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”Educare alle relazioni” – il progetto scolastico del Governo Meloni…

Ottima cosa ma… c’è sempre qualche cosa che ”stride” quando si ha a che fare con il Governo Meloni.

Dopo l’uccisione di Giulia Cecchettin, il 105° dall’inizio dell’anno, il Governo Meloni ha annunciato l’avvio di un progetto di educazione affettiva e sentimentale, intitolato: ‘’Educare alle relazioni’’.

Il progetto era già partito dopo gli stupri di Caivano e Palermo di quest’estate e si sono messi al lavoro psicologi e giuristi per elaborare il progetto che verrà presentato ufficialmente mercoledì, 22 novembre, domani.
Ottima cosa, più che giusto che, oltre alle famiglie, la scuola sensibilizzi i giovani sull’argomento ma… a coordinare questo gruppo è Alessandro Amadori, Docente a contratto di psicologia alla Cattolica di Milano.

Alessandro Amadori - la donna è il diavolo. Titolo di un Capitolo del suo libro.

Alessandro Amadori – la donna è il diavolo. Titolo di un Capitolo del suo libro.

Questo Signore fa parte dello stesso thinktank del Ministro Valditara, con il quale ha anche pubblicato il libro: ‘’E’ l’Italia che vogliamo – Il manifesto della Lega per governare il Paese’’ – prefazione di Matteo Salvini. Stiamo parlando quindi di un intellettuale organico alla Lega e, consulente per il Ministero per 80mila euro l’anno.

Vediamo ora qual’è il ”pensiero” del Signore in questione. Il Signor Alessandro Amadori, nel 2020 ha autopubblicato un libro dal titolo:  ‘’La guerra dei sessi’’ – in cui, udite udite…. nega la violenza maschile e sostiene tesi cospirazioniste sul tentativo delle donne di dominare i maschi! Uno dei capitoli era intitolato: ”Il diavolo è anche donna”!
Inutile stare a disquisire il significato intrinseco di questo titolo no? Ecco, ora sorge spontanea la domanda: ”Ma… com’è possibile che uno così sia stato scelto come consulente e coordinatore del governo per arginare i femminicidi”?

Mah…

Alla prossima

Elena

Magistrati ignoranti? Andiamo bene …

Pensierino del mattino,
Stamattina leggevo un articolo da ‘’Il riformista’’ che denunciava una tristissima situazione.
Il concorso per i 310 posti di magistrato ordinario, bandito nel 2019 e slittato per due anni a causa del Covid sono stati catastrofici.
I risultati delle prove scritte hanno messo in evidenza che solo 220 candidati su 3.797 sono risultati idonei a sostenere gli orali in programma il prossimo 27 giugno.
Bocciati dunque oltre 3.500 aspiranti magistrati protagonisti di strafalcioni di diritto e pure di italiano nonostante la laurea in giurisprudenza.
Si sono rilevati in costoro deficit di ragionamento, povertà linguistica, discorsi preconfezionati, scarsa originalità, scarsa consequenzialità, errori marchiani di concetto di diritto e … pure di grammatica!
Quindi a passare la prova scritta è stato solo il 5,7% dei candidati il che significa che resteranno scoperti almeno 90 dei 310 posti in lizza per entrare in magistratura, già carente, secondo una stima del CSM di oltre 1.000 Pubblici Ministeri.
Si disquisisce, giustamente, sulla riforma della Giustizia che tende, subdolamente, ad asservire i magistrati al potere esecutivo ma … quanti sono i cittadini italiani a rendersi conto che i tre poteri devono essere svincolati ed autonomi tra loro per garantire una corretta democrazia? Pochissimi …
E si direbbe che pure gli aspiranti magistrati siano carenti in ragionmento e che non possiedano il livello adeguato al posto che dovranno ricoprire. Quindi? Quale saranno le conseguenze di ‘sto declino?
Le carenze conoscitive sono allarmanti. Quali sono le cause? Una scuola che è collassata a livello informativo? Università che si alimentano attraverso finti risultati positivi?
Se tanto mi da tanto … e se questo ”andazzo” continua non avremo solo ‘’magistrati’’ ignoranti ma anche medici, anestesisti, ingegneri, veterinari, elettricisti e via discorrendo, con tutte le conseguene del caso.
Calcoli del cemento sbagliati, quindi ponti che crollano … anestesie sbagliate, quindi pazienti che muoiono e avanti con i carri!

