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Renzi, ricordati che i sauditi non hanno amici, ma servi.

Il principe bin Salman a cui il senatore è andato a vendere il Rinascimento è il pivot di una campagna truffaldina per ripulire un regime retrogrado. Non poteva rimandare l’incontro? No, non poteva: questo è il problema

Matteo, un consiglio: stai attento. Il commento che girò sui telefonini di tutto il mondo fu macabro: “Come in peace, leave in pieces”, e sotto le due scimitarre incrociate, simbolo della casa reale di Saud, conosciuta nel mondo come l’Arabia Saudita, capitale dei sunniti e custode di Medina e della Mecca. “Vieni in piace, lascia l’edificio a pezzi”. Era l’ottobre di due anni fa, era successo a Jamal Khashoggi, 60 anni, giornalista famoso, appartenente a una delle famiglie più importanti del paese, opinionista per il Washington Post, giornale sul quale pubblicava commenti “moderatamente critici” sulle politiche spregiudicate dell’astro nascente della casa reale, il 33enne principe Mohammed bin Salman, detto Mbs.

Khashoggi, residente in Usa, il 2 ottobre 2018 si recò con la fidanzata al consolato saudita di Istanbul (in patria era pericoloso rientare) per ritirare delle carte necessarie per il suo matrimonio. La fidanzata aspettava in macchina, ma Jamal non uscì più. Era stato ucciso e il suo corpo smembrato dal chirurgo personale del principe, poi messo in capienti borsoni, il cui contenuto fu sepolto nei giardini dell’abitazione privata del console saudita. Un’operazione pulita, ma il consolato saudita era zeppo di microspie, per cui il dittatore turco Erdogan, nemico di Mbs, poche ore dopo era in grado di far conoscere a tutto il mondo quello che era successo.

È vero che viviamo in un mondo cinico, ma il destino spietato che il principe aveva riservato al giornalista orripilò il pianeta e Mbs si ritrovò reprobo universale. Molti investitori internazionali che avevano visto in lui un progressista, si ritirarono. Ma non per molto; Trump per primo (lui stesso era andato in visita trionfale a Riad, con Melania senza velo!) fece sapere che con il principe aveva affari miliardari, armi, cui non intendeva rinunciare; il suo segretario di Stato, Mike Pompeo andò in visita ufficiale con un sorriso grosso come una casa e si portò dietro Jared Kushner che stava tessendo il grande piano di pace in medio oriente.

Un mese dopo l’omicidio, il mondo potè vedere un’immagine da far gelare il sangue nelle vene. Mbs, in una cerimonia pubblica, stringe la mano a Salah, figlio diciottenne del giornalista ucciso (appena prelevato dagli arresti domiciliari seguiti all’assassinio di suo padre), gli parla genericamente di un gravissimo delitto su cui Erdogan ha speculato per mettere zizzania tra due paesi arabi: il ragazzo è rigido, bianco come un cencio, terrorizzato da quella stretta di mano. (Nello stesso giorno il principe diede notizia che era stato permesso al ragazzo di trasferirsi negli Usa. E di lui non si seppe più niente, e della rimanente grande famiglia Khashoggi non si seppe più niente).
TI TENEVA PER LE PALLE

Quando ho visto il nostro Matteo conversare con Sua Altezza sullo sfondo di un bosco di alberi di cemento, vendergli grossolanamente Firenze, il Rinascimento come se fossero suoi, elogiarlo e prostrarsi, mi è tornato in mente il figlio di Khashoggi; mi è sembrato che fosse stato comandato ad essere presente. Ma come? mi sono detto: hai provocato una crisi di governo nel mezzo di una pandemia, ci sono tesi colloqui politici ai più alti livelli di cui sei il protagonista indiscusso e tu vai, in segreto, peraltro (complimenti a Domani che l’ha rivelato) a fare quella volgarità da Totò che vende il Colosseo di fronte a una persona che molti ormai cercano di sfuggire?

Capisco: sei un conferenziere e avevi preso un impegno. Però, scusa: non potevi dirgli, Sua Altezza sono impegnato, possiamo farla su zoom? Oppure: possiamo rimandare fino a quando sistemo ‘sta questione qui? Evidentemente no, non potevi farlo. E non credo solo perché ti pagano ottantamila dollari; una volta ottantamila dollari i guitti famosi li prendevano come cachet a San Remo. E poi, a chi vanno ‘sti soldi? A te, al partito?

Ho una brutta sensazione, scusa se te lo dico in modo brusco. Ho avuto l’impressione che Mbs ti tenesse per le palle. Secondo me, dovresti dire che non è vero.

Anche perché, forse non è così saggio legarsi al principe, in questi tempi tumultuosi. Dico a Renzi cose che sicuramente sa già. L’Arabia Saudita, monarchia sunnita feroce e retrograda regna, con una polizia non dissimile da quella che ha ucciso il nostro Regeni in Egitto, su 34 milioni di abitanti, di cui il 15 per cento sono sciiti (oggi avversari religiosi e politici); il trenta per cento del totale è invece fatto di manodopera straniera, in genere di fede musulmana, che fa i lavori più umili e sottopagati (quelli di cui il rinascimentale Renzi si è detto “geloso”). La principale attività del paese è quella di pompare dieci milioni di barili di petrolio al giorno – la cosa dura da decenni – per mantenere il lusso, la protervia e l’arroganza di una estesissima casa reale che d’estate si trasferisce a Marbella, in Spagna, e la occupa, ricordando i fasti della famosa al Andalus. Seconda attività: i soldi che portano i tre milioni di pellegrini che ogni anno fanno l’Hajj nelle città di Medina e della Mecca. Legata dai tempi del presidente Roosevelt agli americani per cui amministra un “giusto prezzo” del petrolio, l’Arabia Saudita ha prodotto personaggi importanti come lo sceicco Yamani, il delizioso arabo che assomigliava ad Omar Sharif e governava l’Opec, o il trafficante d’armi Adnan Khashsoggi, famoso per il suo stile di vita e per la sua amicizia con Lori del Santo; e Osama bin Laden, naturalmente. I Saud coltivano una forma di islam molto rozzo e ottuso, il wahabismo. E wahabita era Osama bin Laden, il Mbs di vent’anni fa, (grande famiglia di palazzinari, tuttora potentissima; per esempio, tanto per restare in Toscana, ha comprato le storiche cave di marmo di Carrara per rivestire i nuovi minareti di Gedda e Medina); wahabiti erano 16 sauditi dei 18 membri dei commando dell’11 settembre 2001, che uccisero tremila americani negli attacchi alle Torri Gemelle di New York. Le commissioni d’inchiesta appurarono che gli attentatori erano stati istruiti, finanziati e protetti nella preparazione dell’impresa, da membri della famiglia reale. L’estesa famiglia bin Laden che viveva negli Stati Uniti, peraltro, fu l’unica autorizzata a volare via dal paese il giorno dopo il massacro, per cui era stato deciso il blocco totale del trasporto aereo.
RICCO E TENEBROSO

