Archivi tag: mafia

Navalny e il ”Pugno sul cuore”

Secondo alcune fonti Navalny potrebbe anche essere stato ucciso con ”un pugno sul cuore”.
Dopo averlo lasciato ore ed ore a temperature bassissime un forte pugno sul cuore potrebbe averlo fermato per sempre.

Immagino che il personale del Gulag non sia poi imbevuto di carità cristiana anzi, molto probabilmente il sadismo fa parte del ”mestiere”.

Un lavoro simile non è che stimoli una filosofia filantropica di amore per il prossimo.

Picchiare uno poi che è inviso al Potere costituito è una dimostrazione di fede che, nella mente bacata di un sadico, è sinonimo di far bene il proprio dovere.

RUSSIA NAVALNY TRIAL

RUSSIA NAVALNY TRIAL

Navalny faceva con le mani il ”segno del cuore” alla propria famiglia e qualcuno lo ha punito anche per questo.

Alla prossima

Elena

L’Italia e i 30 anni di berlusconismo …

Pensierino del mattino …
Il 26 gennaio 1994 – trent’anni fa, Silvio Berlusconi, pace all’anima sua, scendeva in politica e giustificava questo suo nuovo interesse solo ed esclusivamente grazie all’immenso amore che provava per il proprio Paese.
Forte delle sue TV lanciava messaggi rassicuranti e filantropici all’Italia intera.
Il primo in assoluto a trasmettere via etere questo immenso amore per l’Italia fu, guarda i casi della vita, Emilio Fede da Rete 4!
Fino a quel momento i partiti nascevano o per volontà parlamentare, oppure su pressione di gruppi di interesse, che comunque erano espressione della società.
Per Berlusconi invece la sua discesa in campo è dovuto solo ed esclusivamente alle tv! Sue tra l’altro. Già questo avrebbe dovuto farci suonare un ‘’campanello d’allarme’’. Ma a noialtri sia il ragionamento a più livelli che il ‘’conflitto di interesse’’ notoriamente fanno ‘’un baffo’’!

1686568953323

Comunque… senza voler fare la pignola, la domanda sarebbe: ‘’Di questo sviscerato amore per l’Italia a ‘’noi popollo’’ che cosa è rimasto?
Ad onor del vero Mediaset sta benissimo ma… noi?
Eppure, nonostante aver sbattuto più volte la faccia contro il muro, continuiamo a dar retta al ‘’vuoto cosmico’’ di chi si presenta meglio, a chi risponde a tono, a chi non si fa mettere i piedi in testa, ai più aggressivi insomma.
Ma… siamo sicuri che per governare con lungimiranza sia sufficiente l’aggressività?

Che cosa ci è successo? Mah…

Alla prossima

Elena

Mafia e Stato – ”Faccia da Mostro” e la ”Guerrigliera” …

La “guerrigliera” che accompagnava agli incontri, con uomini della ’ndrangheta, l’ex poliziotto Giovanni Aiello, meglio conosciuto come “Faccia da mostro”, è una napoletana che ha fatto parte di Gladio. Seguendo la storia di quest’uomo dal volto sfregiato e dal passato inesplicabile si è arrivati a svelare l’identità di una donna misteriosa che oggi ha 64 anni e si chiama Virginia Gargano.
Il boss calabrese Nino Lo Giudice ha detto ai magistrati che “Faccia da mostro” andava ai suoi incontri a bordo di un fuoristrada: «E veniva sempre con una donna, una sua… lui diceva che era una sua amica, ma comunque faceva parte pure dei servizi segreti e la chiamava Antonella […]. Antonella parlava che era un’azionista, era una guerrigliera, che avevano fatto addestramento in Sardegna ad Alghero, nei pressi di Alghero, che era dei servizi segreti». Sulla base delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, la procura antimafia di Catania ha avviato un’indagine su di lei, nell’ambito della stessa inchiesta per concorso esterno alla mafia che ha visto indagato Giovanni Aiello. La donna è stata intercettata dai carabinieri fra il 2013 e il 2014. La sua foto era stata inserita dagli investigatori in un fascicolo nell’ambito di un’attività di analisi compiuta dal Servizio centrale antiterrorismo della polizia di Stato e mostrata ai collaboratori di giustizia. E così è emerso, incrociando i dati, che Virginia Gargano rientrava in un elenco di probabili elementi appartenenti alla struttura Stay Behind. In poche parole, Gladio.

Libro di Lirio Abbate assolutamente da leggere.

Libro di Lirio Abbate assolutamente da leggere.

Una delle poche donne a far parte della struttura di gladiatori. Finora il suo ruolo è rimasto segreto. La sua identità coperta. Una vita parallela ancora tutta da scoprire, come quella di “Faccia da mostro”, la cui storia è intrecciata con delitti e stragi che hanno modificato il percorso politico e sociale del nostro Paese. Ci sono voluti quasi trent’anni per arrivare a scoprire la sua identità. E scavando nel suo passato emerge come gli inquirenti della Procura nazionale antimafia abbiano dovuto lottare contro «le cose indicibili» che hanno protetto quest’uomo che ha fatto da cerniera fra Cosa nostra, ’ndrangheta e ambienti istituzionali deviati. La stessa cosa vale per le donne. È bene usare il plurale. Perché in più casi le indagini accertano il coinvolgimento di figure femminili nei delitti e nelle stragi, da quella di Capaci (tracce di Dna femminile sono state rilevate su reperti trovati vicino al cratere dell’autostrada) alle bombe di Roma, Milano e Firenze.

Virginia Gargano è bionda, fisico statuario, viso allungato, labbra sottili. L’accento napoletano. Affiliata a Gladio. Ufficialmente disoccupata, possiede un paio di immobili nei quartieri spagnoli a Napoli, che ha dato in affitto e da cui ricava reddito. Ha vissuto a Caserta per trasferirsi a Reggio Calabria. Nel capoluogo calabrese è stata legata ad un uomo che nel 2018 è stato coinvolto in un’inchiesta su ’ndrangheta, riciclaggio e intestazione fittizia di beni. Lui è il cognato di un imprenditore reggino ritenuto collegato al clan Tegano. Nell’estate del 2013 i carabinieri registrano una conversazione tra la coppia, da cui traspare il carattere forte e deciso di Gargano. Una donna determinata. Una madre di famiglia devota ai figli, ma con un passato ingombrante come quello dell’appartenenza a Gladio, e quindi del suo reclutamento nell’organizzazione, che la cerchia delle nuove amicizie create nella città in cui si è trasferita probabilmente non conosce. Apparentemente si mostra come una casalinga, ma di fatto è un personaggio misterioso e carico di sorprese. Come, del resto, il suo ex marito. Nel 1981 si era sposata con un ex campione di nuoto, nonché ex gladiatore, anche lui della lista di Stay Behind e nipote – a suo dire – dell’ex capo della polizia Vincenzo Parisi.

Gli investigatori catanesi hanno cercato le connessioni fra Virginia Gargano e Giovanni Aiello e a parte le dichiarazioni di ex mafiosi, non sembrano esserci stati fra il 2013 e il 2014 punti di contatto fra i due. Su questa “guerriera” è puntata adesso l’attenzione degli investigatori fiorentini che continuano ad indagare sulle stragi del 1993.

