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L’ingerenza della Piattaforma Rousseau nell’Iter costituzionale …

Ma roba da matti …

Mattarella, Conte, l’Italia intera è in attesa delle decisioni della Piattaforma Rousseau, quella ”cosa” che fa credere agli iscritti del M5S che saran loro a decidere, peccato che le domande, molto probabilmente, saranno poste in maniera tale da ‘’pilotare’’ le risposte, e comunque, in ultima battuta, sarà la Casaleggio&Associati a decidere quali sono le ‘’risposte’’ della base.

La Piattaforma Rousseau in sintesi …

Conflitto di interesse? Ma noooooooo … figurati! Quello ce lo aveva solo Berlusconi! la Casaleggio ha trovato nel M5S, sua creatura tra l’altro, una gallina dalle vuota d’oro, visto che ogni parlamentare grillino le dà mensilmente 300 euro del proprio stipendio.
Ma, conflitti di interesse a parte, non dimentichiamoci che quando Ponzio Pilato chiese al popolo, per lavarsene le mani: ‘’Preferite Gesù o Barabba’’? Il ‘’popolo’’ non ebbe la benché minima esitazione. Il che la dice lunga sul ‘’popolo’’.

Ma comunque, noi abbiamo un Costituzione, che prevede, in casi come questi, un iter ben specifico, mò i grillini hanno aggiunto unilateralmente nei vari passaggi previsti, la Piattaforma Rousseau. Che ci vada bene oppure no è così! Contenti?

Di Maio, in tutto questo, cerca solo di salvarsi la ‘’poltrona’’, perché da quando han paventato l’ipotesi che nei Ministeri ci dovrebbe essere qualcuno che capisca qualche cosa, è impallidito ed ha iniziato a fare la voce grossa.
L’Italia è proprio in ‘’buone mani’’ … nelle mani di ‘’dilettanti allo sbaraglio’! ’:-(

Alla prossima

Elena

Di Maio: ”Decide la Piattaforma Rousseau e Mattarella aspetta …” ??????

Mò, Luigi Di Maio, il ‘’capo politico’’ del M5S, dice a Mattarella: ‘’Non rompere, noi decidiamo in rete, e tu aspetti’’! Il Presidente della Repubblica aveva detto di voler una risposta entro mercoledì ma i pentastellati se ne sbattono le ‘’00’’!  

Sembra di essere a scuola, quanto la prof. vuole il tema per questo giovedì e lo studente lo porta il giovedì successivo. Se ti va è così … se no ”ciccia”!

Come mai tutto ‘sto tempo? Se volete far votare la vostra base su Rousseau, fatelo nei tempi richiesti dal Presidente della Repubblica no? Di direbbe che voialtri decidiate il da farsi ora per ora. Vorreste governare anche il Paese con ‘ste tempistiche? 

Oppure dobbiamo pensare che quelli della Casaleggio siano imbranati?

La base grillina vuole votare sulla Piattaforma Rousseau e dov’è il problema? 

Questi vogliono votare per tutto! A loro piace l’idea che ‘’decida il popolo’’ e allora fateli votare no? 

Il fatto che il ‘’popolo’’,  quando gli venne chiesto: ‘’preferite Gesù o Barabba’’, non ebbe la benché minima esitazione …  a ‘’loro’’ non importa un fico secco.

A fateli contenti, fateli votare dov’è il problema? Tanto i ‘’vertici’’ del M5S, che sono stati eletti, non si prendono mica troppe responsabilità. Funziona così ‘sto movimento: gli eletti, da disoccupati/sotto-occupati,massaia, si sono trovati di colpo ad essere strapagati, senza portare poi un determinante ‘’valore aggiunto’’, ma in compenso, sulle ‘’rogne serie’’  fanno decidere ‘’il popolo’’! Quindi se qualche cosa va storto è ‘’colpa del popolo’’! Che geni! 

