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Catastrofe in Emilia Romagna ma…

… potrebbe succedere ovunque!
In Emilia-Romagna le piogge assurde hanno causato enormi danni e la perdita di vite. Nove fino ad oggi.
Chi ci governa deve ormai fronteggiare, che gli piaccia o meno, il mutamento climatico e, definire questi fenomeni come ‘’emergenze idrogeologiche’’, non ha più senso. Dobbiamo rassegnaci e convincerci che sono la realtà con cui dovremo confrontarci sempre di più.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza stanzia, e ha stanziato già, quattrini che potrebbero aiutarci, ma… siamo capaci di spenderli ed attuare le opere necessarie per metterci in sicurezza? Mah …
Si direbbe che le nostre amministrazioni non siano in grado di smaltire la burocrazia necessaria per poter poi agire in concreto. Alcuni restituiscono addirittura i quattrini che non riescono a spendere.
Come mai non ci riescono? Saranno tutti ‘’pirla’’? Eppure sarebbe nel loro interesse farlo no?
Ci deve essere un motivo per cui non sono in grado.
La giurista Azzolina sostiene che la Pubblica Amministrazione sia una parte delle ‘’pastoie’’.
Uno dei motivi è che nella pubblica amministrazione c’è il blocco del turnover, il che significa che chi va in pensione non viene sostituito. Quindi di giovani ce ne sono pochissimi.
I dipendenti pubblici italiani tra l’altro sono 3,2 milioni, contro i 5,7 milioni della Francia e i 5,3 milioni degli UK e i 5 della Germania.
Quindi … già abbiamo una burocrazia borbonica, se poi siamo pure in pochi e vecchi, quindi incapaci di usare la nuova tecnologia, va da se che le cose non è che possano andare a gonfie vele, o no?
Secondo la Corte dei Conti, tra l’altro, i dipendenti pubblici hanno una preparazione essenzialmente ‘’giuridica’’ ma a noialtri servirebbero dei tecnici! Statistici, informatici, ingegneri, architetti …
Quindi per farla beve questa vecchia amministrazione, sotto organico e senza competenze specifiche si è trovata, con il PNRR, ad affrontare ‘’progetti’’ più grandi di lei, e questa è la triste realtà.
Ci si riempie la bocca dei soldi messici a disposizione dall’Europa ma se poi non siamo in grado di spenderli serviranno a poco no?
Inutile stanziarli per opere immani come il Ponte sullo stretto, se poi abbiamo le autostrade e le ferrovie allagate per l’esondazione di fiumi che passano 350 giorni in secca per poi diventare come il San Lorenzo in 15 giorni!
Quel che è successo in Emilia Romagna potrebbe succedere ovunque!
Dare la colpa a Bonaccini e alla Schlein non so se abbia un senso … nessuno ha la bacchetta magica e ’sto benedetto Paese avrebbe bisogno della collaborazione di tutti invece che di farsi le scarpe gli uni con gli altri.
Mah …
Tra l’altro, noi che viviamo a Trino, abbiamo ben poco da stare allegri, qui di inondazioni ce ne sono state già parecchie.
Per fortuna non le ho vissute in quanto è da pochissimo che ci siamo trasferiti, ma i racconti che mi fanno delle precedenti inondazioni sono davvero inquietanti.

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La stessa casa che abbiamo comprato e ristrutturato, portava nella ‘’tavernetta’’ i segni del fango. Segni che arrivavano al metro e sessanta. Dio non voglia che la cosa possa ripetersi.
Quindi cerchiamo di farlo il prima possibile ‘sto secondo lotto dello scolmatore, onde evitare di trovarci nuovamente in ‘’braghe di tela’’.
Alla prossima