La vicenda di questa donna scorre parallelamente a quella di “Faccia da mostro”: un uomo sfigurato, il volto deturpato dalla cicatrice, il look sdrucito, mai appariscente, l’aria un po’ dimessa, trasandata e disincantata di chi sa che vita e morte alla fine sono solo un grosso gioco. Uno stile alla Charles Bronson, protagonista de “Il giustiziere della notte”. Per trent’anni “Faccia da mostro” è sempre stato un passo avanti agli altri, sospettoso e sfuggente. Molti ne parlano, ma nessuno lo afferra. Si è lasciato dietro una scia di sangue: dal 1985 al 1989 è associato all’omicidio dei poliziotti Ninni Cassarà e Roberto Antiochia; quello dell’undicenne Claudio Domino; dell’agente Natale Mondo; del fallito attentato a Giovanni Falcone all’Addaura; dell’agguato all’agente Nino Agostino e a sua moglie Ida Castelluccio. E nel nuovo millennio ai collegamenti con uomini della ’ndrangheta. Fatti scioccanti che hanno segnato la Storia d’Italia. Ad accomunare questi delitti non c’è solo l’uomo dal volto sfregiato, c’è pure una lingua di asfalto crepato stretta tra le case del quartiere dell’Acquasanta, ai piedi di Monte Pellegrino e il mare del golfo di Palermo: è vicolo Pipitone. È il regno dei boss Galatolo e Madonia dove i mafiosi, anche quelli latitanti, si riunivano per i loro summit, dove uccidevano i loro nemici o traditori, da dove sono partiti i gruppi di fuoco, compresi quelli che hanno colpito il prefetto Dalla Chiesa, il giudice Chinnici, il commissario Cassarà e quelli che hanno piazzato la bomba all’Addaura davanti alla casa di Falcone e dove si incontravano uomini delle forze dell’ordine corrotti con i Galatolo e i Madonia. Una terra di mezzo.

I collaboratori di giustizia sostengono che “Faccia da mostro” era di casa in vicolo Pipitone. Ma può essere solo e soltanto “associato” a queste tragedie perché a noi è giunta appena l’eco della sua presenza, qualche riscontro nei verbali della polizia e negli interrogatori dei pentiti. Fugaci apparizioni, avvistamenti, tracce del suo passaggio. Ci sono però mafiosi e testimoni che collocano l’uomo dal volto sfregiato in ognuno di questi delitti. E così dopo tre decenni il suo nome salta fuori: Giovanni Aiello Pantaleone, classe 1946. Arruolato in polizia quando aveva diciotto anni, congedato il 12 maggio 1977, a 31 anni, perché dichiarato non idoneo al servizio militare, per gli esiti di una ferita da arma da fuoco alla mandibola destra, sfociati in “turbe nevrotiche post-traumatiche”. Sposato e separato con un’ex giudice di pace. Ha simpatie politiche di estrema destra; è amico del terrorista Pierluigi Concutelli, di cui condivide l’ideologia. E il suo tenore di vita è stato al di sopra delle proprie possibilità economiche, rispetto alla pensione che percepiva.

Faccia da Mostro - trovato morto nel 2017 su una piaggia di Catanzaro.

Faccia da Mostro – trovato morto nel 2017 su una piaggia di Catanzaro.


Negli anni Ottanta, almeno in Cosa nostra, lo cercavano tutti. Negli anni Novanta scompare e non lo cerca più nessuno. Negli anni Duemila si fa fatica a riannodare i fili dei decenni precedenti. Verrebbe da dire che è stato aiutato in passato da chi ha condotto male le indagini o da chi le ha volute condurre in malo modo, depistando.

Per tutti gli anni Novanta, praticamente di lui non si hanno più notizie. È come se il suo compito fosse concluso, come se fosse stato messo “a riposo”. E così è scomparso dai radar, vive solo nei ricordi di chi ha sofferto per causa sua. Vive di sicuro nel cuore e nei pensieri di Vincenzo Agostino, l’uomo dalla lunga barba bianca, il padre di Nino, assassinato perché aveva scoperto il collegamento tra “Faccia da mostro”, il poliziotto Bruno Contrada e i mafiosi Nino Madonia e Gaetano Scotto. Indagando sull’omicidio del poliziotto, il magistrato della Procura nazionale antimafia Gianfranco Donadio arriva a scoprire l’identità dello “sfregiato”. Per il resto l’Italia l’ha ormai dimenticato. Sembra un relitto del passato. Una scoria radioattiva di un’altra era. Nessuno lo cerca più. Non tutti danno credito all’esistenza stessa di questo uomo misterioso. E invece è proprio allora che lo trovano. «Aiello non sarebbe stato mai individuato come quel personaggio estremamente pericoloso appartenente ai servizi segreti [capace] di rapporti criminali con le organizzazioni mafiose, come poi sarà descritto da alcuni collaboratori, se avesse avuto un aspetto fisico direi ordinario, più comune ed anonimo, invece le sue sembianze non sono proprio ordinarie, potremmo dire così, in quanto sia per la struttura del viso, tutt’altro che aggraziata potremmo dire, sia per una cicatrice su una guancia, una evidente deformazione della pelle, la sua immagine si presta ad essere notata e ricordata, ed è un’immagine che poi è associata a quanto si dice sul suo conto, la sua pericolosità, finisce per essere descritta in termini piuttosto impressionanti, è noto il soprannome Faccia di Mostro», dicono i pm Umberto De Giglio e Domenico Gozzo nella requisitoria per l’omicidio di Nino Agostino e di sua moglie Ida Castelluccio che ha portato nelle scorse settimane alla condanna all’ergastolo di Nino Madonia.

Il 21 agosto 2017 il misterioso ex poliziotto muore sulla spiaggia di Montauro in provincia di Catanzaro. Il suo decesso viene attribuito a cause naturali.
La morte si è portata via Giovanni Aiello prima che lo Stato potesse chiarire al di là di ogni dubbio le sue eventuali responsabilità e il suo coinvolgimento in molti, troppi fatti di sangue. Ma non è mai troppo tardi per cercare la verità. Molti dei protagonisti di questa lunga storia possono ancora parlare. E molti personaggi che sono rimasti nell’ombra possono essere adesso illuminati. Chi è stato “coperto” venga adesso svelato.
Lirio Abbate – 3 maggio 2021
.-.-.-.-.
Interessante non trovate?

Alla prossima Elena

CoVid19 e … la malavita organizzata!

E mentre il CoVid19 mette in ginocchio l’economia onesta, in compenso, tra schermi societari, scatole vuote e rientro di capitali, lo stesso CoVid19, arricchisce ulteriormente la malavita organizzata.

iu

Dai Casamonica ai Fasciani, dai Casalesi alla mafia catanese, dalle cosche calabresi ai clan pugliesi tutti, indistintamente, stanno provando a mettere le mani nel ricchissimo piatto legato alla compravendita di materiale sanitario post pandemia e alle rilevanti risorse pubbliche in via di erogazione, o già erogate.

E’ la Procura nazionale antimafia e antiterrorismo a metterlo nero su bianco con i primi, consistenti spunti investigativi spediti alle Direzioni distrettuali.

Potevamo forse dubitare di questo? Naaaaa … il concetto della malavita: ‘’piatto ricco mi ci ficco’’ non è poi tanto difficile da comprendere. Dove ci sono quattrini c’è anche quella ‘’montagna di M’’!

Per noialtri, rialzare la testa dopo ‘sto disastro economico creato dal Covid19, sarà, come al solito, più difficile degli altri.

Gli italiani non è che non sono ‘’capaci’’ di organizzare e uscire dal caos, per gli italiani è più difficile, considerate le molteplici palle al piede che si ritrova. Le palle al piede si chiamano: Mafia, ‘Ndrangheta, Camorra, e Sacra Corona Unita, alle quali si aggiunge tutta la ‘’malavita organizzata di importazione’’!
Ne usciremo? Mah …

Forse con l’imposizione, da parte del Governo tutto, di una burocrazia ‘’meno soggetta a pressioni malavitose’’ e a controlli più efficienti, si.
Che sia ben chiaro, i ‘’controlli’’ in questo Paese sono molto efficienti. Polizia e carabinieri lavorano a testa bassa ma, evidentemente, da qualche parte, tra i ”loro vertici” ci sono dei ‘’colli di bottiglia; oppure, delle ‘’collusioni’’ che rendono impotenti questi, pur efficienti, controlli.
Il terribile Andreotti soleva dire: ”A pensar male si fa peccato ma … quasi sempre ci si azzecca”!

