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Telenovela TAV … l’uomo del ”Conte” ha detto SI!

Pensierino del mattino …

Non parleremo qui del ”mitico Corridoio 5″, quell’asse ferroviario ”Lisbona-Kiev” che avrebbe dovuto unire una fraterna Europa, dall’Atlantico alle steppe.  Non parleremo del  ”miracolo economico” prospettato grazie alle  ”grandi opere”  e dell’alta velocità e che invece ha perso ali e speranze man mano che l’economia regrediva, ma ci limiteremo a parlare di un miserabile tunnel che unisce Francia e Italia!

Per chi sostiene che il tunnel c’è già e che quindi non serve farne uno nuovo, vorrei ricordare che il tunnel esistente, quello del Frejus, risale al 1871,  un pò antiquato per i treni di oggi non credete?

Ma torniamo a noi … nel lontano 1990 si iniziò a parlare di nuovo tunnel ferroviario tra Italia e Francia e dopo ‘’soli 29 anni’’, il 25 luglio 2019, il Ministro Conte ha detto SI al Tav,  lo ha fatto visto che Bruxelles, per accelerare le cose, ha deciso di aumentare dal 40 al 55% il finanziamento complessivo dell’opera e di arrivare, per la tratta italiana,  al 50% !

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Visto che piangiamo miseria ad ogni più sospinto,  in quanto l’Europa non ci viene mai incontro dal punto di vista economico, bé sembrerebbe ”brutto” non accettare questa proposta no? Quindi ecco che Conte, messo lì, ironia della sorte, proprio dal M5S il partito che più di ogni altro ha cavalcato il movimento NOTAV a fini elettorali, ha detto di SI.

La lettera con l’ok del Governo italiano all’Alta Velocità è firmata dal dirigente della Direzione generale per lo sviluppo del territorio, la programmazione ed i progetti internazionali del ministero delle Infrastrutture, ha il timbro della Segreteria di Palazzo Chigi ma …udite udite …  NON la firma di Danilo Toninelli, che, come tutti sanno, è contrario all’opera. D’altronde costui è anche contrario alla ‘’Gronda’’, quella che, se fatta a suo tempo, avrebbe alleggerito il Ponte Morandi, ma, come sappiamo i grillini non si erano opposti ferocemente alla sua costruzione. La Gronda la si dovrebbe comunque fare adesso per alleviare il traffico sul nuovo ponte che verrà costruito,  ma anche lì, con uno come Toninelli, sarà ‘’dura’’!

Ma tornando al TAV, Firma o non firma del Toninelli l’ok c’è stato, mò vediamo che cosa decideranno le Camere, visto che comunque l’ultima parola spetta a loro.

Sapete come andrà a finire? Considerato il ‘’bicameralismo perfetto’’ che ci attanaglia, andranno avanti alle ‘’calende greche’’, in maniera da far lievitare ulteriormente i costi dell’opera stessa, cambiando ogni volta ‘’qualche cosa’’ in modo che non ci sia mai un testo omogeneo tra Camera e Senato. E quindi continueranno a rimbalzarsi la ”palla” avanti ed indietro per anni, senza decidere nulla, tanto ”noi” paghiamo. 

In Europa bisognerebbe andare a discutere nelle ‘’sedi preposte’’, portando avanti le proprie ragioni, le proprie idee e delle soluzioni alternative specifiche … noialtri invece, non essendo all’altezza di discutere alla ‘’pari’’  preferiamo ‘’ricattare’’.  

Per il Tav, preferiamo bloccare i lavori, scardinare cancellate, incendiare le macchine escavatrici, tirare i bulloni in testa agli operai che lavorano a Chiomonte;  per la ‘’questione migranti’’ invece preferiamo lasciarli annegare … 

Discutere ‘’alla pari’’ nelle sedi preposte non fa per noi. Non se siamo capaci, molto meglio i ‘’ricatti’’ … tipici d’altronde del ‘’sistema mafioso’’ …

Tonando al Tav, la cosa che più mi lascia più perplessa è che i No Tav si professano tutti ‘’ecologisti’’ ma, stranamente, preferiscono e difendono a spada tratta il trasporto di cose e persone a mezzo ruote (quindi camion e automobili) oppure il trasporto persone ‘’via aerea’’ penalizzando la molto meno inquinante ferrovia. Visto i danni irreparabili dei cambiamenti climatici dovuti all’inquinamento dai combustibili fossili …  vi sembra normale questa loro testardaggine?  Bè … fatevi una domanda a datevi una risposta.  