Elena

Abbiamo bisogno di immigrati …

Pensierino del mattino …
La tragedia di Crotone mi fa pensare a quanto siamo limitati! Noi abbiamo bisogno di immigrati! Noi non facciamo più figli! Noi abbiamo bisogno di immigrati che possano farsi qui una vita decente e non che si limitino alla sussistenza a cui sono condannati dalla Bossi Fini!
Ma nonostante questo rendiamo loro la vita impossibile obbligandoli a traversate della morte affidate a commercianti di uomini!
Non siamo stati capaci, nemmeno a livello europeo, di gestire questa massa di disperati che continueranno a morire in mare cercando di sopravvivere!
Eppure noi abbiamo bisogno dell’energia vitale degli immigrati che non vedono l’ora di rifarsi qui una vita decente con le loro famiglie.
Se si dà loro la possibilità di lavorare, in pochissimo tempo, creeranno ricchezza. Hanno energie ed entusiasmo da vendere. I loro figli vogliono studiare, per loro è un ‘’dono’’ lo studio. Cosa non percepita nello stesso modo dai ‘’nostri’’ figli!
La Bossi Fini invece li costringe ad esser vittime di caporalato, quando va bene, e dello spaccio di droga, quando va male, oppure si limitano a chiedere l’elemosina. Ma … siamo sicuri che abbiano affrontato peripezie alla Ulisse per venire qui a chiedere l’elemosina? Naaaa …
Smettiamola di filosofeggiare aiutiamo queste persone che non ci rubano proprio nulla. Anzi!
La nostra politica è ripiegata su se stessa e su patetici slogan. Siamo arrivati a boicottare i salvataggi in mare sostenendo siano un incentivo all’immigrazione. Quindi la soluzione è: ‘’Lasciamoli morire così non tornano’’. Ma si può? Poi magari coloro che pensano una cosa simile santificano pure la domenica andando a Messa. Che ipocrisia …
Poi c’è la follia della ‘’sostituzione etnica’’, becero ritornello delle destre che tanto ricorda il triste primato della ‘’razza ariana’’! 🙁
Smettiamola e pensiamo seriamente ad istituire, il prima possibile, sia lo Ius Soli che lo Ius Scholae’’.
Proviamo ad evolverci un pò dai …

Alla prossima

Elena

Vincono gli appalti ma …

Avevano finito di lavorare nel cantiere di Parma i cinque lavoratori morti il 3 giugno, in un incidente lungo l’autostrada A21.
Si chiamavano Simone Abeni, 40 anni, Bruno Bracchi di 67 e Maurizio Signoroni di 55, insieme ad altri due colleghi marocchini di 40 e 51 anni, di cui non si conosce nemmeno il nome.
I cinque operai stavano lavorando in un cantiere che l’Università degli Studi aveva appaltato all’impresa edile ”Mapen di Brescia” e, nel tardo pomeriggio, stavano facendo ritorno a casa. Ad un certo punto il loro Doblò si è schiantatoa forte velocità contro un tir incolonnato e fermo in corsia.

I cinque operai risiedevano tra le province di Brescia e Bergamo: Bracchi e Signoroni ad Adro, Abeni in una frazione di Corte Franca dove ha sede anche l’impresa che dava loro lavoro, i due operai stranieri a Castrezzato e a Covo.

Unico testimone un agricoltore che stava lavorando in un campo che costeggia quel tratto di autostrada. Ecco che cosa ha detto: “C’era un camion fermo con le quattro frecce accese. Ho visto il Doblò arrivare a tutta velocità e ho pensato: Ma cosa fa, non si ferma? Poi si è sentito un forte boato”.

Sull’asfalto non ci sono neppure i segni della frenata, quindi si direbbe il conducente non si sia nemmeno accorto del camion fermo.

Tra le diverse ipotesi la più accreditata è che il conducente possa aver avuto un malore, oppure che si sia addormentato alla guida. E’ stata disposta per lui l’autopsia.

Tra Parma e Brescia ci sono circa 117 km quindi tra andata e ritorno si parla di 234 km. Per chi di loro abitava ad Adro i Km erano ancora di più. Un ‘’colpo di sonno’’ dovuto alla stanchezza potrebbe essere un buon motivo no?

Dopo esserti alzato alle 4 o alle 5 di mattina, devi andare a prendere i colleghi, poi, dopo aver lavorato tutto il giorno, devi ancora riaccompagnarli a casa, facendo ancora altri km prima di poter essere finalmente a casa tua, dove mangi un boccone veloce e vai a dormire, visto che il giorno dopo ti aspetta nuovamente lo stesso incubo.