Solo gli stupidi possono pensare che le colpevoli di tutti i nostri guai siano le case farmaceutiche. I ‘’No Vax’’ semplificano un problema complesso, come la malavita, dicendo: ‘’Non facciamoci vaccinare, in questo modo non li facciamo arricchire’’!

Questa soluzione è paragonabile a quella del marito che, per far dispetto alla moglie, si è tagliato il pisello!

Alla prossima

Elena

Veterinari italiani in Costa Azzurra …

Oggi sono andata a far fare il richiamo del vaccino di Luke, il nostro cane.
Tra l’altro, nei fogli pre-stampati per giustificare le uscite, non è previsto il veterinario.
Il fatto è che la vaccinazione scade e, se non fatta nei termini previsti, non garantisce la copertura. Quindi, sotto la casella visite mediche per ‘’umani’’, ho aggiunto una casella ‘’visita medica veterinaria’’, l’ho spuntata e l’ho portato, sperando comunque che nessuno mi fermasse, dal veterinario.
Eravamo in auto solo io e il cane, una volta arrivati, tutto il personale indossava la mascherina e non c’era nessun altro ‘’paziente’’ , visto che le visite sono tutte su appuntamento.
Andati, vaccinato, tornati a casa nel giro di un’ora. Nessuno mi ha fermato. Tutto bene.
Ma non è questo il succo del discorso di oggi. La cosa che mi fa ‘’fremere’’ è il fatto che Il Group Veterinarie de l’Argens a Roquebrune sia pieno di medici italiani.

71184754_939660809705233_5946222787831005184_n

Ragazzi, per me quelli di 35/40 anni sono ‘’ragazzi’’, simpaticissimi e preparati che hanno studiato e si sono preparati in Italia ma che in Italia non hanno trovato lavoro.
Eppure, sono i quattrini italiani, le nostre tasse tanto per intenderci, che li hanno fatti studiare ma, per trovare un lavoro sicuro e retribuito decentemente, sono dovuti espatriare.
Vi sembra normale? Ma soprattutto vi sembra ‘’giusto’’?
Ricapitolando, l’Italia investe nelle università, prepara una nuova classe di lavoratori altamente qualificati ma poi è incapace di dar uno sbocco lavorativo ai laureati da lei stessa preparati.
Non voglio sembrar monotona ma l’Italia, grazie alla conformazione geografica che si ritrova, avrebbe potuto e dovuto esser una sorta di Florida d’Europa! Il che significa che pensionati, con mezzi economici medio/alti di tutta Europa, avrebbero potuto riversarsi qui in massa e godersi l’agognato riposo. Portando ovviamente un sacco di quattrini!
Siamo o no un ‘’dito nel Mediterraneo’’?
Ma… guarda un pò, invece, questa occasione ce la siamo fatta fregare dai francesi con la Costa Azzurra!
Io vivo in Costa Azzurra, ed è bellissima per carità, ma … non vorrete mica dirmi che il mare della Sicilia è meno bello di questo no? Per favore!
Eppure … eppure … persino i prezzi delle case vicino al mare, qui in Costa Azzurra, a parità di offerta, sono più bassi che in Italia, ma come mai? Come mai?
Senza contare che le fognature qui non si sognerebbero mai di scaricarle in mare, cosa che da noi invece. Ricordo di certe nuotate in Calabria che, dopo una certa ora era meglio non fare, visto quel che ‘’galleggiava’’ in superficie! … bè lasciamo perdere.
Continuiamo a stendere ‘’veli pietosi’’ e a raccontarci delle bugie.
Più che un ‘’velo’’ sul nostro paese bisognerebbe metterci sopra un macigno!
Che cosa abbiamo di sbagliato noialtri? Siamo pieni di risorse, ci inventiamo di tutto, ci togliamo dai pasticci, siamo buoni e collaborativi, ci sciogliamo per un cane ferito o un gattino abbandonato ma … vigliacco se siamo capaci di far funzionare le cose, qualsiasi cosa!
Continuiamo a dire frasi fatto come: ‘’Dove non arriva lo Stato arriva la malavita organizzata’’, oppure: ‘’Le cose non cambieranno mai’’.
Ma che cosa caspita impedisce allo Stato di arrivare ‘’prima’’? Lo abbiamo capito il motivo? Lo abbiamo capito di che si tratta si o no?
No evidentemente! Perché dopo anni e anni che ripetiamo le stesse cose, dovremmo esser pur riusciti a capire che cosa c’è che non va, o no? Continuiamo a rivangare cose fritte e rifritte. Mi si accappona la pelle quando nel Sud si parla ancora di una Unità d’Italia che non è stata ‘’equa’’! Che il Re non è passato da Via Caracciolo, come ci ricorda il libro della Matilda Serao: ‘’Il ventre di Napoli’’!
Sentire che ‘’loro’’ prima erano in gambissima ma che, dalla nascita del Regno d’Italia ahimè, gli son capitate tutte le disgrazie del mondo! Ma che caspita! Non sarebbe ora di superarle ‘ste menate?
Le nostre palle al piede si chiamano Mafia, ’Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita che pare arrivino ovunque e moooolto prima del Governo.
Queste associazioni malavitose infatti NON sono appesantite dalla burocrazia! Ma … vogliamo eliminare ‘ste palle al piede si o no? Vogliamo eliminarle ‘ste pastoie si o no?
Allora tiriamo fuori la rettitudine e l’impegno che è in ognuno di noi. Alleggeriamo la burocrazia, rendiamole snella e corretta. Smettiamo di pretendere che sia il cittadino a dimostrare sempre l’onere della prova ma pretendiamo iinvece che sia la burocrazia a funzionare per aiutare il cittadino e non per metterlo in croce!
Da da pensare al fatto che, nei paesi anglosassoni, il funzionario pubblico si chiami: ”Civil servant” (servitore) mente da noi si chiama ”Pubblico Ufficiale”!
‘’Seghiamo le gambe’’, metaforicamente parlando ovviamente, a quelli che invece la burocrazia pretendono di gestirla a ‘’modo loro’’. Una burocrazia che si inginocchia al ‘’potente’’ e che tartassa il ‘’piccolo’’!

Morale … quelli bravi e intelligenti, studiano e poi espatriano, mentre da noi rimangono, non me ne vogliate, i meno ”titolati” che poi diventano, figuratevi, i Ministri che dovrebbero risolvere problemi atavici che ci attanagliano.

Mah …

Alla prossima

Elena

Blocco prescrizione si … blocco prescrizione no … che ‘’OO’’! 

Noi ‘’popolo’’ non è che sappiamo tutto e,  anche andando ad informarci, non è tutto così semplice e chiaro da capire.

Ma … noi ‘’popolo’’ non possiamo certo dimenticare che Giulio Andreotti, per esempio, un personaggio che è stato Presidente del Consiglio per ben sette volte, capo di vari Ministeri per almeno una trentina di volte, era stato condannato per aver COMMESSO  ‘’il reato di associazione per delinquere’’ fino agli anni 1980! Ma … guarda caso non se ne fece nulla in quanto il reato fu prescritto! 

Eppure, è stato dimostrato che Andreotti aveva incontrato, assieme alla sua scorta,  gente come Stefano Bontate e Riina (la Bestia)! Per fare cosa si erano incontrati costoro? Ora .. il fatto che Andreotti sia morto e sepolto non significa che tutto si sia risolto, anzi! La malavita organizzata è più forte di prima viste le quantità industriali di denaro che muove grazie ai suoi affari in crescita esponenziale! Solo con la cocaina costoro si fanno palate di quattrini che devono poi ‘’reinvestire’’ e, tutti sappiamo, che la politica ha bisogno, per fare andare avanti tutto l’amba ra dam dello Stato – scuole, sanità, welfare, etc …  di danaro. 

Capite adesso perché il ‘’bloccare’’ la prescrizione in ambito penale trova molti che, almeno a livello ‘’viscerale’’,  sono d’accordo?

