Archivi del mese: aprile 2020

Le ”inquietanti teorie di complotto di Massimo Mazzucco” …

Circola un video di Massimo Mazzucco che, per farla breve, ci consiglia di non fare il vaccino contro il ”coronavirus”, ammesso e non concesso che riescano a farlo, perché ci farà diventare come degli  ‘’zombie’’.

Mazzucco, regista e blogger,  non è certamente  uno sprovveduto e sa parlare in maniera convincente. Ma … non dimentichiamo, per favore,  che è anche quello che sostiene, la farlocca  teoria, che il cancro si curi con somministrazioni di bicarbonato di sodio in vena o con la tintura di iodio.  Questa affermazione altro non è se non uno schiaffo sulla faccia di chi si sottopone alla chemioterapia! Che fa male, è vero, ma cribbio funziona! 

Non dimentichiamo che è lo stesso signore che è convinto che l’uomo non sia mai andato sulla luna e che siano tutte ‘’OO’’ quelle che ci hanno raccontato in proposito. E’ anche Signore che sostiene che i vaccini non siano sicuri e che quindi sarebbe bene non farli. 

Questo signore trae informazioni in rete con le quali riesce a fare dei ‘’collage’’ pro domo sua su qualsiasi argomento.

Alla fine del video in oggetto, che mi rifiuto di far girare,  in quanto siamo troppo ‘’labili’’ in ‘sto paese, per poter ragionare con il nostro di cervello ma tendiamo invece a dar ragione,  ‘’all’ultimo che parla’’, ci sono una serie di personaggi, con tanto di ‘’titoli accademici’’,  che confermano quanto da lui sostenuto e chiedono di far ‘’girare in rete’’ il video in modo massiccio.

Ora per curiosità, vorrei sapere quanti si sono presi la ‘’briga’’ di vedere CHI sono i personaggi che aderiscono a quanto asserisce Mazzucco. Proviamo a prenderne qualcuno a caso: 

Il primo è Francesco Celani Il fisico che ci ha fatto credere che la ‘’fusione nucleare a freddo’’ fosse praticamente un fatto assodato e fattibile!  Ma … proviamo a ragionare, se la fusione a freddo  fosse ”cosa fatta” elimineremmo in un sol colpo il problema delle scorie del nucleare, dell’inquinamento globale, ci affrancherebbe dalla dipendenza dai combustibili fossili, eliminando tutti i problemi connessi. Quindi ci darebbe energia a costo praticamente nullo e senza rischi, nel rispetto della natura! Ora … ne sapete qualche cosa voi di ‘sta famosa ‘’fusione nucleare a freddo’’? Non eh? … ecco appunto!

Poi c’è Pietro Ratto autore di: ‘’I Rothschild e gli Altri’’ . Questo libro intende dimostrare come i Rothschild e le altre dinastie con cui essi si sono via via imparentati, abbiano esercitato un’influenza enorme sulla storia del nostro pianeta, per lo meno dalla fine del Settecento ad oggi. Uno studio che, condotto in parallelo sulle singole grandi famiglie della finanza internazionale, parte da parecchi secoli fa e dimostra che i grandi banchieri e imprenditori del nostro tempo discendono da antichissime stirpi, spesso di sangue reale, i cui esponenti, intorno al diciassettesimo secolo, sembrano essersi improvvisamente resi conto che il tempo dei privilegi dei nobili stava finendo. E che la nuova partita si sarebbe vinta sul terreno del controllo dell’intera economia mondiale.

Altro personaggio degno di interesse è Roberto Germano, che è il signore che ha scritto il libro ‘’La fusione a freddo’’  e che sostiene la cosa possibile. Ecco un passaggio del ‘’suo ‘’ libro: ‘’La fusione nucleare che avviene nelle stelle si può ottenere  in una cella elettrolitica grande quanto un bicchiere d’acqua e a temperature ordinarie. In Italia operano gli unici fisici (Francesco Celani) che abbiano elaborato un ”modello teorico” della fusione fredda, da cui risulta chiaro che la fusione fredda stessa è solo la punta dell’iceberg di una nuova rivoluzione scientifica ormai alle porte.  Alla fine del discorso le conclusioni sono:  ’’Si potrebbe fare ma non lo si fa perché c’è il complotto dei petrolieri’’. Hanno elaborato un ”modello teorico”! Teorico! Il che significa che nella ”realtà NON esiste”!  Non c’è! Vabbè …

