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Tutti parlano della Meloni…

… e, come recita un vecchio adagio: ”Parlate bene, parlate male ma parlate di me”!

Si direbbe che gli accordi con l’Albania servano esclusivamente a far veleggiare nel mare del ”consenso” la Signora Meloni e ad acquistare preferenze personali.

Avete visto come si da da fare la Signora per ridurre il numero dei disperati?

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Cosa si è inventata adesso? Dopo il fallimento dei campi di concentramento in Tunisia, mò li fa in Albania.
Campi costruiti da noi italiani ma gestiti dagli albanesi. Ovviamente, questi ultimi, remunerati per questo.

Visto che i campi in Albania sono previsti solo per uomini adulti, va da se che le famiglie di questi disperati che arrivano, quando non annegano, sulle nostre coste, verranno subito separate, donne e bambini non si sa bene dove, gli uomini in Albania!
In pratica una situazione non troppo diversa da quello che facevano gli schiavisti di un tempo.

Quindi questi disperati, in cerca di una vita migliore, verranno caricati su navi e/o aerei, accompagnati da personale della polizia italiana e portati nei campi in Albania.
Pensate che siano contenti? Non è che stiamo fomentando altre disperazioni?

Tutto questo orrore, dal punto di vista economico, rimane a carico di noialtri ‘’popolo’’!
Tra l’altro, siamo sicuri che verranno forniti a costoro avvocati ed interpreti che dovrebbero informare i migranti dei loro diritti? Ho qualche riserva in proposito.

Comunque… mica ce lo dicono che paghiamo noialtri queste belle invenzioni della Giorgia.

Tra l’altro, detto tra noi, la Signora in questione, si direbbe faccia tutto di testa sua, al massimo chiede avviso ai suoi fedelissimi mentre il Parlamento, se va bene, viene informato di quello che costoro hanno già deciso. Bontà loro!

Ma … sarebbe questo il concetto di democrazia di ‘sto Governo? Andiamo bene…

Alla prossima

Elena

Referendum sulla Giustizia! Ma … a noialtri fanno decidere?

Referendum Giustizia – Il 12 giugno p.v. i cittadini italiani che hanno diritto di voto potranno recarsi alle urne per votare i referendum sulla giustizia.
Mi sorge il dubbio che ci stiano prendendo per i fondelli … a voi no?
Noi siamo tutti capaci di capire di che cosa si stia parlando? Ma se abbiamo delle difficoltà a capire come pagare una multa … mò vogliono farci decidere per questioni delicatissime e prettamente tecniche? Non ho capito se lo fanno per fare i ”Ponzi Pilati” o se fingono di migliorare una democazia che è sempre più una democratura.
Comunque, tornndo a noi, i quesiti referendari nascono dalla raccolta firme promossa dai partiti della Lega e dei Radicali italiani  e sono stati dichiarati ammissibili dalla Corte Costituzionale lo scorso 16 febbraio. Si ricorda che per la validità del referendum abrogativo l’art.75 della Costituzione stabilisce che la proposta soggetta a referendum è approvata se ha votato la maggioranza (50%+1) degli aventi diritto al voto e se è raggiunta la maggioranza (50%+1) dei voti validamente espressi.
Ok! Detto questo cerchiamo di capirci qualche cosa …

Questo è l’elenco dei quesiti abrogativi che troveremo nelle schede colorate che ci verranno consegnate ai seggi.

1 Quesito referendario numero 1: abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi. (Non colposo significa ‘’volontario’’ – cd. “legge Severino”). (Scheda rossa)
2 Quesito referendario numero 2: limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell’ultimo inciso dell’art.274, comma 1, lettera c), codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale. (Scheda arancione)
3 Quesito referendario numero 3: separazione delle funzioni dei magistrati. Abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati. (scheda gialla)
4 Quesito referendario numero 4: partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte. (Scheda grigia)
5 Quesito referendario numero 5: abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura. (Scheda verde)

Spiegazione semplificata per noi ‘’semplici umani’’.