Esisteva già la possibilità di sospendere, interrompere o bloccare la prescrizione sia in ambito civile che penale. Già nel 2017 infatti con la riforma Orlando, era stato previsto il blocco della prescrizione di un anno e mezzo a seguito di condanna non definitiva in primo e secondo grado. 

I legislatori al Governo oggi  (Alfonso Bonafede) hanno inserito, nel decreto anti corruzione, un nuovo blocco, questa volta PERMANENTE, che andrebbe applicato dopo ogni sentenza di primo grado, sia essa di assoluzione o di condanna.

Questo è Alfonso Bonafede, il Guardiasigilli della Giustizia! Lo so la foto è cattiva ma sono arrabbiata! La giustizia italiana fa acqua da tutte le parti! E non certo per colpa di chi ci lavora … ma per chi ”legifera”!

Il blocco della prescrizione penale è da intendersi alla lettera, in quanto, a differenza della sospensione che comportava un “fermo” momentaneo, la prescrizione scomparirà del tutto dopo il primo grado di giudizio. L’intento è quello di togliere all’imputato la scappatoia della prescrizione, anche se ciò comporterà delle conseguenze negative su altri fronti. Il blocco della prescrizione, infatti, significherà un aumento notevole delle cause pendenti in appello e in cassazione, con un’inevitabile dilatazione dei tempi processuali per le cause ancora da decidere. Quale giudice si metterà a lavorare come un matto per accelerare le sentenze? Nessuno! Tanto … i processi non finiranno più! Chi glielo farà fare di lavorare come uno stacanovista?

Noi ‘’popollo’’ che capiamo poco vorremmo che i processi fossero più veloci e bisognerebbe fare in maniera che lo diventassero … ma, considerati i precedenti – vedi Andreotti per esempio – non possiamo più mettere a disposizione l’arma della prescrizione. In fondo, fino a ieri, per far saltare un processo non serviva nemmeno un buon avvocato,  bastava trovarne uno che sapesse perdere del tempo. Ma oggi? Bè … oggi … visto che tanto il processo, grazie al blocco della prescrizione, non finirà mai … come andrà a finire la faccenda? mah …

Se da una parte non possiamo usare lo spauracchio del blocco della prescrizione per dire: ‘’In questo modo uccideremo tutti i processi’’ dall’altra è necessario  trovare una ‘’quadra’’ decente che garantisca tempi giusti alle sentenze! Si diano da fare i legislatori! Venga assunto del personale! Si usi l’informatica! Fate qualche cosa! Non è certo compito di noi ‘’popolo’’ risolvere problemi di tale portata! Ma che cosa vi paghiamo a fare? Possibile che non sappiate uniformarvi a quello che succede nel resto del mondo? Ci sarà pure un motivo per cui negli altri paesi la giustizia è più veloce no?  E allora … cosa cavolo aspettate? Se non siete capaci di legiferare ‘’COPIATE’’ quello che fanno gli altri invece di passare la vita a ‘’pettinare le bambole’’! Grrrr … 

Se abbiamo sconfitto le Brigate Rosse … come mai non riusciamo a sconfiggere: ‘’Mafia, Camorra, ‘Ndrangheta e Sacra Corona Unita?

Facciamoci una domanda e diamoci una risposta. Tenendo anche conto che noialtri siamo molto più vicini come mentalità al Maghreb … piuttosto che alla Svezia! 

Resta il fatto che Stato e Malavita organizzata si contendano lo stesso territorio … o si mettono d’accordo o si fanno la guerra! Accelerare i tempi della giustizia a ”loro” non interessa un fico secco! 

Alla prossima

Elena 

Le Traitre – il Traditore …

Domenica scorsa al cinema Vox di Frejus hanno trasmesso, nell’ambito della rassegna cinematografica del Club Italianiste de Provance gestita da Jerome Reber, il film: Le Traitre.

Locandina del film proiettato al Cinema Vox di Frejus in anteprima nazionale in Francia.

Ne parlo solo ora perché sono stata in Italia tutta la settimana dai miei figli ed i miei nipotini e sono rientrata ieri sera, tra l’altro con un viaggio abbastanza faticoso visto che era buio, pioveva e il traffico era sostenuto.

Ma torniamo al film …  ho intenzione di riprendere l’argomento in classe con i miei allievi del corso di italiano, quindi voglio raccogliere un pò di notizie sul personaggio principale, interpretato in maniera magistrale da Pierfancesco Favino. 

Stiamo parlando del ‘’Traditore’’ un film di Marco Bellocchio  che parla della vita di Tommaso Buscetta, un boss della Mafia siciliana che, ad un certo punto, decide di collaborare con la giustizia italiana, rivelando finalmente che cos’è la Mafia. Fino al maxi-processo avvenuto a Palermo del 1986 in Italia la ‘’Mafia’’ non esisteva. Quando si dice ‘’ipocrisia’’ eh?  

Tommaso nasce a Palermo nel luglio del 1928, figlio di una casalinga e di un vetraio, una famiglia poverissima di cui è l’ultimo di 17 fratelli! 

Si sposa a soli 17 anni con Melchiorra Cavallaro con cui avrà quattro figli. Due di questi figli verranno uccisi in seguito dalla cosiddetta ‘’lupara bianca’’ nel corso di una ‘’guerra di mafia’’. 

Per guerre di mafia si intendono le guerre che le bande si fanno tra loro per garantirsi il ‘’potere’’, come le tribù arabe tanto per intenderci. 

Tommaso Buscetta – fotografie prese in rete.

Buscetta si occupa fin da giovanissimo di ‘’mercato nero’’, un mercato che durante la guerra forniva cibo e materiali in cambio di grosse somme di danaro. Durante la guerra esistevano le ‘’tessere di razionamento alimentare’’ e Buscetta, pieno di inventiva, si mise a stamparle ‘’false’’. Queste tessere garantivano cibo ai ricchi palermitani che potevano permettersi di comprarle a caro prezzo. Ovviamente la classe alto-borghese gli fu riconoscente ed iniziarono a chiamarlo, in segno di rispetto, nonostante la giovane età:  ‘’Don Masino’’ .

Alla fine della guerra, continuò su questo ‘’stile’’ di vita, facendo parte della ‘’famiglia mafiosa’’ di Angelo La Barbera per poi passare a quella di Salvatore Greco. 

Questi ‘’passaggi’’ da una famiglia all’altra non erano fatti a tavolino ma a colpi di mitra con agguati per le strade. Durante una di queste ‘’guerre’’ tra ‘’famiglie’’, quella di Ciaculli ad esempio,  morirono ben sette poliziotti. 

Per ‘’cambiare aria’’  i ‘’soldati’’ della mafia lasciavano il paese. Buscetta è vissuto sotto falso nome a Catania, Milano, Zurigo, Canada in America, dove, grazie al danaro della ‘’famiglia Gambino’’ aveva aperto una pizzeria. 

Tornò in Italia per organizzare, assieme ad altre famiglie mafiose, il Golpe Borghese – un Colpo di Stato fatto in Italia nel 1970 dal principe Junio Valerio Borghese fondatore del Fronte Nazionale, che non ebbe, per fortuna, nessun successo. 

Nel 1970 Venne arrestato a Brooklin per traffico di droga ma fu rilasciato dietro pagamento di una cauzione 40.000 dollari . Ovviamente ne approfitta per fuggire e si trasferì in Brasile, da dove iniziò un traffico di eroina e cocaina verso il Nord-America, creando  in pochi anni un sistema di trasporto aereo e costituendo una compagnia di taxi dove poter reinvestire il denaro frutto del traffico di stupefacenti.

Per dieci anni riuscì a eludere la legge, utilizzando false identità (Manuel López Cadena, Adalberto Barbieri e Paulo Roberto Felice), sottoponendosi anche ad operazioni di chirurgia plastica e spostandosi da un paese all’altro, passando per gli Stati Uniti, il Brasile e il Messico.

