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Draghi … l’ultimo treno …

Diceva Draghi nel lontano 2007 …
E’ necessario un ‘’PATTO DI FERRO’’ – Una scuola più efficiente, in grado di fornire agli italiani di domani una più agevole collocazione sul mercato internazionale del lavoro; una giustizia civile trasparente con tempi certi; servizi pubblici competitivi e meno onerosi. Ecco le ‘’mete raggiungibili’’ che possiamo e dobbiamo raggiungere.
Raggiungibili a patto di stringere un patto di ferro tra tutte le componenti della società civile.
Per la scuola serve un ‘’forte cambiamento’’, che coinvolga docenti, il cui reclutamento, la distribuzione geografica e i percorsi di carriera sono governati da meccanismi che mescolano precarietà e inamovibilità.
Eppure la scuola è fondamentale in quanto: la ‘’povertà di conoscenze è l’anticamera della povertà economica.
Ma anche la lentezza della giustizia civile è un grave problema. Le manchevolezze della nostra giustizia civile sono segnalate da studi internazionali, testimoniate dal disagio dei cittadini e delle imprese. Nella durata dei processi il confronto internazionale è impietoso.
Un esempio fra tutti: i procedimenti di lavoro nel primo grado di giudizio durano da noi in media oltre 2 anni, 1 anno in Francia, meno di 6 mesi in Germania.
Tempi lunghi dunque che non dipendono tanto da una carenza relativa di risorse, quanto da difetti nell’organizzazione e nel sistema degli incentivi. Un problema che al Sud appare ancora più grave, poiché nel Mezzogiorno la durata media di un processo civile ordinario di primo grado si triplica, passando dai 500 giorni necessari a Torino ai 1.500 di Messina.
Quanto sopra era stato riportato da l’Unita nel giugno del 2007.

Onestamente a uno così si potrebbe dare la fiducia si o no? Che cos’è che avrebbe ”meno” di Conte Draghi?

Noi italiani abbiamo avuto 67 governi in 75 anni. Evidentemente a ”noi” piacciono i cambiamenti, viceversa non si spiegherebbe.
Comunque, visto che i nostri ultimi ‘’eletti” non ‘’combinavano nulla’’ e litigavano in continuazione, Mattarella, dopo aver tentato un ConteIII con l’esploratore Fico, ci ha proposto Draghi, che, ‘’attenzione’’ … è la nostra ultima spiaggia! Se perdiamo anche questa saran cavoli amari.

Noi dobbiamo presentare, entro il 30 aprile, se non vogliamo perdere i quattrini che abbiamo ottenuto grazie a Gualtieri, il Piano nazionale di Ripresa, che però, nella versione più recente, quella di gennaio pare sia ancora incompleto.
Malelingue dicono che, più che un ”piano organico”, si direbbe un elenco di ‘’pii desideri’’ di ben 167 pagine! Ma … non si capisce bene come, quando e, soprattutto, con ‘’chi’’ , sti pii desideri li si potrebbe far diventare realtà costruttiva.
Il Piano in oggetto deve essere rivisto/perfezionato dal ‘’nuovo Governo che sta, speriamo, formandosi.

Eppure non sarà facile per Draghi avere una maggioranza che gli permetta di lavorare serenamente.
C’è un bell’articolo di Mattia Feltri che è illuminante su quanto i grillini ‘’amino’’ Draghi. E tutti sappiamo che con il M5S bisogna fare i conti perchè, nonostante abbiano perso per strada 30 deputati e 20 senatori, dalle elezioni del 2018, il loro numero è sempre determinante per garantire una maggioranza.

Nel 2014 Grillo chiedeva che Draghi fosse processato per aver portato soldi alle banche europee.
L’anno dopo lo accusava di togliere quattrini al welfare per la stessa cosa.
Nel 2017, Elio Lannutti, quello che crede che il mondo sia governato dagli ebrei, dai rettiliani e da Lucifero, diceva che Draghi è uno che taglieggia le imprese per foraggiare i banchieri.
Nel 2015 lo ‘’statista’’ Luigi Di Maio aveva invitato Draghi a: ‘’facce Tarzan’’! Poi, dall’alto della ‘’sua’’ preparazione economica, aveva sostenuto che Draghi usasse il suo bazooka per dopare un sistema finito. (Di Maio sa tutto!)
Nel 2014 il M5S definiva Draghi: ‘’una Mary Poppins suonata che tira fuori solo ‘’vecchie ricette’’, facendo supporre di averne loro di decisamente migliori.
Sostenevano anche che Draghi desse risposte: ‘’surreali e da maestrina e che la sua gestione della BCE fosse da cieco incapace’’.
Secondo voi adesso ”cosa faranno”? Amarlo non lo amano, anche perchè forse manco capiscono quello che dice.

