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Pensierino del mattino: La destra che avanza e la sinistra che stenta, come mai?

Mi domando per quale motivo la ‘’destra’’ stia facendo la ‘’parte del leone’’ un pò dappertutto.

Secondo il mio misero parere è semplicemente perché abbiamo paura. 

Quando si ha paura ci si affida a ‘’qualcuno’’ che ci appare forte, che prende decisioni per noi, che ci ispira fiducia che ci tranquillizza e rinunciamo, altrettanto tranquillamente,  a libertà, a democrazia,  a giustizia, solo per stare con quelli ‘’forti’’ che promettono di  proteggerci. 

Quelli ‘’forti’’ promettono di  proteggerci eliminando quelli che, nel sentir comune, ci ‘’disturbano’’, siano essi individuati di volta in volta nell’ Europa, nella concorrenza economica o nei poveri migranti disperati.  Deleghiamo i ‘’forti’’ per risolvere in maniera semplicistica, e quindi inutile, i nostri problemi. L’importante è stare dalla parte del ‘’vincente’’ di quello che ha promesso di ‘’proteggerci’’ e di farci star bene. 

La paura che abbiamo è atavica e risiede in un semplice fatto. Nel fatto che, al di là dell’economia che stenta, noi oggi sul pianeta Terra,  siamo quasi 8 miliardi di persone!  Quindi sappiamo benissimo che, se le cose non cambiano drasticamente, e non abbiamo idea di cosa fare per farle cambiare,  non ci sarà più da mangiare per tutti. Altro che mancanza di lavoro. 

Quindi … quindi ecco che torna l’atavico istinto di conservazione, quello che mettiamo saggiamente da parte quando attaccato all’osso c’è abbastanza ciccia per tutti e che, per sfamarsi, è sufficiente aspettare il proprio turno. 

Quando sappiamo che la ciccia scarseggia e che: o mangio io o mangi tu … allora la democrazia va a farsi benedire e tornano gli istinti primordiali. 

Ecco che cos’è la destra che avanza. Potremmo chiamarla una sorta di ‘’involuzione della specie’’ ? 

La democrazia funziona quando le società crescono economicamente ed intellettualmente, quando i cittadini sono in grado di vedere un futuro positivo, viceversa si rinuncia volentieri alla libertà per aggrapparsi al dittatorello di turno. 

Ma attenzione scegliere la ‘’destra’’ non è detto che ‘’risolva’’ il problema di base … anzi, la storia ci insegna che lo peggiora e anche tanto.

Mò parliamo di ‘’sinistra’’, della ‘’nostra’’ sinistra che, se non la smette di fare i ‘’distinguo’’ al suo interno, non riuscirà mai a convincere l’elettore a rivotarla. 

Noi elettori di ‘’sinistra’’ ci siamo anche un pò fiaccati i maroni di continuare ad assistere a beghe tra le varie correnti del PD.

Se Renzi vede nel PD esistente il ‘’male assoluto’’ e che solo ‘’lui’’ è il portatore della ‘’luce’’ … che si fondi il ‘’suo’’ partito, magari con Calenda come braccio destro,  e lasci ad altri la gestione e la linea politica di quello che rimane. Se è così bravo ad attirare consensi ma perché non lo fa con un partito suo? Sono più che sicura che avrebbe un ottimo risultato. 

Ha forse paura di fare la fine di Liberi ed Uguali? O di ‘’Potere al popolo’’? Non credo.  Comunque  un partito Renziano, sarebbe sempre meglio di questo ”tira e molla” che sta facendo disamorare anche l’elettore di sinistra più convinto.

Renzi, al di là dei suoi fedelissimi, non ha conquistato tutta la base, viceversa il PD non sarebbe in queste condizioni. Quindi non dovrebbe pretendere di diventare il ‘’capo di tutti’’ quando, evidentemente, le sue idee NON sono quelle di tutti … o no? Purtroppo un leader deve anche sapere ‘’unire’’ e non è una dote scontata a prescindere. 

Il mio PD era quello di Bersani … quello a cui gli ortotteri hanno sbattuto la porta in faccia, per aprirla poi ad uno come Salvini, il che la dice lunga su costoro. In questo PD non mi riconosco  più, anche se ‘’a pelle’’ so bene che solo una sinistra forte potrebbe portarci fuori dal baratro in cui ci siamo infilati a piedi giunti a furia di dare ascolto alle ‘’sirene’’. 

In ogni caso, beghe interne a parte, la sinistra tutta deve andare UNITA alle europee se non vogliamo trovarci l’Europa piena di euroscettici e di sovranisti! Gente che rallenterebbe ulteriormente e forse anche drammaticamente quello che deve essere un processo ‘’naturale’’ di unificazione dell’Europa. 

Incrociamo le dita e speriamo in bene …

Alla prossima

Elena