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Dio esiste? Ci crediamo tutti vero? Oppure no?

Io non lo so se Dio esiste.  Come faccio a saperlo io, misero granello di sabbia, misero sputo sulla terra? Ma ciò non toglie che, da sempre, vorrei che un ”Supremo” esistesse.  E non sono certo l’unica. Da quando l’uomo ha iniziato a ”pensare” ‘sto dilemma lo assale. Non possiamo accettare di essere alla stessa stregua degli animali. La cosa ci disturba parecchio ed questo forse il motivo per cui abbiamo creato Dio?  Oppure è Dio che ha creato ”noi” a sua immagine e somiglianza?

Su quest’ultima ipotesi fosse quella vera, bisogna ammettere che non è stato molto ”preveggente”. Tutto sommato infatti non ha fatto un gran che. Fin da bambina mi sono chiesta perchè mai non ci avesse fatto con le ali. Pensate a quanti problemi avremmo risolto. A quanto meno ”inquinamento” avremmo creato sul pianeta. Se ci avesse fatti a ”sua immagine e somiglianza” perchè lui vola e noi no? Mah …

Ma torniamo a ”cose serie” … noi vorremmo tutti che Dio esista perchè non è possibile che non esiste un mondo, una giustizia e una verità migliore delle nostre. Meglio di quell’Ambaradam fallimentare che noialtri abbiamo messo su.

Quella giustizia e quella verità che noi continuiamo a cercare sapendo che non la raggiungeremo mai.

Troppo spesso il dubbio dell’esistenza di Dio prevale sulla speranza ma, nonostante ciò, qualche volta avviene il contrario. Quindi per un attimo, a volte, ho la certezza che Dio esista! E quel momento è pace totale.

Questo ”sali e scendi” , questo credere e non credere … è qualche cosa che mi disturba, ma mi consola il fatto che niente è eterno. E che è meglio vivere alla giornata senza scaldarsi troppo le meningi.  Per fortuna, grazie a ”Dio”, o grazie al ”Caso” , o grazie all ”ordine delle cose” si muore.

La morte … che cos’è? Si tornerà a ”prima del big bang”? All’inizio del tutto? In un univeso parallelo e contrario che non riusciamo nemmen ad immaginare? Oppure vagheremo come corpuscoli senza nè arte nè parte, senza memoria e senza dolore,  in giro per il ”nulla”?  Mah … va a sapere …

Alla prossima

 

Elena

Secondo voi … come o ”dove” sta andando l’Italia?

Sarà che, nonostante l’infiltrazione la gamba continua a farmi male, non riesco proprio ad essere ottimista nei confronti della politica che sta facendo il mio paese. 

Vivo in Francia e, onestamente,  i problemi francesi confronto ai nostri fanno ridere. Se i francesi vivessero in Italia altro che ‘’Gilet gialli’’! 

Dunque, come siamo messi noialtri? Siamo messi che Bruxelles ci ha nuovamente bocciati in quanto non solo non siamo riusciti a ridurre il disavanzo nel 2018/2019 ma abbiamo messo in piedi una serie di provvedimenti che, invece di ridurlo lo hanno aumentato a dismisura, vedi Reddito di Cittadinanza e Quota 100. E non ci sono ancora né la flat tax né le fantastiche misure per la famiglia annunciate dal governo dei ‘’bruchigialloverdi’’! 

Da quando sono al Governo, un anno praticamente,  non sono ancora riusciti a far sbloccare i cantieri. Tutto è fermo perché devono fare le ‘’analisi costi/benefici’’ che, tra l’altro, fanno fare agli ‘’amici degli amici’’ per avere le risposte che vogliono sentire, vedi Tav. Ma anche, secondo me, per capire di che caspita stanno parlando. Portate pazienza ma uno come Toninelli, che manco i carabinieri hanno voluto, e che l’unica esperienza di lavoro è stata quella di fare l’impiegato in una Agenzia di Assicurazioni … che cosa ne può sapere dei ‘’costi/benefici di un lavoro come la Tav? Ma lasciamo perdere tanto è inutile. Meglio onesti-scemi piuttosto che ladri? Pretendere uno onesto e preparato pare sia un binomio impossibile nel Bel Paese. D’altronde … Toninelli è uno che ha fondato i primi meet-up in qualche modo bisognava pur premiarlo no?  E che cosa gli facciamo fare a questo signore che faceva i banchetti per il M5S? Ma il Ministro delle infrastrutture pubbliche e dei Trasporti no? No comment.