Ma è vita questa? Ma è così che si lavora oggi? Se vuoi vincere l’appalto devi tenere i costi bassi, e quindi una pensione in zona sarebbe stata un ‘’costo’’ troppo alto’’ vero?

Quindi ecco che, dopo essersi ‘’spremuti come limoni’’ sono morti per un ‘’colpo di sonno’’.

Che dire? Si potrebbe dire che è assurdo morire per ‘’tenere i costi bassi’’ e vincere gli appalti in questo modo. Dove vogliamo andare di questo passo?

Alla prossima

Elena

Come mai in Lombardia e in Piemonte ci sono così tante vittime?

Sono molti coloro che si domandano  come mai in Lombardia e in Piemonte ci siano così tante vittime. Quali saranno le cause? 

Mah … va a sapere, anche se, tutto sommato, i motivi potrebbero essere tanti e diversi. 

Per esempio: 

  1. Sono zone con una concentrazione di popolazione più alta di altre
  2. La presenza di molte infezioni non diagnosticate per tempo
  3. Diagnosi sbagliate e quindi il ‘’conteggio dei deceduti’’  lo è altrettanto. Magari diciamo che il decesso è avvenuto per coronavirus ma magari il motivo è un altro, 
  4. Magari in alcune regioni lo stato della pandemia è più avanzato aspetto ad altre
  5. Alcuni parlano di ‘’fattori ambientali’’ temperature e umidità
  6. magari le zone inquinate sono più colpite delle altre? 
  7. Le persone anziane, grazie ad una sanità gratuita e tutto sommato buona, sono tante e sono le più ‘’vulnerabili’’ 
  8. ‘Sto virus muta alla velocità della luce e noi non gli stiamo dietro.

Alla fin dei fini non sappiamo una cippa, quindi l’unica cosa che dobbiamo fare è #stareacasa per evitare di intasare gli ospedali.

Detto questo. Per riprendere, prima o poi a vivere in maniera decente, le cose che potremmo fare non è che siano poi tantissime.  Potrebbero essere:  

  1. Trovare il vaccino
  2. Se il vaccino non si trova dovremo andare in giro vestiti come i palombari e stare a due metri di distanza uno dall’altro
  3. Fare il bagno nel disinfettante
  4. Negli ingressi di casa dovremo installare accrocchi di disinfezione avanzati
  5. Forse il più semplice di tutti, alla fin dei fini, sarebbe quello di fare in modo che negli ospedali ci siano tanti respiratori quanti sono gli abitanti. 

Non mi viene in mente niente altro. E a voi? 

Alla prossima

Elena 

Coronavirus – Elenco dei Medici morti in Italia …

Questo è l’elenco dei medici italiani morti, sino ad oggi a causa del coronavirus. Sono tanti, troppi, ed andranno ad inspessire ulteriori elenchi che devono ancora arrivare sia dal nostro Paese che nel mondo. 

Noi popolo siamo inorriditi da quanto sta succedendo. Siamo chiusi in casa nostra, guardando telegiornali e cercando di ‘’minimizzare’’ una situazione che non riusciamo a definire e di cui abbiamo una fottuta paura. 

Questo crudo elenco ci serva a ricordarci di ‘’stare tappati in casa’’ per alleggerire i contagi e di conseguenza aiutare tutto il personale medico che sta letteralmente ‘’dando la vita’’ per curarci!

