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Renzi, che vale il 2% sulla ‘’carta’’, visto che …

Renzi, che vale il 2% sulla ‘’carta’’, visto che ha un partito che NON è mai stato votato da nessuno, in quanto è nato dalla scissione voluta da Renzi dal PD, e che non si è mai presentato alle politiche, detta legge e impone a Fico: ‘’Prima il contratto che voglio io, poi faremo il Primo Ministro’’.
Ammesso e non concesso che il ‘’suo contratto’’ sia ‘’buono’’. Noialtri non sappiamo una cippa perché di contenuti a noialtri popollo elettore ne arrivano proprio pochi, in compenso la prosopopea, l’arroganza di costui ci arriva a 360°!

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A chi dice, difendendolo, che l’arroganza non va considerata in un politico, ma che vanno considerate le ”idee”, mi verrebbe da rispondere che anche Trump aveva delle ”idee” e che piacevano a tanti. Ma questo non significa niente sul fatto che l’individuo sia adatto a guidare un Paese un no.
Non posso fare a meno di domandarmi: ‘’Ma … i ‘’suoi’’ … si fanno guidare come le marionette, oppure li ha incantati come si fa con i serpenti’’?
Il consiglio che mi verrebbe da dare a costoro è: ”Mollate ‘sto matto e tornate da dove siete venuti, fosse anche solo per schiodarci da questa situazione folle e da incoscienti in cui ci ha messi il vostro ‘’capoccia’’!
Ma forse … ormai, siete costretti a restare con il vostro ‘’padrone’’, considerato il fatto che vi siete ‘’sputtanati’’ talmente tanto, che sapete benissimo che nessuno vi metterebbe in lista alle prossime politiche. Senza contare che, con la riduzione del numero dei Parlamentari, avrete le stesse possibilità che ha un cammello di passare attraverso la cruna dell’ago.
Quindi, i fedelissimi di Renzi, lo sono per ‘’forza di cose’’ e lui continua a giocare, imponendo il suo 2%, come fece, d’altronde, pure Mussolini a suo tempo. La ‘’mentalità’’ è quella …
Con la differenza che Renzi fa anche le scene della vittima ‘’incompresa’’ e ‘’inascoltata’’. Non va alle riunioni e poi dice che non gli danno retta … che fenomeno da baraccone!

Alla prossima

Elena

Ursula Albrecht von der Leyen è il nuovo Presidente della Commissione Europea.

Tra i due principali contendenti/litiganti alla poltrona: Manfred Weber (Ppe) e Frans Timmermans (S&D), il ‘’terzo’’, quello che aveva meno possibilità e di cui nessuno parlava, ha vinto e ”gode”.

Il nuovo Presidente ha avuto 383 voti a favore. Una maggioranza risicata quindi con solo nove in più del minimo richiesto che è di 374. 327 sono stati i voti contrari e 22 gli astenuti. Da questa votazione risulta che la Commissione Europea è spaccata in due.

Chi ha votato a suo favore

Ha avuto il voto del Ppe mentre i socialisti si sono divisi. La Signora ha potuto contare sul voto di singoli deputati non-iscritti a nessun gruppo europeo, come ad esempio i Cinque stelle, ritenuti decisivi con i loro 14 voti e di Diritto e Giustizia, il partito di destra nazionalista polacco, che aderisce al gruppo dei Conservatori e riformisti e che le ha garantito 26 voti.

Chi è Ursula Albrecht von del Leyen?

Sette figli, una vita dedicata alla politica e alla famiglia, una solida formazione luterana, una carriera lunga e articolata, un rapporto privilegiato con Angela Merkel.

iu-1Conservatrice convinta, decisamente più liberale dei suoi compagni di partito in materia di diritti, fece rumore la sua posizione apertamente a favore delle nozze gay, ma intransigente dal punto di vista del rispetto dei vincoli di bilancio, come ha dimostrato nel corso della vicenda greca. Quindi … rassegnamoci, i nostri ‘’conti’’ verranno tenuti d’occhio molto da vicino, infatti Salvini le ha votato ”contro”.

Ursula Albrecht, questo il suo nome alla nascita, nasce nel 1958 a Ixelles, comune della città di Bruxelles, dove suo padre Ernst Albrecht è stato uno dei primi funzionari europei dal 1958. Prima di trasferirsi ad Hannover in Germania, von der Leyen ha trascorso gran parte della sua infanzia in Belgio, frequentando la scuola europea di Bruxelles dal 1964 al 1971 e imparando il francese quasi come una bilingue. Consegue la laurea in medicina alla Hanover Medical School nel 1987, con una specializzazione nella salute delle donne, ottenendo un dottorato nel 1991.

Iscritta alla CDU dal 1990, la sua carriera politica inizia nel 2001, quando ottiene un mandato locale presso la regione di Hannover. Nel novembre del 2005, entra a far parte del governo federale tedesco, scelta da Angela Merkel come ministro della Famiglia, Anziani, Donne e Gioventù della Germania, ruolo che ricoprirà fino al 2009. Molto vicina alla Cancelliera, nei suoi primi 100 giorni di mandato, lancia una politica familiare basata sullo sviluppo degli asili nido per permettere alle donne tedesche di conciliare meglio la vita lavorativa ed il loro ruolo di madri.

Nel 2009 viene nominata Ministro del lavoro e degli affari sociali della Germania e poi nel 2013 ministro della Difesa tedesca diventando così la prima donna a occupare tale incarico, che ricopre ancora oggi.

Chi ne ha seguito il lavoro alla Difesa le riconosce di essere stata la prima responsabile del dicastero che è riuscita a far aumentare i fondi per lo zoppicante esercito tedesco.
Anche se, detto tra noi, sarebbe bene che l’esercito tedesco rimanesse ”zoppicante”. Quando si ”organizza meglio”, la storia ci insegna, succedono sempre guai! Meglio un esercito europeo, che ”solo” tedesco no? 🙂

Comunque … auguri Signora … speriamo in bene.

Alla prossima

Elena