Potenti, insomma; ammanicati; e piuttosto antipatici. Poi venne Mbs: moderno, istruito, giovane, figlio prediletto del vecchio re Salman, che sembra stia per morire da dieci anni, ma invece è sempre lì. Mbs è davvero il Principe di cui parlava Machiavelli? Se non lo è, ha il fisico del ruolo. È bello, tenebroso, pieno di soldi. Uccide o arresta tutti i cugini che stanno sulla sua strada (due anni fa li ha riuniti tutti nell’Hyatt di Riad e li ha liberati solo dopo che avevano accettato di mollargli le loro quote nell’Aramco), investe nella tecnologia americana, ha grandi progetti di città future da costruire nel deserto, che secondo il New York Times sono delle patacche, ma in cui Renzi vede il nuovo Rinascimento. È spietato, come l’omicidio di Istanbul dimostra. Si fa fare valere: nel 2017 “convinse” il primo ministro libanese Hariri a venire a Riad “per parlare” – in realtà lo rapì – lo tenne per un po’ vicino a sé poi lo rimandò a Beirut, dove annunciò le sue dimissioni. Invincibile? Macché. Talloni d’Achille, ne ha parecchi. Il primo è un’opposizione interna, sorda ma costante, della minoranza sciita. La rivolta sciita nel confinante Yemen lo minaccia da vicino (lui risponde con l’acquisto massiccio di bombe, droni, strumenti di morte che hanno massacrato un paese di cui il mondo pare non voglia sapere). Il suo nemico è l’Iran, che è arrivato a distruggergli i pozzi di petrolio. Trump lo ha aiutato mandando un drone a uccidere il leggendario generale iraniano Soleimani. Promette di non fare più guerra ad Israele, anzi di aiutarlo militarmente, ma in cambio vuole che Israele gli faccia da servitore: è la vera posta del “patto di Abramo”? Davvero il glorioso esercito di Israele farà da mercenario alla casa reale saudita?

Ma i soldi gli stanno sfuggendo dalle mani, il suo petrolio lo mette sul mercato col venti per cento di sconto, a Washington non avrà più un amico, e con quello nuovo non si sa come va a finire.
ITALIA MORTA

Ho visto che su Twitter Renzi ha promesso che spiegherà tutto. Dopo la crisi di governo, però. Me lo auguro, come lo auguro al suo silente partito, fatto di persone intelligenti, ma che appare così credulone. Possibile che non capisca che se tace, da Italia viva si trasforma in Italia morta? Vorrei che spiegasse una sola cosa: quello con Mbs è solo un rapporto di amicizia, o c’è dell’altro? C’è qualcosa che noi italiani dovremmo sapere?

Consiglio non richiesto: si ricordi di quello che si dice, da sempre, nell’ambiente: i sauditi non hanno amici, hanno servi. Attenzione, Matteo. La prossima volta, datti malato.
(Enrico Deaglio – Domani)

Renzi ha ragione, è antipatico come in dito in un occhio, ma …

Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere!
Questo è quello che ho trovato in rete, sui progetti che Conte aveva chiesto di mettere, nero su bianco, ai suoi Ministri per inserire nel Recovery Plan. I progetti che gli sono arrivati sono stati 557 e qui di seguito ci sono i più ‘’intelligenti’’.
Dopo che li avrete letti vi renderete conto del motivo per cui Renzi abbia le ‘’carte facili’’ per aver consenso.
Cominciamo con l’idea del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che propone di rifare il piazzale di marmo della Farnesina con una parte dei 209 miliardi del Next Generation Eu destinati all’Italia, Poi c’è la Pisano che lancia l’idea di una Amazon all’italiana, Provenzano invece vuole un “acquario green” a Taranto – costo 50 milioni di euro.
Poi si leggono richieste per l’Ammodernamento degli impianti per la molitura delle olive. Costo: 1,2 miliardi. “Turismo delle radici” per gli italo-discendenti che vogliano scoprire le origini dei propri avi. Costo: 22,4 milioni.
Il governo ha raccolto l’elenco dei 557 progetti per il Recovery Fund in un unico documento intitolato: Amministrazione proponente, costo, durata e obiettivo/motivazione.
Una lista, ancora provvisoria, che da sola vale oltre 670 miliardi: più del triplo dei 209 miliardi che l’Italia potrà ottenere da Bruxelles.
Le proposte arrivano da ministeri, società partecipate e agenzie pubbliche. Ci sono scuola, sanità, i voucher per la connessione, diverse misure per lo smart working e i pagamenti elettronici, la detassazione sul lavoro e la Tav. Ma anche un vasto numero di voci “varie ed eventuali”, che denotano ancora l’assenza di una strategia di fondo del governo. Me che tutto sommato non si può nemmeno colpevolizzare visto che deve districarsi tra queste ‘’priorità’’!
L’impressione è che lo spirito in pompa magna degli Stati Generali abbia lasciato ormai il passo al «catalogo della spesa» temuto da Gentiloni.
Si va dai progetti più grandi, come “Italia cashless” (10 miliardi). A quelli spaziali, con la “Costellazione satellitare” per l’osservazione della Terra (1,1 miliardi) e i piccoli satelliti per il «monitoraggio dello spazio extra-atmosferico».
Dal rafforzamento delle previsioni meteorologiche, al voto elettronico per gli italiani all’estero. Fino ai progetti più piccoli e locali. Come il rifacimento di singoli istituti penitenziari di Roma, Torino e Benevento e della nuova diga del porto di Genova.
Approfittando dell’arrivo delle ingenti somme europee, tutti vogliono improvvisamente digitalizzarsi, diventare “resilienti” e convertirsi al verde, dal Demanio ai Vigili del Fuoco. Il ministero della Difesa chiede 79,8 milioni per la mobilità green all’interno delle caserme. E il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a quanto pare, vorrebbe pure usare i soldi europei per rimettere un po’ a nuovo i suoi uffici. (Il bimbo ama il bello).
Dalla Farnesina ancora arriva la richiesta di 13 milioni per «la creazione di un sistema domotico per la gestione coordinata di tutti gli impianti del palazzo», in modo «da raggiungere la cosiddetta building automation e avere un edificio intelligente». Visto che lui è scemo che almeno l’ufficio sia intelligente! Mi pare giusto no?
E ancora 300mila euro per «dotare di wifi – in aggiunta alle sale riunioni già cablate – circa 60 stanze assegnate ai vertici dell’amministrazione centrale». E pure 14 milioni per il «rifacimento della pavimentazione in marmo del piazzale esterno del palazzo della Farnesina, sede del Maeci, incorporando nella pavimentazione dei generatori piezoelettrici, in grado di trasformare l’energia cinetica dovuta al passaggio di persone e veicoli in energia elettrica».
Il ministero della Giustizia, invece, vorrebbe mettere su una task force per attuare le riforme della giustizia. Alfonso Bonafede chiede 1,6 miliardi di euro per il progetto Monitor, che è un acronimo e sta per Monitoraggio-innovazione-task force-organizzazione-ricerca «per la ripresa e la resilienza della giustizia».
Da solo il ministero dello Sviluppo economico di Stefano Patuanelli sfora i 120 miliardi in progetti di ogni tipo. Dal “Safety 5G” da 19,5 miliardi ai 2 miliardi per portare il 5G in cento città italiane, fino a un futuristico «sistema dinamico per il monitoraggio e la pianificazione ambientale urbana ad altissima risoluzione spazio-temporale».
L’Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro (Anpal) di Mimmo Parisi propone un “Piano per le nuove competenze” da 11,2 miliardi con il potenziamento dei centri per l’impiego, in modo che diventino «interessanti per tutti i lavoratori e non solo per le categorie di svantaggio». E altri 4,2 miliardi per un progetto di “Empowerment femminile”.
Nel documento poi c’è tanto idrogeno, nel tentativo di agganciare il patto franco-tedesco dell’oro verde. Il Mise vorrebbe creare una “H2 Valley” in Sardegna (20 milioni) e una “Hydrogen Valley” dall’Alto Adige fino a Bologna. Dai Trasporti chiedono 300mila per i treni e 3 milioni per lo sviluppo della mobilità a idrogeno.
Spopolano i Big Data e il digitale. Ci sono progetti per la digitalizzazione dell’Archivio nazionale stato civile e delle liste elettorali. L’Avvocatura dello Stato vorrebbe realizzare pure un progetto di «giustizia predittiva», utilizzando l’intelligenza artificiale per la «predisposizione degli atti difensivi e pareri legali e per la predizione del possibile esito della causa sulla base dei risultati delle precedenti difese».
Il ministro della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone propone un piano di “comunicazione e sentiment analysis” per misurare il grado di soddisfazione dei cittadini nei confronti degli uffici pubblici (500mila euro). Dal ministero dell’Innovazione di Paola Pisano arriva l’idea di una piattaforma Amazon all’italiana da 2 miliardi per «sviluppare piattaforme di e-commerce locali su tutto il territorio italiano per il mantenimento della realtà imprenditoriale e tradizionale italiana».
Il Ponte sullo Stretto, no. Ma la Salerno-Reggio Calabria, sì: 550mila euro per «ridurre sensibilmente i tempi di percorrenza tra Roma e Reggio Calabria». E poi ci sono i costi del costo dello stesso Recovery Plan: Replus (Recovery Plan Unitary System) sarà il sistema informativo da 7 milioni per monitorare i programmi di investimento del piano, mentre altri 3 milioni serviranno a valutare l’impatto di genere del piano.
Entro il 15 ottobre dovevano essere inviate le prime bozze del piano a Bruxelles. Bisognerà scegliere tra i progetti e trovare una strategia d’insieme. Significa che si dovranno depennare parecchie di quelle 557 voci per rientrare nei paletti precisi in arrivo da Bruxelles. Il ministro Di Maio forse avrà dovuto rinunciare ad ammodernare l’impianto elettrico della Farnesina con i soldi della ricostruzione post-Covid. E forse potrebbe saltare pure qualche acquario o costellazione.
Per prendere spunto, basta allungare l’occhio Oltralpe. La Francia ha presentato il suo piano di investimenti “France Relance” da 100 miliardi, di cui 40 finanziati dall’Europa, con un mese di anticipo. Le misure previste sono in tutto 70 misure, non 557, divise in tre macro aree (Come le tre di Obama nel 2009): 30 miliardi di euro per la transizione ecologica, 35 miliardi per competitività delle imprese e 35 miliardi di euro destinati a promuovere l’occupazione e la formazione dei giovani.