Arrestato dalla polizia brasiliana per traffico di droga, il 2 novembre del 1972 ed estradato in Italia, venne rinchiuso a Palermo nel carcere dell’Ucciadone e condannato a dieci anni di reclusione, poi ridotti a otto in appello,  Nel suo deposito blindato in Brasile, le autorità trovarono eroina pura per un valore di 25 miliardi di lire dell’epoca.

Venne trasferito poi al carcere ‘’Le Nuove’’ di Torino nel 1980, dove gli venne concessa la semilibertà. Approfittando proprio della ‘’semi-libertà’’ evase e si nascose a casa di Nino Salvo sotto la protezione dei boss della Mafia Stefano Bontade e Salvatore Inzerillo, che volevano uccidere Salvatore Riina per prenderne il posto, ed usare allo scopo proprio Buscetta. 

Salvatore Riina, detto Totò nasce a Corleone il 16 novembre 1930 e muore in carcere a Parma il 17 novembre 2017.  E’ stato un boss di Cosa Nostra e considerato il capo dell’organizzazione dal 1982 fino al suo arresto, avvenuto il 15 gennaio 1993. Fu il boss più potente, pericoloso e sanguinario di tutta Cosa Nostra in quegli anni. Veniva indicato anche con i soprannomi ”û curtu”, per la sua bassa statura e ”La Belva” … indovinate un pò voi il motivo.

Buscetta però preferì fuggire e tornare in Brasile, dove si fece fare un’altra plastica al viso e un intervento alle corde vocali per cambiare la voce.

Salvatore Riina, il boss dello schieramento dei corleonesi decise comunque di uccidere Buscetta ma, non trovandolo,  ammazzò i suoi due primi figli, quatto nipoti e il marito della figlia. Alla fine della ‘’guerra’’ tra Riina e Buscetta i parenti ammazzati di quest’ultimo furono 11. 

Buscetta voleva vendicare queste morti e cercò di tornare a Palermo. Iniziò una corrispondenza con un suo ‘’amico’’ in carcere a Palermo per trovare appunto degli ‘’appoggi’’ per poter tornare e vendicarsi.   Nel frattempo però venne arrestato a San Paolo del Brasile con l’accusa di un paio di omicidi avvenuti per la supremazia nel traffico di droga. 

Il giudice Falcone andò in Brasile per interrogarlo sulla struttura mafiosa. Buscetta si rifiuta di collaborare e l’Italia ne chiese quindi l’estradizione. Buscetta pur di non tornare in Italia cerca di avvelenarsi con la stricnina ma viene salvato e portato in carcere in Italia. 

Questa volta decide di collaborare con Falcone. Grazie alla sue dichiarazioni, furono rivelate al mondo le strutture gerarchiche di Cosa nostra, fino ad allora totalmente ignote a causa dell’omertà degli ambienti siciliani. Tuttavia Buscetta rifiutò di parlare con il giudice Falcone dei ‘’legami politici’’ tra Cosa nostra e lo Stato,  perché a suo parere, lo Stato non era ‘’pronto’’ per dichiarazioni di quella portata, e si dimostrò abbastanza generico sull’ argomento.

Nel 1984 venne estradato negli Stati Uniti dove ricevette dal governo una nuova identità, la cittadinanza statunitense e la libertà vigilata in cambio di nuove rivelazioni contro Cosa Nostra Americana. 

Nel 1986  testimoniò al Maxi-processo di Palermo e nel processo ‘’pizza Connection’’ che si svolse a New York. 

Solo nell’estate del 1992, in seguito agli attentati in cui morirono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino Buscetta iniziò a parlare con i magistrati dei ‘’Legami politici di Cosa nostra’’, accusando gli onorevoli Salvo Lima, ucciso qualche mese prima, e Giulio Andreotti di essere i principali referenti politici dell’organizzazione.  In particolare disse di aver conosciuto personalmente Lima fin dalla fine degli anni cinquanta e di averlo incontrato l’ultima volta nel 1980 durante la sua latitanza, e riferì inoltre di aver saputo che l’omicidio del giornalista Mino Pecorelli, nel 1979,  sarebbe stato compiuto nell’interesse di Giulio Andreotti, più volte Primo Ministro in Italia.  

Per via di queste sue dichiarazioni fu uno dei principali testimoni dei processi a carico di Andreotti per associazione mafiosa e per l’omicidio Pecorelli. Andreotti verrà assolto dall’accusa di aver commissionato l’assassinio di Pecorelli, mentre verrà accertata la sua connivenza con la mafia per i fatti anteriori al 1980, prescritti però al momento dell’emissione della sentenza, e quindi Andreotti tornò tranquillamente a sedersi sui banchi del Parlamento Italiano. 

Buscetta morì di cancro  il 2 aprile 2000, all’età di 71 anni, dopo aver vissuto la maggior parte della sua vita con la sua terza moglie e famiglia in Florida negli Stati Uniti, con nomi falsi. Fu sepolto sotto falso nome a North Miami in Florida.

Buscetta non si è mai considerato un ‘’pentito’’ ma un ‘’uomo d’onore’’ … lui sosteneva fosse la mafia ad esser cambiata, non lui.

Questa la sintesi della vita di un delinquente. Si tende purtroppo a ‘’romanzare’’ questi personaggi, a metterne in risalto i pregi. Ma quali pregi? L’unico pregio di costui è stato quello di aver collaborato con un Magistrato come Falcone. Un magistrato ‘’testardo’’ che ha pagato con la propria vita il proprio impegno nel cercare la verità.

Buscetta è il prodotto miserabile di un sistema malato. Non c’è nessuna differenza tra le lotte intestine nelle varie tribù arabe e quelle della mafia siciliana … nessuna!

I film di Marco Bellocchio descrive l’ambiente in cui Buscetta vive e si muove, e lo fa senza troppa enfasi e senza troppi entusiasmi. Parla di un uomo che, messo alle strette, cerca una soluzione. L’unico vantaggio di Buscetta è che è stato benedetto da un briciolo  di cultura, se non scolastica, assorbita probabilmente tramite ‘’contatti’’ avuti durante i suoi spostamenti in giro per il mondo. Contatti  qualche volta certamente meno miseri di personaggi come Riina – soprannominato la ‘bestia’’ e che non sapeva nemmeno parlare in  italiano.  

Jerome Reber che presenta il film al pubblico.

Complimenti a Jérôme Réber per le sue scelte sempre molto  interessanti.

Alla prossima

Elena

Finalmente l’Europa parla di noi … porta avanti le nostre istanze … 

Ma quando? Ma dove? Ma che film hanno visto ‘sti due?

Il duo Salvini/Di Maio, tramite quel ‘’festival di competente autonomia’’ di nome Conte,  si dice è felicissimo di aver portato a casa un accordo che altro non si potrebbe definire se non ‘’ridicolo’’ .

Il duo della ”meritocrazia”. Uno mantenuto 12 anni a giurisprudenza dai genitori senza laurearsi, l’altro iscritto a Scienze Storiche senza laurearsi. Più che di ”meritocrazia” per i due in oggetto si dovrebbe parlare di ”miracolati”!

Infatti è un accordo che vede l’accoglienza degli immigrati su base ‘’volontaria’’! ‘’VOLONTARIA’’ … ma avran capito cosa significhi il termine ‘’volontario’’ si o no? Secondo me lo hanno capito eccome, il fatto è che quando si rivolgono a noialtri credono di rivolgersi sempre ad una massa di beoti ignoranti , quindi girano la frittata per farci ‘’digerire’’ qualsiasi cosa.  Sono peggio dello ‘’gnomolaccatodibiaccamarroneintesta’’,  quello che quando parlava del ‘’popolo italiano’’ faceva sempre riferimento alla ‘’casalinga di Voghera’’, tanto per chiarire in maniera dispregiativa, l’inutilità/incapacità/ignoranza dell’elettorato. 