E comunque sarebbe bene che la Casaleggio, che gestisce la Piattaforma Rousseau, si dia da fare. Una settimana per un voto in rete? Ma dai, ci mette di meno Avaaz.org! 

E che cavolo, la Casaleggio&Associati, prende 300 euro al mese per ogni parlamentare!

Alla faccia del conflitto di interesse di Berlusconi! Costoro dal momento in cui hanno messo in piedi ‘sto accrocco di ”partitomovimentofacciounpòquelchemipare” hanno risolto tutti i loro problemi! I ”loro” NON i ”nostri”! 🙁

Dunque … facendo i conti della serva, i parlamentare grillini alla Camera sono 216,  al Senato sono 107 per un totale quindi di  323 parlamentari che, moltiplicato per 300, fa 96,900 euro al mese per la Casaleggio! 

Praticamente costoro, da quando esiste il M5S, hanno trovato la ‘’gallina dalle uova d’oro’’! 

Ma la domanda è: ‘’Possibile mai che con tutti ‘sti soldi non riescano a far funzionare ‘sta piattaforma alla veloce’’? E che cavolo sono proprio imbranati! Mattarella non ha tempo da perdere e nemmeno l’Italia! 

Dov’è il problema? Avete forse bisogno di ‘’tempo’’ per mettere a punto le domande in maniera tale da ‘’dirigere’’ l’espressione del ‘’popollo’’? 

Tranquilli, il vostro ‘’popollo’’ non se ne accorge … come non si accorge dell’enorme conflitto di interesse che avete! Si sono fermati al ‘’conflitto di interesse di Berlusconi’, ma due più due, il vostro elettorato non lo sa fare, quindi, tranquilli … qualsiasi porcata diciate, a loro va bene lo stesso! 

Resta il fatto che la Casaleggio&Associati prende ogni mese denaro dai parlamentari del M5S, denaro che deriva dalle nostre tasse!  Denaro che è pagato da noialtri tutti, elettori vostri o meno, quindi noialtri, con le nostre tasse, manteniamo anche la Casaleggio&Associati! 

Ma che strazio … 

Alla prossima

Elena 

 

M5S e … i ”misteri” della ”Piattaforma Rousseau”…

… ”misteri” o ”presa in giro? Consiglierei di leggere e di meditare …

Questo articolo non è mio, l’ho preso pari pari dalla rete. Ma evidenzia tutte le domande che già mi ero posta a suo tempo. Inoltre a tutto quello riportato qui sotto, sarebbe bene aggiungere che il controllo del voto, viene fatto da un notaio scelto dalla Casaleggio&Associati, che è la stessa a gestire la piattaforma. Quindi non ci vuole molto a capire che la ”trasparenza” sia assicurata per ”modo di dire”. Ma è mai possibile che nel nostro paese si sia così boccaloni? Vero è che la ”rete” serve a prendere ”pesci” ma così … si esagera … o no?

Ecco l’esperienza di una iscritta alla Piattaforma Rousseau alle ultime votazioni:

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L’ISCRITTA: “HO VOTATO 4 VOLTE, ZERO CONTROLLI E NUMERI GONFIATI: ECCO COME FUNZIONA ROUSSEAU”. Ho votato anch’io lunedì. Per ben 4 volte! Tutte accettate, senza alcun controllo, né sms.” A dirlo è un’iscritta alla piattaforma Rousseau ben informata sugli aspetti tecnici di piattaforme complesse. Una dei 52.417 che due giorni fa hanno votato per decidere se concedere o meno l’autorizzazione a procedere per il ministro degli Interni Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona plurimo per il caso dello sbarco negato alla nave Diciotti. E, come diversi altri votanti, conferma tutti i dubbi e i sospetti sull’effettiva regolarità, trasparenza e credibilità dei risultati dichiarati dal Movimento 5 Stelle, che hanno visto la maggioranza (circa il 59%) schierarsi contro il via libera ai giudici. “Non si tratta, peraltro, di un caso isolato – chiarisce la donna – Le anomalie e i bug durante le consultazioni online su Rousseau sono la norma.”