Veniamo ora a Roberto Quaglia, faccio prima a mettere quanto da lui pubblicato recentemente: 

‘’Roberto Quaglia: ‘’Marzo 2020: In piena emergenza Coronavirus un mio video sul tema raggiunge un milione di visualizzazioni (2% di tutti gli italiani). Il video menziona che nel mio libro  ‘’Il Mito dell’11 Settembre’’ io scrivevo di guerra bio-economica già 15 anni fa. Si impennano le vendite del libro. Quindi Amazon attiva la censura e banna il libro che da questo momento nessuno vende più. Adesso, l’unico modo per ottenere il libro è direttamente dall’autore. A chiunque mi spedisca 21 euro, via bonifico oppure postepay oppure Bitcoin, invierò una copia de Il Mito dell’11 Settembre. A chi la volesse firmata e/o con dedica, ne faccia richiesta, è inclusa nel prezzo. Inclusi nel prezzo anche i costi di spedizione postale con modalità “Piego di Libri”. Se preferite la spedizione con corriere tracciabile (molto più veloce e sicura, consigliata) bisogna aggiungere 4 euro. Per spedizioni in Europa bisogna aggiungere 6,50 Euro. Quindi inviate gli estremi del pagamento a mito11settembre.libro@gmail,com. ’’ Vedete un pò voi … 

Poi c’è il professor Corrado Malanga,  docente di scienze biologiche al dipartimento di chimica organica dell’Universtà di Pisa che sostiene il fatto che gli ‘’alieni’’ abbiano si gentilmente risposto, ad un nostro messaggio inviato loro anni fa, già nel 2001 ma che ‘’noi’’ lo si sia ignorato di proposito. Ma saremo maleducati? 

Poi c’è Manlio Dinucci … quello che su ‘’Pandora’’ accusa la NATO di allargarsi e di inglobare la Macedonia … e di arrogarsi il diritto di essere il difensore 2020. Di fare esercitazioni militari per occupare il mondo. Che i soldati americani si muovono mentre noi invece siamo tutti fermi per il coronavirus.  E’ l’autore del libro ‘’L’arte della Guerra’’ .  Stesso titolo  dell’omonima rubrica che l’autore pubblica sul ”Manifesto00, si richiama al classico di teoria militare dell’antica Cina, attribuito al generale e filosofo Sun Tzu vissuto fra il VI e il V secolo a.C., considerato uno dei più importanti trattati di strategia bellica di tutti i tempi. Manlio Dinucci ha per anni pubblicato settimanalmente sul manifesto un commento sugli avvenimenti del momento cercando di chiarire ai suoi lettori le strategie e le operazioni belliche ”nascoste”.

Altro personaggio è Enrica Perrucchietti: Questi alcuni dei suoi libri: 

  • IL FATTORE OZ-  Alieni sciamanesimo e multidimensionalità, 
  • GOVERNO GLOBALE – La storia segreta del Nuovo Ordine Mondiale, 
  • L’ULTIMO PAPA – Massoneria e Gesuiti in Vaticano, l’agonia della Chiesa Cattolica, 
  • I MAESTRI INVISIBILI DEL NUOVO ORDINE MONDIALE-  I burattinai occulti del potere, 
  • UNI SEX –  La creazione dell’uomo senza identità, 
  • I FIGLI DI LUCIFERO – Il segreto perduto della stirpe dei Cagots, 
  • CYBERUOMO –  Dall’intelligenza artificiale all’ibrido uomo-macchina, 
  • CORONAVIRUS –  Il nemico invisibile. La minaccia globale, il paradigma della paura e la militarizzazione del Paese.

Altro personaggio, che non ha bisogno di esser descritto,  è Giulietto Chiesa che, insieme ad Antonio Ingroia aveva fondato il partito ‘’La mossa del cavallo’’,  e poi,  dulcis in fundo c’è Claudio Messora, il blogger ex-amico di Grillo,  che ha ancora il ‘’dente avvelenato’’ – e ha ragione – dal fatto di esser stato usurpato da Rocco Casalino.

mah …

Che dire? Mah … vedete un pò voi. In me tutte ‘ste ‘’teorie del complotto’’ trovano il tempo che trovano ma io sono ‘’vecchietta’’ e magari avete ragione voi. Il mondo è tutto un ‘’complotto’’ e … quindi?  