Comunque Draghi, come promesso a Mattarella, sta cercandosi una maggioranza e non sarà una cosa semplice.

L'ultimo treno e poi ... ''ciccia''!

L’ultimo treno e poi … ”ciccia”!

Per quanto Draghi goda dell’affetto e della stima di tutti e si è visto che al Quirinale con il Presidente della Repubblica praticamente era tutto un ‘caro Mario’ e un ‘caro Sergio’.
Il problema vero per noi è che lui, Draghi, è davvero l’ultima spiaggia, perché poi, restano solo le elezioni. Tra l’altro dato che noi votiamo sempre alla ”oiseau du chien”, e che la legge elettorale è sempre la stessa, bene che vada non cambierà una cippa, male che vada avremo al governo la destra anti europeista.

Il problema per Draghi è che:

– un conto è avere un governo tecnico, rispetto al quale lui potrà selezionare, individuare e proporre i ministri in base a un preciso mandato del Capo dello Stato, e in questo caso non dovrebbe praticamente rendere conto a nessuno degli attuali leader politici;

– un altro conto è invece un governo politico. In questo caso dovrebbe rispondere a cento situazioni politiche diverse e tutti sappiamo che, discutere con ”alcuni dei nostri Parlamentari”, è come giocare a scacchi con un piccione.

Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.

Alla prossima

Elena

Il CoVid19 fa male ai futuri cittadini?

Se tutto va ‘’benino’’ ed i contagi rimarranno in limiti gestibili, le scuole riapriranno il 14 settembre.
Dal 5 marzo 2020, per oltre sei mesi le scuole hanno chiuso i battenti. Questa chiusura è stata in parte compensata dalla didattica a distanza che però, specie per un bambino delle elementari, non ha certo sostituito il rapporto diretto con l’insegnante.
La mancanza di questo contatto ha fatto si che: bambini in situazioni familiari buone, abbiano potuto usufruire dell’aiuto familiare … gli altri ‘’ciccia’’!
Noi oggi tutti parliamo del disastro economico provocato dal Coronavirus, dimenticando che il costo più grande lo pagheremo proprio con la perdita di apprendimento dei nostri figli e/o dei nostri nipoti.
In Italia sono stati eliminate le prove invalsi cosa questa che priva dello strumento per misurare il livello (calo compreso) di apprendimento degli studenti nel 2020, paragonandone i risultati con quelli delle generazioni precedenti.
Pare anche non ci sia intenzione di ‘’recuperare’’ i test a settembre, quindi, per conoscere la ‘’perdita di apprendimento’’ di quest’anno, dovremo aspettare fino a giugno 2021. (CoVid19 permettendo).
Nel frattempo, le analisi fatte in altri Paesi suggeriscono perdite di apprendimenti di circa un terzo per la lettura e della metà per matematica: per l’Onu una vera e propria ‘’catastrofe educativa’’.
Il costo economico di questa ‘’perdita’’ di istruzione rischia di essere molto, ma molto più elevato di quello economico/produttivo e con effetti negativi molto più estesi nel tempo.
Triste situazione vero?
Mettiamola sul ridere e diciamo che, se la situazione scolastica non ritorna alla normalità il prima possibile, finirà che personaggi come Di Maio e/o Toninelli verrano considerati dei geni e i ‘’test’’ per diventare Ministri saranno quelli della foto!

iu

Se la scuola va a scatafscio non abbiamo certo bisogno dei complotti di cui sono accusate ’’entità’’ come Bilderberg e/o Skull and Bones il cui obiettivo pare sia asservire e dominare il mondo.
Il popolo di deficienti si offrirà direttamente a costoro su di un piatto d’argento!