Ma che cosa ho fatto?

Ma che cosa ho fatto?

Perché Conte ha chiesto tutta ‘sta roba ai suoi Ministri? Perché Conte di mestiere fa l’avvocato e quindi è un mediatore. Conte è un Signore, gentile, sobrio ed educato ma che non ha la minima visione globale di quello che sarebbe necessario fare per riorganizzare e far ripartire il paese. Quindi che cosa ha fatto? Ha chiesto ai suoi Ministri che cosa avrebbero voluto fare con quei quattrini. Le risposte le avete viste. D’altronde quelli sono i Ministri che abbiamo e quindi. Se spremi una rapa non è che esca del Barolo.
Una volta avuta la ‘’lista della spesa’’ in mano Conte avrebbe voluto rivolgersi ai ‘’tecnici’’ affinché mettessero a punto, in qualche modo, ‘sta lista e trovassero qualche cosa di utile e fattibile in tempi umani.
E lì ‘’apriti cielo’’ Renzi è saltato su tutte le furie. E, tutto sommato, come dargli torto?
Siamo in molti a dire che Renzi ha ragione. Il guaio è che la ragione di Renzi si infrange contro la realtà di una maggioranza enorme di parlamentari che la pensano diversamente per stupidità, incompetenza ed interessi di varia natura.
Renzi dica con quale maggioranza parlamentare intende attuare il ‘’suo’’ programma e chieda alle forze politiche se sono d’accordo per sostenerlo, se no che vada da Grillo e da Giggino a convincerli di diventare intelligenti e competenti e responsabili.
E comunque, il fatto che un partito mai presentatosi alle politiche, come Italia Viva appunto, e di conseguenzza mai votato da noialtri, sia l’ago della bilancia per deteminare il futuro del nostro Governo, la dice lunga sulla rappresentanza che ci ritoviamo. Mah …
Intanto l’Italia va a rotoli … senza contare il CoVid che ci uccide. Buona giornata eh …
Alla prossima

Elena

PD un partito che perde pezzi! Eppure …

Nel PD se ne sono andati nell’ordine: Rutelli, Adinolfi, Civati, Fassina, D’Attorre, Speranza, Scotto, Rossi, Bersani e solo ieri, ultimo della lista, Calenda.

Il primo a lasciare il Pd, due anni dopo la sua fondazione, fu Francesco Rutelli. Già presidente della Margherita e candidato premier dell’Ulivo nel 2001, lasciò il partito dopo l’arrivo alla segreteria Pd di Pier Luigi Bersani a fine 2009. E qui non ci siamo lamentati perché tanto non era mica di ‘’sinistra’’ … 

Il secondo, nel 2011 è un altro esponente dell’area cattolica a lasciare il Pd. Il giornalista e blogger Mario Adinolfi, già candidato alla segreteria nel 2007. Anche la sua è una critica contro Bersani.  Adinolfi lascia il Pd, ma allo stesso tempo appoggia “da fuori” l’azione di rinnovamento dell’emergente Matteo Renzi, il che la dice lunga … Il blogger e giornalista fondò nel  2016 un suo partito politico, Il ”Popolo della Famiglia”, caratterizzato per la battaglia contro ‘’le unioni civili omosessuali’’. Questa non è stata poi una ‘’gran perdita per ilPD visto che Adinolfi di ‘’sinistra’’ non era… 

Il terzo ad andarsene, in seguito alla vittoria di Renzi e la sua conquista della segreteria Pd a fine 2013 fu Beppe Civati  la sinistra interna del PD. Pippo Civati era quello che proprio con Renzi aveva dato vita ai rottamatori del Pd, ma la goccia che fa traboccare il vaso per Civati fu l’approvazione dell’Italicum nel 2015. E qui noialtri abbiamo pensato: ‘’Ma, che strazio,  Civati è come Bertinotti’’ … 

Poi  se ne sono andati anche Stefano Fassina,  Alfredo D’Attorre, deputati della minoranza di Bersani.  L’accusa al Pd è sempre la stessa, quella di aver cambiato natura e di essere diventata una forza centrista. Questa volta la separazione è più dolorosa, perché dà vita a Sinistra italiana un nuovo gruppo parlamentare della sinistra, composto da 31 deputati (i 25 di Sel e 6 ex Pd). Anche qui abbiamo pensato che fossero ‘’troppo di sinistra’’ … 

La sconfitta di Renzi al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, con le sue dimissioni da premier e da segretario e la successiva ricandidatura a leader del Pd, portano alla definitiva rottura con la minoranza bersaniana e il 25 febbraio 2017 nasce – Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista, i cui leader sono Roberto Speranza, Arturo Scotto, Enrico Rossi e Pier Luigi Bersani. A questi si uniscono anche Massimo D’Alema e Guglielmo Epifani. Entrano anche esponenti di Sel: in tutto sono 42 deputati e 16 senatori. Il gruppo appoggia ufficialmente il governo Gentiloni, ma con fibrillazioni continue soprattutto per i provvedimenti che devono passare al Senato, dove la maggioranza si regge su pochi voti. Questa ‘’fuga’’ come è stata letta dall’elettorato PD? Come una vera e propria scocciatura, e che cavolo cercano solo ’’visibilità’’ … oppure vivono nel passato. L’uscita specie di Bersani però, aveva fatto male a tanti, me compresa.