Sapete una cosa? Meno male che si muore! Questo  ‘’mondo’’  mi piace sempre di meno … 

Alla prossima

Elena 

Le ”due facce” dell’Olanda …

L’Olanda ha davvero due facce!  Da una parte la faccia del rigore, specie nei confronti di quelli che stanno peggio, dall’altra la faccia del ‘’paradiso fiscale’’.
Ad Amsterdam, in un solo palazzo hanno sede qualche cosa come 2.500 società!
Se fossero ‘’vere’’ , queste società, secondo voi potrebbero stare tutte nello stesso palazzo? Certo che no! Dove metterebbero il personale, le scrivanie e tutto l’Ambaradam necessario per lavorare.
Ma la realtà è che queste società sono quasi sempre e solo delle ‘’facciate’’, delle società sulla ‘’carta’’, delle ”scatole vuote” per evadere il fisco.
Ma dobbiamo continuare a farci prendere per il naso da costoro?
In Olanda hanno sede 15.000 società fantasma che smanettano cifre che sono pari a 2.5 volte il PIL italiano  e 6 volte quello olandese.
Circa 4.500 miliardi di Euro.
A questi numeri da capogiro va poi aggiunto tutto l’indotto che ruota attorno. Studi di commercialisti, notai, legali, banche, assicurazioni, insomma un tessuto economico che è stato creato ad hoc per queste società fantasma e per il regime da paradiso fiscale.
Ma per quale ”strano” motivo tutto questo le è permesso?

io mentre scrivo …

Secondo l’ultima analisi di Tax Justice Network, una rete di esperti fiscali che ogni anno redige una classifica delle maggiori giurisdizioni segrete nel mondo, i Paesi Bassi sottraggono almeno 10 miliardi di dollari di imposte all’anno agli altri partner dell’Unione europea.Vi sembra giusto?
Quindi proprio gli olandesi dovrebbero stare un pò zitti …  visto che, alla fin dei fini,  rubano imposte agli altri paesi.
Cosa aspetta l’Europa a fare una UNIONE FISCALE vera? Mah …
Se dobbiamo giocare tutti la stessa partita non sarebbe bene farlo ad ARMI UGUALI? Grrr …

Alla prossima

Elena

Intervento chirurgico al tempo del ‘’coronavirus’’.

Mia madre aveva già avuto un intervento di coxartrosi alla gamba sinistra, tanti anni fa. Avrebbe dovuto farlo anche all’altra ma ha tergiversato per anni. Rimandando sempre con tutte le scuse possibili ed immaginabili.

Dato che, giustamente, decide lei della sua salute, abbiamo aspettato che prendesse appunto la decisione.

E … quando lo ha fatto? 

Durante la più grande pandemia dopo la seconda guerra mondiale! 

E’ riuscita ad esser operata per il ‘’rotto della cuffia’’ come si suol dire, in quanto,  praticamente la settimana dopo il suo intervento, eseguito il 9 di marzo, hanno bloccato tutti gli interventi che non rivestivano carattere di urgenza.

E’ stata operata alla Clinica della Città di Bra, il cui personale ringrazio ancora per la competenza, la gentilezza e la disponibilità.

Il 12 poi,  con una ambulanza della Croce Rossa della città di Montà,  veniva portata a Villa Serena, una struttura a Piossasco, in cui è stata ricoverata per la riabilitazione.

Io invece, sono partita lo stesso giorno per tornare a casa mia, vivo in Franca, da dove non sono più, praticamente, uscita.

La sera quando le ho telefonato mi ha rassicurata dicendo che Villa Serena era un bel posto e che erano tutti gentili.

Bene … inizia quindi la sua fisioterapia, per un pò di giorni tutto procede per il meglio.

La mia mamma. 88 anni ben portati!

Mia madre ha 88 anni, ma è di quelle ‘’donne toste’’ di una volta.Sempre pronta a ridimensionare i problemi e sempre con un atteggiamento positivo verso la vita. Si scherzava al telefono e mi diceva: ‘’Qui più che fisioterapia, mi stanno preparando per la maratona! Cribbio quanto mi fanno camminare! Ho male alle braccia a furia di tenere le stampelle. Poi faccio tanta di quella cyclette che quando esco di qui vengo da te in bici’’! 

