Archivi tag: magistrati

Parlano di tutto tranne che di PNRR…

In ‘sto Paese si parla di tutto: dal Premierato forte, ovvero, secondo la Giorgia nazionale: ”la madre di tutte le riforme”, ai campi profughi in Albania, dal ‘’complotto’’ inventato da Crosetto a proposito dei Magistrati, all’annunciato, quanto nebuloso ‘’piano Mattei’’.

Ripartizione fondi PNRR stime%Ma qualcuno ci ha capito qualche cosa sui quattrini in arrivo del PNRR? Se ne parla, o per annunciare l’arrivo di quattrini che però non sapremo probabilmente spendere per tempo, oppure come di una sorta di carota davanti all’asino.

Eppure proprio ieri, alla radio, alcuni esperti, denunciavano l’incapacità di alcune Regioni del nostro Mezzogiorno che queste risorse non sono in grado di impegnarle e di spenderle nei tempi ”stringenti” (per noialtri, con la nostra burocrazia napoleonica, tutto è ‘’stringente’’) che l’Unione Europea ha fissato.

Quindi?
Che si farà di ‘sti quattrini? Non ce li daranno più? Non potremo usarli?
Noi stiamo buttando al vento quattrini che potrebbero cambiare il Paese e… invece?
Invece ‘’ciccia’’!

Come mai? A causa di una Burocrazia ottusa? Ma… come mai è ‘’ottusa’’?

A causa dell’Incapacità da parte del nostro Stato di intervenire e di aiutare ‘ste Regioni?
Invece di riformare il ”Premierato”, non si potrebbe riformare la Burocrazia?

C’è qualche cosa che ci tiene nel Medio Evo e ci rende molto più simili al Maghreb – con tutto il rispetto per il Maghreb – che al Nord Europa.

Tra l’altro, le Regioni che, pur con tutta la buona volontà non riescono a spendere i quattrini già destinati dall’Europa, e nei tempi richiesti, sono nell’ordine: Calabria, Campania e Sicilia.
Guarda caso queste Regioni sono le madri patrie di: ‘Ndrangheta, Camorra e Mafia.

Vorrà dire qualche cosa?

Ma… mi raccomando, invece di combattere ”costoro” prendiamocela sempre con i Magistrati va! Eppure lo sappiamo tutti dove regna il ”marcio”!
Se la selezione imprenditoriale vien fatta dalla malavita organizzata penseremo mica di uscire da ‘sto pantano no? Grrrrrr…