Alla prossima

Elena

Mamma, papà, mi spiegate che cos’è il Coronavirus?

Questa spiegazione è per i miei nipoti.  L’ho trovata in rete ed è semplice e chiara, l’ho ulteriormente semplificata un pochino nei termini perché sia più fruibile per i piccoli.

Mi spieghi che cosa sono i Virus?  Ma che domanda che mi fai… Se ti spiego i virus!?! Ma certo ce te li spiego … ti porto con me in un mondo meraviglioso, che neanche ti immagini. Un mondo fatto di creature microscopiche — che però combinano un sacco di guai. Partiamo allora dalla radice della parola: virus significa veleno in latino. Sai, tanti, tanti anni fa, le cose si descrivevano in maniera un po’ approssimativa, perché molte cose non si sapevano. I virus sono velenosi? Non direi, in compenso agiscono molto spesso facendo un sacco di guai. Però essere velenosi è un’altra cosa. Intanto i virus sono piccolissimi. Ma piccoli, piccoli, piccoli. Su una punta di spillo ce ne staranno migliaia e migliaia. Non li vedi né a occhio nudo né con gli occhiali. Neanche con il microscopio. Ci vuole il microscopio elettronico, che è un affare grande come mezza camera da letto e che ingrandisce le cose migliaia di volte. Diciamo che una lenticchia, quelle che si mangiano a capodanno con il cotechino, riesci ad ingrandirla come se fosse la piscina di nonna.

Ecco i virus – hanno le forme più strane … sembrano dei minuscoli marziani.

Un mondo magico e sempre diverso – Ma cosa si vede? Come sono fatti? Partiamo da fuori. Ecco, intanto, non c’è una struttura generale sempre uguale, come ad esempio negli esseri umani. Tutte le persone, infatti, hanno testa, corpo, gambe, tronco, orecchie, occhi, bocca… a prescindere dal colore della pelle. I virus, invece, sono una collezione straordinaria di forme e di sistemi operativi completamente diversi. È un po’ come aprire una dispensa magica. Il mondo dei virus è così: magico. Dentro c’è di tutto: spaghetti, fusilli, biscotti, ciambelle, bignè, scatolette di tonno, ceci, acciughe, capperi olive, chicchi di caffè, noci, riso, e poi dentro questa dispensa c’è anche la frutta. Ci sono mele e pere sì, le conosciamo e le riconosciamo, ma anche ciliegie ed angurie, pesche e lamponi, banane e fragole. (queste un pò ci assomigliano ai virus). Poi ci sono i frutti esotici: papaya, mango, noce di cocco, dattero. Per non dimenticare l’uva, i mirtilli, le arance, gli ananas. Ecco i virus sono una collezione incredibile di forme diverse, e nella loro dimensione fatta di nanometri, ce n’è di grandissimi e di piccolissimi. Pensa che ce ne sono pure anche a forma di uovo fritto. Una collezione straordinaria.

Questo è il ”coronavirus” che sta facendo disastri proprio in questo periodo.

Lampone e spaghetto insieme – Tu mi chiederai: ma cosa ci stanno a fare questi microscopici microorganismi tutti insieme? Come è possibile accomunare un lampone ad uno spaghetto? I virus sono tantissimi e di forme molto diverse, ma hanno una caratteristica che li rende unici e anche molto simili. Sono parassiti obbligati, ovvero non sopravvivono per molto tempo al di fuori di una cellula e per riprodursi usano le strutture della cellula. Infatti usano il loro genoma, Dna o Rna per dare istruzioni al “motore” della cellula, che in maniera più o meno consapevole produce, a secondo di com’è fatto il virus,  tante bananine, piccole piccole, o spaghetti lunghi lunghi, che sono la progenie virale, ovvero i figli di quel virus. Insomma …  usano la cellula come se fosse una fabbrica!  Il problema è che quando la cellula si mette a disposizione del virus, ed esegue i suoi ordini, in generale ne soffre. La cellula può morire mentre libera le centinaia di migliaia di particelle virali, e nel contempo questo esercito di pallottole infetta a sua volta altre cellule e cosi via. E se si infettano e soffrono più e più cellule, ecco che l’organismo che le ospita si ammala. Ho detto organismo, perché i virus infettano praticamente tutti gli esseri viventi. Ovviamente anche le persone.