  1. Roberto Stella 22 07 1952 † 11 03 2020 – Presidente dell’Ordine dei Medici di Varese, Responsabile Area Strategica Formazione FNOMCeO, Presidente nazionale della SNAMID – Varese
  2. Giuseppe Lanati 24 08 1946 † 12 03 2020 – Pneumologo – Como
  3. Giuseppe Borghi 19 01 1956 † 13 03 2020 – Medico di Medicina Generale  – Lodi
  4. Raffaele Giura 23 10 1940 † 13 03 2020 – Ex primario del reparto di Pneumologia – Como
  5. Carlo Zavaritt 23 02 1940 † 13 03 2020 – Pediatra e neuropsichiatra infantile – Bergamo
  6. Gino Fasoli 09 12 1946 † 14 03 2020 – Medico di medicina generale già in pensione richiamato per l’emergenza Covid-19 – Brescia
  7. Luigi Frusciante 13 02 1949 † 15 03 2020 – Medico di Medicina Generale  – Como
  8. Mario Giovita 27 04 1954 † 16 03 2020 – Medico di Medicina Generale  – Bergamo
  9. Luigi Ablondi 05 02 1954 † 16 03 2020 – Epidemiologo, ex direttore generale dell’Ospedale di Crema – Cremona
  10. Franco Galli 28 03 1954 † 17 03 2020 – Medico di Medicina Generale  – Mantova
  11. Ivano Vezzulli 27 12 1958 † 17 03 2020 – Medico di Medicina Generale e medico dello sport – Lodi
  12. Massimo Borghese 12 03 1957 † 18 03 2020 – Specialista in Otorinolaringoiatria e Foniatria – Napoli
  13. Marcello Natali 13 09 1963 † 18 03 2020 – Medico di Medicina Generale , segretario della Federazione dei medici di Medicina generale di Lodi – Lodi
  14. Antonino Buttafuoco 14 06 1953 † 18 03 2020 – Medico di Medicina Generale  – Bergamo
  15. Giuseppe Finzi 21 04 1957 † 19 03 2020 – Ematologo e docente a contratto di Malattie vascolari all’Università di Parma – Parma
  16. Francesco Foltrani 08 02 1953 † 19 03 2020 – Medico di Medicina Generale  – Macerata
  17. Andrea Carli 02 05 1950 † 19 03 2020 – Medico di Medicina Generale  – Lodi
  18. Bruna Galavotti 03 04 1933 † 19 03 2020 (data segnalazione)
  19. Psichiatra, Decana dell’Associazione Donne Medico di Bergamo – Bergamo
  20. Piero Lucarelli 14 01 1946 † 19 03 2020 (data segnalazione) – Anestesista – Bergamo
  21. Vincenzo Leone 23 01 1955 †  21 03 2020 – Medico di medicina generale – Bergamo
  22. Antonio Buonomo 14 01 1955 †  21 03 2020 – Medico legale – Napoli
  23. Leonardo Marchi 01 01 1956 †  21 03 2020 – Medico infettivologo, direttore sanitario Casa di Cura San Camillo – Cremona
  24. Manfredo Squeri 06 01 1944 †  23 03 2020 – Già medico ospedaliero, attualmente responsabile del reparto di Medicina nella Casa di Cura Piccole Figlie di Parma convenzionata con SSN – Parma
  25. Rosario Lupo 02 10 1955 †  23 03 2020 – Medico legale – Bergamo
  26. Domenico De Gilio 09 11 1953 † 19 03 2020 – Medico di medicina generale – Lecco
  27. Calogero Giabbarrasi 28 09 1951 † 24 03 2020 – Medico di medicina generale – Caltanissetta
  28. Renzo Granata 28 09 1951 † 23 03 2020 – Medico di medicina generale – Alessandria
  29. Ivano Garzena 07 10 1971 † 23 03 2020 – Odontoiatra – Torino
  30. Ivan Mauri 30 09 1950 † 24 03 2020 – Medico di medicina generale – Lecco
  31. Gaetano Autore 12 12 1951 † 25 03 2020 – Medico di medicina generale – Napoli
  32. Vincenza Amato 22 05 1954 † 24 03 2020 – Dirigente Medico Responsabile U.O.S. Igiene Sanità Pubblica del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria – Bergamo
  33. Gabriele Lombardi 20 08 1951 † 18 03 2020- Odontoiatra – Brescia
  34. Mario Calonghi 14 03 1965 † 22 03 2020 – Odontoiatra – Brescia