La tanto decantata ‘’Vittoria’’ per ora altro non è se non quello dell’accoglienza basata sulla ‘’volontarietà’’ e che i centri di smistamento restino nei Paesi di primo sbarco. Quindi? Di che cosa dovremmo esser contenti? E’ peggio di prima … Mah … 

Ma veramente Lega e M5S pensano che in Europa noialtri ci si possa permettere di andare a ‘’fare la voce grossa’’? Ma poveri illusi … persino la Merkel è educata e diplomatica, e dire che i tedeschi hanno una voce in capitolo che noialtri ce la sogniamo!

Noialtri abbiamo eletto due individui che ci rappresentano benissimo, due ’’bambini capricciosi’’ che pestando i piedi e facendo i cafoni credono di ottenere chissà che cosa dagli altri Stati membri della Comunità.

I due ‘’monelli’’ passano la ‘vita’’ ad aggredire l’Europa … l’ultimo intervento in ordine di tempo è quello del Ministro degli  Interni Salvini, che giovedì, di fronte alla condanna dell’Italia da parte della corte europea dei diritti umani per la confisca di terreni dove, secondo le autorità, si era costruito abusivamente, ha attaccato: ‘’La Corte di Strasburgo condanna l’Italia e difende gli eco-mostri?  Ennesima prova del fatto che certe istituzioni dovrebbero essere chiuse’’. (°)

Il fatto che noialtri non si sia capaci di gestire problemi legati al nostro territorio in maniera autonoma e che si sia costretti a far ricorso alla Corte dei Diritti dell’Uomo la dice lunga sulla nostra efficienza. 

Salvini e Di Maio comunque non fanno altro che ‘’calcare la mano’’ sull’Europa …aggredirla buttando ‘’sassi’’ a destra e a manca e poi nascondere la mano. Tra l’altro questo atteggiamento non si direbbe tanto mirante a risolvere questioni politiche ma sia solo una strategia mediatica per aumentare la propria personale visibilità,  la ‘’supremazia’’ tra i due. E quindi vai con ‘’annunci’’ che se fossero fatti da bambini meriterebbero, come reazione, solo dei ceffoni! 

Ecco che Salvini dice che la Tunisia è un Paese libero e democratico che non sta esportando ‘’gentiluomini’’ ma spesso e volentieri solo galeotti! Il che ovviamente è risultato in una ‘’mezza crisi diplomatica’’.  

Poi ecco il ”genio” Salvini uscire con un’altra ‘’chicca’’, stavolta sul limite del denaro ’’contante’’ voluta da tutti in Europa, per contrastare sia il ’’nero’’ che la ‘’malavita organizzata’’: ‘’Fosse per me non ci sarebbero limiti di spesa al contante’’!  Ma ‘ste uscite le fa per attirarsi le simpatie di ‘’chi’’ esattamente? Non certo degli altri Paesi europei che sanno benissimo che noi abbiamo dato i ‘’natali’’ ad associazioni come:  ‘’Mafia, Camorra, ‘Ndrangheta e Sacra Corona Unita’’! 

Poi fa la ‘’guerra dei censimenti’’ chiedendo il monitoraggio dell’etnia ROM. 

Ecco quindi che Di Maio (sembra di essere a scuola tra liceali)  fa la ‘’controproposta’’. Dato che devono avergli spiegato che la Costituzione italiana non prevede il censimento per ‘’etnie’’, chiede allora il ‘’censimento dei ‘’raccomandati’’ della Pubblica Amministrazione compresi quelli della Rai’’ e poi, sempre Di Maio, ha il coraggio di dire che il governo del cambiamento deve ristabilire un po’ di meritocrazia! Mamma mia da che pulpito! Era un disoccupato senza né arte né parte, mantenuto 12 anni a giurisprudenza dai genitori, senza peraltro dare esami e laurearsi … e mò è nell’ordine:  Ministro del lavoro, Ministro dello Sviluppo Economico nonché Vice Primo Ministro!  Alla faccia della ‘’meritocrazia’’! Lui più che ‘’raccomandato’’ è proprio un ‘’miracolato’’! 

Ma torniamo al Salvini che butta un’altra pietra, quella sulla ‘’sanatoria fiscale’’. E dice: ‘’Bisogna chiudere da subito tutte le cartelle esattoriali di Equitalia per cifre inferiori ai 100 mila euro, per liberare milioni di italiani incolpevoli ostaggi e farli tornare a lavorare, sorridere e pagare le tasse». Un’ipotesi che interesserebbe il 94% dei crediti fiscali,  in pratica l’86,4% dei ricorsi incardinati nei vari gradi della giustizia tributaria alla fine del 2017. Ovviamente queste ‘’boutade’’ attirano le simpatie in patria ma non sono certo ben viste in Europa. 

Poi eccolo che ‘’rompe di nuovo le scatole’’ sul tema dei vaccini e,  dall’alto della sua laurea MAI conseguita (come l’amico Di Maio) in Scienze Storiche,  dice che dieci vaccini obbligatori sono inutili, dannosi e pericolosi’’!  

Di Maio non sapendo come farsi notare esce con: ‘’Lo Stato deve intervenire  e fornire gratuitamente una connessione ad Internet di almeno mezz’ora al giorno a chi non può ancora permettersela’’.  E, come se non bastasse, attacca la riforma del copyright che, secondo lui, invece di mettere regole ai guadagni assurdi a scapito di altri nel far-west della rete, rappresenterebbe invece un grave pericolo che arriva direttamente dall’Ue e che potrebbe mettere il bavaglio alla rete. D’altronde da gente che vive del ‘’blog di Grillo’’ e di una Agenzia di Strategie Digitali che cosa ci si può aspettare? Una regolamentazione della ‘’rete’’? Macché! Quindi avanti con il ‘’far-west’’ e i guadagni esentasse dei pionieri. 

Poi ‘’ciliegina sulla torta’’ ecco che paventa di sovvenzionare il cavallo di battaglia del ‘’Reddito di cittadinanza’’ con fondi europei!  

Infatti il 21 giugno il giovane leader del M5S, al termine del Consiglio dei ministri degli Affari sociali a Lussemburgo ha chiesto una accelerazione sul reddito di cittadinanza attraverso l’utilizzo dei fondi Europei per i centri per l’impiego. 

Immaginatevi come possono aver reagito gli altri paesi. Tutti sanno che siamo pieni di debiti ma che in campagna elettorale i due hanno promesso mari e monti e mò i soldi per finanziare le promesse le vogliono dall’Europa? Ecco infatti che dall’Unione Europea arriva la frenata della ‘’Commissaria al welfare’’  che ribadisce che il Fse (Fondo sociale europeo) NON può essere utilizzato per sostituire la spesa nazionale, né per misure ordinarie o per politiche ‘’passive’’.

D’altronde,  né Lega né M5S hanno mai voluto né vogliono l’Europa, quindi che cosa stanno facendo? Stanno facendo la ‘’voce grossa’’, chiedendo tutto quello che passa loro per la testa,  tanto … male che vada ci butteranno fuori, quindi potranno dare la colpa all’Europa dicendo: ‘’Vedete? Noi avremmo voluto un’Europa diversa ma loro non vogliono … ’’. 

Il ‘’nemico’’ da combattere è diventato l’Europa. Costoro non hanno un piano per il futuro … costoro combattono ‘’nemici’’ … come i bambini sono solo in grado di giocare a fare la ‘’guerra’’. 

Intanto … Trump prova a spaccare l’Europa in tutte le maniere, mò inizia a proporre alla Francia accordi ‘’separati’’ …

Alla prossima

Elena 

-.-.-.-.-.-.-

(°) La Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che le autorità italiane non avrebbero dovuto procedere con la confisca di numerosi terreni per costruzione abusiva senza una precedente condanna dei responsabili (assenti nei casi esaminati per varie ragioni, tra cui la prescrizione): la sentenza riguarda Punta Perotti (Bari), Golfo Aranci (Olbia), Testa di Cane e Fiumarella di Pellaro (Reggio Calabria).

