non mangiano verdura, ma perché dovrebbero piacere loro dei cibi che hanno tutti lo stesso sapore? Quand’è l’ultima volta che avete mangiato delle zucchine che avevano il sapore di quelle che vi preparava vostra nonna? E’ vero che oggi, volendo, possiamo mangiare pomodori 365 giorni l’anno … ma … sono buoni? Oppure ci accontentiamo?

Comunque per farla breve e sapori a parte … oggi i contadini sono obbligati  ad acquistare i semi dalle multinazionali che hanno la tecnologia per produrli. Ergo si è creata  una nuova sudditanza, quella alimentare  (oltre a quella già terribile del petrolio) ma si è anche venuto a creare un pericoloso appiattimento della produzione. La ”santa”  biodiversità garantita da tante piccole imprese familiari, è stata sostituita dall’omologazione delle Multinazionali.

Ecco perché in Norvegia si sono inventati la ”banca del seme”! Tra l’altro lo stoccaggio dei semi è esente da costi.  Tutti i costi operativi sono a carico dalla ”Global Crop Diversity Trust. Il fondo è alimentato da diversi governi e da associazioni benefiche come ad esempio la Fondazione Bill e Malinda Gates, che dopo aver investito un sacco di soldi nella ricerca delle Multinazionali proprio sulle semenze … forse hanno realizzato l’enorme errore fatto e provano a ”metterci una pezza”!

Meditiamo gente … meditiamo …

Alla prossima

 

Elena

 

 

fonte: http://www.amusingplanet.com/2013/10/preparing-for-apocalypse-svalbard.html

 

EXPO 2015 E LA BANCA DEL SEME NORVEGESE …

Una banca del ”seme” un po’ speciale.

Nell’isola norvegese di Spitsbergen, situata a circa 1.300 chilometri dal Polo Nord, esiste una ”banca del seme” molto speciale!

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In una caverna scavata nella roccia e a 130 metri sl livello del mare,  sono conservati circa 770.000 differenti tipi di semi! Semi che arrivano da tutto il mondo: dall’Irlanda, dagli USA,  dal Canada, dalla Svizzera, dalla Colombia, dal Messico, dalla Siria …

Questa ”banca” è stata costruita nel 2008 e la località è stata scelta in quanto considerata sicura rispetto ad eventuali movimenti tettonici. La miniera locale di carbone provvede l’energia necessaria per mantenere la temperatura a -18 gradi celsius. In caso di malfunzionamento ci vorrebbero comunque parecchie settimane prima che la temperatura arrivi a -3 C mettendo il crisi la sicurezza dei semi stoccati.

Come mai una ”banca simile”? La risposta ”ufficiale” è che si conservano i semi per motivi di sicurezza. Nel caso di una guerra atomica almeno i sopravvissuti potrebbero contare su semi ”sani”, che potrebbero garantire la sopravvivenza ai sopravvissuti.

La risposta ”vera” è che con tutte le manipolazioni genetiche (OGM) i semi sono diventati dei veri e propri ”terni al lotto”!  Essendo stati rilasciati in ”natura” … hanno iniziato a far danni. O sono ‘sterili” o non garantiscono il prodotto originale. Potrebbero addirittura essere dannosi per la nostra salute.

Fino a pochi anni fa, i contadini di tutto il mondo, dedicavano una parte del prodotto raccolto alla semina. Punto! Erano ”semi normali e sani”  e la raccolta era assicurata!

Questo avveniva perché il ”seme/prodotto” si era evoluta in maniera naturale, ed erano stati necessari migliaia di anni di incroci naturali per ottenere qualche cosa che fosse buono per la nostra salute.

In laboratorio, invece hanno semplicemente ”forzato” la natura, producendo artificialmente semenze resistenti ai pesticidi necessari alle multinazionali.

Morale della favola … oggi i contadini sono obbligati ad acquistare i semi dalle multinazionali che hanno la tecnologia per produrli. Ergo si è creata non solo una nuova sudditanza alimentare (oltre a quella del petrolio) ma anche un appiattimento della produzione. La ”santa”  biodiversità garantita da tante piccole imprese familiari, è stata sostituita dalll’omologazione delle Multinazionali.

Ecco perché in Norvegia si sono inventati la ”banca del seme”! Tra l’altro lo stoccaggio dei semi è esente da costi.  Tutti i costi operativi sono a carico dalla ”Global Crop Diversity Trust. Il fondo è alimentato da diversi governi e da associazioni benefiche come ad esempio la Fondazione Bill e Malinda Gates.

Meditiamo gente … meditiamo … all’Expo 2015 ”NON” dovrebbero esserci solo le Multinazionali alimentari …

 

Alla prossima

 

Elena

fonte:

http://www.amusingplanet.com/2013/10/preparing-for-apocalypse-svalbard.html

 

EXPO 2015 – ”LAVORO” PER I GIOVANI??? Mah …

A pochi giorni dall’apertura di Expo 2015 manca ancora personale.