  35. Marino Chiodi 30 05 1949 † 22 03 2020 – Oculista – Bergamo
  36. Carlo Alberto Passera 20 05 1957 † 25 03 2020 – Medico di medicina generale – Bergamo
  37. Francesco De Francesco 09 03 1938 † 23 03 2020 – Pensionato, già medico ospedaliero, scultore e pittore – Bergamo
  38. Antonio Maghernino 14 09 1960 † 25 03 2020 – Medico di continuità assistenziale – Foggia
  39. Flavio Roncoli 08 05 1930 † 03 2020 – Pensionato – Bergamo
  40. Marco Lera 30 10 1951 † 20 03 2020 – Odontoiatra – Lucca
  41. Giulio Titta 23 02 1947 † 26 03 2020 – Medico di famiglia, ex-segretario FIMMG – Torino
  42. Benedetto Comotti † 26 03 2020 – Ematologo.
  43. Dino Pesce † 26 03 2020 – Medico internista, per vent’anni primario del reperto di medicina generale dell’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena
  44. Giulio Calvi † 26 03 2020 – Medico di medicina generale
  45. Marcello Ugolini † 27 03 2020 – Pneumologo, consigliere dell’Ordine dei Medici
  46. Abdel Sattar Airoud † 16 03 2020 – Medico di medicina generale
  47. Giuseppe Maini † 12 03 2020 – Medico di medicina generale
  48. Luigi Rocca † 26 03 2020 – Pediatra
  49. Maurizio Galderisi † 27 03 2020 – Cardiologo e professore di Medicina Interna all’Università Federico II di Napoli
  50. Leone Marco Wischkin † 27 03 2020 (data segnalazione) – Medico internista
  51. Rosario Vittorio Gentile † 22 03 2020 – Medico di medicina generale, specialista in allergologia ed ematologia
  52. Francesco Dall’Antonia † 24 03 2020 – Ex-primario della Chirurgia I di Vicenza
  53. Abdulghani Taki Makki † 24 03 2020 – Odontoiatra – Medico penitenziario † 26 03 2020*
  54. Aurelio Maria Comelli † 28 03 2020 (data segnalazione) – Cardiologo
  55. Michele Lauriola † 28 03 2020 (data segnalazione)* – Medico di medicina generale
  56. Francesco De Alberti † 28 03 2020 – Ex presidente OMCeO Lecco
  57. Mario Luigi Salerno † 28 03 2020 (data segnalazione) – Fisiatra
  58. Roberto Mario Lovotti † 28 03 2020 – Medico di medicina generale
  59. Domenico Bardelli † 20 03 2020 – Odontoiatra
  60. Giovanni Francesconi † 30 03 2020 (data segnalazione)* – Medico di medicina generale
  61. Valter Tarantini † 19 03 2020 – Ginecologo
  62. Guido Riva † 30 03 2020 (data segnalazione)* – Medico di medicina generale
  63. Gaetana Trimarchi  † 30 03 2020 – Medico di medicina generale
  64. Norman Jones † 27 03 2020 – Cardiologo, ex primario della cardiologia del centro di riabilitazione “Trabattoni-Ronzoni” di Seregno
  65. Roberto Mileti † 30 03 2020 – Ginecologo
  66. Marino Signori † 01 04 2020 (data segnalazione)* – Medico del lavoro
  67. Gianpaolo Sbardolini † 26 03 2020 – Medico di medicina generale
  68. Marcello Cifola † 01 04 2020 (data segnalazione)* – Otorinolaringoiatra
  69. Gennaro Annarumma † 03 04 2020 (data segnalazione)*
  70. Francesco Consigliere † 03 04 2020 (data segnalazione)* – Medico legale e docente universitario
  71. Alberto Paolini † 03 04 2020 (data segnalazione)*
  72. Riccardo Paris † 03 04 2020 (data segnalazione)* Cardiologo
  73. Dominique Musafiri † 03 04 2020 Medico di medicina generale
  74. Italo Nosari † 03 04 2020 (data segnalazione)* Diabetologo
  75. Gianroberto Monti † 21 03 2020 Odontoiatra
  76. Luciano Riva † 28 03 2020 – Pediatra, ex primario all’Ospedale di Desio
  77. Federico Vertemati † 31 03 2020 – Medico di medicina generale.