Le giornate passavano, la chiamavo due o tre volte al giorno tanto per sapere come andava.

Dopo un pò ha iniziato, se non a lamentarsi, almeno a metter in dubbio il genere di ‘’compagnia’’ che le faceva la Signora che divideva la camera con lei. Era in una stanza a due letti. Mi diceva: ‘’Questa Signora recita il rosario dalla mattina alla sera. Cerca anche di farlo recitare a me. Non vorrei offenderla ma io il rosario non ho proprio voglia di recitarlo’’! 

Mia madre è stata in collegio dalla suore, dai 6 ai 16 anni, ed era obbligata ad andare a Messa tutte le mattine prima di andare a scuola. Da quanto è uscita la sua frequentazione religiosa si è ridotta moltissimo.

Ad un certo punto, però,  ho iniziato a sentirla un pò preoccupata. Pur senza dirmi niente di speciale, ha iniziato a buttare lì frasi tipo: ‘’Qui è un cronicario … sono tutti vecchi e malati …  poi adesso le infermiere arrivano bardate come palombari … mi hanno dato la mascherina e mi hanno detto di non togliermela mai … le infermiere, non so quanto scherzando, consigliano di andare a casa… ”!

La cosa ha iniziato a farmi suonare più di un campanello d’allarme. Data la situazione non è che ci sia proprio da ridere.

Villa Serena, che non ho mai visto in vita mia,  ma che è convenzionata con la Clinica di Bra in cui è stata operata, è una Rsa.  Si tratta cioè di una struttura in cui sono ricoverati pazienti lungodegenti che hanno bisogno di cure particolari e persone sane che fanno riabilitazione a causa, ad esempio,  di un arto fratturato. 

Gli infermieri ed il caposala sono sempre stati gentilissimi, sia con mia madre che con la sottoscritta quando li chiamavo al telefono, ma non mi hanno mai detto nulla che potesse mettermi in allarme … eppure, qualche cosa mi suonava storto.

Vero è che spesso parlavo con gli infermieri affinché andassero a controllare che cosa combinava con il cellulare mia madre. E’ riuscita in una settimana ad uccidere definitivamente un vecchio samsung e mio genero, grazie al cielo esiste, gliene ha comprato un per senior e glielo ha fatto recapitare dall’oggi al domani.  Il caposala poi, una persona squisita, glielo ha attivato.

Comunque … per tornare a noi, sono venuta poi a sapere che avevano sospeso la riabilitazione senza dare spiegazioni ai pazienti.  Anche i giornali non venivano più distribuiti,  in quanto possibili veicoli di contagio. Stessa cosa per libri e riviste. Non poteva andare a camminare nel corridoio. Quindi … che cosa ci faceva mia madre lì senza fare nulla e per di più esposta ad eventuale contagio?

Per vie traverse poi ho scoperto che vi erano stati dei casi di coronavirus al che ho chiesto di farla uscire immediatamente.

Devo dire che ho trovato delle persone gentili e ragionevoli e che, siamo riusciti a farla uscire, in tutta sicurezza, dalla struttura e portarla a casa sua, dove vive sola, e dove starà chiusa in quarantena per tutto il tempo necessario.

Finalmente a casa sua si sente a sui agio, guarda i telegiornali che vuole, le trasmissioni che vuole, ha i suoi libri da leggere e io la posso sentire tutte le volte che voglio al telefono.

Grazie al cielo sta bene e speriamo che continui a stare così. La lontananza è qualche cosa di ‘’veramente’’ pesante in questo periodo, per tutti quanti, chi più chi meno. 

Ma … l’unica cosa che possiamo fare è #stareacasa. 

Alla prossima

Elena 

La morte di una tortora …

Ieri pomeriggio in giardino c’era una vecchia tortora, in un angolo, con le piume tutte arruffate, forse per tenersi calda nonostante il sole. 

Ho capito subito che era un animale vecchio e che stava morendo. Per un attimo ho avuto la spinta di prenderla e metterla in qualche poso ‘’sicuro’’ affinché potesse morire in pace. Poi però non l’ho fatto e … non so nemmeno io il motivo per cui non ho seguito il mio primo istinto. Rassegnazione? Rinuncia? Tanto la natura fa il suo corso? 