La meteora Liberi&Uguali (LeU) lasciamola perdere, Parlare del movimento politico con a capo Pietro Grasso, che aveva riunito: Articolo uno, Sinistra Italiana e Possibile, movimento nato nel 2017 e sciolto nel 2019 non fa testo.  Sono tuttora in Parlamento ma ‘’vagano’’.

E mò, pure Calenda , iscritto solo da pochi mesi, se ne è andato, asserendo che convivere con il M5S è impossibile.  Che dire?

Mi verrebbe da rispondergli che la ‘’politica’’ la si fa con quello che c’è e non con quello che non c’è. Ci andava forse meglio un Governo con M5S e Lega? 

Che i ‘’piedi per terra’’ bisogna che qualcuno li tenga, altrimenti la baracca va a rotoli! C’è una finanziaria da varare a settembre e noi stiamo qui a ‘’pettinare le bambole’’? C’è l’aumento dell’IVA al 25% da scongiurare e noi facciamo gli schizzinosi? Ce ne andiamo scocciati? Giochiamo con la Piattaforma Rousseau? Mah …

Avete presente quelle madri di famiglia che si fanno il mazzo per cercare di mediare tra figli fannulloni e i padri maneschi? Ecco … la politica dovrebbe essere anche capace di fare quello. Mediare! Per tirare avanti aspettando tempi migliori! 

Eppure anche il Pd, l’unico partito a cui continuo a dare il mio voto,  un partito nato nel 2007 con l’obiettivo di unire l’anima post-comunista e quella cattolica della sinistra italiana, in dodici anni di storia è diventato come i ‘’frattali’’! 

Oggi trovare una ‘’quadra’’ in un mondo così complicato non è facile. Si accusa il PD o di non essere abbastanza  di ‘’sinistra’’ oppure di esserlo troppo. Ovvio che in un partito dove c’è un ‘’padrone’’ che detta legge e dove quindi:  ‘’o si fa come dice lui oppure ‘’fuori dai piedi’’ la convivenza è meno complicata, basta adattarsi alle regole antidemocratiche, cosa che il PD si rifiuta categoricamente di fare, e già solo per questo motivo mi sta simpatico.

Non venite a parlarmi del M5S e della sua ‘’democrazia’’ diretta per favore. Il M5S è un partito con a capo Beppe Grillo e la Casaleggio&Associati, che impongono i loro ‘’punti di vista’’ dopo essersi inventati, per consolare il ‘’popolo’’,  la partecipazione diretta dei propri iscritti in rete tramite la Piattaforma Rousseau.  Una piattaforma tramite la quale chiedono ai propri iscritti il parere, con domande non lontane dal famoso: ’’preferisci essere bello, ricco, giovane e sano oppure brutto, povero, vecchio e malato’’? 

iu

Il PD si rifiuta di avere un despota ed ecco quindi che sta perdendo ‘’pezzi’’ in continuazione. La democrazia è un’arte che vive meglio nel benessere e nella cultura. Oggi, purtroppo,  i tempi sono ‘’duri’’ per la democrazia per ovvi motivi e noi ‘’popollo’’ non lo capiamo. Quando lo capiremo … sarà troppo tardi. 

Alla prossima

Elena 

La ”rete” da 1 a 10, quanto influenza/condiziona noi ”popolo”?

Stamattina leggevo un articolo e man mano che lo scorrevo, mi rendevo conto che l’autore ragionava, benissimo peraltro, ma seguendo una logica che escludeva un ‘’parametro’’ che oggi più che mai dovrebbe invece esser tenuto in considerazione.

Questo parametro ormai imprescindibile dal formarsi dell’opinione pubblica è la ‘’rete’’, che,  come tutti sappiamo serve anche a prendere ‘’pesci’’. 

Possibile mai che noi si consideri ‘’conflitto di interesse’’ solo il fatto che Berlusconi possieda ‘’tv’’ … mentre invece si ignori tranquillamente il fatto che il M5S sia coadiuvato da un’ Agenzia di Strategie Digitali in Rete? Ma perchè? 

Tutti che chiedono al PD di farsi l’esame di coscienza … recitare mea culpa … capire gli errori fatti … e ne ha fatti tanti siamo d’accordo. L’art. 18 è stata la ciliegina sulla torta. Sputare sullo Statuto dei Lavoratori non è certo stata un’idea apprezzata da gente che si fa il mazzo per tirare la carretta! 

Ma ha fatto anche delle cose buone non neghiamolo dai. Ha dato 40 milioni per la formazione degli insegnanti ed un bonus di 500 euro annui per l’aggiornamento culturale del professore … a riforma approvata sono entrati 38mila insegnanti ma in settemila si sono dovuti spostare dal sud al nord, e questo non è ovviamente piaciuto. 

In Europa il concetto di accoglienza degli immigrati è stato sposato da tanti e l’Italia non è più ‘’sola’’ a gestirlo.  

Lo “Ius soli” non era sinonimo di immigrazione come ce lo hanno ‘’venduto’’ in rete, ma una legge di civiltà che riconosceva agli oltre 800.000 bimbi e ragazzi, nati da genitori stranieri, che crescono in Italia, gli stessi diritti dei bambini italiani, con i quali giocano, studiano e parlano lo stesso dialetto!

Dal 2014 al 2018 la disoccupazione giovanile è scesa dal 44% al 32%, puntavano  a scendere sotto il 20%, ma non sono stati più eletti … quindi ”ciccia”!  La rottamazione delle cartelle Equitalia continua … è stata fatta la legge sulle unioni civili.  Una legge sul biotestamento.  Una legge sul “Dopo di noi”.  Una legge contro il ‘’caporalato’’. Una legge sull’omicidio stradale.  Il recupero dell’evasione fiscale.  Il divieto delle orrende ‘’dimissioni in bianco’’.  Gli 80 euro.  Il bonus cultura.  Hanno cercato di muoversi in modo che i contratti diventassero a tempo indeterminato. E queste sono solo alcune delle cose fatte.

Mi risulta ‘’strano’’ che non si prenda nemmeno in considerazione che, più che le scelte fatte dal PD,  condivisibili o meno, siano la causa effettiva dello spostamento del voto, quanto invece il costante, martellante denigramento fatto in rete dall’enorme potere mediatico di cui si avvale il M5S e a cui fanno da ”gran cassa” i ”media” tradizionali che a loro volta hanno bisogno di audience per vivere.

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Pennivendoli di tutti i generi, per essere letti, ‘’devono’’ ormai adeguarsi all’opinione che tende ad esser già la più diffusa in ‘’rete’ … accrescendo ulteriormente nei lettori/popolo l’opinione che ”qualcuno” sta costruendo, scientificamente, a tavolino.  