Cosa possiamo dire alle famiglie di questi medici? Che ringraziamo i loro cari perché hanno fatto il loro lavoro fino all’ultimo momento, sapendo benissimo a che cosa andavano incontro, ma che, nonostante tutto, hanno continuato a curare i malati.

Ci si sente persino in colpa davanti a tanta dedizione. 

Eppure … troppo spesso, molti di noi, nelle situazioni di normalità, li critichiamo, diamo loro degli incapaci, li giudichiamo, li denunciamo quando le cose vanno male, ma ci dimentichiamo spesso – troppo spesso –  di ringraziarli quando le cose invece, grazie a loro e alle loro diagnosi/interventi, vanno bene.

Siamo viziati!  Pretendiamo tutto e riconosciamo poco, se non pochissimo, del lavoro altrui. 

Ora questi medici non ci sono più … noi, tutti in casa,  impauriti e preoccupati per quello che sta succedendo nel mondo, guardiamo con orrore i numeri dei decessi …

Alla prossima

Elena 

 

Fonte: Portate FNOMCeO – Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli  Odontoiatri. 

Il cobalto maledetto e la nostra ipocrisia …

Nelle miniere in Africa ci lavorano bambini, anche  di soli 5 anni, sfruttati, maltrattati e pagati in maniera ridicola! 

Questi potrebbero essere i nostri bambini … i nostri nipoti. Un caporalato crudele impedisce loro non solo di andare a scuola ma li obbliga a lavorare come schiavi. Noi crediamoci ”assolti” noi siamo ”coinvolti”.

Apple e Tesla sono sotto accusa per l’estrazione di cobalto, quello che serve, tanto per intenderci, alle batterie dei nostri ‘’amati cellulari’’ e ‘’pc’’ ed ‘’auto elettriche’’.  Tesla, Apple, Microsoft, Alphabet (la multinazionale che controlla Google)  e Dell sono state denunciate da una ONG negli Stati Uniti per aver consapevolmente impiegato metallo estratto da minatori bambini in Congo.

La ONG in oggetto, l’International Rights Advocates, chiede alla corte distrettuale di Washington l’autorizzazione per una class action per il ‘’presunto consapevole’’ sfruttamento di minatori bambini, molti dei quali sarebbero rimasti vittime di incidenti mortali o di lesioni permanenti.

L’azione legale risparmierebbe, per ora,  le società coinvolte nella produzione e nella lavorazione del cobalto. La querela ne cita alcune, che però non sono processabili negli Stati Uniti non essendovi domiciliate:  si tratta del gigante svizzero Glencore – il maggior fornitore mondiale di cobalto, della belga Umicore, che si occupa della raffinazione del metallo, e della cinese Zhejiang Huayou Cobalt, identificata come principale fornitore di Apple, Microsoft e Dell.

Sarebbe questa la maniera di ‘’aiutarli a casa loro’’? Ma vergognarci un pò no eh? Schiavitù e  ‘’colonie’’ non sono finite per l’Africa! Anzi continuano imperterrite … e l’unica cosa che sappiamo dire è: ‘’Che stiano a casa loro e che si diano da fare’’! 

No comment … 

Alla prossima

Elena 

Strage nella Banca Nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana a Milano

Una delle tante ‘’storie irrisolte’’ del nostro Bel Paese. 

A 50 anni dalla Strage di Piazza Fontana non sono ancora stati trovati gli esecutori ‘’materiali’’ dell’attentato.

Alle 16,37 del 12 dicembre del 1969 una bomba esplose nella sede dalla Banca Nazionale dell’Agricoltura, in Piazza Fontana dove morirono 17 persone mentre altre 81 rimasero ferite. 

Guarda caso proprio il 12 dicembre del 1969 in Senato veniva presentato, in prima istanza, lo Statuto dei Lavoratori.

Dell’attentato fu incolpato inizialmente l’anarchico Pinelli, che ‘’causa malore’’, cadde dalla finestra del commissariato di Milano mentre era sottoposto ad interrogazione. 