Attaccano animali, umani e piante – Il vaiolo (a forma di biscotto rettangolare) ha devastato l’umanità per secoli, uccidendo e mutilando milioni di esseri umani; la poliomielite (fatti come i ceci), la rabbia (a forma di pallottola) fino ad Ebola (lo spaghetto) rappresentano una minaccia costante. Stanno lì nella loro dispensa, ad aspettare l’occasione per venire fuori e fare un po’ di danni. Colpiscono anche gli animali e non solo quelli che conosciamo meglio, come i cani ed i gatti, ma anche le rane, i pipistrelli, le farfalle e le creature marine. I pesci, ad esempio, o i gamberetti, persino le balene. Ma anche le piante. Ci sono infezioni virali che devastano le piantagioni di agrumi, di pomodori o di cetrioli. Per non parlare dei funghi, i virus infettano pure quelli. I virus non disdegnano nessun essere vivente, neanche i batteri. I batteri sono microorganismi molto più grandi dei virus, ma sempre microscopici, invisibili ad occhio nudo. Anche loro provocano malattie molto gravi nelle persone, negli animali e nelle piante. Ed i nostri fantastici virus, infettano anche loro, riescono a diventare i parassiti di un parassita!

Sconfitti dai vaccini – I virus di cui ti sto parlando sono temibili, sì. Pericolosi, molto. Sorprendenti, di sicuro. Ma per fortuna siamo stati in grado di mettere a punto alcuni vaccini che proteggono gli esseri umani e gli animali dalla malattia e dalle sue conseguenze.

Ma attenzione esistono anche altri ”virus” a questi sono altrettanto invisibili ma sono fatti, non di materia, ma di comportamenti ed idee, come, ad esempio,  il “virus” dell’invidia o del gioco d’azzardo, anche loro molto pericolosi, ma ben diversi dai nostri. E poi ci sono i virus dei computer, fatti di numeri e simboletti, stringhe e comandi, pericolosissimi, sempre di più. Anche questi sono contagiosi e funzionano un po’ come quelli veri e bisogna conoscerli per riconoscerli e combatterli. Ma ce n’è uno contro il quale non c’è nulla da fare. È il virus dell’ignoranza. E non te ne voglio parlare, tesoro, perché ancora un vaccino non c’è.

Alla prossima

Elena

Fonte: Ilaria Capua, virologa e deputata della Repubblica Italiana in Scelta Civica per l’Italia di Monti. 

Considerazioni mattutine sulla democrazia …

Stamattina dando un’occhiata ai giornali ho letto questa notizia che mi ha fatto pensare. Pensare soprattutto a causa dell’età di chi ha commesso quest’orrore.

Pochi giorni fa a Manduria, in provincia di Taranto, questo Signore:  Antonio Stano di 66 anni è morto in seguito alle botte ricevute da una gang di ragazzini.  E’ morto in ospedale dopo una straziante agonia per lesioni interne provocate dai colpi, calci molto probabilmente.

Manduria (Taranto) Antonio Stano di 66 anni tormentato per mesi e poi ucciso da una gang di ragazzini.

I suoi carnefici sono 14 ragazzini di cui solo due sono maggiorenni.

Questo pensionato affetto da problemi psichici è stato stato tormentato, derubato, picchiato, torturato ed è morto per emorragia interna. I ragazzini carnefici condividevano ridendo su WhatsApp i video sulle torture fatte a questo povero Cristo. 

Che dire di una simile gioventù? Che genere di ‘’valori’’ hanno costoro? E’ la Società che ha fallito? Ma noi esseri umani possediamo SI o  NO il ‘’libero arbitrio’’? E quindi? Potevano scegliere una condotta diversa … oppure non potevano farlo in quanto troppo ignoranti? Se i ragazzini sono troppo ignoranti da chi dipende? Dalla scuola? Dalla Famiglia? Dalla Società? Dall’insieme di tutte queste cose? La giustizia in un Paese è applicata in funzione dell’evoluzione stessa del paese. Sorge spontanea la domanda: ‘’Ma noialtri siamo un paese democratico evoluto Si o No? Verrebbe da pensare di No considerato quanto successo.