Mi riferisco all’enorme conflitto di interesse che ha il M5S grazie un’Agenzia di Strategie Digitali alle spalle. Personalmente Matteo Renzi non mi è mai piaciuto … ma tutto ‘sto odio per lui non è ”naturale” bensì ”indotto”! Da che cosa? Facciamoci una domanda e diamoci una risposta. Se non ci si arriva è perchè si è in ‘’malafede’’. La rete, se usata da professionisti,  crea e distrugge un personaggio alla velocità della luce.  Oggi accusano alcuni di ‘’postare’’ beceramente ‘’contro’’ il M5S … loro che cosa hanno fatto per anni? Ma non lo hanno fatto con qualche sporadica bacheca personale … ma con una ‘’contraerea’’ organizzata ad hoc! 

Sarebbe troppo ottimistico pensare che il popolo italiano sia un così fine analizzatore della politica e delle sue mosse, ho l’impressione che, come tutti i ‘’popoli’’, noi si reagisca giustamente alla realtà che ci attanaglia, più che circondarci. 

Quindi, terra terra … la gente sta male, la crisi non passa, qualsiasi cosa si cerchi di fare, se non porterà risultati velocemente,  sarà sbagliata per tutti … compresi quelli che oggi promettono ‘’mari e monti’’. 

Per quanto tempo costoro però potranno tenere a ‘’bada’’ l’elettorato che ha dato loro fiducia? Anche con l’aiuto di una ”propaganda” organizzata ad hoc, prima o poi le ”rogne” verranno fuori. Il PD è stato fatto diventare il ‘’capro espiatorio’’ di tutti i ‘’mali italiani’’… e oggi il popolo ha scelto quelli che promettevano di più. 

Morale? Morale la politica ‘’virtuale’’ non porterà da nessuna parte,  facciamoci tutti gli auguri perchè i tempi saranno ‘’bui’’! Di pennivendoli che salgono sul carro del ‘’vincitore’’ ce ne sono tanti … troppi … d’altronde, bisogna pure mangiare no?  Io sono ‘’bastian contrario’’ di natura … se il PD cade in disgrazia, anche se non mi entusiasma mi viene voglia di aiutarlo.  Ma sarò ’’strana’’?

Alla prossima

Elena 

Il M5S è un prodotto in vendita … il PD è alle prese con un ”tiranno” … e noi ?

Sfogliando i giornali di stamattina leggo che Grillo, dopo mesi di silenzio, riappare ora, nel momento in cui il tanto agognato governo M5S ’’vacilla’’. Come mai?
La prima cosa che mi è venuta in mente e che noialtri non dobbiamo dimenticare che ogni attività pubblicitaria è destinata ad attirare l’attenzione. Quindi, qual’è la prima cosa da fare per attirare attirare l’attenzione di potenziali clienti? Ma semplice! Fare leva sulle loro emozioni!
Ecco quindi che Grillo rilancia il referendum sull’euro! Solleticando nuovamente la ‘’pancia del popolo elettore’’ e creando consenso/simpatie nella parte ‘’sfascista e legaiola’’ dello stesso.

D’altronde è sempre stato il loro cavallo di battaglia, insieme all’utopico ”reddito di cittadinanza”. Lo hanno semplicemente messo nel cassetto per tranquillizzare la parte ”moderata” del loro elettorato.

Di Maio, elegante ed impassibile, nel medesimo tempo dice: ‘’Sull’Unione Europea la linea resta uguale’’ ! Tranquillizzando, in questo modo, l’altra ‘’anima’’ dell’elettorato grillino, quella ‘’moderata’’!
Bisogna dire che costoro sono ‘’fantastici veramente’’! Un ‘’colpo al cerchio e uno alla botte’’, tanto per tenere l’elettorato focalizzato su di loro, e creando fantasiose aspettative.
Il Marketing, supportato dalla tecnologia digitale, ha un margine di ‘’cattura’’ ancora più alto delle piattaforme tradizionali. Siamo come dei ”pesci” nella tonnara della ”rete”!
Il dramma, secondo me, è che siano pochissimi a chiedersi se il M5S sia un ‘’partito’’, con una visione a lungo termine del futuro ed una comprensione in toto della complessità del mondo odierno … oppure sia solamente un ‘pericoloso prodotto’ , pseudo-totalitario per ora, che ci vogliono vendere?
Le alternative per me elettrice sono proprio poche al momento. Il Il M5S non lo prendo in considerazione perchè costoro sono, più o meno a loro insaputa, fascisti. La destra non mi è mai interessata, mai voterei per Berlusconi, Meloni e Salvini. Liberi&Uguali, sono quattro gatti … Potere al Popolo sono ancora di meno, I verdi pure loro non è che sono in tanti … rimane il PD.

Ma … nel PD c’è Renzi, che per carità,  non credo proprio sia il mostro che venga descritto, ma in compenso, pur da elettrice distratta, penso che  il suo incaponirsi sull’art.18, non è che gli abbia attirato tante simpatie! Che poi anche lì si debbano e si possano fare dei distinguo, è un discorso troppo lungo, che ci allontanerebbe troppo da quello di cui volevo parlare.

Quindi, tornando al PD, quello che percepisco come elettore distratto,  è che dentro al PD Renzi sia amato come un cane in chiesa. Ora facciamoci una domanda e diamoci una risposta. Uno tanto detestato è utile all’interno del partito? Direi sia ovvio che uno simile non aiuti affatto né il partito né l’elettorato. Dovrebbe fare un bel passo indietro,  invece di incaponirsi a voler controllare tutto. Lo so che è chiedere tanto … ma nella vita bisogna anche saper perdere, quando si vuole fare lo statista.

La politica NON ha bisogno di leader/padroni/dittatori  … la politica avrebbe bisogno di gente intelligente, preparata, in grado di avere visioni globali.

Capirai …

Alla prossima

Elena

.-.-.-.-.

Riforme Costituzionali e … ”Facite ammuina” !

”Facite ammuina” e … le ”riforme costituzionali” …

”Facite Ammuina” in dialetto napoletano significa letteralmente: ”fate confusione” !

A proposito di questa frase, molti sostengono si tratti di un ”falso storico”. Un falso spacciato erroneamente per un comando contenuto nel Regolamento da impiegare a bordo dei ”Legni e dei Bastimenti della Real Marina del Regno delle Due Sicilie”.

Secondo alcuni storici invece questa frase trae origine da un fatto realmente accaduto dopo la nascita della Regia Marina Italiana.

433px-Facite_ammuinadocumento ”pescato” in rete … sarà vero? Mah …  

Un ufficiale napoletano, un certo Federico Cafiero, passato ai piemontesi già durante l’invasione del Regno delle Due Sicilie, (°) fu sorpreso, durante un’ispezione, a dormire pacificamente a bordo insieme al suo equipaggio. Per questo motivo fu messo agli arresti da un ammiraglio piemontese per indisciplina!

Scontata la pena l’ufficiale fu rimesso al comando della sua nave dove pensò bene, per evitare altre noie con i ”pignoli” ammiragli piemontesi, di istruire il proprio equipaggio a “fare ammuina”!

