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Politica: Destra, Sinistra e … la McKinsey!

Mah … si direbbe che ormai noi si abbia dei ‘’partiti papocchi’’ in cui regna la confusione più grande.
Militano in un partito, magari anche mossi da furor sacro e per uno specifico motivo. Il Partito li accoglie ma poi, passato l’entusiasmo iniziale, iniziano i ‘’distinguo’’ ed i litigi che portano a penose scissioni, mal digerite, soprattutto dal loro elettorato.
La capacità di dialogo e di sintesi si è ormai ridotta al lumicino. Al primo screzio, si molla tutto e si va per i fatti propri. Come succede nei matrimoni d’altronde e lasciando i figli a smazzarsela con problemi provocati dai genitori.
La ‘’sinistra’’, in aggiunta, ha ‘’perso’’ la cosiddetta ‘’classe operaia’’ , per il semplice motivo che gli ‘’operai’’ sono sempre di meno. L’operaio del futuro sarà un ‘’robot’’ che lavorerà 365 giorni l’anno, senza ferie, senza contratto sindacale e senza tutele. Il ‘’novello operaio’’, per ovvi motivi, non voterà. Addio quindi al partito che cercava di fare i suoi interessi.
Ovvio che, in questo periodo storico, la manovalanza non specializzata, ha delle grandi difficoltà nel trovare un lavoro degno di tale nome. Per questo c’è il Reddito di cittadinanza o Welfare, che serve ad ammortizzare i problemi di coloro che sono disoccupati. Che ne approfittino anche i soliti furbetti … è, purtroppo, patologicamente italico.
In un certo senso siamo ‘’fortunati’’ perché in un momento di grande crisi e di passaggio da una rivoluzione industriale all’altra, in Europa perlomeno, i cittadini giovani sono pochi, considerato il tasso negativo delle nascite. Questa mancanza di natalità, alla fin dei fini è un bene, perché riduce lo ‘’scontro’’ generazionale a numeri più o meno gestibili. Ovviamente è un ‘’bene’’ fino ad un certo punto.
Detto questo bisognerà però che le attuali ‘’destre’’ e ‘’sinistre’’ si confrontino su temi come affrontare la ‘’Rivoluzione Verde’’ oppure quella ‘’Digitale’’, sul come rapportarsi con il monopolio delle Multinazionali, sul come gestire il welfare e quali poteri delegare o meno all’Europa.
Su questi punti la nostra politica ‘’dovrebbe’’ lavorare.
Invece si direbbero, tutti, allo ‘’sbando’’ totale. O perlomeno questa è l’impressione che noi ‘’popolo’’ riceviamo.
Quindi ecco che siamo costretti a rivolgerci ai cosiddetti ‘’tecnici’’ sperando che ci facciano uscire dal ‘’guano’’.
Conte, osannato da tutti, grazie anche allo splendido lavoro fatto da Rocco Casalino, che è riuscito benissimo a ‘’vendere’’ il personaggio e a farcelo amare. D’altronde … proprio quello è il mestiere di Casalino. Vendere ‘’personaggi e/o prodotti’’. Immaginatevi se Conte fosse stato loquace come Draghi? Non esisterebbe! Infatti, oggi, i giornalisti, viziati dal Casalino, che li chiamava in continuazione, per dire loro quello che ‘’voleva’’ che sapessero e che diramassero, e chiamandoli ‘’Ammoreeee’’, sono scocciati dai ‘’silenzi’’ di Draghi. Che caspita scrivono sui giornali se Draghi non comunica? In questo ”Strano Mondo” non è tanto importante quello che fai ma quello che racconti.
Comunque, il tanto venerato Conte voleva affidare la gestione dei 209 MLD del Recovery Plan ad un gruppo di manager ‘’pescati’’ dalle Società controllate dal Tesoro, pieni di conflitti di interessi.
Draghi invece arruola, per tale compito, la McKinsey per aiutare il Ministero dell’Economia a stendere ‘sto piano in maniera decente. Costoro, nonostante quel che si possa raccontare, non hanno confitti di interesse, visto che collaborano solo in fase preliminare.
Una volta steso il piano, questo passerà al Parlamento che deciderà in autonomia.
Solo a questo punto entrerà in gioco la ‘’politica’’ e vedremo come si rapporteranno ‘’destra’’ e ‘’sinistra’’ su quello che c’è scritto in quel Piano.
Saranno all’altezza? Ma … soprattutto ci saranno due schieramenti distinti che si contrapporranno uno all’altro, oppure, come al solito, si perderanno in mille rivoli/partitini inconcludenti?
Non so perché, ma qualche cosa mi dice di NON saranno affatto pronti.
Vogliamo la ‘’tanto decantata’’ sovranità per fare cosa esattamente?
Perdere tempo a ‘’pettinar le bambole’’?
Ripeto … sono un cittadino ‘’europeo’’ e voglio gli Stati Uniti d’Europa!