Stamattina ho tolto i ‘’resti della tortora’’ massacrata dai gatti.

Odio i gatti! Ma detesto anche me stessa, che non ho provveduto a farla morire ‘’serenamente’’. 

Mi spiace … mi sento in colpa. Qualche volta, se non quasi sempre, dovremmo far prendere il sopravvento all’animo del ‘’bambino’’ che è nascosto in noi.

Mi fa pensare al coronavirus … ma come fa certa gente a dire: ‘’tanto muoiono solo i vecchi’’ … 🙁 

Alla prossima

 

Elena

Asiatica e Coronavirus …

Pensierino del mattino:

l’”Asiatica”, la più mortale pandemia degli ultimi 100 anni aveva fatto qualche cosa come un milione, un milione e mezzo di morti. Ad oggi di coronavirus sono mancate meno di 100 mila persone nel mondo.

Tra l’altro l’Asiatica a casa mia l’abbiamo fatta tutti quanti. Io, nata nel giugno del ’55 ero proprio piccolina e mi dicono, avevo una febbre altissima.

Domanda: ‘’Come mai per l’asiatica se ne sono fregati tutti? Come mai noi oggi invece ci sentiamo in guerra? Noi reagiamo al problema ‘’coronavirus’’ guardando in faccia la ‘’realtà ’’ o reagendo al ‘’percepito’’ provocato, oltre che dal virus stesso, dalla infodemia che gli ruota attorno?

Teniamo anche presente che 1,5 milioni di individui rispetto alla popolazione di allora che era di circa 2 miliardi e mezzo … non era certo poco. Oggi siamo 8 Miliardi a calpestare Gea. E con questo non voglio minimizzare nulla ma sto solo facendomi delle domande.

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Alla prossima

Elena

Stamattina cercavo le armi più potenti al mondo e …

… guardate dove sono finita? Poi ci dicono di non preoccuparci. Ma … come facciamo a non preoccuparci? Certamente bisogna sempre usare cautela e cercare le fonti assicurandoci di essere su ”fonti ufficiali”. Ma noi ”popollo” partiamo dal presupposto che, se una cosa è in rete, qualcuno l’avrà ben scritta no? Io cito le ”fonti” da cui prendo informazioni ”eclatanti”, ma non tutti lo fanno. Ecco quindi che le ”teorie del complotto” aumentano a dismisura. Per cui non stupiamoci della cosa.

Ma torniamo a noi … stamattina cercavo un sito che parlasse di quanto l’homo sapiens (si fa per dire) spende  in armi. Una spesa che, tutto sommato, è abbastanza cretina visto che tanto,  prima o poi , dobbiamo morire tutti.  Per quale motivo accelerare la morte di qualcun altro? Gli ‘’amanti’’ di questo ‘’sistema’’ risponderanno: ‘’Ma le armi servono per difenderci’’! Anche questo è vero … ma dalla difesa all’attacco, voi mi insegnate che il passo è breve’’. 

Ma torniamo a noi, ecco qui un elenco abbastanza inquietante di quanto circola al momento sotto la voce ‘’armi’’ … la cosa che mi ha lasciata ‘’basita’’ è quella che chiamano ‘’Chimera’’.  

Godetevi l’elenco: 

XM25 lanciagranate a munizionamento Airburst

XM25 lanciagranate a munizionamento Airburst

E’ chiamato in gergo “The Punisher” anche se ufficialmente è un Individual Semiautomatic Air Burst System. L’ XM25 è lanciagranate a munizionamento Airburst prodotta dalla Alliant Techsystems e dalla Heckler & Koch: è 300 volte più potente degli attuali lanciagranate. Spara granate da 25 millimetri programmate per esplodere a mezz’aria in corrispondenza o vicino al bersaglio. Il telemetro laser dell’ arma è utilizzato per determinare la distanza del bersaglio. Le quattro/sei granate del caricatore possono multitestata: Airburst, termobariche, fléchette, ad altissima penetrazione da 50 mm, HE e non letali. Il raggio d’azione è di circa mille metri per danni d’area, 500 metri per bersagli. E’ stato testato in Afghanistan in scontri reali. Pesa poco più di sei chili ed è considerata una delle armi più letali mai realizzate, anche se il suo costo attuale, circa 50 mila dollari, non la rende economica per la dotazione di fanteria. Entrando in produzione, il prezzo scenderà a circa 35 mila dollari. Così come anche la batteria che alimenta il sistema si attesta oggi sui mille dollari, che diverranno appena 35 una volta avviata la produzione di massa. Gli Stati Uniti contano di acquistare 10.876 unità. Le prime unità ad essere equipaggiate saranno quelle dei reparti speciali e dei Ranger. Nonostante alcuni incidenti e le 130 modifiche apportate al progetto, l’arma inizierà ad equipaggiare i reparti a partire del prossimo anno. (L’articolo è del dicembre 2014)