Fare ammuina, consisteva nel produrre il maggior rumore e confusione possibile, ogni volta che si fosse presentato un ufficiale superiore. Questo rumore serviva, prima cosa, ad essere avvertito nel caso stesse dormendo e contemporaneamente a dimostrare l’operosità dell’equipaggio.
Gli ordini erano di questo tipo: tutti quelli in cambusa salgano sul ponte … tutti quelli sul ponte scendano in cambusa … tutti quelli a poppa vadano a prua, e tutti quelli a prua vadano a poppa, il tutto gridando ordini e vociferando! Fatto questo, si ricominciava daccapo! Tutto ‘sto tramestio dava l’impressione che ci fosse a bordo un’enorme attività, anche se ovviamente in realtà non stessero facendo proprio nulla, se non perdere tempo.

Questo ordine di ”facite ammuina” mi richiama alla mente un po’ le ”riforme” che il nostro Paese ha messo in cantiere.
Sempre di più mi paiono soltanto ”tanta confusione” … tanto ”fumo negli occhi” … per far vedere al resto dell’Europa che ”stiamo finalmente facendo qualche cosa” … mentre in realtà ”che” cosa effettivamente si stia facendo e quali saranno i risultati lo sanno in pochi.

Non si possono fare delle riforme costituzionali alla ”carlona” tanto per far vedere che ”si sta facendo qualche cosa” … non possiamo ”fare ammuina” in questo caso … non possiamo!

Alla prossima

Elena

 

 

(°) Il Regno delle Due Sicilie, sotto i Borboni, fu uno Stato sovrano dell’ Europa meridionale esistito tra dicembre 1816 e il febbraio 1861 nascita dell’Unità d’Italia.

l’INGLESE DI RENZI … cosa abbiamo fatto di male?

Renzi,  se convince noialtri con la sua parlantina in lingua materna, non è detto che ottenga lo stesso risultato quando utilizza l’inglese.

Qui di seguito alcuni brani della trascrizione di quanto detto dal  ”Renzuccio” nostro al ”Digital Venice”, un’iniziativa sulle politiche per il digitale tenutasi a Venezia nel luglio 2014. Discorso fatto interamente in INGLESE  di fronte ad una platea cosmopolita.

… ecco alcuni estratti del discorso …

1) Campane per tutti (00:00 – 00:15) Grazie grazie, così tanto per queste opportunità… raramente, veramente interessante anche perché, non perché, veramente preoccupato del tempo e del e del campanello. La tua campana.

2) Fare più bello la globalizzazione (01:15 – 02:15) Perché io penso in questi momento idee salveranno europa non limitazioni. Il ruolo dell’Europa attorno al mondo, non è un ruolo di… ehm… associazione di limitazioni, è uno spazio di libertà, Europa sarà utile attorno al mondo se fare dislocazione civile, è… eeeeewwww… veramente impegnata a a a fare più bello la globalizzazione. Questo è lo spazio per l’Europa, dell’Europa.

Se parliamo solo di limitazioni e solo di discussioni burocrocratiche, solo di fogli con i i i i i i diversi punti, dai singoli governi, noi perso opportunità e la mia opinione personale è che abbiamo, siamo veramente tipi buoni e tipi fortunati, solo perché abbiamo un’opportunità. Avere un’opportunità oggi non è facile ma questi sono impegni di sfida.

3) Grazie tante signor Rifkin (intorno al minuto 3) E grazie tante signor Rifkin. Io ricordo il nostro primo incontro a Firenze, ma il mio primo incontro con lei è, nel mio eeeeh, aaaah, heiheiheihei , iiiii lll leggendo i alcuni libri, penso che ha educato una generazione su questi, dos, questi, dos, sfide. E grazie tante per il suo discorso.

4) Venezia può salvare word (05:25 – 05:57) Venezia non è una città normale, Venezia è una città bella, limpido. Ma è la dimostrazione di una città che potrebbe salvare word [office?]. Per questa ragione, la mia gratitudine personale a organizzatori perché la scelta di Venezia è una provocazione anche per l’Italia. Perché se noi cancellare passato e noi consumiamo futuro, noi perdere noi stessi. E discutere internet tecnologia, chiare approccio ICT a Venezia è una buona provocazione.

5) Pro sessi civili (11 – 12:35) È possibile cambiare l’Italia se in prossimi mille giorni, noi usiamo tecnologia per cambiare atteggiamento nei problemi tradizionali del nostro paese, per esempio “giustizia civile”. Ora noi cominciamo con un pro sesso nella rete, il pro sesso telematico per giustizia civile hanno due obiettivi: primo di ovolollo, questi il numero di mmmmm, eeeeeehmmm, pro sesso bloccati, cinque milioni pro sesso in Italia, civili pro sesso e dare lo stesso tempo della Francia, Germania, UK, nel nel cronometraggio dei pro sesso, oggi in Italia è mille giorni più o meno, novanta-cinquanta giorni, in Germania è trecento, trecento giorni.Quindi rosse asce, la riduzione è possibile. Questo è il mio pubblico ufficio per il futuro [un Samsung spento], perché è impossibile abbracciare trenta minuti per stampare un documenti per l’identità di mammà. Se hai un problema di identità, questo è un problema psicologico. In Italia è un problema burocratico. Perché noi dobbiamo aspettare, circa trenta-quaranta minuti per stampare un certificato di identità. È sciocco.

6) Io uomo terribile & civico idea (13:20 – 14:12) Questo non è un problema di Commissione Europea, questo è un problema di persone italiani. Se presento le riforme come un diktat dell’Europa, io uomo terribile. Se io spiego a persone, se io pago la tasssciazione, io sono un corretto e civile gentleman, esattamente come nel wwwwrrraaaaaa resto del mondo, io presento una civico, civico idea, ideale condiviso con il resto delle persone, ma uso la tecnologia e posso continuare in questa direzione molto a seguire per lavori e per burocrazia, per l’educazione, per il governo più sopra, aperta trasparenza, voi spiegate nella vostra spiegazione su quello, per il calcio, per il calcio.

7) Mia madre piangeva dentro la tv (16:40 – 18:44) È molto interessante perché Europa è nata esattamente con il mercato comune [in italiano], il mercato unico, se pensi al posto, se se spieghi a persone giovani “ooooooh l’Europa è una creazione perché nel passato alcune visioni, uomini e donne visionari decidono di creare un posto in cui tutti scambia-condividono lo stesso pro papera. Loro pensano che questa è una creazione su Ebay, su Amazon, sulla troia, non dell’Europa. Perché l’idea di spento Europa, Europa, per la prossima generez, per la prossima—Ohh la, tuooh ovviaamenwwwwkj—alcune compagnie, per la prossima generazione, one. Per la prossima generazione l’Europa non è semplicemente un posto economico, l’Europa è la libertà di movimento, è la stessa mmmm, nella mia esperienza personale l’Europa era mia madre che piangeva dentro la tv, mentre l’hashish, lei sentimento, lei sentiva le mura Berlino distrutte dalle persone, per me, per mia madre l’Europa è esattamente questi momento. Per mio figlio l’Europa è Champions League e normali [serie di facce agonizzanti] vita tutti i giorni. Se con miei bambini, io parlato di Germania “aaah nel passato c’erano due Germania” miei figli guardano me “Daddy tu sei pazzo”. No nel passato il il il il tempo di cambiamento è assolutamente interessante e incredibili. Ma ora è il momento di un mercato unico digitale e autorità digitale.