In un Paese ‘’evoluto’’ le persone con disabilità sono rispettate e curate. I giovani le dovrebbero aiutare ad attraversare la strada e non torturarle ridendo delle loro sofferenze!  Sarebbe questa l’evoluzione dell’essere umano nel 2019? 

In Cina ‘sti bulletti sarebbero già ‘’scomparsi’’ dalla faccia della terra. Non dimentichiamo che in Cina, dove la democrazia è una chimera, la ‘’pena di morte’’ è ‘’segreto di Stato’’. 

Avanti di questo passo … con questa ‘’regressione’’ … con questa ‘’involuzione’’ … stiamo perdendo il bene della ‘’democrazia’’! E pian pianino … tutti i giorni un pò per volta … ci ritroveremo in dittatura. 

Meditiamo gente … meditiamo.

Alla prossima

 

Elena

Voto dei ‘’grillini’’ sulla piattaforma Rousseau …

La ”piattaforma Rousseau” è il sistema scelto dal M5S per far partecipare al voto il suo elettorato. Ci si iscrive lasciando le proprie generalità e poi si può accedere al voto e rispondere ai ”quesiti” che normalmente sono presentati in questo modo: ”E’ meglio essere giovani, belli, sani e ricchi, oppure essere vecchi, brutti, malati e poveri”? E con formulazioni di questo tipo l’elettore si esprime.

Ovviamente sul Caso Diciotti il quesito non era poi tanto differente: infatti questo era il tenore della domanda:

“Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari Paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato?”

Dunque chi risponderà sì si dichiarerà contrario all’autorizzazione a procedere e viceversa.

Il fatto che nella domanda manchi un dettaglio fondamentale e cioè che i giudici hanno ritenuto che trattenendo a bordo i 177 migranti, attraverso la mancata concessione del permesso di sbarco, il ministro dell’Interno abbia commesso il reato di sequestro di persona, e questo è un dato su cui il Senato non può interloquire (e di conseguenza nemmeno chi vota nella consultazione via internet). Quello che bisogna stabilire è se il presunto reato fosse giustificato da un “interesse dello Stato costituzionalmente rilevante” o da un “preminente interesse pubblico”, come recita l’articolo 9 della legge costituzionale che regola i processi ai ministri. Dal quesito grillino sono sparite le espressioni “costituzionalmente rilevante” e “preminente”, dando per scontato che l’obiettivo del governo di condividere con l’Europa la gestione dei migranti avesse queste caratteristiche. Ma così non è, e proprio questo è il punto della decisione! Ma tanto … agli elettori del M5S interessano forse cose simili? ma va la … se Giggino ha detto che va bene … vuol dire che va bene no? E  quindi?

Comunque per farla breve, grazie ad un ”quesito” manipolatore, sulla piattaforma Rousseau sul caso Diciotti,  i militanti 5 Stelle a maggioranza (59,05%) hanno votato a favore di Matteo Salvini affermando che il Ministro dell’Interno si è mosso ‘’per la tutela di un interesse dello Stato’’ e quindi deve essere negata l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti! E di conseguenza anche nei confronti di Conte, Di Maio e Toninelli in quanto la decisione era stata presa in ”comune accordo”!
Ma dai? Qualcuno aveva forse dei dubbi sul risultato del voto?
Il ‘’popollo’’ vota e la Casaleggio&Associati organizza quesiti e poi decide che cosa hanno votato! Ma chi ‘’certifica’’ ‘sta roba? Mah …
Ovviamente questi sono discorsi da ‘’bar’’ tanto … ormai il livello è questo in Italia.