Auto Assault-12

Auto Assault-12

Il fucile d’assalto Atchisson è stato progettato nel 1972 e costantemente perfezionato diventando un’arma completamente automatica in grado di polverizzare qualsiasi cosa si trovi ad una distanza massima di 100 metri (200 con munizionamento Frag-12). Il suo caricatore a tamburo con munizionamento multiplo da 32 colpi e le 188 modifiche effettuate negli ultimi trent’anni, lo hanno reso un’arma letale negli spazi stretti. In grado di utilizzare sia le granate a frammentazione per usi speciali che le cartucce magnum, raggiunge il peso complessivo di 7,3 chili. La cadenza di tiro di trenta colpi al minuto rende l’Atchisson l’arma portatile che nessuno vorrebbe trovarsi puntata.

Mk 19 lanciagranate da 40 mm

Mk 19 lanciagranate da 40 mm

Pesa 33 chili, non è facile da usare, ma è terribilmente potente ed in grado di sparare devastanti granate M430 da 40mm a duemila metri di distanza con una cadenza di tiro di 375 colpi al minuto.

L’MK-19 equipaggia le torrette armate dei veicoli dell’esercito USA ed i reparti dei Marine ed è stato utilizzato per la prima volta durante la guerra del Vietnam. Con un costo di ventimila dollari ad esemplare è in produzione dalla fine degli anni ’60. E’ in servizio in almeno quindici paesi.

Modular Advanced Armed Robotic System

Modular Advanced Armed Robotic System

Il robot disegnato dalla Qinetiq, membro dei Talon, è una piattaforma robotica progettata per la ricognizione, sorveglianza ed acquisizione dei bersagli. Può anche essere armato con mitragliatrici M240 e lanciagranate M203 con un peso complessivo di 170 chili. La sua torretta rotante di 360 gradi lo rende un perfetto ‘Terminator’ pilotato in remoto. Le sue 450 munizioni trasportate lo rendono un soldato letale. Dovrebbe entrare in servizio entro il 2018.

Mitragliatrice a canne rotanti

Mitragliatrice a canne rotanti

L’unica cosa da fare trovandosi davanti un M-134 della General Electric è iniziare a pregare. Contro quel mostro in grado di riversare seimila colpi a munizionamento multiplo al minuto, non c’è niente da fare. In servizio fin dal 1962, la mitragliatrice a canne rotanti equipaggia le forze di mezzo mondo. Pesa trenta chili ed a seconda del caricatore installato, può essere equipaggiata con 10 mila colpi da 7,62mm. Dell’arma si racconta un aneddoto. Per il fuoco di saturazione, i Delta ed i Navy Seal schierati in Iraq ricevettero gli M-134 da installare sui propri veicoli. Dopo i primi scontri a fuoco, i terroristi iniziarono a non affrontare più le unità equipaggiate con gli M-134. Da quel momento, l’arma è sempre nascosta.

XM2010 Reconfigured Sniper Weapon System

XM2010 Reconfigured Sniper Weapon System

Un caricatore da dieci colpi di calibro 300 Winchester ed una gittata massima di 2km, fanno del fucile di precisione XM2010, il signore della morte. Sviluppato dalla Remington Arms è il sostituto del fucile M24, equipaggerà tutti i cecchini dei reparti speciali ed alcuni dell’esercito. Sui 3600 fucili ordinati, ne sono stati consegnati circa 2700. L’XM2010 costituirà l’equipaggiamento standard dei cecchini USA fino al 2040. Il suo munizionamento 300 Winchester ha una gittata del 50% maggiore rispetto al 7,62 × 51 mm NATO.