8) Un piscio di futuro (19:02 – 19:32) E questa sarà la nostra rosa purpurea ad ottobre nel cancellare, ogni singolo euro investito in infrastruttura digitale deve casa della scatola, deve fuori dalle limitazioni (lei sembra aver capito), perché se io investo in una struttura digitale, investo nel futuro. Questo non è un costo, questo è un piscio di futuro e è impossibile di uscire da crisi semplicemente con la discussione, semplicemente con documenti.

9) Il più votato attorno l’Europa (22:30 – 23:11) Ashdaksd Quindi buona discussione tra 5 candidati, nessuno uno, nessuno uno, e quindi il numero, il io sono veramente interessante, perché alcune parti di persona mi hanno detto “Aaaaah tu ss, tu non accetti il risultato di elezioni” quindi sono molto, molto fiero perché il mio partito, io appartengo a un partito che è stato il più eletto partito in Europa. Undici punto due milioni di voti. Il partito democratico in Italia è stato il più votato in Europa. Quindi se pipì discutiamo di democrazia, noi siamo sopra il tavolo, molto impegnati a riguardo.

10) Il buon italiano (24:24 – 25:50) – Meucci è un buon italiano, ma è anche, un a-ah pessimo storia, pessimo storia, perché Meucci è l’arcolaio inventore del mmmm, telefono. Mi dispiace con le persone americane presenti qui, ma anche il congresso degli stati uniti in 2002, 2001, non ricordavo, riconoscere il fondatore, l’inventore telefono è Antonio Meucci. Antonio Meucci è uomo incredibile per un periodo di tempo, lavorava nel teatro, nel più antico teatro d’ Europa: Teatro della Pergola. Lui era un lavoratore, quindi lui inventò il telefono per parlato del nel teatro… un genio… quindi per qualche ragione lui lasciò l’Italia e non poteva usare il copyright lezioni, come si dice brevetto?, licenza ottanta settanta uno, ottanta settanta due, non ricordavo precisamente quindi Graham Bell arriva e nella storia lui fu l’inventore e fondatore del telefono.

Quindi la relazione con Meucci è una buona relazione ma è anche rischio, perché per un uomo d’affari è chiaro, noi dobbiamo avere un buon idea, ma dobbiamo avere anche commerciale e marketing, perché l’idea senza di marketing commerciale ewwww sento eeeeemmmwww struttura, il il il il il il il il ras alt non sono buoni. Ma per il paese questo è anche la rappresentazione di possibilità, pipì non permettiamo a tutti di fare la stessa conclusione di Meucci, se c’è una buona idea, noi lottare assolutamente dobbiamo per questa idea, e amica questa idea.

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CHE DIRE? E’ stato assunto come ”dirigente” nell’azienda paterna e ”noi” gli paghiamo i contributi, altissimi, per la pensione.  E va bene …  ce ne faremo una ragione.  Ma se avessero, in famiglia,  speso qualche soldino per fargli imparare l’inglese NON sarebbe stato poi così male, considerato il fatto che ormai, non si limita a ”far danni” nell’azienda familiare, costui, purtroppo, ci rappresenta!

MI DOMANDO QUALE DELIRIO DI ONNIPOTENZA LO DIVORI …

Non è possibile NON si renda conto di non essere all’altezza di  tenere un discorso in inglese.  Mi domando cosa cavolo avrà capito il pubblico internazionale presente ?

Mah …

Alla prossima

Elena

 

 

 

fonte:

http://www.digitalvenice.eu

http://www.vice.com/it/read/discorso-renzi-inglese-8-luglio-2014-569

 

 

 

COME MAI ABBIAMO RENZI AL GOVERNO?

Pensavo stamattina al fatto che noi italiani scegliamo sempre, o per lo meno crediamo di scegliere, ovviamente tra quello che abbiamo a disposizione, quello che consideriamo,  se non il meglio, almeno il ”male minore”.

Questo è anche dovuto al fatto che la ”superficialità del messaggio moderno” riduce, in qualche modo  la scelta. Alla fin dei fini vengono eletti quelli che ”appaiono” di più. Non ci si perde molto tempo  nel considerare se i personaggi in questione siano più o meno capaci … l’importante è che ”buchino” lo schermo e si impongano in qualche modo nel nostro pensiero.

In Italia oggi, quelli che ”bucano lo schermo” … quelli che ”contano”  … quelli  che imperversano ovunque … quelli che sanno ”comunicare superficialmente” alle nostre pance e che sono sempre lì che ci martellano le meningi sono solo tre:  Berlusconi … Casaleggio/Grillo …  Renzi .

Berlusconi sappiamo tutti  com’è! E’ amico di Dell’Utri … non paga le tasse …è un condannato …  corrompe … spadroneggia … va a puttane e le fa pagare a noialtri.   Insomma, ci abbiamo messo 20 anni per capire che ci piace poco …

Poi c’è il duo Grillo/Casaleggio.

2597738-dichiaraGianroberto Casaleggio

Grillo … bè lui è un ”comico prestato alla politica” …  sappiamo tutti che è uno che a furia di semplificare i messaggi per arrivare alle nostre pance,  più che ai nostri cervelli,  è arrivato a dire: ”E che ci vuole per fare una Turbina aerea? Basta avere una stampante 3D … et voilà, il gioco è fatto”! Inquietante vero? Ma lasciamo perdere …

Resta il fatto che il buon Grillo fa ”corpo unico”, o, per meglio dire,  è il megafono di Casaleggio,  che è quel Signore che sostiene che lo tsunami a cinque stelle, che ha sconvolto la politica nazionale è solo l’inizio della visione del mondo secondo lui.

Il  ”co-fondatore” del movimento ha sparigliato le carte del misero bipolarismo italiano, è quello che profetizza il nuovo ordine mondiale chiamato Gaia.  Per lo spin doctor … suggeritore … uomo ombra … auricolare di Grillo …  eminenza grigia –  i soprannomi e le dietrologie si sprecano. Di certo c’è quello che lo stesso Casaleggio ha voluto sottolineare: ”Non sto ”dietro a Beppe Grillo, ma al suo fianco”. E non sa che così dicendo ha ancora aumentato le nostre preoccupazioni. Come se non ci bastasse il ”comico” prestato alla politica.

Chi è costui? Milanese … classe 1954, secondo alcuni un passato da simpatizzante leghista, appassionato di Re Artù, della fantascienza di Asimov e di esoterismo, inizia la carriera professionale in Olivetti, poi diventa AD di Webegg, joint venture di Telecom Italia e Olivetti, prima di mettersi in proprio con la società di comunicazione Casaleggio Associati; è stato tra i primi in Italia a comprendere il potenziale dirompente della rete e dei social network.

Che Casaleggio sia più stregone o più stratega è un esercizio retorico; sicuramente è l’uomo che ha convertito Grillo alla tecnologia. Fino al giorno dell’incontro tra i due, avvenuto al termine di  uno spettacolo di Beppe Grillo a Livorno nel 2004, il comico distruggeva  a colpi di mazza un computer alla fine si ogni show, sostenendo che fossero il ”male assoluto”!

Dopo aver parlato con Casaleggio, Grillo si è convertito alla venerazione del PC (inteso come Personal Computer) e i due sono diventati inseparabili.  Insieme danno vita al blog beppegrillo.it che diventa uno dei siti più frequentati del mondo, alla rete dei Meetup, organizzano i Vday di Bologna e di Torino, le campagne popolari, fondano il Movimento 5 Stelle.