Naturalmente Salvini ha colto la ‘’palla al balzo’’ ed ha attaccato la Corte Europea dicendo che ‘’difende gli ‘’eco-mostri’’. Ovviamente lo ha fatto per farsi ‘’bello’’ insultando l’Istituzione Europea.  Quello che mi lascia perplessa non è la sentenza in se ma il fatto che il Ministro degli Interni,  non si chieda nemmeno per un attimo come mai noialtri non si sia capaci né di costruire case in maniera decente da soli né di distruggerle in caso di errori,  ma di aver bisogno di ricorrere alla Corte Europea dei Diritti dell’uomo! Tutti sappiamo che la giustizia non può fare altro che applicare la legge. Cerchiamo di applicarla noi e non rompiamo le palle al resto del mondo per poi lamentarci delle decisioni altrui!  Noi costruiamo dove non dobbiamo, non siamo capaci di gestire il territorio se non con delle ‘’mazzette’’ a destra e a manca, poi passiamo la patata bollente, dopo anni ad anni di contenziosi alla Corte Europea e poi ne critichiamo la sentenza? Ma che pena … 

Migranti: il tandem: ”Salvini/DiMaio” ha colpito ancora …

‘’Sequestreremo la nave’’, annuncia su Fb il ministro delle Infrastrutture Toninelli: ‘’Ci assumiamo noi la responsabilità di portarli sulle navi della nostra Guardia costiera, ma la Lifeline (Nave olandese di una ONG)  la porteremo in Italia dove dovrà fermarsi perchè la sequestreremo: è una nave apolide che non può navigare in acque internazionali’’. Come al solito facciamo i ”duri”. Chi abbiamo preso di mira stavolta? Ma le navi delle ONG naturalmente! Imbarcazioni dove giovani o meno giovani, volontariamente,  prestano soccorso ad altri esseri umani.  Il modo migliore per instaurare delle trattative pacate e ragionate vero? Abbiamo al governo gente che,  invece di discutere nelle sedi preposte,  batte le testate contro le saracinesche! Cribbio come stiamo migliorando!

Intanto scoppia la polemica tra il presidente francese Macron e il tandem Di Maio-Salvini. A cui Di Maio, da buon populista qual’è dà dell’ipocrita. Se Macron considera il populismo dei due geni come la ‘’lebbra’’ dovremmo farci delle domande.  A parte il fatto che quel he noi sappiamo son solo le cose che vogliono farci sapere … in Francia, nonostante tutto il  ‘’can can’’ che viene fatto alla frontiera di Ventimiglia e/o Bardonecchia, gli immigrati continuano ad entrare tranquillamente. Ci sono persino i cartelli lungo l’autostrada al confine in cui si dice di fare attenzione ai ‘pedoni lungo la banchina’’ .  Non dimentichiamo che il VAR è ‘’il regno di Marine Le Pen’’ e quindi il braccio di ferro è, per forza di cose, locale e mediatico. Ma entrare entrano eccome. Per 10 fermati, soprattutto sui ‘’media’’ 100 entrano in realtà.  Questo è un esodo che sarà difficile da contenere perchè, come tutti sappiamo,  il problema è a ‘’monte’’. 

Fuggono da guerre? Fuggono dalla carestia? Fuggono dalla povertà? Cambia qualche cosa?

Se questi nostri fratelli provengono da dove ci sono guerre, bisognerebbe farle finire. Più facile a dirsi che a farsi no? Se invece emigrano perché hanno ‘’fame’’? Che si fa? Li si butta a mare? Nel ‘’sentir comune’’ quelli che hanno ‘’fame’’ è perchè hanno governi di ‘’M’’ … già forse è vero … e allora? I nostri governi come sono? Quanto li abbiamo ”cambiati/migliorati”? Pensate per un attimo se noi italiani vivessimo in Africa, con la malavita organizzata che siamo capaci di produrre … quanto riusciremmo a migliorare la situazione? 

Quanto fanno comodo a ‘’noialtri benpensanti occidentali’’ il fatto che questi Paesi abbiano governi di ‘’M’’? Tanto mi verrebbe da pensare,  visto che in questo modo sono molto facili da corrompere per farci i comodi nostri. Quindi? Non crediamoci assolti perché non lo siamo. 

Torniamo al ‘’duo’’ Salvini/Di Maio … costoro hanno fatto campagna elettorale, mirando entrambi ad un’ Europa dalla quale era più che necessario allontanarsi.   Abbiamo forse dimenticato il famoso referendum sull’uscita dall’euro proposto dal M5S? Abbiamo forse dimenticato le ‘’sparate’’ di Salvini, pappa e ciccia di Marine Le Pen,  contro l’Europa che ci attanaglia? Ebbene i due, per essere eletti, hanno dovuto ”tirare un pò i remi in barca” e promettere, ipocritamente pur di arrivare agli agognati scranni,  di non esser affatto contro l’Europa. Hanno persino dovuto cambiare il Ministro dell’Economia, mettendone uno che tranquillizzasse nell’ordine:  Mattarella, i mercati e gli altri Paesi. 

Ma … una volta arrivati al Governo che cosa hanno iniziato a fare? Hanno iniziato a fare i ‘’duri’’, hanno iniziato a mostrare i ‘’muscoli’’ … hanno iniziato ad essere ‘’cafoni’’. Purtroppo con il nostro ‘’metro bacato’’  noi italiani siamo convinti che l’essere ‘’cafoni’’ sia un pregio e quindi l’ammirazione per Salvini sta crescendo in modo esponenziale ma … non sono tutti ‘’primitivi’’ come noialtri. 

Non dimentichiamo che il resto dell’Europa e del mondo ci vede anche come un paese che ha dato i natali ad organizzazioni come: Mafia, ‘Ndrangheta, Camorra, Sacra Corona Unita! Ci vede come un Paese che, cito letteralmente ‘’Le Point’’ del 24 maggio 218 n. 2386: ‘’Senza il soccorso dell’Unione Europea l’Italia sarebbe già a terra. L’Europa l’ha salvata dalla bancarotta già nel 2012, quando il Presidente dell’Unione Europea Mario Draghi ha impedito il contagio della crisi greca. Da anni gli acquisti massicci di debito pubblico tengono a bada l’economia della penisola. Gli xenofobi della lega e gli anti-capitalisti del M5S hanno studiato un programma comune che, se attuato, condurrà al disastro! Gli apprendisti stregoni attualmente al governo pensano di far pagare l’incuria dello Stato italiano ai partner europei.  L’incuria italiana è il prodotto di decenni di negligenza e di corruzione, di cui i dirigenti della penisola sono i primi responsabili. L’economia italiana, la cui crescita è anemica paga il prezzo delle insufficienti riforme. In aggiunta, le banche italiane sono fragili, Da sole detengono un quarto di crediti insolvibili. Basterà una scintilla per accendere la miccia’’!

E comunque tornando ai due geni della lampada … quello che riusciranno ad ottenere con la loro aggressione non sarà altro che altra aggressione. Finirà che si coalizzeranno tutti contro questo paese di populisti ignoranti e gli immigrati ce li rimanderanno tutti in Italia, visto che è sulle nostre coste che sbarcano.  Allora si che saranno cavoli amari.  I due volevano uscire dall’Europa? Ci riusciranno benissimo! Nel senso che verremmo sbattuti alla porta!

Abbiamo un debito di 2.300 miliardi di euro … manco riusciamo a pagarne gli interessi. Torniamo alla lira e annulliamo il debito? Bell’idea? Siamo sicuri? Il debito minimo raddoppierebbe … e noialtri senza il ‘’paracadute europeo’’ dove andremmo a finire? Non possediamo ‘’materie prime’’ e se dovessero mai farci un embargo, visto che il debito non potremmo certo pagarlo, torneremmo al Medio Evo! Pensiamo forse di vivere ancora nell’epoca del: ’’Abbiam tre mari … abbiamo tanto pesce che a chi lo vuole lo possiamo regalar’’? 