Partiamo dall’inizio. Come si è avvicinata al Movimento 5 Stelle? Mi incuriosisce molto l’impatto delle nuove tecnologie sui processi democratici, li studio da molto tempo. Per cui è naturale che mi sia interessata al M5S e che ne segua le vicende. La democrazia elettronica è apparsa una cosa nuova in Italia, ma in realtà ha almeno trenta anni di letteratura e sperimentazione. Già anni fa ho cercato di analizzare più da vicino il funzionamento di questa macchina, e mi sono resa conto da subito di essere di fronte a un sistema deludente e permeabile.

Si riferisce a Rousseau? Sì certo, da più parti è stata evidenziata la sua inadeguatezza a gestire sistemi di voti ed interazione con numeri rilevanti di persone. Al primo tentativo sbagliato si sarebbe dovuto fare ammenda e impiegare un anno ed una squadra di ingegneri davvero bravi a mettere su una piattaforma a prova di errore e di critiche. Per ogni volta che non funziona, il danno alla credibilità delle procedure di partecipazione diretta mediata dalle tecnologie è enorme. In altre parole, Rousseau diventa la prova certificata che la eDemocracy non funziona, è soggetta a distorsioni pesanti, presenta bias tecnici, non rappresenta una forma di legittimazione dal basso dell’azione politica.

È ancora così? Certo, più che mai. E l’ultimo voto sulla Diciotti, che ha registrato – almeno così ci raccontano – il record di partecipanti, lo ha messo a nudo in modo imbarazzante.

Non è stata, dunque, una sorpresa per lei… Assolutamente no. Le dico solo una cosa che è un po’ passata inosservata, ma che, già di per sé rappresenta un problema democratico: ogni votante ha diritto a 2 preferenze. Nel senso che il sistema, di default, incomprensibilmente ti fa votare due volte. Non stiamo parlando di un errore ma di una modalità strutturale: una testa, due voti. Ciò significa, già solo così, che gli oltre 50mila votanti sbandierati da Di Maio sono potenzialmente la metà. In quale forma di democrazia questa cosa è possibile? Che senso ha esprimere due preferenze ad un quesito SI/NO?

Era già successo in passato? Sempre. Anche quando si è trattato di votare per il contratto di governo, nel maggio scorso, mi è stata data la possibilità di esprimere due preferenze. Un’anomalia evidentemente illogica, che falsa in modo palese il numero finale dei votanti e altera la credibilità stessa della consultazione.

Ma questa volta è accaduto anche di peggio… È accaduto che, dopo il secondo voto, mi è stata data la possibilità di votare ancora, e poi ancora, fino a quattro volte. Mi sono resa conto che stava succedendo qualcosa di grosso, quando il sistema è caduto.

Non è la sola ad aver denunciato i voti multipli. C’è chi è arrivato sino a 5 preferenze. Come se lo spiega? Me lo spiego tecnicamente perché, dovendo risolvere velocemente il problema del numero di accessi in contemporanea al sito, evidentemente non predisposto, hanno dovuto disabilitare altrettanto velocemente i controlli tecnici sugli accessi e sul voto stesso, probabilmente per ridurre le risorse server necessarie e quindi rimettere su la piattaforma. Ma questo ovviamente inficia la regolarità del voto. La verità è che i risultati del voto sulla Diciotti non sono verificabili e certificabili. Potenzialmente di quei 50mila partecipanti dichiarati, le persone fisiche effettive possono essere anche tre, quattro volte di meno. Facciamoci un po’ di domande. Perché a questa consultazione dovrebbe aver votato un numero di persone più alto che alla consultazione sul contratto, questione ovviamente di gran lunga più sostanziale per il M5S?