Casaleggio ha una visione chiarissima, che ha espresso al quotidiano inglese The Guardian: «Quello che sta accadendo in Italia è solo l’inizio di un cambiamento molto più radicale. Ed è un cambiamento che sta andando a toccare tutte le democrazie». 

Nel corso della stessa intervista ha ribadito anche che il «M5s voterà solo ciò che è parte integrante del proprio programma», perché il vero obiettivo è ”governare da soli”!

Nel libro scritto a quattro mani con Grillo, ”Siamo in guerra”, c’è la profezia a breve termine secondo cui giornali, televisioni e libri scompariranno: «Tutta l’informazione confluirà in Rete. Chiunque potrà diventare prosumer, ossia al tempo stesso produttore e fruitore dell’informazione».

Ma gli scenari prospettati da Casaleggio vanno oltre, come documenta il video pubblicato dalla sua società . Che troverete a questo link: http://www.tempi.it/videogallery/casaleggio-e-il-nuovo-ordine-mondiale-chiamato-gaia#.VCKFQt5CzoA

Prospettive apocalittiche … il mondo diviso in due blocchi nel 2018, democrazia diretta e libero accesso a Internet a Ovest, censura e dittatura in un Est che coinvolge Cina, Russia e Medio Oriente. La Terza Guerra Mondiale, che durerà 20 anni, scoppierà nel 2020, saranno distrutti simboli dell’Ovest come San Pietro, la Sagrada Familia, Notre Dame.

Guerre e sconvolgimenti climatici ridurranno la popolazione mondiale a un miliardo di persone, ma nel 2040 la democrazia trionferà in Rete, sette anni dopo avremo tutti la nostra identità in un network sociale di Google, Earthlink. Nel 2051 un referendum mondiale via clic cancellerà la pena di morte, nel 2054 la prima elezione planetaria in Rete farà nascere un governo chiamato Gaia. Scompariranno partiti politici, ideologie, religioni. «Ogni essere umano sarà padrone del proprio destino e il sapere collettivo sarà la nuova politica». Lo stesso tipo di società che hanno  le formiche a conti fatti!

È chiaro adesso che noialtri NON si abbia ancora visto nulla, come sostiene il guru stregone, ma è altrettanto chiaro adesso, sempre seguendo il ragionamento dello scegliere il ”male minore” ,  perché il governo lo abbiano dato a  Renzi.

Alla prossima

 

Elena

 

 

http://qn.quotidiano.net/primo_piano/2013/03/11/857125-casaleggio_guru_stregone.shtml

I ROCKEFELLER E L’ENERGIA VERDE?

Il Fracking è ”verde”? … ma … ne siamo proprio sicuri?

Oggi su la Stampa di Torino si legge che i signori del greggio dicono NO ai combustibili fossili!

L’articolo di Francesco Semprini illustra la parabola generazionale della famiglia Rockefeller, tra le più ricche al mondo grazie alla sua Standard Oil.  Oggi i suoi illuminati eredi decidono di ”scaricare” dal portafogli della Rockefeller Brothers Fund, fondazione di famiglia da 860 milioni di dollari le attività legate a petrolio e affini, e lo fanno per investire … UDITE …. UDITE …  in fonti ”Rinnovabili ed energia pulita”!

Questo ovviamente in linea con quanto compiuto già da altre ”illuminate” organizzazioni e facoltosi individui che hanno aderito al  cosiddetto ”divestment movement”.

Immagino tutta questa bella ”chiacchierata” , positiva ed acritica al 100%,  nasca sull’onda emotiva della marcia di domenica scorsa per il clima … e per l’odierna Assemblea generale delle Nazioni Unite, al quale partecipano, oltre a Ban Ki-moon, Barack Obama e Matteo Renzi. Leggendo l’articolo pare  sia arrivata Biancaneve … e che finalmente tutto si stia risolvendo per il meglio.

Anche se la Stampa NON ne parla, elenco qui sotto le altre ”filantropiche ed illuminate società” che hanno aderito allo stesso motivo dei Rockefeller, anche costoro sono in fase di passaggio dalla sola estrazione petrolifera a quello che vorrebbero farci passare per ”VERDE”! Eccole qui:  Exxon Mobil, Amoco, Chevron, Royal Dutch Shell, BP (Beyond Petroleum), Beyond Citgo, Koch Brothers, Conoco Phillips.

Il ”verde”  della faccenda si traduce nell’abbandonare l’estrazione petrolifera tradizionale per focalizzarsi solo sull’estrazione di  gas naturale (e anche petrolio se lo trovano) proveniente dal cosiddetto Fracking!

Cosa è il Fracking? Sono andata a documentarmi ed ecco che cosa ho trovato a proposito:

Fracking è l’abbreviazione di ”hydraulic fratturing”  ossia fratturazione idraulica. Si tratta di  un modo “non convenzionale” per estrarre gas da roccia porosa di origine argillosa detta scisti (shale in inglese)  nelle cui vacuità (o pori)  ospitano in prevalenza metano.

Con le tecniche “tradizionali” questo gas non potrebbe essere estratto, visto che il gas è intrappolato in una miriade di pori sotterranei e la classica trivella verticale non arriverebbe ad aprirli tutti. Con il fracking invece, giunti ad una certa profondità la trivella ed i ”fluidi” di perforazione vengono direzionati ad altissime pressioni  orizzontalmente e l’alta pressione innesca una serie di microsismi (piccoli terremoti)  frantumando la roccia e lasciando sprigionare il gas.

Per meglio chiarire  quando si parla di ”fluidi” stiamo parlando di qualche cosa come dai 2 ai 4 milioni di galloni di acqua per pozzo! Che si traducono poi,  secondo stime convenzionali, in 7-14 milioni di litri di acqua utilizzati, senza contare l’inquinamento che subirebbe l’acqua a contatto di petrolio e gas. (C’è anche in petrolio nei pori della roccia).

Ecco qui uno schema abbastanza chiaro di una trivellazione con il sistema della frantumazione: 

potential-disaster-scenarios-of-methane-pollution-from-shale-gas-fracking-nature-september-2011

fonte immagine:http://www.discorsivo.it/magazine/2013/04/18/shale-gas-ultimatum-usa-per-lindipendenza-energetica/ cliccando sulla foto la potete ingrandire … 

Nonostante sostengano che le cementificazioni e le impermeabilizzazioni a protezione dei pozzi siano perfette …  noi sappiamo benissimo che NESSUNA attività dell’uomo è esente da  logorio … da consumo … da difetti.

Inoltre continuando a pompare acqua nel terreno, prima o poi qualcosa dovrà pur uscire … E dove andrà secondo voi? Facciamoci una domanda e diamoci una risposta.

Non è che uno voglia sempre rompere le ”uova nel paniere” … ma e se ci fosse un terremoto? Ma possibile che per ”verde” costoro intendano solo roba ‘che ‘violenta’ il pianeta? Cribbio …  non è possibile …

Comunque prima di gioire noialtri come dei ”pirla” pensando a quanto ”filantropici” siano gli eredi Rockefeller … mi sa che dovremmo riflettere.

Alla prossima

 

Elena

 

Articolo della Stampa del 23.09.2014 http://www.lastampa.it/2014/09/23/esteri/i-rockefeller-dicono-addio-al-petrolio-il-futuro-delleconomia-sar-verde-54STTUlLV0Vty7MgSlp4gM/pagina.html 

fonte: http://www.occupycorporatism.com/home/petrol-fracking-rockefellers-clean-energy-sleight-hand/