Quesito nr. 1 – vogliono abolire la legge Severino, che impedisce a chi è stato condannato con sentenza passata in giudicato per crimini volontari contro l’amministrazione pubblica di ricandidarsi ed essere eletto. Ma vi pare normale?
Quesito nr. 2 – Oggi gli incriminati in un processo vengono messi nelle condizioni, se lo stabilisce il giudice, di non poter andare in girundula ad inquinare le prove contro di loro e/o scappare all’estero. Bene! Mò vogliono togliere queste misure … così possono inquinarle o scappare dove gli pare, e lo vogliono fare decidere a noialtri! Hanno la faccia come il ….!
Quesito nr. 3 – oggi un Magistrato può essere sia un Giudice che un PM. E’ bene che costoro si rendano conto al 100% della situazione e non siano fossilizzati né in un compito nè nell’altro. Non dimentichiamo che sia Falcone che Borsellino oltre a PM erano anche chiamati Giudice Falcone e Giudice Borsellino.
Quesito nr. 4 – abolire l’attuale sistema di composizione e deliberazione del Consiglio direttivo della corte di Cassazione e dei consigli giudiziari allargandola a ‘’membri laici’’. Il che significa che gli avvocati come, ad esempio Coppi, quello che, per intenderci ha difeso gente come Berlusconi e l’Amministratore delegato della Thyssen può partecipare ad eleggere i membri del Consiglio Direttivo della Corte di Cassazione? Naaaa … non mi piace affatto. Ma poi, non stanno discutendole in parlamento ‘ste leggi? E quindi? Cosa ce le fanno decidere a noi che non ci capiamo una emerita mazza?
Quesito nr. 5 – oggi per essere eletto e candidarsi nel CSM un magistrato deve aver ottenuto delle firme che lo appoggino. Non vogliono! Questo ‘’dicono’’ servirebbe per evitare le‘’correnti’’ ma … in fondo questa è ‘’democrazia’’! Se non decidono i diretti interessati chi facciamo decidere per mettere gente nel CSM? Gente nominata dalla politica? Da Berlusconi? Naaaa …

Noi cittadini dobbiamo votare per argomenti che ci tocchino personalmente. Leggi come aborto, divorzio, discriminazioni razziali e di sesso e non per la composizione del Consiglio Superiore della magistratura!
State solo facendo inutile propaganda! La nuova legge sulla Giustizia la dovete discutere in Parlamento, vedremo che cosa sarete in grado di combinare! La vogliamo leggere e poi, eventualmente prenderemo delle decisioni con un referendum! Non ”prima” di fare la legge. Roba da matti! Grrrrr …

Alla prossima

Elena

Per il SI: Lega, Forza Italia, Azione, Radicali, Italia Viva

Fratelli d’Italia SI sui primi 3 quesiti e NO per gli altri due

M5S – NO per tutti e 5

PD – lascia libertà di coscienza

Che cosa hanno fatto gli avvocati di Berlusconi per ottenerne la ‘’riabilitazione’’?

… ecco qui …

Dunque partiamo dall’inizio: A maggio del 2013 Berlusconi è condannato in via definitiva a quattro anni (di cui tre condonati dall’indulto) per frode fiscale nel processo Mediaset. Sconta la pena con l’affidamento in prova ai servizi sociali per un anno in una casa di riposo per anziani. Ci ricordiamo tutti quando nei telegiornali lo vedevamo andare a fare volontariato con l’auto blindata e le guardie del corpo vero? Già lì la dice lunga … ma quanti sono quelli che fanno volontariato nel nostro Paese? Un sacco di persona, ma nessuno, a parte pochi intimi, ne sono a conoscenza,  però che il volontariato lo facesse lui lo sapevamo tutti! 

non lasciamolo tornare in politica … please

La condanna per Frode fiscale derivava da un filone del processo All Iberian, e riguardava la compravendita di diritti televisivi da parte di Mediaset attraverso società offshore, riconducibili a Mediaset. 

Ora alla condanna per frode fiscale si aggiungeva la pena accessoria, legge Severino, e cioè l’interdizione ai pubblici uffici, quindi incandidabilità. 

Ora, dato che i suoi avvocati hanno seguito l’iter riportato qui in basso, Berlusconi risulta ‘’riabilitato’’! 

Riabilitazione

La persona che desidera cancellare completamente gli effetti di una condanna penale, tornando a essere come un incensurato, può chiedere la riabilitazione.

La riabilitazione può essere chiesta dopo che sono trascorsi tre anni (o otto per i recidivi aggravati, o dieci per i delinquenti abituali) dall’espiazione della pena.