Alla prossima

Elena

Pensierino del mattino: Marina difende il papà…

Pensierino del mattino: Marina difende il papà…
Silvio Berlusconi è morto, ma memoria e impero berlusconiano sono sotto attacco e così la figlia primogenita ha preso carta e penna, e ha scritto una lettera indirizzata a ‘’Il Giornale’’, un tempo quotidiano di famiglia, che contiene la summa degli strali indirizzati dal padre ai pubblici ministeri, un bignami che è un promemoria anche per i partiti di maggioranza.
Ma dietro le invettive della presidente di Fininvest e Mondadori c’è anche altro: c’è un messaggio politico al partito azzurro e all’esecutivo guidato da Giorgia Meloni.
Si può riassumere così: bisogna salvare il soldato Marcello, mai nominato nella missiva, e la ‘’roba’’, intesa come l’azienda Fininvest e la sua onorabilità, bene supremo fin dalla discesa in campo dell’ex cavaliere.
L’ex senatore azzurro (Dell’Utri) è stato condannato a sette anni per collusione con la mafia, per quell’ODIOSO reato di CONCORSO ESTERNO oggi picconato dal ministro Carlo Nordio e difeso da Meloni e compagni di partito. Per Dell’Utri quindi i guai non sono finiti.
Secondo la procura fiorentina, che ha ordinato la perquisizione e lo indaga per concorso in strage, Dell’Utri avrebbe, con Berlusconi, sollecitato la mafia nella realizzazione della campagna stragista del 1993-1994 per preparare la strada alla discesa in campo.
Dell’Utri, destinatario di 30 milioni di euro dopo l’apertura del testamento, è stato convocato per oggi dai magistrati, ma quasi certamente rinuncerà all’interrogatorio avvalendosi della facoltà di non rispondere aspettando le mosse della procura.
La primogenita dell’ex premier: ‘’Sia ben chiaro, spetta solo a politica e istituzioni, nel rispetto del dettato costituzionale, affrontare problemi gravi come questo. Sento però la necessità di portare una testimonianza, e una denuncia, innanzitutto come figlia’’.
Scrive ‘’politica e istituzioni’’, ma si legge maggioranza e governo, quelli che sono in carica grazie a Berlusconi, alla sua scelta di sdoganare la destra missina, alle sue leggi ad personam, a Ruby nipote di Mubarak, a quella costante idea di smontare e rimontare le istituzioni a proprio uso e consumo. Quindi la Meloni è un ‘’frutto’’ di Berlusconi e tutto questo, Meloni e compagnia, non devono dimenticarlo!
C’è un altro ragionamento sotteso alle parole di fuoco di Marina Berlusconi e riguarda le prese di posizione di palazzo Chigi.
Il 6 luglio scorso la presidenza del Consiglio aveva fatto uscire, in forma anonima visto che era firmato solo come ‘’fonti di Chigi’’, un comunicato che altro non era se non un attacco contro le toghe: ’’È lecito domandarsi se una fascia della magistratura abbia scelto di svolgere un ruolo attivo di opposizione’’.
Ovviamente era una difesa di Andrea Delmastro Delle Vedove, fresco di imputazione coatta, e di Daniela Santanchè, indagata e protagonista di una gestione più che ‘’allegra’’ delle sue società. Una difesa che anticipava anche la grana di La Russa con l’indagine per violenza sessuale a carico del figlio del Presidente del Senato.

Per farla breve, Marina Berlusconi sostiene che il Governo spenda ‘’Parole di fuoco’’ contro i magistrati quando sotto attacco finiscono i ‘’compagni di partito’’ di Meloni ma sta in silenzio quando viene attaccato Dell’Utri, braccio destro del fondatore e custode di segreti!
Così è toccato a Marina Berlusconi ricordare a Giorgia Meloni il ‘’meccanismo diabolico’’, questa ‘’tenaglia pm-giornalisti complici’’, che rovina la vita ai ‘’diretti interessati’’, avvelena il clima (il loro) e condiziona la vita democratica del paese’’. (Sempre la loro)

A leggere, neanche tanto tra le righe, pare lampante che l’obiettivo di Marina sia quello di zittire questa magistratura che non fa far loro quel che vogliono.
Noialtri cittadini da che parte stiamo? Cosa farà la Meloni? Continuerà a difendere solo i ‘’suoi’’? Lasciando il ‘’Povero dell’Utri’’ nella melma? Certo che alla vigilia della Strage di Via D’Amelio questa ‘’rogna’’ non porta consenso alla povera Giorgia, donna, madre, cristiana, etero…
La cosa certa però è che a costoro della ‘’giustizia’’ intesa come tale non importi un fico secco! L’importante è che il ‘’guidatore non venga disturbato’’!
Ma tanto ‘’noialtri’’ non disturberemo nessuno, siamo troppo occupati, giustamente, a tirare la carretta mentre ‘’loro’’ sono troppo occupati a farsi gli ‘’affari loro’’. Quindi noi non disturberemo. Ci racconteranno quello che vogliono e noi ce lo berremo come facciamo sempre. Anzi molti sono sempre più convinti che il ‘’cancro’’ nel nostro paese sia proprio la Magistratura.
Ah… come il lavaggio delle meningi del GF ha plasmato il popolo!
Mah …