Mi dà l’impressione che costoro pensino che i soldi caschino dal cielo, come il lavoro d’altronde. Il loro ragionamento è semplicissimo: ‘’Non c’è economia che cresce? Pazienza, io Stato ti mantengo perché tu non puoi stare indietro. Bellissimo concetto ma … non sarebbe meglio dargli del lavoro?  Abbiamo strade che fanno schifo!  E … provare ad aggiustarle no? Sarebbe lavoro! Abbiamo condutture sotterranee che perdono acqua da tutte le parti … e provare ad aggiustarle no? Si creerebbe lavoro e si salverebbe un bene che è più prezioso mille volte del petrolio! Abbiamo i trasporti pubblici in perdita perché la gente non paga il biglietto. Rimettete il bigliettaio sui tram e sui bus, vedrete che ci saranno meno furti e tutti pagheranno il biglietto e prenderemo due piccioni con una fava! Diamo lavoro ai bigliettai e i trasporti pubblici non saranno più in deficit. Invece? 

Invece non solo io Stato non sono in grado di darti un pò di lavoro ma l’unica idea che ho avuto per crearne è stata quella del: ‘’Ti mando in pensione prima, così i giovani entrano a sostituirti’’!

Che bella ‘’pensata’’ semplice semplice … e che c’è vo? Ma pare abbiano sottovalutato il fatto che i datori di lavoro, che faticavano a pagare i propri lavoratori in quanto il lavoro ‘’girava male’’, sono oggi ben felici di aver gente in meno, senza aver il rimorso di doverli licenziare, ma non si sognano neppure di assumere dei giovani, che non hanno esperienza e che costano una fortuna in contributi.  Gente che serve ce ne sarebbe eccome, ma costa in tasse una fortuna! E quindi? Quindi,  ammesso e non concesso che li prendano a lavorare preferiscono farlo con ‘’contratti atipici’’ o addirittura in nero. Ecco perché anche il reddito di cittadinanza sarà una ‘’stupidaggine’’ senza senso. 

Facciamo un esempio comprensibile a tutti: ‘’Tu sei una mamma con bambini e non lavori, in ore ‘’buche’’ vai a fare dei lavori domestici in casa altrui e sei pagata in nero. Chiedi il reddito di cittadinanza, te lo danno perché la tua situazione economico-familiare rientra nei parametri. Secondo voi … questa Signora, vorrebbe essere assunta a ‘’tempo pieno’’ da qualche parte? Fatevi una domanda e datevi una risposta. 

Ma torniamo ai nostri debiti. Dunque l’Italia ha un debito pubblico che si aggira sui 2.358 miliardi con una spesa per interessi annua pari a 65,6 miliardi di euro (questo è un dato del 2017 che ho preso dal sole24ore). 

Molti diranno: ‘’Ma con chi lo abbiamo ‘sto debito’’ ? Lo abbiamo con tutti quelli che regolarmente comprano i nostri buoni del tesoro, che mettiamo in vendita regolarmente tutti i mesi per aver denaro per tirare avanti la ‘’baraccaStato’’, il che significa i costi legati all’istruzione, alla sanità, alla sicurezza, alla manutenzione delle strade, all’illuminazione pubblica, allo stipendio degli statali … etc…etc… Quindi sti debiti li abbiamo con tutto il mondo’’! I nostri buoni sono ‘’appetibili’’ perché sono abbastanza ‘’rischiosi’’ e quindi rendono parecchio. Ad un certo punto però il rischio sarà così alto che smetteranno di comprarli e noi andremo sul lastrico. Fine! Et voilà! 

Avete capito il concetto? No? Proviamo a fare un esempio ancora più semplice.  Tu sei un padre di famiglia con moglie e tre figli. Abitate in un condominio e guadagni 2.000 euro al mese. Tua moglie ne spende 2.500 tutti i mesi e non lavora. Come fai? O cambi moglie oppure inizi a chiedere in prestito dei soldi ai tuoi vicini di casa che te li presteranno chiedendoti però degli interessi, perché anche loro hanno i loro guai e non possono permettersi di regalarteli ‘sti soldi.  Per un pò vai avanti ma poi la faccenda diventa pesante e allora prometti a costoro che pagherai degli interessi più alti, pur che te li prestino.  La cosa va avanti ancora ma tu ti rendi conto che diventa sempre più difficile trovare ogni mese tutti quei soldi e che non basterà la tua intera vita per ripagarli, allora prometti ai tuoi vicini di casa che se tu dovessi morire il debito continueranno a pagarlo i tuoi figli, e questo in una spirale senza fine. Tra l’altro a causa dei debiti non puoi permetterti di far studiare i tuoi figli e di cambiare quindi la loro posizione sociale Non sarebbe stato meglio ‘’tirare per un pò la cinghia’’ magari mangiare pane e cipolle ma non avere debiti così angoscianti?

