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Decreto Cutro …

La lite con la Francia è esplosa, tanto per cambiare, a causa dei ”migranti”.
Entrambi le parti vogliono, ahimè, mantenere il loro ”potere politico” accontentando il proprio bacino elettorale, stanco ed insoddisfatto, e lo fanno sulla pelle dei disperati. 🙁

Per quanto ci riguarda, il decreto Cutro, pubblicato il 13 marzo 2023 in Gazzetta Ufficiale dal Governo Meloni, è un elenco di atti di bullismo.

– Si può criminalizzare una ONG che aiuta e soccorre gente che annega in mare?
– Si può chiedere loro di salvare gli occupanti di ”una” imbarcazione e non, ad esempio ”due”?
– Si può chiedere loro di portare i naufraghi in porti lontani, usando carburante che inquina, che costa ed impedendo loro di salvare altri nel frattempo?
– Si può chiedere ad un immigrato di avere un contratto di lavoro regolare per potere restare in Italia?
– Si possono abrogare le disposizioni citate (art. 19 co.1.1 terzo e quarto periodo) eliminando anche il permesso per protezione speciale a salvaguardia della vita privata e familiare dello straniero. In soldoni, se tuo marito, padre, fratello sono qui, non è detto che tu e il tuo bambino possiate andar ad abitare con loro.
– Si può, per chi già possiede un ‘’permesso di protezione speciale’’ impedirne il rinnovo dopo un anno di permanenza? A meno che non abbiano un contratto di lavoro regolare? I contratti di lavoro regolari non li hanno nemmeno i nostri figli!
– Si può dire che potranno fare ingresso in Italia gli stranieri che abbiano partecipato ai corsi di formazione professionale e civico linguistica, organizzati sulla base dei bisogni manifestati dal Ministero del lavoro, dalle associazioni di categoria del settore produttivo interessato? Ma … costoro mica arrivano dalla Svezia!

Quindi? Quindi il decreto Cutro non aiuta affatto gli esseri umani in difficoltà. Il decreto Cutro è una serie di atti di bullismo che non servono a risolvere il problema migranti a livello europeo.

E questo anche i francesi lo capiscono. Come capiscono che i partiti che appoggiano l’attuale Governo sono improntati al ‘’Modello Orban’’!

Alla prossima

Elena

La Apple nuovo colosso! Ma … le paga le …

… tasse?

Noialtri nel nostro ‘’piccolo’’ a giugno abbiamo perso altri 49mila posti di lavoro … in compenso la Apple americana,  grazie alle ‘’app’’,  allo streaming e soprattutto agli iPhone ha messo le ‘’ali’’ ed ha toccato 198 dollari per azione. Da inizio anno è cresciuta del 28% e si è avvicinata alla soglia di mille miliardi di dollari. La Apple sta battendo il gigante Amazon. 

gente in fila per comprare l’ iPhone …

E si lascia alle spalle gli altri ‘’FANG’’ (Facebook, Amazon, Netflix, e Google) assieme ad altri big d’avanguardia come Nvidia Corp, Baidu e Tesla. 

Noi ci felicitiamo con la Apple, anche se in proporzione a quanto guadagna, dà lavoro a soli ‘’quattro gatti’’. La tecnologia è utile ma toglie lavoro agli esseri umani e dato che sono gli esseri umani a consumare … noi poveri bischeri fatichiamo sempre di più!

Dove paga le tasse la Apple? Negli USA sono obbligati a pagarne un pò … magari non tutti ma una bella fetta di tasse lì finiscono, e a Trump la cosa fa comodissimo.  Ma il fatto è che la Apple lavora in tutto il mondo e fa ‘’cassa’’ in tutto il mondo. Quindi la domanda è: ‘’Dove guadagna la Apple’’? 

Risposta: ‘’In tutto il mondo’’.  Ma le tasse le pagano solo in un posto, possibilmente dove costa loro meno. Ok ci siamo? Bene … andiamo avanti con il discorso.

Domanda: ‘’Chi è quella che spinge affinché ‘sti giganti paghino le tasse dove fanno reddito’’?

Risposta: ‘’L’Europa’’! 

Domanda: ‘’Quindi l’Europa dà un sacco di fastidio a ‘sti colossi vero’’?