La politica di Salvini e Di Maio è quella del ‘’ricatto’’? Ma … siamo sicuri di potercelo permettere? Non è che ‘sti due giovani populisti ed incoscienti stanno sopravalutando un pò troppo la realtà?  A chi abbiamo dato le redini del Paese? Mah … 

Poveri noi …

Alla prossima

Elena 

 

Politiche 2018- L’Italia ha scelto …

Dunque l’Italia ha scelto e, sul territorio,  è spaccata in due, l’elettorato del Nord ha scelto il centro-destra guidato dal pluri-pregiudicato e condannato con sentenza definitiva Silvio Berlusconi, da me affettuosamente soprannominato: ”gnomolaccatodibiaccamarroneintesta”! L’elettore di destra, non osando votare sb direttamente si è riversato in massa su Matteo Salvini.  L’uomo che crede che esista la Padania, che come tutti sappiamo esiste tanto quanto Topolinia!  L’altra parte dell’Italia, il centro Sud si è rivolta al M5S che ha promesso loro il ”reddito di cittadinanza”. Cioè, tu stai a casa e io ti pago. Dato che al Sud l’economia italiana è quella in ”nero” … vorrete mica che si perdano un’occasione simile no? E quindi vai con il M5S che ha spopolato, diventando in effetti il primo partito italiano.

Schermata 2018-03-06 alle 09.00.03

Ovviamente con queste percentuali bulgare Mattarella, il nostro Presidente della Repubblica, dovrà contattare Lega e M5S, nelle persone rispettivamente di Matteo Salvini e Luigi Di Maio,  per dar loro un mandato esplorativo al fine di formare un Governo.

salvini-di-maio-835-U20437902245YGH--835x437@IlSole24Ore-Web

Quello a sinistra è Luigi Di Maio, mantenuto 12 anni dai genitori all’università senza laurearsi. Ha lavorato saltuariamente come porta-bibite e addetto alla sicurezza nello Stadio San Paolo di Napoli. Quello a sinistra è Matteo Salvini di Milano, figlio di un dirigente d’azienda e di una casalinga. Ha partecipato alla trasmissione televisiva Doppio Slalom su canale 5, al programma televisivo il pranzo è servito su rete 4. Salvini ha il diploma diliceo classico. Ha frequentato l’Università prima a Scienze Politiche … poi è passato a Scienze storiche senza laurearsi. Non ha mai lavorato.

Ora Matteo Salvini ha  già chiarito che ‘’governerà col centrodestra’’, ma deve raggiungere i numeri per farlo. Luigi Di Maio festeggia la nascita della «Terza repubblica», aprendosi ad appoggi esterni al movimento. Incluso quello del Pd, il partito che rappresenta, o rappresentava, una delle espressioni di establishment osteggiate in campagna elettorale.

Lega e Movimento cinque stelle sono alle prese con i calcoli elettorali per stabilire chi potrebbe fare da supporto in vista di una maggioranza. Ma quali sono le combinazioni possibili ? Il Movimento cinque stelle, ago della bilancia con il suo 30% abbondante di voti, potrebbe guardare alla Lega o virare a centrosinistra, siglando un’intesa con il Pd del dopo Renzi. Sempre che il segretario decida davvero di ritirarsi, dopo un discorso ”di addio” che in realtà ha posticipato la sua uscita di scena. Vediamo quali sarebbero punti di intesa e di rottura, in entrambi i casi.

Cinque stelle e Lega, affinità e divergenze
Le affinità principali fra Lega e Cinque stelle emergono sull’agenda economica, almeno fino a che si resta sulla questioni macro. Il punto di contatto più evidente è la proposta di abbattere il vincolo europeo del 3% nel rapporto tra deficit e Pil, in linea con le vecchie posizioni euroscettiche di entrambi. Giudizio in comune anche sulla riforma pensionistica della Fornero (Da abolire) e sul Jobs act. La Lega lo menziona esplicitamente anche nel suo programma, classificandola come la riforma che ha «azzerato i diritti» dei lavoratori. I Cinque stelle si sono espressi in maniera vaga … paventando il ripristino dell’articolo 18. Un’altra vicinanza, meno evidente, è sull’immigrazione. La Lega dedica tre pagine del suo programma al tema, con proposte che vanno dal potenziamento dei Cie (Centri di identificazione ed espulsione) alla ricerca di accordi «con le tribù della Libia» per frenare i flussi.

Il Movimento cinque stelle parla di ‘’business dell’immigrazione’’ e suggerisce una ripartizione equa delle responsabilità con l’Europa, anche se si esprime in parallelo per l’aumento dei fondi alla cooperazione e lo stop alla vendita di armi ai paesi di provenienza. E le divergenze? Oltre all’estrazione dell’elettorato, Lega e Cinque Stelle sono lontani su fisco e welfare. La Lega ha sposato la causa della flat tax, una tassa fissa con aliquota del 15% su tutti i redditi. I Cinque stelle propongono riduzioni e no tax area, ma in un’ottica più vicina ai criteri di progressività. Anche sul welfare, si crea una frattura sulla proposta pentastellata del reddito di cittadinanza, giudicata ‘’una bufala’’ in ambienti leghisti.

Cinque Stelle e PD … dialogo possibile?  Mah …
Cinque stelle e Partito democratico sono sempre apparsi agli antipodi su quasi tutti i tema in agenda. E in effetti è così, se si dà un occhio ai rispettivi programmi elettorali. L’unica affinità percepita è sul fisco, dove il Movimento guidato da Di Maio propone una semplificazione delle aliquote (da portare a tre) e il Pd spinge su una ‘’rivoluzione fiscale’’ a favore delle famiglie. Per il resto, è una voragine su istruzione (i Cinque stelle vogliono abolire la riforma della cosiddetta Buona scuola), occupazione (vedi i propositi sul Jobs act), rispetto dei parametri europei (i Cinque stelle si battono contro il tetto del 3% del rapporto deficit-Pil, il Pd no) e rapporto con la Ue in generale, con un Pd dichiaramente europeista e i Cinque stelle che premono per la revisione di tutti i trattati.

Nonostante punti in comune il dialogo fra Di Maio e Salvini potrebbe rivelarsi difficile. Prima delle urne c’era chi ipotizzava che gli elettori di Lega e M5S fossero sovrapponibili, accomunati dalla rabbia contro l’establishment che ha penalizzato i partiti di governo. Ma i risultati hanno mostrato una fotografia diversa, a partire dalla distribuzione geografica: la Lega spopola al Nord, il Movimento cinque stelle raggiunge percentuali bulgare al centro-sud e si fa portavoce di un blocco elettorale diverso da quello affezionato al partito di Salvini .
Potrebbe esserci tra i due un’alleanza sovranista contro l’Europa. Ma non è il tema principale che sia emerso in campagna, e comunque entrambi avrebbero paura di perdere elettori.
Oltre alla differenza geografica, lo scarto tra Lega e Cinque Stelle si definisce anche negli interessi dei votanti. La Lega è erede di una tradizione territoriale e raccoglie consensi tra sostenitori storici o comunque in arrivo dal centrodestra, interessati a taglio delle tasse e irrigidimento delle misure di sicurezza. I Cinque stelle si sono evoluti in un partito trasversale pigliatutto che dice no a tutto … che cavalca tutti i movimenti di protesta … e che sale nei consensi grazie a promesse come quella del reddito di cittadinanza.

Noi restiamo a guardare … ormai i giochi sono nelle mani di personaggi  del ”calibro” di Salvini e di Di Maio …

La democrazia è sacra!  Il popolo ha scelto e il voto del popolo si deve rispettare! Punto!  Eppure una ”vocina cattiva” mi ricorda che il popolo tra Cristo e Barabba non ha avuto dubbi su chi scegliere …

Alla prossima

 

Elena