Ecco l’Italia è nelle stesse condizioni: Ogni residente in Italia ha un debito pari a 38mila euro circa, cifra che non risparmia neonati e pensionati. Che però sono coinvolti in modo molto differente rispetto a questa montagna di debito da finanziare periodicamente sui mercati dei capitali. l’Ufficio Studi del Sole 24 Ore ha elaborato i dati della Banca d’Italia e dell’Istat dal 1946, anno di fondazione della Repubblica italiana, per descrivere con numeri e proporzioni la diseguale distribuzione del debito pubblico tra i residenti in Italia. Il risultato? Per esempio, che per ogni euro di interessi da pagare per debito generato da parte dell’ottantenne di oggi, il 56enne ne deve pagare 10; cifra che sale a 100 per il 15enne, mentre per chi è nato nel 2017 la proporzione sale a mille.

Avete delle soluzioni? Stampiamo moneta come fanno in Venezuela? Dove l’inflazione, secondo le stime dell’Assemblea Nazionale, raggiungerà e forse supererà il 6.000%! O … torniamo al baratto? Mah …

Io sono solo una mamma casalinga, non ho risposte … ho solo domande. La situazione mi preoccupa per i miei nipotini,  non vedo vie d’uscite e vorrei che al Governo ci fossero persone di comprovata capacità in grado di farci uscire dal guado! Abbiamo speranze con i ‘’giallo-verdi’’? Mah … Non so perché ma qualche cosa mi dice di non fidami troppo. 

Il nostro governo brucogialloverde felicemente se ne frega e continua a fare debiti senza pensare di creare lavoro. Avete presente gli elastici? Li si tira … li si tira … li si tira … ma ad un certo punto si rompono! E allora? 

Allora state pure sicuri che il nostro prossimo governo o sarà fatto da tecnici alla Monti o, se va male, da un ‘’Generale’’! Entrambe le soluzioni sono inquietanti. 

Tra l’altro alle europee (°) votate per gente con la testa sul collo e non per quei matti estremisti della destra che tendono a cercar delle guerre e ad abbandonare la democrazia e nemmeno per quei matti estremisti della sinistra che immaginano un mondo impossibile e che, anche per loro, il concetto democrazia’’ è un pò vago. 

Alla prossima

Elena 

(°) https://it.wikipedia.org/wiki/Partito_del_Socialismo_Europeo

Quando usciremo dal tunnel?

Nel mondo cosiddetto ”occidentale” c’è molto ”fermento”!  Un fermento fatto di scioperi, di proteste, di ”salti nel buio” elettorali, di cedimento, da parte della popolazione,  al ”qualunquismo” più triste.

Per quale motivo? Mah … direi perché stiamo male no? Se tutti avessimo un lavoro, potessessimo pensare al futuro serenamente, tutto ‘sto am ba da dam nel mondo occidentale non ci sarebbe no?

Eppure di ”passi sbagliati” per sopperire alla ”perdita” di manifattura industriale ne abbiamo fatti tanti!  Il primo è stato quello di inventarci il dubbio sistema di ”far denaro grazie ad altro denaro”!

Il fatto è che si è trattato di un’ economia fasulla,  poggiante su un piedistallo fragile, una sorta di ”castello di carte” che, un certo punto, come prevedibile d’altronde, è crollata rovinosamente portandoci dietro tutti quanti!

L’economia, dobbiamo rassegnarci,  va fatta con qualcosa di ”reale”.  Non può essere solo ”aria fritta”, ma deve esser di  prodotti che vanno fatti e venduti. Anche i ”servizi” sono prodotti, ma funzionano solo se qualcuno ne ha bisogno, viceversa ciccia!

Intanto, mentre noi ci trastullavamo con la finanza creativa,  nel mondo è successo che popoli notoriamente poveri in canna, come ad esempio i cinesi,  hanno iniziato ad ”alzare la testa” e produrre sempre di più, e da noi è successo il finimondo! Ci siamo ritrovati una concorrenza spietata!

Considerato il fatto che i cinesi lavorano il doppio di quel che lavoriamo noialtri … prendendo la metà, se non meno dei nostri stipendi, perché mai un industriale che produce qualche cosa, ad esempio in Italia, ma questo vale per tutta Europa e forse anche per gli USA,   non dovrebbe andare a produrla in Cina? I cinesi lavorano come dei matti … non scioperano mai, loro i sindacati non li hanno ed in più il ”Governo cinese” assicura, con pugno di ferro,  stabilità politica, quindi l’industriale che lì installa il suo stabilimento, non ha nessuna brutta sorpresa.

Employees work at a food processing factory in Yichang

 

Quindi? Come uscire da ‘sto pantano?

Mah … o aspettiamo che i Cinesi diventino tanto ricchi da ”comprarci” … cosa che già stanno facendo … oppure possiamo solo sperare che inizino a far scioperi per avere trattamenti economici simili a quelli ”occidentali” in modo da scoraggiare la delocalizzazione, e quindi rendere la concorrenza più ”umana”.

Nel frattempo rassegnamoci a proseguire con il ”contagocce” e, specie per i giovani, sarebbe bene imparare il ”mandarino”, l’inglese ormai è la lingua del ”passato”!

 

Alla prossima

 

Elena