Sentenze come quella di Ralf Dahrendorf: ”La democrazia non può esistere senza cittadini e senza un dibattito informato” avranno il peso di un sassolino nel mare, perchè noialtri, di finzione in finzione, avremo solo dei deficienti in circolazione.

Contenti? Mah …

Alla prossima

Elena

Francia, iniziano le scuole e ci sono delle ‘’novità’’.

Oggi, 2 settembre, 6,7 milioni di allievi delle scuole elementari , 3,4 milioni di allievi delle ‘’medie inferiori’’  e 2,3 milioni di liceali fanno il loro rientro. Qualche cosa come 12,5 milioni di allievi ai quali si aggiungono 207.000 ‘’apprendisti’’ (°) e 272.850 allievi direttamente a carico dei Ministeri di agricoltura e Salute.

Schema del sistema scolastico francese

Quest’anno ci sono delle novità …

Primo –  l’istruzione obbligatoria non inizierà più a 6 anni ma a 3. Questa è la riforma voluta dal Ministro dell’Educazione Jean-Michel Blanquer a luglio. La cosa in fondo non interesserà che  26.000 bambini in quanto già il 98% dei bambini di tre anni vanno alla scuola materna.  

Secondo – il deputato Eric Ciotti – Un deputato del Dipartimento delle Alpi Marittime – ha ottenuto che ci saranno,  in tutte le aule del territorio,  le bandiere francese ed europea, il motto. ‘’Libertà, Uguaglianza e Fraternità’’ e il testo della Marsigliese. 

Terzo –  alcune classi saranno raddoppiate. Signfica che, in zone di periferie un pò ‘’sfavorite’’ , il numero degli studenti verrà ridotto della metà, in maniera tale che ci sia una maggiore attenzione da parte degli insegnanti, nei confronti di ragazzi diciamo un pò troppo ‘’vivaci’’. 

Quarto – considerato che quest’anno il numero di allievi portatori di handicap sarà di 24.500, il che significa che gli scolari accolti nel sistema statale sarà più di 361.000 – senza contare i bambini che fanno la scuola negli centri ospedalieri –  a fronte di questo verranno assunti 4.500 accompagnatori per questi allievi. Ogni Dipartimento francese è fornito di un ‘’centro’’ con un numero telefonico di ascolto tra genitori e bambini in situazione di handicap permettendo di dare una risposta mirata e veloce. 

Quinto – Circa 250.000 insegnanti, detti ‘’eco-delegati’’, in pratica uno per classe,  sia nelle scuole medie che al liceo,  saranno designati per spiegare agli allievi i problemi dell’inquinamento alimentando nel contempo un comportamento eco-compatibile. 

Sesto – Un piano conto la violenza nelle scuole. Ogni scuola avrà un ‘’referente sulla violenza in ambito scolare, i professori minacciati saranno scortati e gli allievi ritenuti violenti saranno inviati in classi speciali senza aver bisogno dell’autorizzazione della loro famiglia. 

Sarà anche rivisto lo svolgimento del Bac (nostro Diploma liceale) che dovrebbe concentrarsi su 4 prove scritte ed un ‘’orale generale’’ … e verranno messi a punto nuovi sistemi di valutazione degli allievi durante il periodo scolastico, ma sono troppo ‘’tecnici’’ e ci capisco poco.

Comunque … tanti auguri ai nuovi allievi e ai loro insegnanti! Buon lavoro.

Alla prossima

Elena 

(°) gli apprendisti non sono intesi come studenti che imparano un mestiere presso qualcuno, ma sono dei ragazzi, con difficoltà scolastiche, che vanno in speciali scuole di ‘’recupero’’.