Alla prossima

Elena

Riforma Giustizia all’italiana …

Riforma Giustizia e M5S …
Costoro stanno usando la Riforma della Giustizia come una ”bandierina” della quale potersi fregiare. Ma si può, onestamente, forse parlare di ”Riforma”?
Al massimo Conte porterà a casa la non applicazione della ‘’improcedibilità’’ sui reati di mafia e terrorismo, cosa della quale si parla ormai da tempo.
Anche perché non sono riusciti a ‘’partorire’’ niente altro ‘sti geni della lampada. E parlo di tutti quanti eh. Ma i tempi stringono e Draghi ne ha le ‘’OO’’ piene di ‘sta gente, che parla … parla … parla … ma non arriva nemmeno ad immaginare una riforma della Giustizia degna da tale nome. Al massimo si impuntano sulla prescrizione! Più facile, non impegna e ci arrivano più o meno tutti a capire come funziona.
Vigliacco se legiferano per accorciare il brodo dei processi! Macché! E pensare che basterebbe poco. Una cosa che si potrebbe fare ad esempio sarebbe fare in modo che, quando un giudice, si deve assentare da un processo per forza di cose, magari perché è caduto dalle scale e si è rotto una gamba ed è in trazione all’ospedale, ebbene sapete che cosa accade al suo processo? Riparte da zero!
Vi sembra normale? No vero?
Beh … succede proprio così. Ci vorrebbe poco a fare una legge che obblighi il nuovo giudice a leggersi tutte la carte, a studiarsi la situazione e ad andare avanti partendo da dove aveva lasciato l’altro giudice. Macché! Non ci arrivano! Poi dicono che i processi sono lunghi …
Ma questo NON è colpa di Draghi! Lui non è un parlamentare, non è lui che legifera!
A furia di eleggere dei deficienti che si occupano solo delle loro poltroncine, facendo finta di lavorare per noi ‘’popollo’’, questi sono i risultati. Quando dico che il suffragio DEVE essere universale ma le candidatue NO! Capite dove voglio andare a parare?
Conte porterà a casa quello che gli lasceranno portare e, molto probabilmente, riuscirà ad essere il ‘’capo’’ dei grillini.
Perché uno vale uno è vero ma … se sei un avvocato di Vulturara Appula e ti sai muovere bene, beh … vali molto più di uno.

Grrrrr …

Alla prossima

Elena

Prescrizione: lunga … corta … fine mai …

Garantisti e/o giustizialisti?

Oggi, 1° gennaio, scatta l’abolizione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, grazie alla legge spazzacorotti, varata dal Governo ”giallo-verde” (M5S e Lega) ma con decorrenza differita ad oggi.

La riforma Orlando, in considerazione del sovraccarico di procedimenti che affligge il sistema penale italiano, riconosceva nella prescrizione ‘’un fatto funzionale” alla tutela della ragionevole durata del processo penale.

Noi cittadini siamo ovviamente stufi di vedere gente che, grazie ai propri avvocati (l’Italia ne possiede il numero più alto pro-capite rispetto al resto dell’Europa) che ”tirandola per le lunghe’’ fanno arrivare a prescrizione la causa ed i loro clienti la fanno franca. Ma … c’è anche l’altro lato della medaglia, speriamo che la ”spazzacorrotti” non diventi un ‘’fine processo mai’’. Una legge simile dovrebbe, come minimo, essere coadiuvata da assunzioni di personale. 

Già non siamo ‘’famosi’’ per la tempistica dei nostri processi … se la prescrizione si arresta del tutto … quanto dureranno? A vita? Ma vi sembra normale? 

Quindi per quale motivo discutere tanto della durata della prescrizione piuttosto del cercare invece di accelerare l’iter dei processi? Perché non assumere, ad esempio, personale nei Tribunali?

80698821_2582372748505957_3110235133295198208_n

A parità di organico, già carente di suo,  pretendiamo una giustizia più veloce? Mah …  Ma quali sono i ‘’tempi’’ della nostra giustizia? Non lo so e quindi sono andata su ‘’Santa Rete’’ a documentarmi, ed ecco che cosa ho trovato:

La giustizia civile in Italia – Un processo civile in Italia, che attraversi tutti e tre i gradi di giudizio (Tribunale, Appello e Cassazione) dura in media otto anni. Servono infatti 514 giorni, in media, per concludere il primo grado, quasi mille giorni  per il secondo e ben 1.442 giorni per il terzo. In totale, dunque, poco meno di tremila giorni (2.949), corrispondenti a otto anni. La media dei Paesi membri del Consiglio d’Europa è invece, udite udite,  di 233 giorni in primo grado, 244 giorni in secondo grado e 238 in ultima istanza. In totale, dunque, si arriva a poco meno di due anni (715). Quindi, ricapitolando, a noi servono per la giustizia civile 8 anni agli altri 2.