Le-due-facce-di-Expo-2015C’è quindi la ”caccia aperta” al personale mancante ed ovviamente anche ai tecnici dei sistemi, che saranno assunti con la formula dell’apprendistato, e che saranno inseriti nella centrale operativa di comando e controllo. Questi tecnici avranno il compito di monitorare l’andamento delle operazioni nel sito espositivo come ad esempio: le code, il funzionamento degli impianti, le emergenze.

Per ottenere questi posti di lavoro, considerata la disoccupazione che ci attanaglia, c’è una concorrenza più che agguerrita. Più c’è concorrenza … più le possibilità di condizioni al ”ribasso” sono quasi inevitabili.

Ovviamente questi posti NON sono a tempo indeterminato, anche se la società che li gestisce, la Manpower, parla di eventuale riallocazione per i ”migliori” per la prossima esposizione di Dubai!  ?????

E nel frattempo che cosa faranno costoro?  Come si procureranno il ”pane quotidiano” in attesa di un’altra esposizione gestita da Multinazionali che invece di incrementare la ”biodiversità” tendono all’omologazione alimentare?

In Italia la disoccupazione giovanile è del 42%! E che cosa si fa?  Li si assume, facendoli scannare tra loro,  per il tempo necessario dell’expo! Come se non bastasse danno loro responsabilità ”enormi” con un preparazione praticamente ”nulla”.

Ma come cavolo fa un ”tecnico apprendista” gestire operazioni del sito Expo 2015 in situazione di emergenza? Se succede qualche cosa … a chi diamo la colpa? Al ragazzino apprendista?

Che malinconia gente … che malinconia …

 

Alla prossima

 

Elena

 

http://magazine.expo2015.org/cs/Exponet/it/editoriale/carlin-petrini–i-contadini-devono-poter-partecipare-a-expo-milano-2015

 

MEGLIO LE GRANDI MULTINAZIONALI O I PICCOLI PRODUTTORI?

Oggi è il mio compleanno … 59 anni. Mamma mia … mi sembrano tantissimi. Piano piano, anno dopo anno, sto andando nella direzione destinata a tutti. Lasciamo perdere ”quale”.
Pensare che quando ero ragazzina, chiamavo ”semifreddi” i miei genitori che avevano appena 40 anni. Cribbio come cambiano i ”punti di vista”!
Ma oggi la considerazione che mi gira per la testa è a proposito delle ”multinazionali”.
Tutti sappiamo che Le ”multinazionali” sono quelle enormi imprese/società che operano in diversi paesi, le più grandi sono dislocate un po’ dappertutto, arrivano a produrre/vendere i loro prodotti ovunque nel mondo. Sono potentissime … sono ”di fatto’ delle entità sovranazionali che influenzano in maniera ”pesante” sia l’ economia che la politica.
Prendiamone una a caso: La MONSANTO. Un’azienda multinazionale di biotecnologie che produce OgM (organismi geneticamente modificati). Con la scusa di creare sementi ”forti”, capaci di sopravvivere a situazioni climatiche estreme come siccità … calore … freddo… di fatto è diventata il ”colosso” che produce i semi, e se tu, povero cristo di contadino, vuoi i semi per seminarli e poi avere un raccolto che ti permetta di sopravvivere, li devi acquistare da lei che possiede la tecnologia per produrli.
Gli OgM, anche se non esattamente sterili, non si riproducono come i semi di ”una volta”. Quei semi che, tanto per intenderci, per secoli il contadino ha lasciato da parte per la semina successiva. NO! Gli OgM sono dei ”terni al lotto”! Non garantiscono più la produzione alla quale il contadino è abituato e si aspetta. Una volta iniziato a seminare OgM si è costretti a ricomprarli nuovi ogni anno. Ma … vi sembra giusto?
Ha senso per della gente che vive del proprio raccolto … esser costretta ad acquistare sementi da qualcuno che ne ha il monopolio? E che quindi ne controlla il prezzo? Dov’è finirà l’autonomia alimentare ? Stiamo forse creando una nuova ”sudditanza” oltre a quella del petrolio?
Mah …
Le multinazionali come la Monsanto stanno diventando, assieme ai detentori di energie fossili, i nuovi imperatori del mondo. Dettano legge e fanno ”cartelli’ di prezzi per alimenti e materie prime.

Ora … pensiamo davvero che sia positivo permettere a qualcuno di diventare così grande e potente?

Proviamo a domandarci se è meglio ”grande e concentrato” oppure ”piccolo e ben collegato”?
Facciamo l’esempio del computer.
Quando sono nati i primi calcolatori erano dei ”bestioni” immensi che lavoravano da soli … ma alla fine il ”vincente” si è dimostrato essere il PC ! Il ”Personal Computer” … cioè il piccolo collegato con tanti altri piccoli come lui. Tutti assieme generano una potenza enorme … ma ben distribuita tra tutti quanti.

Proviamo ora a chiederci se sono meglio dei piccoli produttori alimentari ben collegati tra loro, in grado di salvaguardare la preziosissima ”biodiversità” … oppure dei potentissimi Highlander che producano artificialmente sementi e costringano tutti ad acquistare da loro …

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Meditiamo gente … meditiamo …

Alla prossima

Elena