Ve la ricordate la canzone di Giorgio Gaber, Democrazia? Immagino di si e comunque metto qui un passaggio che dovrebbe farci pensare:

” … Il referendum per esempio, è una pratica di democrazia diretta, non tanto pratica, attraverso la quale tutti possono esprimere il loro parere su tutto. Solo che se mia nonna deve decidere sulla “variante di valico Barberino Roncobilaccio”, ha effettivamente qualche difficoltà. Anche perché è di Venezia. Per fortuna deve dire solo si se vuol dire no, e no se vuol dire sì. In ogni caso ha il 50% di probabilità di azzeccarla” … 

Noi popollo pensiamo di essere ‘’liberi’’ come l’aria e invece rispondiamo ad un pianificato lavoro di ‘’lavaggio di meningi’’. Ma tanto la ”democrazia diretta in rete” piace tanto al ‘popollo” suona bene ed è convinto in questo modo di partecipare.
D’altronde … la ‘’rete’’ serve a prendere ‘’pesci’’ no?

Alla prossima

Elena

Navigator, questi sconosciuti …

Pensierino del mattino …
Per mettere in marcia ‘sto reddito di cittadinanza ci vogliono i ‘’navigator’’ che sarebbe a dire 6mila persone che dovrebbero essere assunte (a tempo determinato) tra marzo e aprile e che dovrebbero trovare un lavoro a chi percepisce il reddito di cittadinanza. Quelli che non hanno diritto a percepirlo … ma sono disoccupati si arrangino! Cavoli loro …

Anche Macron è giovane … ma cribbio Macron è intelligente, informato, laureato, conosce le lingue, ha una visione a lungo termine … ma questo qui? L’unico lavoro che ha fatto è stato vendere bibite allo stadio! E noi gli abbiamo consegnato il Ministero dello sviluppo economico! Questo gestisce l’economia come al gioco del Monopoli. Ma siamo matti noi italiani?

Ma continuiamo … il piccolo problema è che le ‘’Regioni’’, non hanno capito quali saranno i ‘’compiti’’ di ‘sti navigator, che arriveranno belli belli, non sapranno nulla di quello che c’è e dovranno comunque lavorare ‘’fianco a fianco’’ con gli attuali operatori dei centri per l’impiego, che sono gestiti dalle autonomie, mentre i 6mila navigator invece avranno solo un contratto di collaborazione, a tempo determinato, con Anpal Servizi.
Le Regioni sono un pò ‘’fiaccate’’ visto che si lamentano da tempo di sbloccare le assunzioni promesse. Mancano all’appello 1.600 persone in più e 4mila nuovi operatori che non si riescono ad assumere perché il ministero del Lavoro non ha ancora emanato i provvedimenti attuativi per i concorsi. Quindi, per farla breve, alle Regioni manca personale, ma in compreso bisognerà fare da ‘’balia’’ ai Navigator, assunti senza concorso.
Non bisogna poi sottovalutare il fatto che le piattaforme informatiche centrali – di cui è responsabile la Regione, per gestire il reddito di cittadinanza, non sono ancora state testate.
Quindi? Se non dovessero funzionare la ‘’colpa’’ a ‘’chi’’ verrebbe scaricata esattamente?
Con i tempi che corrono si intuisce no?
Da avviare, ci sarebbe anche, il dialogo con le imprese per allacciare un rapporto di collaborazione tra centri per l’impiego e datori di lavoro, che finora non c’è stato. Anche qui, esecutivo e regioni hanno ricette diverse. Il governo sembra puntare tutto sugli incentivi (che sono molto complicati da utilizzare); le regioni, forti anche dei modelli locali, chiedono invece un dialogo più stretto. Alcune, tra cui la Lombardia chiedono, giustamente, un coinvolgimento anche delle agenzie private sul territorio, visto che sono queste ultime ad avere i contatti con le aziende che hanno bisogno di personale.
Sarebbe auspicabile un accordo civile tra governo e regioni per far partire ‘sto reddito di cittadinanza e non imporre con prosopopea un ‘’papocchio’’ non funzionante ad Enti già sotto-organico … o no?
L’impressione è che i giallo-verdi abbiano, anche se confuse, delle ‘’idee’’ ma, non sapendo come attuarle nella realtà, in quanto privi totalmente di conoscenze ed esperienza, deleghino altri alla realizzazione delle stesse!
Facile così eh? Bella la vita … e se gli altri non fanno quello che ”loro” vogliono … sono’’brutti e cattivi’’ e bisogna quindi ”smantellare le Istituzioni” che fanno ”perdere tanto tempo”.
Che debbano essere ”migliorate” non ci piove ma … le smantelliamo per sostituirle con quelle dettate dalla grande esperienza di Giggino Di Maio? Mamma mia ma a noi il ”brivido” piace proprio vero?
La ”millenaria” democrazia francese, per sostituire un ”potere” con un altro è passata attraverso il ‘terrore”! Siete pronti?