Eppure i 5 Stelle sostengono che sia tutto certificato da un notaio. Sin dal mattino presto il server ha avuto grossi problemi tecnici e si è inceppato a ripetizione per via dei troppi accessi in contemporanea. Il problema è stato risolto in tarda mattinata disabilitando il doppio check attraverso l’sms sul cellulare. Una soluzione che ha sciolto l’imbuto creato nell’accesso, al prezzo però di eliminare l’unica forma di verifica incrociata esistente.

Com’è possibile che una piattaforma come Rousseau non riesca a sopportare l’accesso di qualche migliaio di utenti? Questo è uno degli aspetti più oscuri. Non è la prima volta che accade: ad ogni votazione online si ripete, identico, lo stesso problema tecnico e si moltiplicano i casi di persone che non riescono ad accedere alla piattaforma. Eppure anche un bambino lo capirebbe. Se provo a far entrare dalla porta dieci elefanti, questi rimangono incastrati. A quel punto, o allargo la porta, oppure dico agli elefanti di entrare uno alla volta.

Magari dilatando l’arco di tempo nel quale è possibile votare… Esattamente. Qui non stiamo parlando di elezioni fisiche, con tutti i problemi che comportano. Nulla vieta di spalmare il voto in due giorni, anche – perché no – in orario notturno, permettendo alle persone di votare con maggiore facilità ed evitando ingorghi.

E perché non viene fatto? Questo dovreste chiederlo a loro. Delle due l’una: o non impari dagli errori oppure ti conviene che sia così. Quel che è certo è che Di Maio stesso non sembra minimamente consapevole di come funziona Rousseau e dei meccanismi che lo regolano. È lui stesso che fa coincidere il numero di votanti a una consultazione con il numero totale degli iscritti alla piattaforma. Con percentuali che, di volta in volta, si alzano e si abbassano in ragione delle preferenze espresse. Insomma, una incertezza sul numero degli iscritti e sui numeri in generale è un po’ grave per il capo politico di un movimento.

In conclusione, che idea si è fatta? Siamo di fronte a un sistema assolutamente opaco ed inaffidabile pagato grazie ad una forma indiretta di finanziamento pubblico, cioè da noi, che non ha il reale controllo sul voto online. Questa non è democrazia diretta, anzi non è proprio democrazia…(Articolo di Lorenzo Tosa del 20 febbraio 2019) 

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Consiglierei di leggere e di meditare …

Alla prossima

Elena

Voto dei ‘’grillini’’ sulla piattaforma Rousseau …

La ”piattaforma Rousseau” è il sistema scelto dal M5S per far partecipare al voto il suo elettorato. Ci si iscrive lasciando le proprie generalità e poi si può accedere al voto e rispondere ai ”quesiti” che normalmente sono presentati in questo modo: ”E’ meglio essere giovani, belli, sani e ricchi, oppure essere vecchi, brutti, malati e poveri”? E con formulazioni di questo tipo l’elettore si esprime.

Ovviamente sul Caso Diciotti il quesito non era poi tanto differente: infatti questo era il tenore della domanda:

“Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari Paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato?”

Dunque chi risponderà sì si dichiarerà contrario all’autorizzazione a procedere e viceversa.

Il fatto che nella domanda manchi un dettaglio fondamentale e cioè che i giudici hanno ritenuto che trattenendo a bordo i 177 migranti, attraverso la mancata concessione del permesso di sbarco, il ministro dell’Interno abbia commesso il reato di sequestro di persona, e questo è un dato su cui il Senato non può interloquire (e di conseguenza nemmeno chi vota nella consultazione via internet). Quello che bisogna stabilire è se il presunto reato fosse giustificato da un “interesse dello Stato costituzionalmente rilevante” o da un “preminente interesse pubblico”, come recita l’articolo 9 della legge costituzionale che regola i processi ai ministri. Dal quesito grillino sono sparite le espressioni “costituzionalmente rilevante” e “preminente”, dando per scontato che l’obiettivo del governo di condividere con l’Europa la gestione dei migranti avesse queste caratteristiche. Ma così non è, e proprio questo è il punto della decisione! Ma tanto … agli elettori del M5S interessano forse cose simili? ma va la … se Giggino ha detto che va bene … vuol dire che va bene no? E  quindi?