Ci sono pochi Paesi europei che fanno peggio di noi: Cipro, Grecia e Portogallo. L’Italia rimane quindi la lumaca europea per la lunghezza delle cause civili e commerciali.

Facciamo un esempio:  immaginate uno che vende camion e che il camion che ha venduto a rate, non gli venga più pagato. Il creditore vorrebbe recuperare il camion immediatamente, invece, grazie alle ‘’nostre tempistiche’’ il camion che non gli viene pagato gli verrà restituito, bene che vada, dopo 8 anni. Secondo voi un camion dopo 8 anni ha lo stesso valore? Vedete un pò voi. Tra l’altro questa ‘’inefficienza’’ favorisce una ‘’gestione recuperi crediti’’, se non ‘’malavitosa’’ almeno tanto ‘’aggressiva’’, o no?

La giustizia amministrativa in Italia  – La situazione è leggermente migliore per l’Italia se guardiamo ai dati sulla giustizia amministrativa, cioè quella branca del sistema giudiziario che si occupa della tutela dei diritti dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione. In Italia un processo amministrativo “completo”, che ha due soli gradi (Tar e il Consiglio di Stato), dura in media 5 anni abbondanti: 925 giorni in primo grado e 986 in ultimo grado. In Svezia, ma anche in Ungheria, Estonia, Bulgaria, Slovenia e Polonia servono circa 100 giorni in media per risolvere un procedimento amministrativo (cioè che veda opposti cittadini ad autorità locali, regionali o nazionali) in primo grado, in Italia ne occorrono dieci volte tanto, ben 1.000 giorni, vale a dire quasi tre anni, contro i tre mesi dei Paesi citati. Quindi 3 anni per noi tre mesi per gli altri. 

La giustizia penale – Il settore più rapido della giustizia italiana è quello penale: qui un processo che attraversi tutti e tre i gradi di giudizio dura in media 3 anni e 9 mesi (310 giorni in primo grado,  876 in secondo e 191 in Cassazione)

Siamo comunque tra i peggiori nella Ue. Solo Cipro e Malta fanno peggio di noi.

La media dei Paesi membri del Consiglio d’Europa è infatti di 138 giorni in primo grado, 143 giorni in secondo grado e ancora 143 in ultima istanza. In totale, dunque, si arriva a poco più di un anno.

Quindi pur ammettendo, in ambito europeo,  differenti ‘’regole’’ nel somministrare la Giustizia, ci rendiamo conto che il problema non può limitarsi alla ‘’bandiera della prescrizione’’ ma dovrebbe essere affrontato in maniera più completa ed organica, magari anche assumendo personale, magistrati e giudici e facendo una completa revisione del codice di procedura civile, utilizzando finalmente anche le possibilità fornite dalle nuove tecnologie informatiche. Possibile mai che un’ ingiunzione debba essere fatta tramite consegna personale? Ovvio che chi non vuole farsi trovare troverà il modo di farlo no?

Se poi non siamo capaci di organizzarci … copiamo quello che fanno i paesi più civili no? Santo cielo che cosa ci vuole a ”copiare”? 

Invece … piuttosto di migliorare/accelerare l’iter dei processi cosa facciamo? Mettiamo una prescrizione infinita? Ma quanto siamo scemi da 1 a 10?

Ma si sa, quando il dito indica la luna, alcuni guardano solo il dito! 

La prescrizione usata solo come ‘’bandiera’’ elettorale, senza un pò di cervello …  a che cosa serve? Mah ..

 Alla prossima

Elena 

 

Fonti:  European Commission for the efficiency of justice o Cepej), V edizione del Justice Scoreboard della Commissione Europea