Railgun

Railgun

Immaginate un proiettile di 3,2 chili sparato ad una velocità pari a sette volte quella del suono. Questa l’attuale devastante potenza del cannone a rotaia sviluppato dagli Stati Uniti. Il sistema sfrutta i principi di un motore obolare. Entro il 2025, gli USA contano di avere in servizio armi elettriche in grado di sparare proiettili perforanti al tungsteno a mach 10 ed in grado di trapassare la corazza di un carro armato come se fosse burro. La US Navy prevede di integrare un railgun in grado di sparare più colpi al minuto con gittata di oltre 160 km su una nave entro il 2016. Attualmente l’unica nave della marina militare americana in grado di produrre abbastanza energia elettrica per i cannoni a rotaia è la capofila classe Zumwalt in grado di generare 78 megawatt di potenza.

Reaper

Reaper Drone

Il “Reaper” non trasporta un eccessivo carico bellico, ma è il primo hunter killer automatizzato in grado di presidiare una zona operativa per 28 ore consecutive. La versione armata del Predator è prodotto dalla General Atomics ad un costo di 17 milioni di dollari ad esemplare. Negli ultimi sei anni, il Reaper è diventato il killer della Cia e rappresenta la proiezione USA nei paesi ostili. I suoi 14 missili Hellfire trasportati, hanno più volte dimostrato l’efficacia del drone a pilotaggio remoto.

Chimera

Virus chimera?

Il super virus Chimera è certamente l’arma più terrificante oggi creata in laboratorio. La possibilità di scatenare la potenza di un virus pandemico in grado di spazzare via un’intera popolazione non è una questione etica, ma l’inquietante realtà.

Bomba nucleare

Bomba nucleare

Inutile scrivere qualcosa per descrivere l’orrore del nucleare. Possiamo, però, portarvi un esempio. Se un sottomarino classe ‘Ohio’ lanciasse tutti i suoi 24 ‘Trident-II’ imbarcati morirebbero tra attacco diretto, successive contaminazioni, inquinamenti e radiazioni dai trenta ai cinquanta milioni di persone. Quanti sopravvivrebbero anche a decine e decine di km dall’esplosione, dovrebbero affrontare le condizioni climatiche venutesi a creare a seguito della nube tossica che raggiungerebbe la stratosfera. E sarebbe solo l’inizio.

 

Alla prossima

Elena 

 

p.s.: quanto sopra riportato è stato preso dal sito Difesa On Line. Declino quindi ogni responsabilità in merito. 

https://www.difesaonline.it/evidenza/approfondimenti/le-10-armi-più-potenti-dellera-moderna

Le uniche altra informazione in proposito le ho trovate su: https://en.wikipedia.org/wiki/Chimera_(virus)

al minuto 2,26 del video si parla del virus.

Al minuto 2,26 …

Coronavirus – siamo preoccupati per il contagio in Africa?

Leggevo su un giornale che: Apple, Samsung, Microsoft, Bmw e tante altre multinazionali,  sono molto preoccupate,  in quanto, a causa della pandemia di coronavirus,  rischiano di perdere materie prime importantissime e che vengono estratte a costi, per loro, molto bassi. 

Indovinate un pò dove sono ‘sti materiali? 

In Africa! La Repubblica Democratica (si fa per dire) del Congo è ricchissima di coltan, cobalto, rame … tutta roba che alle multinazionali serve come il pane per continuare a produrre, a bassi costi, e con ampi margini quello che noi consumiamo.

Non dimentichiamo poi che le multinazionali, non  contribuiscono al benessere collettivo pagando tasse in proporzione,  infatti hanno quasi tutte le sedi in Olanda, per poter ”felicemente” eludere il pagamento che spetterebbe loro.  Quindi questi ”enormi margini”, fatti sulla pelle altrui, vanno a rimpolpare le tasche dei soliti Paperon de Paperoni!

Ima torniamo a noi …  i nostri cellulari hanno delle pile al coltan, materiale che permette una lunga durata alle batterie.  Se il coltan non venisse estratto dai bambini e da operai africani, a costi ridicoli per le multinazionali, e vergognosi per la specie umana,  i loro margini diminuirebbero sensibilmente, e a noi i telefoni costerebbero una fortuna.

Se dovesse esplodere il coronavirus in Africa come faranno costoro? Come faremo noialtri? 