La domanda, in carta semplice (senza marche da bollo), deve essere rivolta al Tribunale di sorveglianza, secondo il luogo di residenza dell’interessato.

L’interessato può farsi assistere da un avvocato per verificare l’ammissibilità della domanda e redigerla, oppure può utilizzare per la domanda il fac-simile di istanza (vedi sotto)

E’ necessario:

• indicare le generalità di chi chiede la riabilitazione;

• indicare le sentenze e/o i decreti penali per cui si chiede la riabilitazione (se conosciuti, specificare numero, data, autorità giudiziaria che l’ha emessa, data di fine espiazione o estinzione della pena detentiva e della pena pecuniaria); altrimenti riportare la dicitura “tutte le condanne presenti nel casellario giudiziale”;

• indicare il motivo per cui si chiede la riabilitazione.

Dall’istanza contenente queste informazioni la cancelleria del Tribunale di sorveglianza apre il fascicolo e istruisce la procedimento di riabilitazione.

E’ necessario inoltre, al momento della presentazione dell’istanza o anche in un momento successivo, a integrazione della stessa, documentare il risarcimento del danno o l’impossibilità di farlo e l’attività riparatoria:

• allegando una dichiarazione autentica della persona offesa o degli eredi di aver ricevuto il risarcimento e di ritenersi soddisfatta, accompagnata da copia di un loro documento di identità;

• nel caso non esistano o non si trovino le parti offese, allegare la documentazione dei tentativi effettuati per rintracciarle e, con un’integrazione dell’istanza, proporre al magistrato di sorveglianza un’attività riparatoria, per esempio versamenti a associazioni che curano gli interessi di vittime di reati analoghi a quello commesso, e chiedere l’autorizzazione a compierla, allegando poi la relativa documentazione;

• oppure allegare documentazione comprovante le condizioni personali ed economiche disagevoli che impediscono, anche parzialmente, il risarcimento o l’attività riparatoria (modello “Cud” di dichiarazione dei redditi, certificato di disoccupazione o di mobilità, libretto del lavoro, certificati sanitari, ecc.).

Per velocizzare la procedura è utile:

• allegare fotocopia delle sentenze e/o decreti penali per cui si chiede la riabilitazione; 

• verificare di non avere procedimenti giudiziari in corso (“carichi pendenti”) o altre condanne oltre a quelle per cui si chiede la riabilitazione;

• documentare il pagamento delle spese processuali e di mantenimento nell’istituto penitenziario, allegando le ricevute di pagamento;

La documentazione fornita non sostituirà ma renderà più facili e più rapidi i controlli che la cancelleria del Tribunale di sorveglianza compirà in ogni caso attraverso le Forze dell’ordine, le banche dati del Ministero della giustizia, quelle del Ministero dell’economia e delle finanze, le direzioni degli istituti di pena.

Può essere utile inoltre:

• documentare una effettiva e costante buona condotta, allegando per esempio attestazioni comprovanti la spontanea partecipazione ad attività socialmente utili o realizzazione di iniziative benefiche; attestazioni comprovanti un particolare impegno posto nelle attività personali (lavoro, studio, famiglia); o quant’altro ritenuto idoneo; 

• fornire e documentare ogni altro elemento utile per l’accoglimento della domanda di riabilitazione.

La decisione sulla riabilitazione è presa dal Tribunale di sorveglianza, composto da due magistrati e due esperti, dopo aver esaminato gli atti, in camera di consiglio, senza la presenza delle parti, pertanto è nell’interesse della parte chiedere alla cancelleria la data di trattazione e, prima di tale data, esaminare il fascicolo relativo al procedimento per controllare che la documentazione sia completa.

Normativa di riferimento:
• artt. 178 e seg. del codice penale;

• art. 683 codice procedura penale.

Alla luce di quanto sopra, senza tenere conto di tutti gli altri processi che ha ancora pendenti, voi dareste fiducia ad una persona simile? Qui non stiamo parlando di un disgraziato che ha rubato al supermercato perchè aveva fame, e che magari non ha i soldi per pagarsi gli avvocati per ‘’riabilitarsi’’ … qui stiamo parlando di un truffatore, pieno di soldi che si fa i fatti suoi, e che vuole andare al Governo! 

Riabilitato? Seee … tua sorella! 

Grrrr …

Alla prossima

Elena 

Precisazioni: https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-primo/titolo-vi/capo-ii/art175.html