Alla prossima

Elena

Erdogan e … un ”comodo” Colpo di Stato !

Erdogan detto anche  il ”Califfo” o il ”Sultano” …

Il Consiglio di sicurezza nazionale (Mgk) ha deciso di adottare lo stato di emergenza in Turchia per 3 mesi, in base all’articolo 120 della costituzione turca e questo per ”affrontare rapidamente le minacce” legate al fallito golpe.
Cosa intenderà il Califfo per ”rapidamente”? Mah …
Lo ”Stato di emergenza” deve ora essere ratificato dal Parlamento ma figuriamoci se si permetteranno di non ratificarlo!
Comunque,  durante lo stato di emergenza il Consiglio dei ministri guidato dal presidente può emanare decreti che avranno valore di legge nelle materie sulla sicurezza dello Stato.  Erdogan spergiura che verranno garantiti i diritti delle persone … ma intanto chiede a gran voce che sia ripristinata la pena di morte.
Al momento si procede con con le epurazioni contro i sospettati golpisti e perché no … mentre c’è anche con tutti quelli che non la pensano come lui.
In questi giorni il Califfo sta riorganizzando i vertici militari … bombarda i Curdi in Iraq … manda via tutti i rettori di tutte le università laiche … manda via professori … giornalisti …  già da tempo si era impossessato del più grande giornale turco e lo aveva fatto diventare un organo di propaganda a suo beneficio.

Secondo Erdogan dietro al colpo di stato c’è Gülen, il fondatore del GM (Gulen Movement) che predica un islam alleato di scienza e democrazia e partito nemico dell’ AKP (pro-Islamic Justice and Development Party) di Erdogan,  attualmente al potere.

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Gulen ed Erdogan 

Gulen vive in America ed Erdogan sta chiedendo agli USA  l’estradizione per poterlo giudicare a modo suo.
Anche se non passasse la tanto agognata legge per ripristinare la pena di morte, essere in un carcere turco non garantisce proprio nulla.  Per fortuna gli americani non si fidano e per l’estradizione chiedono prove e non sospetti.

Il concetto di democrazia di Erdogan è ”molto particolare” …  non dimentichiamo che oltre ad essere intriso di autoritarismo è un ex teppista da strada passato alla politica. In ogni caso ‘sto colpo di stato invece di ”indebolirlo” lo ha ”rafforzato” alla grande. Il ”popolo” sta dalla sua parte e a questo punto sull’intelligenza di ”noi popolo” nutro  dubbi sempre maggiori.

Ergodan al momento dell’attentato era in vacanza sul mar Egeo, ma quando i militari golpisti sono arrivati per arrestarlo non lo hanno trovato!
Combinazione … era appena scappato a bordo di un volo, ed era tornato ad Istanbul dove lo aspettavano migliaia di sostenitori che,  allertati dai media di regime del ”colpo di stato in atto” , avevano reagito contro i militari … e che reazione!

All’aeroporto una nutrita schiera di costoro sventolava bandiere turche e inneggiava ad Allah. A costoro Erdogan  ha sparato una serie di frasi populiste tipo: ”Voglio ringraziarvi per quello che avete fatto stanotte a nome mio e della nazione … restiamo insieme  … noi siamo una nazione … un’unica bandiera … una sola patria … un solo Stato” … bla… bla … bla …” ,

Vorrei proprio sapere ”chi” cavolo lo ha avvertito di ‘sto colpo di Stato … anche se, conoscendo l’individuo e vedendo i risultati, si potrebbe sospettare che quanto successo lo abbia organizzato lui stesso per aumentare a dismisura grazie allo ”stato di emergenza” il suo potere e sbarazzarsi quindi di tutti quelli che, contrariamente a lui, vorrebbero uno stato laico.

Come diceva l’orribile Andreotti: ”A pensar male si fa peccato … ma quasi sempre ci si azzecca”!

Alla prossima

 

Elena