Rischieremo forse di tenere un cellulare per 4 o 5 anni? 

Ma sarebbe proprio un dramma? 

Quanti anni avranno? Sono bambini, che non vanno a scuola, che non hanno nulla.

Sarebbe un dramma non cambiare il cellulare ad ogni piè sospinto, sfruttando, per poterlo fare, una manodopera schiavizzata? Impedendo di fatto a queste persone di avere uno stipendio dignitoso che permetta loro di organizzarsi in maniera decente? Siamo ipocriti fin dentro il midollo quando diciamo: ‘’Aiutiamoli a casa loro’’!

Ma … sarebbe questo il modo per aiutarli?  Noialtri siamo preoccupati dell’esplosione del contagio in Africa, è vero, ma mica per ragioni filantropiche! Macchè! Lo siamo solo per ragioni puramente ‘’economiche’’. 

Ma non ci vergognamo un pò di quello che stiamo facendo? 

La schiavitù è stata abolita? Ma dove? Ma quando? 

Grrrr …

Alla prossima

Elena 

 

Coronavirus – l’industria italiana si mobilita …

Causa Coronavirus, servono nell’immediato mascherine, abbigliamento protettivo e respiratori. Ed ecco che, nell’obiettivo di diventare autosufficienti il prima possibile, moltissime industrie italiane si sono date da fare.

Armani, Prada, Gucci, Miroglio hanno riconvertito la loro produzione e adesso confezionano camici e protezioni per il personale medico in quantità industriali.
Bulgari, leader della cosmesi produce centinaia di migliaia di flaconi di gel disinfettante.
Questi sono solo i ‘’nomi famosi’’ ma sono ormai centinaia le aziende piccole e grandi che si riconvertono alla velocità della luce nel produrre mascherine e materiale sanitario.
Persino la Lamborghini adesso stampa mascherine e visiere.
Anche i laboratori sartoriali delle carceri, collaborano e stanno producendo mascherine in tessuto per coprire sia il fabbisogno interno dei reclusi che per darle agli ospedali loro vicini.
Per quanto riguarda i respiratori a faccenda è un pò più complicata.
La Siare Engineering è l’unica azienda italiana produttrice di ventilatori polmonari con base a Crespellano, nel bolognese. Il governo le ha commissionato la produzione di 500 ventilatori al mese per quattro mesi. Sono state quindi interrotte tutte le consegne all’estero per destinare i respiratori al solo mercato italiano. Un impegno considerevole per un’azienda con 35 dipendenti che sono stati affiancati, per l’occasione, da 25 tecnici specializzati dell’Esercito.
Intanto altre 5 aziende nel Sud Italia che producono componenti meccaniche ed elettromeccaniche per il mercato civile e militare, della difesa e del settore navale, si sono offerte per aiutare la Siare nella produzione.
L’aiuto verrà anche da Ferrari e Fiat Chrysler che hanno messo disposizione i loro impianti per supportare anche la produzione di componentistica e l’assemblaggio dei respiratori Siare, mettendo a disposizione anche gli impianti e l’esperienza dei loro tecnici sia di Ferrari che di Marelli.
Tanto lavoro in più anche a Medolla (Modena) dove l’italiana Eurosets quadruplica la produzione di ossigenatori polmonari extracorporei.
Si tratta dell’unica azienda nel nostro Paese a fabbricare questi apparecchi in grado di riprodurre il lavoro degli alveoli e generare artificialmente lo scambio anidride carbonica-ossigeno, mettendo a riposo completo i polmoni, quando neppure i ventilatori bastano più. Sono passati da 300 ossigenatori/mese a 1.200.

Cribbiolina! Mai vista tanta solidarietà. Questi sono momenti difficilissimi ma anche momenti in cui dobbiamo sentirci ’fieri’’ di noi, delle nostre capacità, dell’abnegazione del nostro personale medico e della nostra imprenditoria.

Dobbiamo ringraziare anche le forze dell’ordine,  ringraziare chi continua ad esporsi per assicurarci da mangiare … di chi raccoglie la nostra immondizia …

E’ vero che abbiamo tante ‘’pecche’’ e tanti ‘’guai’’ ma … se ci mettiamo tutti assieme, nella giusta direzione! Siamo eccezionali!

Dai ce la faremo!

Alla prossima

Elena

#stiamoacasa#