Alla prossima

Elena 

Film – Il Sorpasso

Ieri, assieme alla mia amica Terry, siamo andate al Vox a vedere la pellicola restaurata del film di Dino Risi, ‘’Il Sorpasso’’ (Le Fanfaron). Pellicola in italiano con sottotitoli in francese.

locandina del film

E’ un film del 1962 e già dai primissimi fotogrammi, in bianco e nero,  mi sono sentita proiettare nel passato.  Nel mondo dei miei genitori … degli abiti di mia madre e delle ironiche aggressività verbali di mio padre.
Ma vediamo di raccontare un pò la trama per chi non la conosce.
Dunque … siamo negli anni del ‘’boom’’ economico a Roma in un giorno di ferragosto.
Bruno Cortona un personaggio fanfarone che vive di espedienti (Vittorio Gassman) gira sulla sua spider come un’anima in pena cercando un telefono nella città deserta.
Il telefono lo troverà a casa dello studente Roberto Mariani (Jean-Louis Trintignant) che è rimasto a casa a studiare per un esame di ‘’diritto’’.
Bruno convince Roberto ad unirsi a lui per cercare un ristorante dove andare a mangiare.
Guida come un pazzo, non rispetta nessun segnale, faranno chilometri prima di trovare finalmente un posto dove mangiare. Ovviamente paga sempre Roberto …
Andranno a trovare gli zii di Roberto, dove Bruno, in men che non si dica, si troverà perfettamente a suo agio. Finiranno poi, nel loro girovagare, nella casa della ex moglie di Bruno dove quest’ultimo proverà pateticamente a confrontarsi con la figlia Lilli, di 15 anni (Catherine Spaak) che esce assieme ad un uomo facoltoso ma che potrebbe essere suo nonno, Bibi (Claudio Gora). Bruno dopo aver storto un pò il naso e fingere di fare il genitore abdica alla ‘’saggia’’ scelta della figlia, la quale, lungi dall’odiarlo, lo trova persino simpatico.
Roberto, un ragazzo per bene, mite ed educato subisce, senza esser capace di liberarsene, l’irruenza e l’ironica aggressività verbale di Bruno. A lungo andare però i modi di Bruno, così diversi da quelli a cui è abituato, lo conquistano ed arriva a ringraziarlo per avergli fatto passare i due giorni più belli della sua vita.
Proprio quando Roberto è convinto di aver trovato un amico, in un sorpasso più azzardato degli altri, l’auto sbanda e finisce fuori strada; Bruno si salva mentre Roberto rimane ucciso sul colpo.
L’ultima inquadratura mostra Bruno che guarda l’auto rotolare sulla scogliera e se ne intuisce il rimorso.
Dino Risi ha prodotto un ‘’capolavoro’’. Il sorpasso ha avuto un grande successo ovunque, compresi gli USA con il titolo di ‘’The Easy Life’’.
Le situazioni in cui si trovano coinvolti, i dialoghi ora amari ora sbruffoni … non stimolano ’’riflessione’’ nei due protagonisti. Sia il romano spaccone sia il timido studente non sembrano accorgersi più di tanto della realtà a volte ridicola a volte mostruosa che li circonda. Ne fanno parte loro stessi, sono concentrati solo sul viaggio … un viaggio che li porta lontano da ogni situazione, da ogni riflessione seria su quanto stanno vedendo, su quello di cui fanno esperienza.
E’ un’Italia che è in piena attività … dove ci sono personaggi che cercano di afferrare il futuro in qualche modo. Chi con lo studio e l’impegno chi, come Bruno, con l’arrangiarsi come capita giorno per giorno.
Nell’arco degli anni film come questi sono andati scomparendo, film che erano in grado, pur sembrando ‘’leggeri’’ di farci ‘’pensare’’ .
Sono stati sostituiti per troppo tempo dai cosiddetti film ‘’panettone’’. Pellicole squallide con l’unico fine di fare quattrini … ma che di stimoli al pensiero ne hanno dati ben pochi, se non proprio nessuno.
Il cinema di oggi sta migliorando, pur con ridotti mezzi economici, giovani registi cercano di trasmettere qualche cosa che non sia confinato a ‘’tette e culi’’ come, ad esempio,  i film di Lino Banfi ed Edwige Fennek.
Tra l’altro … Lino Banfi, è stato messo dal Governo DiMaio/Salvini nella Commissione dell’Unesco, mi piacerebbe sapere che genere di ‘’valore aggiunto’’ potrà portare costui. Mah …
Tornando ‘’Al sorpasso’’ come sempre ringrazio Jerome Reber per le felici scelte, il Cinema Vox per trasmettere le pellicole in Italiano e il CIP – Club Italianiste de Provence per il ciclo dei film in lingua.
Alla prossima

Elena

STOMP !

Ieri sera siamo andati al Forum di Frejus a vedere STOMP. 

E’ un gruppo di percussionisti un pò originale fondato nel 1991 da Steve McNicholas e Luke Cresswell a Brighton (UK).

Oggi il gruppo è composto da 8 elementi, sei uomini e due donne, che usano il proprio corpo e oggetti di uso comune per creare uno spettacolo in cui percussioni, ritmo, fisicità, acrobazia e ironia la fanno da padroni.

Qualsiasi cosa va bene a questi simpatici e vivacissimi ragazzi per fare della musica!  Dalle scope alle scatole di fiammiferi, dai contenitori dell’immondizia agli accendini, dalle pentole alle bacinelle di plastica.

Abbiamo passato un paio d’ore avvolti dalle percussioni e dalla simpatia, anche perché coinvolgono il pubblico nella rappresentazione. Noi spettatori battevamo le mani a comando … anche se non sempre rispettando il  ”tempo” … il che scatenava la loro ironia ed il nostro divertimento.

Lo consiglio … ne vale la pena.

Alla prossima

Elena 

Non potevo fare fotografie quindi a parte questa un pò sfocata che ho scattato a spettacolo finito, metto un video recuperato su YouTube relativo ad una parte ”tranquilla” … tutto il resto era un ”vulcano”!

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