Risposta: ‘’Si’’

E quindi? Quindi l’Europa che vuole mettere dei ‘’sani freni’’ a questi Highlanders deve assolutamente essere annientata!

Dovremmo arrivarci tutti a capire che solo la cultura europea potrebbe metter un freno e delle regole a costoro. Perchè americani, russi e cinesi manco gli passa per l’anticamera del cervello che questo fatto sia ingiusto. Se parli a costoro di ”redistribuzione del reddito” ti guardano con gli occhi a palla e non afferrano il concetto! Secondo me manco Di Maio e Salvini lo ”afferrano” … ma questo è un altro discorso …  

Gli americani non lo capiscono perché sono infarciti della cultura del profitto a tutti i costi, russi e cinesi perché la tassazione ‘’democratica’’ è un qualche cosa che non fa proprio parte del loro DNA.

Morale della favola: ‘’Le quantità industriali di denaro che spariscono grazie ai giganti sopra citati – e non me ne importa un fico secco se fanno ‘’beneficienza’’ – la loro ‘’beneficienza’’ è comunque una goccia nel mare dei soldi che fregano alla collettività mondiale. Dicevo, ‘sti soldi finiscono in un ‘’buco nero’’ che sarebbero poi le tasche di costoro e spariscono dalla circolazione, quindi vengono sottratti alla collettività. Senza quel denaro non si fanno investimenti e si fatica addirittura a far andare avanti l’am ba ra dam degli Stati. Che tradotto significa: pagare gli stipendi agli statali, agli insegnanti, alla polizia, ai carabinieri, ai pompieri, ai medici, agli infermieri e via discorrendo … 

Quindi avete capito perchè l’Europa dà fastidio? E avete capito che cosa significa ‘’sputare’’ sull’Europa? Significa consegnarci in mano a questi novelli imperatori che ci manterranno a casa con un’elemosina incollati ai nostri iPhone! Parlano tanto di boicottare le Lobby mò a queste ”nuove lobby” invece gli fanno ”ponti d’oro” …  mah …

Alla prossima

 

Elena

FINALMENTE! La UE propone tassa 3% alle multinazionali digitali dove …

… fanno reddito!  FINALMENTE!!!  E questo è solo il primissimo passo.

Era ora che si muovessero in questa direzione! E che cavolo, costoro guadagnano ovunque … ma si scelgono le sedi fiscali dove fa loro più ”comodo” per pagare ovviamente meno tasse. Dato che le Multinazionali sono quelli che chiamo da sempre i ”Novelli Imperatori” e hanno soldi per fare delle guerre, tutti gli stati si prostituiscono loro e le trattano con i guanti. Le multinazionali però  non danno lavoro in proporzione ai soldi che guadagnano, quindi di gente che lavora c’è ne è sempre di meno.  Ma … come potremo vivere noi se non lavoriamo e se non ci sono soldi da redistribuire perché costoro che guadagnano come re Mida non pagano il dovuto?

Global vs local copia

Quello grosso è la Multinazionale che non paga le tasse come dovrebbe fare … svegliamoci cribbio!

Ecco che l’Europa cerca di porre rimedio a questo problema immenso! Davanti alle difficoltà di trovare un accordo a livello internazionale, come ha dimostrato il recente incontro del G-20 a Buenos Aires, la Commissione europea ha presentato a Bruxelles delle nuove soluzioni per affrontare l’annosa questione della tassazione dell’industria (per ora solo quella) digitale.  Le regole attuali non permettono ai paesi membri di tassare correttamente le imprese digitali in Europa quando queste non hanno presenze fisiche . Ma questa situazione rappresenta una sorta di ”buco nero” per le finanze degli stati!  Un buco nero che aumenta sempre di più poiché la base imponibile si riduce. Insomma le persone non lavorano e le multinazionali non pagano le tasse in proporzione a quello che guadagnano! (Chi se ne frega se fanno della beneficienza i proprietari filantropi! A noi non serve la beneficienza, a noi basta che paghino il dovuto!).