Comunque per farla breve, grazie ad un ”quesito” manipolatore, sulla piattaforma Rousseau sul caso Diciotti,  i militanti 5 Stelle a maggioranza (59,05%) hanno votato a favore di Matteo Salvini affermando che il Ministro dell’Interno si è mosso ‘’per la tutela di un interesse dello Stato’’ e quindi deve essere negata l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti! E di conseguenza anche nei confronti di Conte, Di Maio e Toninelli in quanto la decisione era stata presa in ”comune accordo”!
Ma dai? Qualcuno aveva forse dei dubbi sul risultato del voto?
Il ‘’popollo’’ vota e la Casaleggio&Associati organizza quesiti e poi decide che cosa hanno votato! Ma chi ‘’certifica’’ ‘sta roba? Mah …
Ovviamente questi sono discorsi da ‘’bar’’ tanto … ormai il livello è questo in Italia.

Ve la ricordate la canzone di Giorgio Gaber, Democrazia? Immagino di si e comunque metto qui un passaggio che dovrebbe farci pensare:

” … Il referendum per esempio, è una pratica di democrazia diretta, non tanto pratica, attraverso la quale tutti possono esprimere il loro parere su tutto. Solo che se mia nonna deve decidere sulla “variante di valico Barberino Roncobilaccio”, ha effettivamente qualche difficoltà. Anche perché è di Venezia. Per fortuna deve dire solo si se vuol dire no, e no se vuol dire sì. In ogni caso ha il 50% di probabilità di azzeccarla” … 

Noi popollo pensiamo di essere ‘’liberi’’ come l’aria e invece rispondiamo ad un pianificato lavoro di ‘’lavaggio di meningi’’. Ma tanto la ”democrazia diretta in rete” piace tanto al ‘popollo” suona bene ed è convinto in questo modo di partecipare.
D’altronde … la ‘’rete’’ serve a prendere ‘’pesci’’ no?

Alla prossima

Elena

Ma ‘sta Tav si fa o non si fa? Mah …

Su ‘sta never ending story del governo italiano sul progetto Tav, la linea ad alta velocità fra Torino e Lione,  la Commissione europea ha lanciato il suo monito e ci ha ricordato gentilmente che i fondi Ue continueranno ad esserci SOLO se la Tav sarà fatta. 

La Commissione contribuisce a quasi la metà dell’investimento, finanziando un progetto con un costo complessivo di 8,6 miliardi di euro.

Ma … quanti soldi ha messo sul piatto Bruxelles? E da dove arrivano i finanziamenti che permettono di scavare fra l’Italia e la Francia? Chi finanzia cosa e quanti soldi ha speso la Ue? 

Vediamo un pò di chiarire … la Commissione europea è l’istituzione che gestisce, tra altre cose, anche gli stanziamenti di bilancio dell’Unione stessa e cioè come verranno spesi i fondi europei durante il piano finanziario pluriennale (un budget, esteso a sette anni, dove si allocano le varie risorse attraverso programmi di finanziamento). Uno fra i settori cruciali è lo sviluppo di infrastrutture, fondamentali per garantire collegamenti sempre più numerosi e veloci tra Stati destinati a dialogare tra loro sempre di più. In futuro si spera che i nostri nipoti possano lavorare in tutta Europa e possano spostarsi agevolmente sul territorio europeo,  il pendolarismo locale che abbiamo conosciuto fino ad oggi è destinato a scomparire per esser sostituito da qualche cosa di più ampio respiro.  