Alla prossima

Elena

La Apple ha superato i 1.000 miliardi di capitale! Ma …

… a quanta gente dà lavoro? Dà lavoro in proporzione a quel che guadagna?

Stamattina ho letto un interessante  articolo del Sole24ore nel quale si parla di Apple, che recentemente ha superato i 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione, dove si legge che dia lavoro ad una marea di gente. L’articolo sostiene che la Apple ha creato, nella sola Europa,  oltre 1,76 milioni di posti di lavoro  – vi sembrano tanti? – grazie all’economia che gira attorno ad iOS. Di questi, 1,57 milioni sono attribuibili all’ecosistema dell’App Store di Apple e 170mila al rapporto che Apple ha con fornitori europei. L’Europa è anche sede di 22.000 dipendenti Apple in 19 paesi.

Apple sede di Cupertino California – non so se è finita ma pare costi qualche cosina come 5billion of dollars!

Ecco la situazione in Italia:  

Cito: Apple ha 1.624 dipendenti e 16 negozi retail, (l’Ilva ne ha 14.000 di dipendenti! Per dire …)  e sono in corso i lavori per il 17° store Apple in Italia in Piazza Liberty a Milano. Il nostro Paese è la 5a economia delle app iOS e supporta 62mila posti di lavoro legati all’ecosistema dell’App Store (di cui 25mila a Milano, dato che la rende la 12ma città più rilevante per quanto riguarda la app economy in Europa). Nel 2016 Apple ha aperto la sua prima iOS Developer Academy in partnership con l’Università Federico II a Napoli per dare agli studenti, sia italiani che internazionali, l’opportunità di apprendere competenze pratiche e formazione specifica nello sviluppo di app e nell’imprenditorialità necessaria per questo mercato. 44 studenti dell’attuale corso hanno vinto la borsa di studio per partecipare alla recente Conferenza Annuale degli Sviluppatori Apple tenutasi nei giorni scorsi a San Josè, in California. Apple lavora con 261 fornitori Italiani. Uno di questi è Laboratorio Elettrofisico, che progetta e produce strumenti di magnetizzazione e misurazione magnetica ad alta precisione. La loro tecnologia consente alcune delle caratteristiche magnetiche che si trovano nei prodotti Apple. LE è leader nella progettazione e costruzione di strumenti magnetici da quasi 60 anni con uffici negli Stati Uniti e in Cina.

Interessante  … peccato che, comunque la si metta, la Apple non paghi le tasse dove faccia reddito – il che significa ovunque – ma solo dove decida di pagarle. Capisco benissimo che la normativa,  per quanto riguarda il pagamento delle tasse a ‘sti giganti di Internet,  non sia omogenea tra i vari Stati e questo permetta loro di eludere alla grande e pagare dove meglio credono!  Ma … resta il fatto che ‘ste tasse che mancano all’appello, da qualche parte gli Stati le devono tirare fuori per fare viaggiare tutto l’am ba ra dam e …  indovinate un pò a chi li chiederanno ‘sti soldi? Fatevi una domanda e datevi una risposta! Quando si parla di ”redistribuzione del reddito” come mai a costoro nessuno fa notare nulla? Possibile che Stati interi si inginocchino a questi ”novelli imperatori” e non vogliano ”disturbarli” con richieste di tassazione un tantino più ”GIUSTE”?  Grrrrr …

Peccato inoltre che l’articolo NON specifichi se ‘sta gente a cui Apple, bontà sua, dà lavoro abbia contratti a tempo indeterminato oppure no … sarebbe interessante saperlo. 

Alla prossima

Elena 

FLAT TAX DA 100.000 EURO PER ATTIRARE I RICCHI IN ITALIA …

Leggo in ”rete” che molti sono contro questa proposta. Una proposta che va contro l’ Articolo 53 della Costituzione Italiana che cita:

Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività!

Perfetto! Non fa una grinza! Grazie padri Costituenti!

Il problema che i padri Costituenti non avevano preso in considerazione, né concepito è che oggi esistono dei Signori che lavorano in ”aziende multinazionali”, aziende che hanno la sede fiscale alle Cayman, la sede operativa a Gibilterra, ma che producono in Cina e Vietnam.