L’Europa propone quindi nuove norme giuridiche e una tassa provvisoria applicabile a tutte le attività digitali.
Per decenni, la tassazione è avvenuta sulla base dei profitti generati in un dato paese,  per via della sede fiscale dell’azienda in quello Stato. Ma ‘sta faccenda non funziona più, perchè, per sua natura, l’industria ”digitale” non ha frontiere. Google, Facebook per esempio sono ovunque ma pagano le tasse solo dove a loro fa più comodo!

Per questo motivo la Commissione Europea propone nuovi criteri per giudicare la presenza fisica di una azienda digitale con questi tre parametri:

  • almeno sette milioni di euro di fatturato annuale in un paese membro;
  • almeno 100mila utilizzatori in un paese membro durante un dato esercizio fiscale;
  • almeno 3.000 contratti commerciali sempre in un dato paese membro.

In attesa che questo nuovo”sistema” venga accettato a livello globale, Bruxelles propone fin d’ora di tassare nell’Unione il fatturato nazionale delle singole imprese digitali. Il giro d’affari dovrebbe essere generato dalla vendita pubblicitaria, dalle attività di intermediazione, dalla vendita di informazioni personali. Ad essere tassate sarebbero le imprese con un fatturato di almeno 750 milioni di euro a livello mondiale e di almeno 50 milioni di euro a livello europeo. L’aliquota sarebbe del 3%.

Secondo l’esecutivo della CE la nuova imposta potrebbe generare fino a cinque miliardi di euro di gettito fiscale. Bruxelles spiega anche che la proposta non viola regole sulla doppia tassazione e permette di evitare la segmentazione del mercato unico attraverso l’emergere di iniziative nazionali (come in Italia, in Slovacchia e in Ungheria). Attualmente, le imprese digitali vengono tassate con una aliquota media del 9,5% rispetto al 23,2% di una società tradizionale, ma questa tassazione è applicata SOLO  dove risiedono fiscalmente  e NON dove fanno reddito.
In Europa, il tema fiscale è notoriamente fonte di tensioni. Secondo i Trattati, i progetti legislativi in questo campo vengono approvati solo dal Consiglio (il Parlamento ha un potere consultativo), ma richiedono l’unanimità dei paesi membri. Si prevede un dibattito acceso tra i governi. In assenza di accordo globale, alcuni paesi sono contrari a imporre una particolare forma di tassazione ai danni delle imprese digitali, in particolare l’Irlanda che ha la ‘’coda di paglia’’ visto che ospita non poche aziende del settore.

Insomma per farla breve, sono assolutamente d’accordo nella proposta di tassare le multinazionali, digitali e no, dove fanno reddito, dove vendono e non solo dove scelgono di avere la residenza fiscale, troppo comodo! Gli stati non devono prostituirsi a costoro invitandoli sul proprio territorio sperando che portino lavoro e un pò di denaro con quattro soldi di tasse.  Anzi i soldi che finalmente le multinazionali restituirebbero sotto forma di tasse pagate, eviterebbero, prima di tutto di garantire loro il potere degli Imperatori,  secondo,  il denaro  recuperato dalle tasse verrebbe ridistribuito ai paesi che potranno,  a loro volta, ridistribuire questo denaro ai cittadini.  A quel punto sarebbe davvero possibile un reddito di cittadinanza nel vero senso della parola! Ma è alle multinazionali che bisogna andarli a prendere ‘sti soldi!

Cribbio io sono solo una casalinga deficiente ma lo dico da anni che bisogna tassare le multinazionali (tutte non solo quelle digitali) e bisogna tassarle dove fanno profitti e NON solo dove scelgono di avere la sede fiscale! Finalmente Moscovichi chiede al mondo di accettare questo ‘’paradigma’’ … e nel frattempo propone una tassazione per cominciare del 3%!
Tra l’altro, vi rendete conto che è solo l’Europa a rendersi conto che sia necessario tassare le multinazionali dove fanno profitti … e sapete perchè? Perchè,  ci piaccia o no, l’Europa è più ‘’evoluta’’ del resto del mondo mentalmente! La cultura è nata da noi che sia ben chiaro … quindi a tutti quelli che vogliono tornare nei loro giardini uscendo dall’Europa … consiglio vivamente di ripensarci! Perchè, noi europei, tutti assieme,  siamo ‘’il meglio’’ che ci sia in circolazione!

Alla prossima

Elena

 

 

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fonte:sole24ore