Il Pinelli aveva si un alibi a prova di bomba ma dovevano trovare un colpevole quindi … 

Varie indagini vennero fatte nel corso degli anni. Furono sospettati esponenti sia dei gruppi Anarchici che della destra. 

Nel 2005 la corte di Cassazione determinò che la Strage fu commessa dalla  cellula di estrema destra detta: ‘’Ordine Nuovo’’ i cui capi erano Franco Freda e Giovanni Ventura, ma che però non poterono essere sottoposti a processo in quanto già assolti con sentenza definitiva dalla dalla Corte di Assise di Bari .

Quindi il povero Pinelli è morto innocente mentre i veri responsabili sono tranquillamente in giro.

Alla prossima

Elena 

Strage di Ustica, dopo 38 anni …

… 38 anni fa,  il 27 giugno 1980 il volo di linea da Bologna Borgo Panigale a Palermo Punta Rasi perse il contatto radio con l’aeroporto di Roma-Ciampino e cadde nel Mar Tirreno. Tutti gli occupanti dell’aeromobile, 81 persone, morirono.

Perché? Mah …

L’aereo era un DC-9 della compagnia Itavia ed era sotto il controllo di Ciampino e sotto la sorveglianza dei radar militari di Licola (Napoli) e di Marsala (Sicilia). Tra queste tracce radar è stata accertata la presenza di numerosi tracciati radar civili e militari, nazionali e internazionali. 

Durante le indagini venne fuori che il registro di controllo del sito radar di Marsala, aveva una pagina strappata nel giorno dell’incidente. Il pubblico ministero giunse quindi alla conclusione che fosse stata fatta sparire la pagina originale del 27 giugno e se ne fosse riscritta poi, nel foglio successivo, una versione diversa. Interrogato a questo proposito, il sergente Muti, del centro controllo in servizio quella sera a Marsala rispose: ‘’Non so cosa dirle’’.

L’’ammiraglio James Flatley al comando della portaerei americana Saratoga, ancorata il 27 giugno 1980 nel golfo di Napoli dopo aver inizialmente dichiarato che dalla Saratoga non fu possibile vedere nulla perché tutti i radar erano in manutenzione, successivamente cambiò versione (ma dai?) e disse che, nonostante fossero in corso lavori di manutenzione dei radar, uno di essi era comunque in funzione ed aveva registrato un traffico aereo molto sostenuto nell’area Sud di Napoli. Purtroppo i registri radar della Saratoga, nonostante l’organizzazione americana,  sono andati ‘’persi’’. 

Secondo Brian Sandlin però,  ex militare della US Navy in forza sulla Saratoga nel 1980, durante una intervista rilasciata al giornalista Andrea Purgatori e trasmessa durante la trasmissione televisiva Atlantide nel 2017 ha detto che quella sera il comandante della Saratoga informava l’equipaggio che aerei F4 della Saratoga avevano dovuto abbattere due Mig libici che apparentemente si apprestavano ad attaccarli smentendo le dichiarazioni ufficiali a suo tempo rilasciate dal governo americano al giudice Rosario Priore che si occupava del caso, stando alle quali la nave Saratoga quella notte era ancorata in rada a Napoli. Sandlin dichiara inoltre che quella sera la portaerei era al largo e che oltre metà dei caccia erano decollati per ‘’una prova di forza’’ con la Libia e che due di questi erano rientrati senza armamenti perché avevano sostenuto uno scontro con ‘’DUE’’  Mig libici e li avevano abbattuti. In zona era presente anche la portaerei francese Clemenceau per lo stesso motivo.

E ci stupiamo perché non si sa nulla sulla morte di Ilaria Alpi o Giulio Regeni? 🙁

Il 18 luglio 1980 in effetti la carcassa di un MiG-23MS dell’Aeronautica militare libica venne ritrovato sui monti della Sila in zona Timpa delle Magare, in Calabria da contadini del luogo.