Ma torniamo ai fondi … questi fondi vengono distribuiti e sostenuti attraverso strumenti di investimento come il Connecting Europe Facility (Cef), lo European structural and investment funds (i fondi strutturali e di investimento) e lo European investment bank lending and European fund for strategic Investment (Efsi)

Il progetto della Tav viene cofinanziato attraverso Cef, con una quota di 813,8 milioni di euro sugli 1,9 miliardi di euro di budget per il periodo 2015-2019 (i restanti 6 miliardi circa verranno spalmati fra 2021 e 2027). Il budget europeo è, a sua volta, diviso fra il nostro ministero delle Infrastrutture (con 451,2 miliardi di euro) e il suo equivalente francese, il Ministère de l’écologie, du développement durable et de l’énergie (con 362,5 milioni). L’incidenza sulla spesa totale pari al 50% in fase di studio (la fase preliminare) e al 40% per quella dei lavori (la realizzazione concreta dell’opera). Se il cantiere si bloccasse, come ha lasciato intendere a giorni alterni, quel genio di Toninelli,  l’Unione europea sarebbe costretta a congelare le risorse destinate a noialtri. Tanto noi mica abbiamo bisogno di soldi vero? Grrrr …

Danilo Toninelli – Il genio che tiene tra le mani il destino delle infrastrustture della Repubblica Italiana

Ma ‘’congelerebbe’’ ulteriormente anche una visione di Europa Unita che, a furia di colpi bassi e ferite mortali non riesce a decollare ed è ostacolata in tutti i modi. 

E’ dal 1995 che contestano l’opera e moltissimi sostengono che nemmeno serva più visto che il traffico è diminuito. Bè il traffico se continuiamo così continuerà a diminuire no? Sono 23 anni che mettiamo i bastoni tra le ruote a ‘sta galleria e quindi il traffico ormai passa altrove, 

Persino il nostro sistema sanguigno se trova un ostacolo in una vena, la bypassa naturalmente, volete che non lo facciano i camion? 

Intanto tutti hanno ‘’cavalcato’’ e ‘’strumentalizzato’’ i No Tav, dalla politica agli scrittori, ai personaggi più disparati in cerca di ‘’autore’’. Il movimento No Tav dà visibilità a chi lo cavalca e su questo siamo tutti d’accordo. Ma … e poi? 

Non dimentichiamo che anche tra i leader storici non scorre buon sangue e alle ultime elezioni Alberto Perino aveva attaccato Nicoletta Dosio, la “pasionaria” del movimento No Tav che si era candidata nelle liste di “Potere al Popolo”. Lo aveva fatto in pubblico, senza mezzi termini al palasport di Bussoleno, durante la presentazione dei ‘’suoi’’ candidati alle prossime politiche.  Indovinate un pò chi sono i candidati di Perino e di quasi tutti quelli che partecipano ai cortei? Ma del M5S naturalmente! 

eccolo qui il Guru dei No Tav che sponsorizza quei ”bravi ragazzi” del M5S. Che, grazie alle dritte della Casaleggio&Associati, si sono fagocitati movimenti ”trasversali” come Popolo Viola, No Tav, No Tap, No Grat, Agende Rosse … e chi più ne ha più ne metta.

I grillini le ‘’cose’’ che danno loro ‘’visibilità’’ le hanno cavalcate TUTTE indistintamente. Solo in questo modo hanno acquisito quello che cercano disperatamente da sempre, e cioè CONSENSO! 

Mò che il consenso lo hanno avuto che fanno? Per ora temporeggiano … per non scontentare ‘’capra e cavoli’’ ma … e poi? Un giorno o l’altro dovranno pur esporsi chiaramente no?  Per ora grazie agli algoritmi della Casaleggio&Associati e la Piattaforma Rousseau riescono a far digerire quasi tutto al loro elettorato,  ma la cosa non potrà certo andare avanti all’infinito!  E poi? Mah … noi nel frattempo andiamo a ”rotoli” alla velocità della luce.

Alla prossima

Elena