Bene … la domanda è: ”Dove cavolo gliele fai pagare le tasse a queste Multinazionali ed ai loro Dirigenti/Azionisti”? Ma soprattutto, ”CHI” può imporre a costoro dove pagarle? Costoro hanno denaro per ”fare delle guerre” … veramente pensiamo siano impressionati da una cartella esattoriale?

Gli Alti Dirigenti/Azionisti di aziende che non pagano le tasse in quanto in grado di ”eludere”, godono di benefici economici impressionanti e possono permettersi di risiedere dove meglio credono e di pagare le tasse in conseguenza.

Forse la faccio un po’ troppo ”semplice” ma non credo di esser poi tanto lontana dalla realtà.

soldi

 

In tempo di ”crisi economica” spaventosa e, non sapendo più dove sbatter la testa, ècco l’idea della  ”Tax Flat”! Paghi  solo 100,000 euro l’anno fisse, e viene a risiedere qui!

Una ingiustizia? Bè … certamente si …

Resta il fatto però che uno come Marchionne, ad esempio, viva in Svizzera.
Uno come Lui in Italia comprerebbe casa, iscriverebbe i figli a scuola … avrebbe personale di servizio … acquisterebbe prodotti in Italia … andrebbe a Teatro qui … al ristorante qui … insomma innescherebbe un briciolo di economia. Pensate ora se ce ne fossero tantissimi di Marchionne in Italia … non è tanto la tassa che pagherebbero quanto l’indotto che creerebbero.

Lo so che è triste … ma i casi sono due:

  • o gli Stati si uniscono e diventano ”forti” abbastanza da piegare,  sia multinazionali che i loro dirigenti
  • oppure le multinazionali piegheranno noi

Cosa potrebbe mai fare da solo un paese europeo contro i ”dictat” di una multinazionale? Mah …
Alla prossima

 
Elena

 

 

 

 

Elenco Paradisi Fiscali …

•Alderney (Aurigny)
•Andorra (Principat d’Andorra)
•Anguilla
•Antigua e Barbuda (Antigua and Barbuda)
•Antille Olandesi (Nederlandse Antillen)
•Aruba
•Bahama (Bahamas)
•Bahrein (Dawlat al-Bahrain)
•Barbados
•Belize
•Bermuda
•Brunei (Negara Brunei Darussalam)
•Costa Rica (Repùblica de Costa Rica)
•Dominica
•Emirati Arabi Uniti (Al-Imarat al-‘Arabiya al Muttahida)
•Ecuador (Repùplica del Ecuador)
•Filippine (Pilipinas)
•Gibilterra (Dominion of Gibraltar)
•Gibuti (Djibouti)
•Grenada
•Guernsey (Bailiwick of Guernsey)
•Hong Kong (Xianggang)
•Isola di Man (Isle of Man)
•Isole Cayman (The Cayman Islands)
•Isole Cook
•Isole Marshall (Republic of the Marshall Islands)
•Isole Vergini Britanniche (British Virgin Islands)
•Jersey
•Libano (Al-Jumhuriya al Lubnaniya)
•Liberia (Republic of Liberia)
•Liechtenstein (Furstentum Liechtenstein)
•Macao (Macau)
•Malaysia (Persekutuan Tanah Malaysia)
•Maldive (Divehi)
•Maurizio (Republic of Mauritius)
•Monserrat
•Nauru (Republic of Nauru)
•Niue
•Oman (Saltanat ‘Oman)
•Panama (Republica de Panamà)
•Polinesia Francese (Polynèsie Françcaise)
•Monaco (Principautè de Monaco)
•San Marino (Repubblica di San Marino)
•Sark (Sercq)
•Seicelle (Republic of Seychelles)
•Singapore (Republic of Singapore)
•Saint Kitts e Nevis (Federation of Saint Kitts and Nevis)
•Saint Lucia
•Saint Vincent e Grenadine (Saint Vincent and the Grenadines)
•Svizzera (Confederazione Svizzera)
•Taiwan (Chunghua MinKuo)
•Tonga (Pule’anga Tonga)
•Turks e Caicos (The Turks and Caicos Islands)
•Tuvalu (The Tuvalu Islands)
•Uruguay (Republica Oriental del Uruguay)
•Vanuatu (Republic of Vanuatu)
•Samoa (Indipendent State of Samoa)

fonte: http://www.parlamentonews.it/flat-tax-da-100-000-euro-per-attirare-i-ricchi-in-italia/