Il Giudice Istruttore ipotizzò una correlazione del fatto con la caduta del DC-9 Itavia, in quanto furono depositate agli atti delle testimonianze di diversi militari in servizio in quel periodo, che affermavano di aver effettuato servizi di sorveglianza al MiG-23 non a luglio, bensì a fine giugno 1980, periodo che concordava con la caduta del DC-9. Si teorizzò quindi che il caccia libico non fosse caduto il giorno in cui fu dichiarato il ritrovamento dalle forze dell’ordine (il 18 luglio), ma molto prima, probabilmente la stessa sera della strage, e che quindi il velivolo fosse stato coinvolto, attivamente o passivamente, nelle circostanze che condussero alla caduta dell’aereo Itavia.

Molti testimoni dell’epoca sono morti … alcuni anche in maniera sospetta … 

A 38 anni dall’accaduto, noi oggi sappiamo che, al 99% fu un missile ad abbattere l’aereo causando la morte di 81 persone tra i quali numerosi bambini … la domanda che rimane senza risposta è: ‘’Di chi era ‘sto missile’’? 

Mah …

Alla prossima

Elena  

Trump … la ”croce” degli americani …

e non solo la loro di croce. Costui è un pericolo per il mondo intero, non solo per gli Americani.

Mi viene in mente il proverbio: ”l’hai voluta la bici? Mò pedala”! Peccato che pochissimi siano stati quelli che volevano Trump Presidente. Ma la legge elettorale americana è basata sui ”grandi elettori” e quindi ”ciccia”! Si sono beccati l’uomo del ”cambiamento radicale”! Il dramma è che con costui ”pedaliamo tutti”! Pure quelli che non si sarebbero mai sognati di avere un pazzo simile nella stanza dei bottoni. Uno come Trump  mette in crisi il mondo intero NON solo gli americani.

Donald Trump NON passerà certo alla storia come un politico intelligente, moderato e capace di mediare. Ogni volta che ”apre bocca” succedono guai!
C’è una escalation di violenza in tutti i Territori dopo che ‘’pannocchiagiallaincollata’’ ha proclamato Gerusalemme capitale d’Israele. Gaza ha passato una nottata di guerra sotto le bombe, Hamas lancia razzi, l’esercito di Israele risponde con l’aviazione. È di 4 morti e 750 feriti il bilancio degli scontri a Gaza e in Cisgiordania. Hamas afferma che la ”santa” Intifada proseguirà mentre annuncia che due dei suoi sono stati uccisi in un raid aereo israeliano, avvenuto dopo un lancio di razzi da Gaza. L’esercito israeliano da parte sua dice di aver colpito un deposito militare ed una fabbrica di armi in risposta al lancio di razzi.

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Tutto ‘sto casino perchè il ‘’pirla’’ ha annunciato di riconoscere Gerusalemme come capitale israeliana, vantandosi del fatto che, nessuno prima,  di lui avesse avuto il coraggio di farlo! Ma dai? Provasse a farsi una domanda e a darsi una risposta ‘sto carciofo!

Alla fin dei fini … per il proprio ‘’ego personale’’ ‘sto pirla potrebbe far scoppiare un’altra guerra …

Alla prossima

 

Elena

Capito perchè scappano? Scusate la …

… crudezza delle immagini, che ho preso ”pari pari” dalla bacheca della pagina fb di: ”Don Andrea Gallo la nuova novella” un post di Emma Buonvi.

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Capito perchè ”scappano”? Noi non siamo nemmeno capaci di far tornare l’art. 18 come era prima, e viviamo in una situazione di ”dialogo democratico” e civile.   Loro invece hanno problemi ben peggiori, non riescono a sopravvivere, e noi gli diciamo di ”arrangiarsi”? Che se la vedano a casa loro? Ma … avete presente che cosa significa tentare di cambiare le cose in un posto simile? Cosa fareste se viveste li? Cerchereste il dialogo? Ma con chi?
Non possiamo continuare beceramente, populisticamente a dire: ”che stiano a casa loro”!
E se vogliamo ‘’aiutarli’’ a casa loro … quali sistemi ci sono per farlo? Pochi … pochissimi …

Meditiamo gente … meditiamo …

Alla prossima

Elena